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verso PiomboFuso2:clima da attacco imminente a Gaza


helios
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Verso Piombo Fuso 2: clima da attacco imminente a Gaza
Il premier Netanyahu ieri ha incontrato gli ambasciatori stranieri per spiegare "l'inevitabilita'" della guerra a Gaza Una televisione ha annunciato le opzioni militari

lunedì 12 novembre 2012 19:

Gerusalemme, 13 novembre 2012, Nena News - "Stiamo monitorando da vicino quanto sta succedendo e risponderemo in maniera appropriata...Nessuno dei nostri governi (in Occidente, ndr) accetterebbe una situazione del genere e nemmeno noi la accettiamo. Io non sono disposto ad accettarla". Così il premier israeliano Netanyahu ieri a Ashkelon si è rivolto a decine di ambasciatori stranieri, tra cui quello italiano. "Il mondo - ha aggiunto - deve comprendere che Israele ha il diritto ed il dovere di difendere i propri cittadini..Non staremo con le mani in mano".

Si respira lo stesso clima da attacco imminente di dicembre 2008. E' un'aria pesante, di guerra, di «Piombo fuso 2». Le principali reti televisive israeliane ieri hanno trasmesso ore di diretta da Sderot e altre città del sud del paese dove cadono i razzi palestinesi. Un canale ha spiegato che Israele ha varie opzioni: attaccare via terra in modo «limitato»; distruggere le sedi dei ministeri del governo di Hamas o colpire le case dei dirigenti del movimento islamico; interrompere totalmente la fornitura di servizi, a partire dall'elettricità.

I politici, dalla destra ai laburisti, ripetono e spiegano in coro che «ormai» non resta che attaccare. Israele prepara il mondo alla guerra «inevitabile» mentre il governo dell'Anp a Ramallah tace, come se il milione e 600mila abitanti di Gaza non fossero palestinesi, persone, ma solo dei sudditi docili e obbedienti del governo rivale di Hamas.

Qualcuno ha ironicamente scritto che la campagna per le legislative israeliane è cominciata sabato scorso a Gaza. Netanyahu però non ha bisogno di un conflitto a Gaza per vincere le elezioni. I sondaggi sono tutti dalla sua parte. Piuttosto una nuova «Piombo fuso» finirebbe per generare tensione in tutta la regione, aprendo la strada ad altri conflitti e creando forse le condizioni per il raid israeliano contro le centrali atomiche iraniane.

Il premier israeliano lascia intende che l'attacco a Tehran ci sarà, prima o poi, perchè è inevitabile, proprio come l'attacco a Gaza.

Il fuoco aperto, anche ieri, in direzione della Siria, dall'artiglieria israeliana in risposta alla caduta nel Golan (che, peraltro, è territorio siriano occupato) di colpi partiti dall'altra parte delle linee d'armistizio, offrono un esempio concreto di come rischiano di moltiplicarsi gli scenari di conflitto. Nena News

http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=40816&typeb=0&Verso-Piombo-Fuso-2-clima-da-attacco-imminente-a-Gaza


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eresiarca
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La storia dell'attacco all'Iran non sta né in cielo né in terra: l'Iran è in grado (meno male) di incenerire "Israele" in pochi giorni, se solo ci provano.
Invece è plausibile un diversivo ("tiro al piccione") su Gaza, guarda caso proprio appena ricomincia una nuova presidenza Usa, benché riconfermata.


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helios
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“Netanyahu sta preparando il consenso per una vasta guerra contro Gaza”
Evidenza - 13/11/2012

Imemc. Il quotidiano Haaretz, ha riportato la notizia secondo cui l’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu sta preparando l’opinione pubblica internazionale per un’offensiva militare su vasta scala contro la Striscia di Gaza.

Haaretz ha affermato che i ministri del Likud, il partito di Netanyahu, sono in competizione su chi rappresenterà una minaccia più grave contro il movimento di Hamas a Gaza, aggiungendo che non sembra che Netanyahu sia entusiasta sull’opportunità di lanciare un’offensiva contro Gaza.

Il quotidiano ha anche affermato che, durante una conferenza stampa, domenica, una fonte all’interno dell’ufficio di Netanyahu ha detto che il primo ministro sta lanciando una campagna di propaganda tra la comunità internazionale per preparare l’opinione pubblica internazionale a un’offensiva su vasta scala contro la Striscia.

Haaretz ha riferito che Netanyahu sta affrontando critiche nel paese sul suo fallimento nell’impedire ai combattenti palestinesi di lanciare razzi contro Israele, ma nello stesso tempo egli non riesce a ottenere il consenso internazionale per una guerra su vasta scala contro Gaza.

Quindi Israele vuole “preparare l’opinione pubblica internazionale per questa guerra”, in modo da evitare dure critiche, soprattutto da quando il primo ministro israeliano ha capito che tale essa non riceverà legittimità internazionale e potrebbe avere, addirittura, dure conseguenze diplomatiche.

http://www.infopal.it/netanyahu-sta-preparando-il-consenso-per-una-vasta-guerra-contro-gaza/


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