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vulcanologo lancia allarme:eruzione certa,pericolo per gente


helios
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VESUVIO, IL VULCANOLOGO LANCIA L'ALLARME:
"L'ERUZIONE È CERTA, PERICOLO PER LA GENTE"

Giovedì 5 Settembre 2013

NAPOLI - Il vulcanologo giapponese Nakada Setsuya, fra i massimi esperti del mondo anche di terremoti, ha dichiarato durante i lavori della XII conferenza mondiale dei geoparchi ospitata ad Ascea, nel Parco nazionale del Cilento, che «il Vesuvio erutterà, è sicuro perchè è un vulcano attivo, anche se non si può prevedere quando», ma visto che ci sono abitazioni nell'area sino ai piedi del vulcano «gli italiani devono discuterne e preparare un piano per gestire la situazione».

Lo rende noto il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli già assessore alla provincia della Protezione civile. Il piano predisposto dalla Protezione civile che interessa i 18 Comuni abitati potrebbe non essere sufficiente secondo il noto vulcanologo. Ancora più preoccupante la situazione del vulcano dei Campi Flegrei dove c'è ancora meno consapevolezza del pericolo tra la popolazione.

«Tutto il mondo - dichiara Borrelli già assessore alla provincia della Protezione civile - è preoccupato e lancia allarmi per i vulcani del napoletano. Solo la Protezione Civile nazionale continua a dormire sogni beati rinviando di anno in anno il piano dei Campi Flegrei e non aggiornando quello del Vesuvio. I vertici della Protezione Civile puntano tutto sulla fortuna augurandosi che durante il loro mandato non avvenga nulla per scaricare ai successori eventuali disastri e gestioni delle emergenze. Una condotta a nostro avviso scellerata che pagheranno sicuramente le popolazioni del vesuviano e dei Campi Flegrei. Semplicemente non sappiamo a quale generazione toccherà il conto per l' inadeguatezza dello Stato centrale, il disinteressamento di gran parte delle amministrazioni locali e la follia dell' edificazione selvaggia e abusivismo edilizio su un territorio tanto pericoloso. È utile segnalare che la Protezione Civile nazionale ha annunciato 4 volte di aver terminato i lavori per il piano di evacuazione dei Campi Flegrei che però non è stato mai reso noto. Sull' aggiornamento del piano del Vesuvio invece tutto tace».

http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/vesuvio_vulcanologo_allarme_eruzione_pericolo/notizie/322619.shtml

05/09/2013
Il vulcanologo: “Il Vesuvio è pericoloso”
http://www.lastampa.it/2013/09/05/italia/cronache/il-vulcanologo-il-vesuvio-pericoloso-g0UxUp1JOnO8QUM8D8WMwK/pagina.html

Uno dei massimi esperti del mondo avvisa: non si può sapere quando erutterà, potrebbe non esserci tempo per l’evacuazione, gli italiani preparino un piano di emergenza

«Il Vesuvio eruttera’, è sicuro perché è un vulcano attivo, anche se non si può prevedere quando», ma visto che ci sono abitazioni nell’area sino ai piedi del vulcano «gli italiani devono discuterne e preparare un piano per gestire la situazione».

A dirlo con certezza è il vulcanologo giapponese Nakada Setsuya, fra i massimi esperti del mondo anche di terremoti, sottolineando che «ci sono indicatori dell’imminenza di una eruzione e monitoraggi che possono dare l’allerta»ma può capitare che l’eruzione avvenga nell’arco di ore e non ci sia tempo per l’evacuazione.

Interpellato nella prima giornata dei lavori della XII conferenza mondiale dei geoparchi cominciata oggi ad Ascea, nel Parco nazionale del Cilento, Setsuya ha spiegato che fra i segnali di una possibile eruzione c’è il «rigonfiamento del vulcano, con `sbuffi´ che preannunciano l’attività del magma» e il monitoraggio satellitare, con Gps, consente di intervenire tempestivamente ma non se l’eruzione avviene dopo poche ore
e quindi il piano predisposto dalla Protezione civile che interessa i 18 Comuni abitati potrebbe non essere sufficiente.

Ma se fra gli abitanti della zona c’è la consapevolezza del rischio perché vedono il vulcano, stessa consapevolezza non c’è nel distretto dei Campi Flegrei, dove non c’è la forma conica del vulcano e la sua maggiore pericolosità è data dal fatto che non ha mai eruttato nello stesso punto.

Il vulcanologo giapponese ha aggiunto che «non si può dire quando un vulcano è più pericoloso perché uno quiescente può essere più pericoloso di uno in attività» e portando ad esempio il Giappone, ha spiegato che «molti geoparchi sono vulcanici e molta gente vi vive e lavora ma con la consapevolezza e la conoscenza della pericolosità», soprattutto perché «c’è una educazione sin nelle scuole».


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Giancarlo54
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Ma che novità è? Lo sanno anche i bambini che il Vesuvio prima o poi erutterà, semmai sono le merde politicanti italiane che fanno finta di niente.


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qasiqasi
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che il vesuvio sia pericoloso e possa eruttare da un momento all'altro ,lo sanno anche i cani.c'era bisogno che venisse uno dal giappone a ricordarcelo?il fatto che poi aggiunga che non sa quando avverrà è ancora più iriitante.per contraccambiarlo gli diremo che la radioattività del mare attorno al giappone arriverà in futuro a spegnere la vita nelle isole del sol levante.è certo ma non sappiamo in quanti anni si arriverà a tanto.


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helios
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pare di capire che tutti sono al corrente che il Vesuvio erutterà.
Sappiamo anche che non ci sono strade perchè tutti possano mettersi in salvo.
Non sappiamo che piani abbia la protezione civile per la popolazione.
Non si capisce come mai questi piani sono segreti.

Pare di capire che i piani di evacuazione non ci sono e per questo allora le persone che vivono in quella zona dovrebbero arrangiarsi da se per mettersi in salvo considerato che potrebbero avere poche ore per farlo.

C'è sempre bisogno che qualcuno ricordi a quelli che hanno costruito case alle falde del Vesuvio e a quelli che hanno dato il permesso di costruire in una zona potenziamente sismica le cose più elementari.

I politicanti dopo che hanno lasciato costruire in quella zona sismica sono spariti.La gente se vuole salvarsi la pelle è meglio se comincia ad attivarsi considerato che da sempre il Vesuvio è vulcano attivo e il permesso per costruire in quelle zone non doveva esser dato.


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Merio
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Cioè da quello che so il Vesuvio ogni volta che è esploso ha fatto bei danni...

ma dobbiamo aspettarci un'altra pompei?

Perché sarebbe oltre che la fine di Napoli (mi sbaglio)... anche la fine dell'Italia per come la conosciamo...

Sono paranoico?


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Giancarlo54
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Cioè da quello che so il Vesuvio ogni volta che è esploso ha fatto bei danni...

ma dobbiamo aspettarci un'altra pompei?

Perché sarebbe oltre che la fine di Napoli (mi sbaglio)... anche la fine dell'Italia per come la conosciamo...

Sono paranoico?

No, non sbagli, l'impero romano sopravvisse a Pompei perchè l'epoca era un'altra e l'estenzione dell'impero pure, adesso sarebbe la fine dell'Italia, poco ma sicuro.


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Merio
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adesso sarebbe la fine dell'Italia, poco ma sicuro

Beh... spero davvero che abbiamo uno straccio di piano di evacuazione...

Anche se temo che in ogni caso sia inutile, o meglio difficile da realizzare...

Di solito il Vesuvio esplode quando erutta...

Quanto tempo avrebbero per mettersi in salvo Napoli e dintorni?

Secondi?

Minuti?

Ore?

Non posso che sperare che si sbaglino e che il vesuvio dorma per altre centinaia di anni...


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helios
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Napoli: Vesuvio, in zona rossa 25 comuni e 700mila persone da evacuare (2)
(Adnkronos) - Si lavora ora agli aspetti logistici connessi all'evacuazione da aggiornare sulla base dei nuovi confini: la Regione Campania, attraverso l'Agenzia campana mobilita' (Acam) sta sviluppando il Piano di mobilita' in caso di evacuazione che terra' conto degli aggiornamenti contenuti nella delibera regionale. Un lavoro che l'Acam svolge insieme all'Area trasporti della Regione, alla quale e' stato chiesto l'aggiornamento delle richieste fatte per il precedente Piano alla Rfi sull'agibilita' della ferrovia e alle Autorita' portuali per quella relativa ai porti, cosi' come alle aziende di trasporto pubblico per la messa a disposizione dei mezzi per l'evacuazione. Il precedente Piano prevedeva l'evacuazione della zona rossa in 72 ore "ma stiamo lavorando per ridurre ulteriormente il tempo totale di evacuazione", spiega all'Adnkronos il direttore generale dell'Acam Sergio Negro. Un tempo che bastera' all'evacuazione considerando che il Vesuvio e' ritenuto il vulcano piu' monitorato al mondo, e un'eventuale eruzione dovrebbe essere prevista circa due settimane prima. Una volta completato il lavoro dell'Agenzia e degli uffici eregionali, spiega ancora Negro, "saremo in grado di definire i flussi ora per ora, cittadino per cittadino. Ognuno sapra' a che ora si dovra' muovere, in che giorno e che percorso dovra' seguire per arrivare a un posto sicuro". Tre i punti fondamentali da seguire per l'esecuzione del piano: "Il piu' importante e' l'organizzazione, poi il rispetto delle regole e la realizzazione di qualche ulteriore infrastruttura". Su quest'ultima giocheranno un ruolo chiave la saldatura del grande anello intorno al Vesuvio con lo svincolo di Angri, che unisce la SS 268 'del Vesuvio' con l'autostrada, progetto finanziato con fondi europei per 54 milioni di euro e che evitera' l'effetto 'collo di bottiglia' sulla viabilita', e sull'altro versante il completamento dei lavori sul tratto Napoli-Pompei della A3. Infine i 'gemellaggi, sui quali si e' gia' attivato il Dipartimento nazionale di Protezione civile: per consentire il mantenimento delle relazioni sociali e la continuita' delle attivita' scolastiche, ciascuno dei 25 comuni della zona rossa sara' gemellato con una regione che, in caso di eruzione, ne accogliera' gli abitanti.
(06 settembre 2013 ore 17.32)

http://napoli.repubblica.it/dettaglio-news/17:21/4394153

Vesuvio, delimitata nuova zona rossa 1 e 2: 700 mila persone da evacuare
ultimo aggiornamento: 29 luglio, ore 13:08
Napoli - (Adnkronos) - Per quanto riguarda gli aspetti logistici connessi all'evacuazione la Regione, attraverso l'Acam, sta sviluppando il Piano di mobilità che dovrà essere garantita in 72 ore. Al momento non vi è alcun segnale che possa indicare eruzioni imminenti, né vi sono nuovi ritrovamenti di tracce di flussi piroclastici

Napoli, 29 lug. - (Adnkronos) - E' stata pubblicata questa mattina sul Bollettino ufficiale della Regione Campania la delibera con la quale si delimitano la nuova zona rossa 1 e la nuova zona rossa 2 del Piano di emergenza del Vesuvio. "La Regione - ha spiegato l'assessore Edoardo Cosenza - ha preso atto dei nuovi 'confini' della zona rossa 1 e della zona rossa 2 del Piano di emergenza dell'area vesuviana, cosi' come derivano dalle decisioni dei singoli Comuni interessati (Napoli, Palma Campania, Nola, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino) che hanno approvato apposite delibere consiliari. L'atto conclusivo, quello di definitiva approvazione della nuova perimetrazione, spetta al Dipartimento nazionale della Protezione civile e avverra' nei prossimi giorni. Con la definizione delle nuove zone rosse 1 e 2 si passa da 550mila persone da evacuare del vecchio piano a 700mila persone, con uno scenario di riferimento piu' cautelativo per la popolazione".

Per quanto riguarda la citta' di Napoli, in base ai dati ufficiali forniti dal Comune, emerge che i tre quartieri inseriti nel nuovo Piano, San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli, sono coinvolti nella zona rossa 1 per il 15% del territorio per complessivi 38.401 abitanti. "E' stato poi definito - ha aggiunto Edoardo Cosenza - anche lo scenario della zona rossa 2, quella in cui e' probabile che avvenga il crollo dei tetti a causa dell'arrivo delle ceneri nel caso dell'eruzione di scenario. Studiando la statistica dei venti in quota e la conseguente caduta di ceneri, i comuni individuati sono: Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino, Scafati".

Per quanto riguarda gli aspetti logistici connessi all'evacuazione, la Regione attraverso l'Agenzia campana mobilita' (Acam) sta sviluppando il Piano di mobilita' in caso di evacuazione: la stessa dovra' essere garantita in 72 ore. "Inoltre - ha precisato Cosenza - puntiamo entro il 2015 a saldare il grande anello intorno al Vesuvio con lo svincolo di Angri che appunto 'salda' la SS 268 del Vesuvio con l'autostrada: il progetto e' finanziato con fondi europei per 54 milioni di euro".

''L'appalto e' gia' completato e l'esecuzione dei lavori partira' entro settembre. Il Dipartimento si sta interessando, in sede di Conferenza delle Regioni, alla stipula di appositi accordi per i gemellaggi fra Comuni da evacuare e altre regioni italiane. Al momento non vi e' alcun segnale che possa indicare eruzioni imminenti, ne' vi sono nuovi ritrovamenti di tracce di flussi piroclastici. E' cambiata la filosofia: prima si considerava solo uno scenario da eruzione subpliniana e, quindi, direttamente i confini amministrativi; adesso, anche su richiesta della Regione Campania, si e' considerata una linea 'scientifica' che non coincide necessariamente con confini amministrativi dei comuni'', ha concluso Cosenza.

http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Campania/Vesuvio-delimitata-nuova-zona-rossa-1-e-2-700-mila-persone-da-evacuare_32442831176.html


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Matt-e-Tatty
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L'idea stessa di piano di evacuazione è ridicola, sarà segreta perché non esiste.
Ve la immaginate l'eruzione del Vesuvio e dei Campi Flegrei o vulcano sottomarino a largo di Napoli (al confronto il Vesuvio è poco più che un geyser)?
Mi par di vedere, inizia con un po di terremoto, case che crollano e pompieri, poliziotti e ambulanze che corrono a destra e a manca a tirar fuori la gente, intanto passano le ore, chi ammassa qualcopsa nella macchina e si riversa sulle strade in quel trambusto, qualche strada bloccata dalle forze dell'ordine per agevolare i soccorsi, probabilmente quasi tutte resterebbero congestionate nel giro di poche ore. gente che molla li la macchina incolonnata e cerca di darsela a gambe e intanto scoppia il Vesuvio...

Si salva chi è in vacanza in Trentino, altro che piano di evacuazione.


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Matt-e-Tatty
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E chi ha l'elicottero parcheggiato nel cortile della villa o il contadino che ha il deltaplano o l'ultraleggero nel capannone.


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helios
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Desta ilarità il gemellaggio del piano di evacuazione.

Come si è detto, gli abitanti della zona rossa dovranno essere allontanati prima dell'inizio dell'eruzione. Naturalmente in Campania non vi sarebbe la possibilità di accogliere 600mila persone, pertanto, anche per consentire il mantenimento delle relazioni sociali e la continuità delle attività scolastiche, ciascuno dei 18 comuni della zona rossa è gemellato con una regione che, in caso di eruzione, ne accoglierà gli abitanti. I capifamiglia che si allontanano con mezzi propri e le famiglie che hanno usufruito dei mezzi messi a disposizione, si ricongiungeranno pertanto nei luoghi gemellati già previsti dal Piano nazionale d'emergenza.

Ecco i gemellaggi previsti dal piano: S. Giorgio a Cremano - Lazio; Portici - Emilia Romagna; Ercolano - Toscana; San Sebastiano al Vesuvio - Molise; Pollena Trocchia - Umbria; Massa di Somma - Umbria; Ottaviano - Piemonte e Valle D'Aosta; Sant'Anastasia - Marche; Cercola - Friuli Venezia Giulia; San Giuseppe Vesuviano - Lombardia; Terzigno - Veneto; Boscoreale - Puglia; Pompei - Liguria; Torre del Greco - Sicilia; Torre Annunziata - Calabria; Trecase - Basilicata; Boscotrecase - Basilicata.

http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_pde.wp?contentId=PDE12771

quando arriva l'eruzione del Vesuvio da chi andranno gli abitanti di quei comuni? dire Lazio o Veneto non vuol dire nulla. Dire alla popolazione il posto dove deve recarsi in caso di eruzione vuole anche dire seminare il panico perchè in molti non hanno i mezzi per andarsene e i mezzi pubblici non funzioneranno di certo.

Intanto c'è da segnalare una scossa di terremoto in Campania:
Una scossa di terremoto è stata registrata stamattina alle 6.50 tra le province di Avellino e Salerno.

L'epicentro del movimento tellurico, di magnitudo 2.2, ha avuto come epicentro la zona tra Bagnoli Irpino, Montella, Acerno e Campagna ma è stato avvertito anche in diversi centri dell'Alta Irpinia. Non si segnalano danni a cose e persone.
http://www.ilmattino.it/avellino/terremoto_avellino_salerno_scossa/notizie/322743.shtml


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Matt-e-Tatty
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quando arriva l'eruzione del Vesuvio da chi andranno gli abitanti di quei comuni? dire Lazio o Veneto non vuol dire nulla. Dire alla popolazione il posto dove deve recarsi in caso di eruzione vuole anche dire seminare il panico perchè in molti non hanno i mezzi per andarsene e i mezzi pubblici non funzioneranno di certo.

Helios... il tempo che si accorgano che stà per scoppiare tutto, che decidano di come informare gli interessati... e quelli che si salvano stan tutti in una pensioncina 😥

Hai presente la gente che scappa da Pompei e viene sepolta dalla cenere per strada? Hai presente Plinio che pensa di osservare su di un'altura e viene travolto? Mica è L'Etna il Vesuvio... parla poco ma quando dice fa sul serio... li non si salva nessuno, garantito!


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Anonymous
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Posso da un'atro punto di vista...?
Le catastrofi con le sue tragiche conta dei morti rimanda ai fondamenti della concezione materialistica della storia e della natura.
La falsa coscienza del mondo borghese in questi frangenti è ferma al credo superstizioso nella società capitalistica, balbetta frasi retoriche, oppure si affida ai sermoni della consolazione e della rassegnazione religiosa.
Questo perché quell' ideologia è resa sterile dal suo individualismo, e fatica a tenere assieme le molteplici dimensioni del tempo dove il singolo è nulla, o conta solo nella sua relazione con l' intera specie.
C'è un "tempo geologico" che si misura in milioni di anni, ed è la scala in cui agiscono le forze fisiche che scuotono la crosta terrestre.
C'è un "tempo biologico", che è quello della comparsa e dell' evoluzione della vita e della specie umana.
E c'è il "tempo sociale" che ne è specificazione, oggi il tempo del modo di produzione capitalistico: è la dimensione e la scena in cui prendono corpo non le "cause" ma gli "effetti", per l' umanità, di quelle catatrofi naturali dalle origini così remote e inafferrabili.
Il materialismo ci dice che sulle cause, quelle forze scandite dai milioni d'anni, l' umanità non può nulla, salvo conoscere le leggi che le governano e avvicinarsi alla previsione dei loro effetti.
Ma su quegli effetti, le potenzialità della scienza e della tecnica sono enormi, se solo le forze produttive che la società ha sviluppato fossero al servizio dell' umanità intera, anziché prigioniere della divisione in classi e del caos capitalistico.
La superstizione da vincere non riguarda le forze cieche della natura ma la società umana, che deve arrivare ad applicare la scienza a se stessa.
Questo è il compito che il comunismo indica all' umanità intera.

Comunque uno studio dell' economista americano Jeffrey Sach scrive sul "Time" 1/2005 - del sistema classista delle catastrofi -.
In breve sottolinea che colpiscono diversamente ricchi e poveri...


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helios
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quando arriva l'eruzione del Vesuvio da chi andranno gli abitanti di quei comuni? dire Lazio o Veneto non vuol dire nulla. Dire alla popolazione il posto dove deve recarsi in caso di eruzione vuole anche dire seminare il panico perchè in molti non hanno i mezzi per andarsene e i mezzi pubblici non funzioneranno di certo.

Helios... il tempo che si accorgano che stà per scoppiare tutto, che decidano di come informare gli interessati... e quelli che si salvano stan tutti in una pensioncina 😥

Hai presente la gente che scappa da Pompei e viene sepolta dalla cenere per strada? Hai presente Plinio che pensa di osservare su di un'altura e viene travolto? Mica è L'Etna il Vesuvio... parla poco ma quando dice fa sul serio... li non si salva nessuno, garantito!

per questo bisogna dire che chi si è fatto la casa da quelle parti è in pericolo. Altrimenti pare proprio che siano delle vittime predestinate, anche da loro stessi.
Non entro nel merito di chi ha dato le concessioni per edificare sulle falde del Vesuvio, ma non so nemmeno come si faccia a voler abitare in quei luoghi.


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Matt-e-Tatty
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Chi si è fatto la casa su per un vulcano non è a posto... è anche vero se consideri la frequenza con cui erutta il Vesuvio e la vita media di un uomo... una preghierina a S Gennaro e vai con le fondamenta... 😀

Le concessioni in quei posti mi sa che sono tutte "Concessioni in Sanatoria", altrimenti bisogna bastonare chi ha redatto il PRG.

Quanto ai luoghi... non ci sono ancora stato, ma dicono che le pendici del Vesuvio sono molto belle.


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