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Varoufakis: Minister, no more!


vic
 vic
Illustrious Member
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Da:
http://www.gdp.ch/mondo/il-ministro-varoufakis-si-dimette-id81747.html

Mondo - Dopo il referendum in Grecia
Il ministro Varoufakis si dimette
All'indomani del referendum in Grecia, il ministro delle Finanze greco ha annunciato le sue dimissioni sul suo profilo Twitter. Dati definitivi referendum; no 61,3%, si' 38,7%.

6 luglio 2015

Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha rassegnato le dimissioni, motivando la sua decisione con la volonta' di aiutare il premier Alexis Tsipras a raggiungere un accordo al tavolo dei negoziati.

Lo si apprende dal profilo Twitter di Varoufakis, dove pochi minuti fa il ministro ha scritto: "Minister No More!".

"Subito dopo l'annuncio dei risultati del referendum, sono stato informato di una certa preferenza di alcuni membri dell'Eurogruppo e di 'partner' assortiti per una mia... 'assenza' dai loro vertici, un'idea che il primo ministro ha giudicato potenzialmente utile per consentirgli di raggiungere un'intesa", scrive Varoufakis, "per questa ragione oggi lascio il ministero delle Finanze", ha scritto sui suo blog.

"Considero mio dovere aiutare Alexis Tsipras a sfruttare come ritiene opportuno il capitale che il popolo greco ci ha garantito con il referendum di ieri", ha aggiunto l'ex ministro, "e portero' con orgoglio il disgusto dei creditori".


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mincuo
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Post: 6059
 

L'avevo scritto già ieri:

Varoufakis credo che in ogni caso sia molto difficile che li conduca.

Chi ha seguito ha visto che già nei giorni scorsi si era ulteriormente defilato e aveva assunto una posizione più politica, propagandistica e aggressiva, per spingere il NO, ma non tanto conciliabile con il suo ruolo Istituzionale in chiave futura, che era comunque già deteriorato.
Sabato aveva battuto i tamburi e ne aveva avute per tutti, chiamandoli terroristi ecc...
Evidentemente (almeno io) ho pensato che avesse già deciso perchè se no uno non acuisce fratture solo per dire delle cose a effetto popolare, che può far dire ad altri, se poi sa che si deve sedere a trattare con quelli che insulta, due giorni dopo.
Lascia che altri facciano propaganda aggressiva.
Quindi aveva già deciso.


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Eshin
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"Trojan Horse" inside the Syriza party.

There is something fishy about Greek Finance Minister Yanis Varoufakis' economic course, F. William Engdahl deems, dubbing the politician a "Trojan Horse" inside the Syriza party.
The Troika of the European Commission, the European Central Bank (ECB), and the International Monetary Fund together with the Greek oligarchs are playing dirty in Greece, American-German economic researcher and historian F. William Engdahl pointed out.

"And it is looking more and more as though the 'leftist' economist, Varoufakis's role is that of a Trojan Horse for the destruction of the entire Eurozone by the bankers and those Greek oligarchs," the researcher suggested.

Greek crisis
© AFP 2015/ ARIS MESSINIS
Eurozone Powers Sure to Seek Regime Change in Greece - Expert
Citing former US Assistant Treasury Paul Craig Roberts, Mr. Engdahl inferred that the ultimate goal of the Troika is "to terminate the fiscal independence of EU member states by turning tax and budget policy over to the EU itself."
The EU and the ECB are trying to work out the mechanism that would allow them to "over-lend" a country and then force it to repay its debts by selling public assets, minimizing pensions and curtailing social programs.

Grexit Scrabble
© FLICKR/ JEFF DJEVDET
What if Grexit Breathes New Life into Greece's Economy?
According to the economic researcher, the Greek "sovereign debt crisis" will be most likely used "to create a precedent that will apply to every EU member government." As a result the EU national governments will eventually lose their sovereignty, while Brussels would officially take over the reins.
There is a possibility that Greek Finance Minister Yanis Varoufakis is a protégé of the EU financial elite, the historian suggested. He pointed to the fact that Varoufakis had long been a proponent of the "draconian austerity" and an antagonist of Greece's exit from the Eurozone.

"Varoufakis was the adviser to Prime Minister George Papandreou and PASOK when Papandreou made the disastrous draconian austerity deal with the EU on behalf of Greece so that French and German banks could be bailed out," Mr. Engdahl emphasized.

"Varoufakis also has at various times heaped praise on Mario Draghi and the ECB, suggesting solutions for how to keep Greece in the EU, a track that pre-programs Greece for self-destruction under the current Troika regime of austerity," he added.

Exit sign
© FLICKR/ PHIL STRAHL
Brexit, Grexit and Now Auxit? Petition Sparks Austrian EU Referendum Debate
On the other hand Mr. Varoufakis, an Australian citizen, is a close friend and co-author of American economist James K. Galbraith, a guest scholar at the influential Washington-based Brookings Institution, the researcher underscored.
Mr. Engdahl deems that there is something very fishy about Varoufakis' current economic course and the whole mess surrounding the ongoing Greek crisis.

"Were Varoufakis the man he pretends to be before his Greek countrymen, he would have set forth a strategy of Greek exit from the Euro and a strategy akin to that of Iceland to declare a debt moratorium, freeze all debt repayments to the Troika-IMF, ECB and EU. Then he would put Greece on a national currency, impose capital controls and seek strong economic ties with Russia, China and the BRICS countries," the researcher highlighted.

The historian pointed to the fact that Greece and Varoufakis "walked away" from a solution that could have brought the country from the brink of an economic collapse — Russian President Putin's proposal to join the BRICS development bank.

It is obvious that both Washington and Brussels would have been infuriated by Greece's further rapprochement with Russia and China. But at the same time such a move would have allowed Athens to borrow from BRICS to get out of the crisis without "more savage austerity," the researcher stressed.

"At this point it indeed looks as if Varoufakis' role has been to act as the Western bankers' Trojan Horse inside the Greek government," F. William Engdahl hinted.

Read more: http://sputniknews.com/analysis/20150704/1024206753.html#ixzz3f73kf2m

F. William Engdahl
Giornalista statunitense, specialista in questioni energetiche e geopolitiche. Ultimo libro pubblicato: Gods of Money: Wall Street and the Death of the American Century (2010). Recente libro tradotto in italiano: Agri-business. I semi della distruzione. Dal controllo del cibo al controllo del mondo (Arianna Editrice, 2010).


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Timeo Danaos et dona ferentes


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DeborahLevi
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queste dimissioni non le capisco proprio...
farfullakis non sarebbe più forte ora che ha vinto il no?
che senso ha andarsene ora che ha persino l'appoggio popolare?

i conti non mi tornano sempre di più


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Petrus
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queste dimissioni non le capisco proprio...
farfullakis non sarebbe più forte ora che ha vinto il no?
che senso ha andarsene ora che ha persino l'appoggio popolare?

i conti non mi tornano sempre di più

Opzione A: in realtà avrebbe voluto proseguire la linea oltranzista, rompere con la BCE ed arrivare al Grexit ma Tsipras gli ha detto di no, che la linea da adottare è il compromesso, e in disaccordo si è dimesso.
Opzione B: i banksters si sono stancati di averlo in mezzo, gli han fatto una proposta che non poteva rifiutare (p. es.: guarda che tieni famiglia e una bella donna, occhio che gli incidenti accadono...) e non sentendosela di finire martire si è dimesso.
Opzione C: la tesi che fosse il "cavallo di troika" è vera, ha finito la missione e va a godersi il generoso premio magari sulla Gold Coast giù in Australia.

Mi paiono ipotesi plausibili, a differenza della versione ufficiale.


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DeborahLevi
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queste dimissioni non le capisco proprio...
farfullakis non sarebbe più forte ora che ha vinto il no?
che senso ha andarsene ora che ha persino l'appoggio popolare?

i conti non mi tornano sempre di più

Opzione A: in realtà avrebbe voluto proseguire la linea oltranzista, rompere con la BCE ed arrivare al Grexit ma Tsipras gli ha detto di no, che la linea da adottare è il compromesso, e in disaccordo si è dimesso.
Opzione B: i banksters si sono stancati di averlo in mezzo, gli han fatto una proposta che non poteva rifiutare (p. es.: guarda che tieni famiglia e una bella donna, occhio che gli incidenti accadono...) e non sentendosela di finire martire si è dimesso.
Opzione C: la tesi che fosse il "cavallo di troika" è vera, ha finito la missione e va a godersi il generoso premio magari sulla Gold Coast giù in Australia.

Mi paiono ipotesi plausibili, a differenza della versione ufficiale.

concordo

tutti e 3 gli scenari sono probabili in egual maniera ma hanno una cosa in comune : per il popolo ci sarà un fregatura in arrivo


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Petrus
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...hanno una cosa in comune : per il popolo ci sarà un fregatura in arrivo

E' chiaro: non fosse stato così non sarebbe stato permesso alcun referendum. E, di solito, quando non ci sono fregature per il popolo, si parla di funerali e non di dimissioni...


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DeborahLevi
Noble Member
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...hanno una cosa in comune : per il popolo ci sarà un fregatura in arrivo

E' chiaro: non fosse stato così non sarebbe stato permesso alcun referendum. E, di solito, quando non ci sono fregature per il popolo, si parla di funerali e non di dimissioni...

quoto


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