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Tunisia, un esempio straordinario


Hyblon
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Poche righe per l’aggiornamento che conferma la vittoria definitiva del popolo tunisino. Poche righe bellissime da scrivere perché questa volta non ci saranno parole rabbiose né espressioni di dubbio o incertezza.
Mohamed Ghannouchi ha appena parlato al paese e ha annunciato l’applicazione dell’articolo 57: è la fine della dittatura. Assume le funzioni di Presidente della Repubblica Fouad Mebazaâ, Presidente della Camera dei Deputati. Sono annunciate nuove elezioni.
In ventotto giorni i tunisini hanno cambiato il loro paese: hanno dato a tutti una lezione di coraggio e per tutti sono ora esempio di una dignità che non si piega a compromessi...
Articolo intero su http://canaledisicilia.blogspot.com/2011/01/tounes-7orra.html


Citazione
antoniona
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E' veramente da ingenuo il modo di ragionare dei borghesi che, dove c'e' la richiesta per pane e lavoro, vedono la richiesta della "democrazia".
Se le condizioni di vita dei tunisini fossero state buone, non gliene sarebbe fregata una emerita mazza.
La cacciata dal paese di quel satrapello da quattro soldi in confronto al nostro non comporta la risoluzione dei problemi sociali che hanno determinato la rivolta. Solo la distruzione dell'infame capitalismo potrà fornire la via d'uscita alla miseria dei tusini.


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Hyblon
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E' veramente da ingenuo il modo di ragionare dei borghesi che, dove c'e' la richiesta per pane e lavoro, vedono la richiesta della "democrazia". Se le condizioni di vita dei tunisini fossero state buone, non gliene sarebbe fregata una emerita mazza.

E' altrettanto ingenuo ridurre le cause della rivoluzione al solo pane e lavoro. Ed è estremamente offensiva nei confronti delle centinaia di attivisti, che in questi venti anni hanno pagato col carcere e anche con la vita la loro opposizione al regime e la loro difesa dei diritti umani, la frase successiva. Proprio perché le condizioni dei tunisini non erano buone questi attivisti (che appartengono alla malvagia classe borghese, sono infatti in primo luogo avvocati, giornalisti, professori) hanno rischiato le proprie vite.

La cacciata dal paese di quel satrapello da quattro soldi in confronto al nostro non comporta la risoluzione dei problemi sociali che hanno determinato la rivolta.

L'autrice del commento non ha la più pallida idea di cosa stia parlando. Mi chiedo come faccia a definire Ben Ali un satrapello in confronto al nostro. Forse Berlusconi tortura e fa sparire sistematicamente i suoi avversari politici? Forse la famiglia Berlusconi chiede sistematicamente il pizzo a qualsiasi azienda voglia aprire un'attività sul territorio nazionale?

Solo la distruzione dell'infame capitalismo potrà fornire la via d'uscita alla miseria dei tunisini.

Solo qui ci troviamo in un certo senso d'accordo, per il resto...


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