Per carità, la scelta di non far volare il bambino allergico al cane sarà stata giusta, l'atteggiamento degli altri passeggeri, francamente un'oscenità...
Allergico ai peli di animali, bimbo allontanato dall'aereo. E i passeggeri applaudono
A bordo c'era un cane e il ragazzino, 7 anni, che tornava a casa con il padre, malato terminale di cancro, ha avuto un attacco. Così è stato fatto scendere, con un'inspiegabile gioia degli altri viaggiatori
di ALESSANDRA BORELLA
Giovanni, 7 anni, col papà George
Giovanni era andato in viaggio con i genitori a Washington per esaudire uno dei desideri del papà, che ha fatto una lista delle cose da fare prima di morire. Perché George Alvarado ha un cancro terminale e tutto si aspettava tornando a casa, a Phoenix, tranne che venir cacciato dall'aereo a causa dell'allergia del figlio, di cui lui e la moglie erano ignari. E per di più tra gli applausi degli altri passeggeri, infastiditi.
A bordo del volo Allegiant 171 c'era un cane e Giovanni, sette anni, ha iniziato a starnutire senza sosta. "Stava molto male", ha detto la madre, Christina Fabian, "così ci è stato chiesto di sbarcare dall'aereo". Il cane rimane a bordo, una famiglia di tre persone no. Perché, dice la compagnia, è legale trasportare animali e sopra ogni volo può esserci un cane. I passeggeri si sono messi ad applaudire: una gioia (inspiegabile) per la reazione allergica del bambino oppure solo simpatia nei confronti del cane, che sfocia nell'"animalismo" a tutti i costi.
"Ci sono rimasto molto male quando ho visto le persone che ridevano e prendevano in giro Giovanni", ha detto suo padre George, che siede su una sedia a rotelle. "Mio figlio era molto triste, continuava a sentirsi in colpa e non faceva che ripetere 'Mi dispiace, mi dispiace'. Poi è scoppiato a piangere". Un intero aereo fermo perché lui sta male, comprensibile che si sia sentito preso di mira.
Niente paura. "Sarete imbarcati sul prossimo aereo disponibile", viene detto alla famiglia. Peccato che il "prossimo volo" è dopo due giorni. Alternativa che la famiglia accetta con educazione e senza clamori. La portavoce della compagnia, Kim Schaefer, dopo che la notizia è stata diffusa dai media americani, ha espresso rammarico per l'accaduto, ma la procedura è stata regolare: "Lo staff del volo si è consultato con un dottore che ha ritenuto fosse meglio per il bambino, e la sua salute, farlo scendere immediatamente dall'aereo, anche perché i genitori non erano a conoscenza dell'allergia del figlio, che non si era mai manifestata prima di quel momento".
Per carità, la scelta di non far volare il bambino allergico al cane sarà stata giusta, l'atteggiamento degli altri passeggeri, francamente un'oscenità...
Allergico ai peli di animali, bimbo allontanato dall'aereo. E i passeggeri applaudono
A bordo c'era un cane e il ragazzino, 7 anni, che tornava a casa con il padre, malato terminale di cancro, ha avuto un attacco. Così è stato fatto scendere, con un'inspiegabile gioia degli altri viaggiatori
di ALESSANDRA BORELLA
Giovanni, 7 anni, col papà GeorgeGiovanni era andato in viaggio con i genitori a Washington per esaudire uno dei desideri del papà, che ha fatto una lista delle cose da fare prima di morire. Perché George Alvarado ha un cancro terminale e tutto si aspettava tornando a casa, a Phoenix, tranne che venir cacciato dall'aereo a causa dell'allergia del figlio, di cui lui e la moglie erano ignari. E per di più tra gli applausi degli altri passeggeri, infastiditi.
A bordo del volo Allegiant 171 c'era un cane e Giovanni, sette anni, ha iniziato a starnutire senza sosta. "Stava molto male", ha detto la madre, Christina Fabian, "così ci è stato chiesto di sbarcare dall'aereo". Il cane rimane a bordo, una famiglia di tre persone no. Perché, dice la compagnia, è legale trasportare animali e sopra ogni volo può esserci un cane. I passeggeri si sono messi ad applaudire: una gioia (inspiegabile) per la reazione allergica del bambino oppure solo simpatia nei confronti del cane, che sfocia nell'"animalismo" a tutti i costi.
"Ci sono rimasto molto male quando ho visto le persone che ridevano e prendevano in giro Giovanni", ha detto suo padre George, che siede su una sedia a rotelle. "Mio figlio era molto triste, continuava a sentirsi in colpa e non faceva che ripetere 'Mi dispiace, mi dispiace'. Poi è scoppiato a piangere". Un intero aereo fermo perché lui sta male, comprensibile che si sia sentito preso di mira.
Niente paura. "Sarete imbarcati sul prossimo aereo disponibile", viene detto alla famiglia. Peccato che il "prossimo volo" è dopo due giorni. Alternativa che la famiglia accetta con educazione e senza clamori. La portavoce della compagnia, Kim Schaefer, dopo che la notizia è stata diffusa dai media americani, ha espresso rammarico per l'accaduto, ma la procedura è stata regolare: "Lo staff del volo si è consultato con un dottore che ha ritenuto fosse meglio per il bambino, e la sua salute, farlo scendere immediatamente dall'aereo, anche perché i genitori non erano a conoscenza dell'allergia del figlio, che non si era mai manifestata prima di quel momento".
Non commentabile, la nausea che mi ha prostrato ieri, dopo aver letto questo post, è tornata.....
Speriamo che qualche genio di scienziato progressista ( come ogni buon scienziato!) trovi un test pre-natale che ci informi anzitempo di tutti i possibili disturbi (allergie comprese) così da fornire un kit sottocutaneo ( o intranale!) perpetuo per ogni tipo di disturbo che ci accompagni tutta la vita (da schiavo).
Progressisticamente parlando certi bimbi un paese civile non li farebbe neanche nascere, li avrebbe scovati prima che diventino creature! ( a norma di legge non si discute!)
Chiunque soffre di un'allergia di questo tipo ti confermerà che è una immensa boiata.
L'allergia non funziona "a vista", bastava cambiar settore o spostarsi di qualche posto, ma va va...
Giornalisti al rogo!
Chiunque soffre di un'allergia di questo tipo ti confermerà che è una immensa boiata.
L'allergia non funziona "a vista", bastava cambiar settore o spostarsi di qualche posto, ma va va...Giornalisti al rogo!
Dovrò pensare ad un altro insetto per i giornalisti.
Chiunque soffre di un'allergia di questo tipo ti confermerà che è una immensa boiata.
L'allergia non funziona "a vista", bastava cambiar settore o spostarsi di qualche posto, ma va va...Giornalisti al rogo!
Dovrò pensare ad un altro insetto per i giornalisti.
dalle tenie, agli acari, direi che si può trovare qualcosa di paragonabile 😉
dalle tenie, agli acari, direi che si può trovare qualcosa di paragonabile 😉
Grazie del suggerimento, ma questi animaletti non sedicono la realtà, anzi sono ligi al proprio dovere.
questo articolo dovrebbe far riflettere...
l'animalismo d'accatto che va tanto di moda oggi non è altro che pura misantropia...
e adesso tutti a comprare il cibo gourmet per la bestia, mi raccomando
No Spadaccino, non è animalismo, sembra una stronz….così come descritta.
Ha ragione cdc_16, è un non senso medico. Il bambino ha avuto questa allergia con manifestazioni violente e prolungate per il pelo di cane…..in 7 anni non ha mai visto un cane? Per un episodio di questo genere il cane lo avrebbe dovuto avere sul collo o sotto la maglietta! E tutto ciò non succede la prima volta che “tocchi” un cane (il pelo in realtà, come per i gatti).
In più il padre, per essere terminale con cancro alla gola parla piuttosto bene (vedere intervista).
Dovrebbe far riflettere per altri motivi.
No Spadaccino, non è animalismo, sembra una stronz….così come descritta.
Ha ragione cdc_16, è un non senso medico. Il bambino ha avuto questa allergia con manifestazioni violente e prolungate per il pelo di cane…..in 7 anni non ha mai visto un cane? Per un episodio di questo genere il cane lo avrebbe dovuto avere sul collo o sotto la maglietta! E tutto ciò non succede la prima volta che “tocchi” un cane (il pelo in realtà, come per i gatti).In più il padre, per essere terminale con cancro alla gola parla piuttosto bene (vedere intervista).
Dovrebbe far riflettere per altri motivi.
conosco persone allergiche al pelo di cane o gatto e possono avere reazioni anche se la bestia è a qualche metro di distanza (ovviamente in un luogo pubblico)
io penso che i padroni sia le loro bestie hanno abbondantemente scocciato, il più delle volte sono invadenti e maleducati
esempio pratico
ero in un piccolo negozio di alimentari e una signora sentiva prurito a causa di un cane che teneva in braccio un tizio vicino a lei...
insomma, dopo una breve discussione, fu la signora che andò via (e non fece la spesa)
il mondo va davvero al contrario...