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Petraeus costretto a dimettersi da FBI


helios
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NEW YORK- David Petraeus sperava di poter rimanere al suo posto di direttore della Cia pur avendo ammesso all'Fbi di avere intrattenuto una relazione extraconiugale con la sua biografa Paula Broadwell.

Lo riferiscono due suoi ex stretti collaboratori, secondo i quali il generale non aveva intenzione di dimettersi, ma e' stato costretto a lasciare il suo incarico quando e' apparso evidente che la vicenda sarebbe divenuta di pubblico dominio. A quel punto, Petraeus non ha potuto fare altro che accogliere l'invito alle dimissioni che gli e' stato rivolto il giorno della rielezione del presidente Barack Obama da James Clapper, il direttore della National Intelligence, l'agenzia che coordina tutte le agenzie di intelligence Usa.

http://italian.irib.ir/notizie/politica5/item/116279-usa-petraeus-%C3%A8-stato-costretto-a-dimettersi-da-fbi


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imsiddi
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spero che nessuno di voi crede che si e' dimesso proprio il giorno della rielezione, x via di questa cazzata?


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helios
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spero che in molti capiscano che l'FBI da tanto sapeva della relazione di Petraeus. Ma non ha detto nulla se non dopo la rielezione di Obama.

Petraeus risponderà da civile per quanto successo a Bengasi.


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helios
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NEW YORK - Il caso Petraeus si ingrossa e tocca direttamente l'amministrazione Obama: il ministro della Giustizia Eric Holder è stato informato della relazione extraconiugale del direttore della Cia David Petraeus con la sua biografa Paula Broadwell e della conseguente indagine dell'Fbi sin dalla tarda estate. Lo affermano non meglio precisati funzionari Usa citati dal Wall Street Journal.

Le indagini. Dopo essere arrivati a collegare le e-mail della Broadwell con Petraeus, procuratori e agenti allertarono a tarda estate alti funzionari all'Fbi e al Dipartimento di Giustizia, tra cui Holder, hanno riferito le fonti. Anche il direttore dell'Fbi Robert Mueller, aggiunge il giornale, lasciò che l'indagine venisse completata prima di allertare funzionari dell'intelligence Usa. L'indagine ebbe inizio a maggio, e partì come un presunto caso di stalking via internet. Secondo quanto scrive oggi il New york Times, Jill Kelley, la 'terza donnà, si lamentò all'epoca di aver ricevuto alcune e-mail minatorie con un suo amico agente dell'Fbi, che poi contribuì a far avviare l'indagine, sfociata prima nell' identificazione della biografa di David Petraeus, che aveva inviato le e-mail, e poi nella scoperta della loro relazione extraconiugale.

«Il grosso deve ancora venire». Per il padre di Paula Broadwell, le rivelazioni sulla love story della figlia con il generale «sono parte di uno scandalo molto più grosso». Paul Kranz, il padre della donna, ha difeso la figlia e detto al Mail Online che i suoi legali gli hanno consigliato di non dire altro: «Questo è l'inizio di un processo. Non posso dire altro anche se lo volessi».

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/petraeus_scandalo_cia_kelley_ministro_giustizia_sapeva/notizie/231345.shtml


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