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Una generazione perduta


Tao
 Tao
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Storie e cifre della tragedia africana

Si accuccia, Ruth Nakabonge, e raccoglie un pugno di terra che getta sulla bara del papà. Non riesce nemmeno a piangere, tanta è l’angoscia che le rattrappisce l esile figura. Una parente cerca di consolarla accarezzandole dolcemente il capo. Ha solo otto anni, Ruth, e suo padre Samuel è morto di Aids in uno dei tanti villaggi dell Uganda. Non ha perduto un genitore, le è venuta a mancare per sempre soltanto l’infanzia; come del resto a milioni di altri bambini del continente africano. Samuel Nakabonge è ben altro che un numero nella statistica delle vittime di Aids: è la dimostrazione di come la pandemia in Africa stia falcidiando nel fiore degli anni la popolazione attiva, lasciando dietro di sé stuoli di orfani. E le bambine come Ruth si trovano improvvisamente addosso il ruolo di genitore, costrette a prendersi cura dei fratelli più piccoli.

Prima di Samuel, altri dieci membri della sua famiglia avevano contratto il virus che attraverso il medesimo strazio li aveva portati alla morte. Anche a voler essere distratti, non sfugge il fatto che l’Aids sta cancellando dall’Africa un’intera generazione, con ripercussioni devastanti sull economia e sul settore della sanità. Nel continente muoiono quotidianamente di Aids 6.500 africani, come se ogni 24 ore scomparisse dalla carta geografica un intero villaggio. Senza contare che ogni giorno si contano 9.000 nuovi contagiati dal virus HIV, ormai prima causa di mortalità in Africa.

In Uganda, l’84% delle vittime di Aids contrae la malattia attraverso rapporti eterosessuali. I primi ad esserne colpiti sono gli uomini, che poi trasmettono l’infezione alle loro mogli. La trasmissione madre-figlio dell’infezione si calcola al 14%. In sostanza, il 6,6% percento della popolazione ugandese è sieropositiva. Un maschio adulto che in Uganda sia colpito dal virus HIV difficilmente supera i 47 anni di età. Nello Zimbabwe, la popolazione sta lottando disperatamente contro una crisi economica e un inflazione pari al mille percento di cui è responsabile la politica imposta dal tirannico presidente Robert Mugabe. Qui, un bambino su tre è orfano da Aids, e intanto si vanno esaurendo le scorte di farmaci antiretrovirali. Nello stato africano più forte sotto il profilo economico, il Sudafrica, si contano quotidianamente 800-900 decessi per Aids. A quanto pare, il paese detiene il triste primato di 5 milioni di colpiti dal virus HIV, vale a dire che il 21,5 % della popolazione sarebbe infetta, una percentuale senza pari nel mondo.

La terapia dell’Aids varia di Paese in Paese, ma può anche diversificarsi notevolmente da una zona all’altra del medesimo territorio nazionale.
Al principale ospedale del Botswana, il Princess Marina di Gaborone, sono morti ieri otto pazienti per complicazioni da Aids. Per contro, al Botswana-Baylor Children's Clinical Centre of Excellence, che beneficia di contributi da parte della cooperazione occidentale, la caposala Liz Lowenthal ci conferma che alla loro clinica di Gaborone nelle ultime 24 ore non vi sono stati decessi. E precisa «Da noi sono ricoverati 1.400 pazienti pediatrici che vengono sottoposti a una terapia antiretrovirale particolarmente efficace, la cosiddetta HAART. La mortalità per complicazioni da Aids sale là dove manca una regolare terapia antiretrovirale. Nel Botswana, ai bambini con una diagnosi precoce della malattia, la terapia viene impartita gratuitamente; ne consegue che, a parità di regime terapeutico, hanno altrettante probabilità di guarigione dei bambini del mondo occidentale.»

Anne Penketh
da Independent del 16 maggio 2006 via l'Unità del 17 maggio 2006
Visto su http://www.onemoreblog.org/
17.05.06


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Truman
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Dopo l'influenza aviaria

Dopo la SARS

Comincio ad avere seri dubbi che esista una malattia di nome AIDS.

Se così fosse l'articolo sopra rinforza un immaginario basato su malattie inesistenti.


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cocis18
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Dopo l'influenza aviaria

Dopo la SARS

Comincio ad avere seri dubbi che esista una malattia di nome AIDS.

Se così fosse l'articolo sopra rinforza un immaginario basato su malattie inesistenti.

idem .. l'aviaria è sparita da sola ... dopo che l'azienda americana ha venduto tutti i vaccini...
la sars.. dopo l'estate è sparita anche lei ..
l'aids .. se è vero quello che ho letto in alcuni artioli .. nessun scienziato al modno è mai riuscito a dimostrare che esiste una relazione tra hiv e ais .. anzi ... ad uccidere le persone non sarebbe l'aids .. ma le medicine .. che distruggono il sistema immunitario.. 🙄


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Nico
 Nico
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Saluti a lor signori. Sono Nico ed è il mio primo post.

Sono pressochè d'accordo con voi che le malattie siano funzionali alle case farmaceutiche e alla cosidetta economia; ciò che non mi torna è il fatto che spesso e volentieri si riporti il fatto che milioni di persone in Africa muoiano per la mancanza di farmaci che dovrebbero salvare loro la vita, ma che non si possono permettere.

Quindi se sono i farmaci a provocare la morte com'è che questi muoiono lo stesso? o forse i dati sono manipolati?

Qualcuno mi sa illuminare? ❓

PS: Complicazioni da aids non vorrà forse dire avvelenamento da Retrovir?

Saluti e libertà.
Nico


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Truman
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Circa vent'anni fa la popolazione africana moriva giovane, sostanzialmente a causa della fame, ma anche per gli stenti, per la sete, per le malattie infettive più stupide, in definitiva gli africani morivano di povertà, perchè venivano derubati da noi.

Oggi continuano a morire allo stesso modo, solo che alla povertà hanno trovato un nuovo nome. Nel mondo del Grande Fratello il vocabolario necessita di essere rielaborato in continuazione.


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