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Ultima acquisizione ostile di Soros: il partito democratico


Tao
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Illustrious Member
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L’ultima “acquisizione ostile” di Soros: il partito democratico USA

Il megaspeculatore George Soros ha alle spalle una carriera come finanziere d’alto bordo per conto dell’impero britannico. Suo scopo principale è promuovere la globalizzazione ai danni degli Stati nazionali. A seguito dello sfascio dell’Unione Sovietica egli promosse “deregolamentazione” e “liberismo” in Europa orientale, Asia ed altrove, per mezzo di organizzazioni come la “Open Society”, che non sono altro che covi di agenti britannici dediti alla promozione del liberismo in quei paesi.

In Europa Soros fece una fortuna nel 1992, speculando contro la sterlina inglese e la lira italiana, aprendo la strada all’euro. Nonostante il tracollo del sistema finanziario, nel 2007 il Quantum Endowment Funds di Soros, con i sui 17 miliardi di dollari di capitale, ha registrato profitti di quasi il 32%, e Soros si è personalmente messo in tasca 3 miliardi di dollari.

A partire dal 2000, egli spende molti di questi soldi per acquistare il Partito Democratico USA (vedi oltre). Nel 2001 Soros ha promosso una legge che consente a formazioni nominalmente indipendenti di poter raccogliere donazioni illimitate, contrariamente a quanto è previsto per i partiti politici. Egli ha quindi acquistato la prima sfornata di questi gruppi: MoveOn, ACT (America Coming Together) e Media Matters. A seguito della sconfitta elettorale di John Kerry nelle presidenziali del 2004, Soros ha sostenuto la candidatura di Howard Dean al vertice del partito democratico.

In tale veste Howard Dean si è principalmente dedicato ad affossare la campagna di Hillary Clinton in tandem con la Democracy Alliance, un club di miliardari della cordata di Soros che raccolgono fondi per un progetto che mira a relegare in secondo piano l’elettorato, nel partito democratico, e sostituirlo con una pletora di “gruppi indipendenti”, centri studi, comitati politici, e tanti organismi che tutti insieme costituiscono “un’ampia cospirazione di sinistra”. Soros ha inoltre rilevato gruppi che alle origini erano onestamente contrari a Bush e Cheney, come MoveOn e ACT, ed erano impegnati nelle campagne contro il vice presidente e la sua Halliburton, il gigante del settore del petrolio arricchitosi con i contratti privati nelle operazioni militari USA in Iraq.

Le critiche pubbliche contro la Halliburton fecero crollare le azioni dell’impresa, da 40 a 26 dollari. A quel punto Soros prese ad acquistare le azioni Halliburton. Tra il terzo trimestre del 2005 ed il quarto trimestre del 2006 Soros rastrellò 2 milioni di azioni ad un prezzo medio di 31 dollari. Verso la fine del 2006 la campagna massmediale contro la Halliburton cessò e le azioni ripresero a correre, raggiungendo i 50 dollari all’inizio del 2008. Soros ha dunque registrato un profitto netto stimato sui 40 milioni di dollari, arrivando primo nella corsa di coloro che hanno lucrato sulla guerra di Bush e Cheney.

Per capire come pensa George Soros sarà utile ricordare che all’età di 14 anni, quando i nazisti occuparono l'Ungheria, egli diventò “figlioccio adottivo” di un funzionario di governo ed assisté gli occupatori nazisti nella confisca delle proprietà degli ebrei.

Alla trasmissione “60 Minutes” della televisione CBS, il 20 dicembre 1998, l’intervistatore chiese a Soros di parlare di quel periodo ed egli disse di non provare alcun rimorso, sebbene egli stesso fosse ebreo. “Beh, naturalmente potevo stare dall’altra parte, o potevo essere quello che era spogliato dei suoi averi. Ma non ha alcun senso che io non dovevo esserci, perché era — ebbene, in effetti, sarà buffo, è proprio come nei mercati — se io non fossi stato lì... qualcun altro avrebbe fatto quegli espropri”.

George Soros dice chiaramente che la moralità non ha alcun posto nel mercato e che se egli avesse avuto una coscienza non sarebbe mai riuscito ad ammassare i suoi miliardi.

Fonte: www.movisol.org
Link: http://www.movisol.org/08news132.htm
16.06.08


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