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«Egoisti sono i sindacati». Una lettera polemica


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Alcuni mesi fa avevamo denunciato il nostro disagio alla Fiat-Powertrain. Ci eravamo lasciati con la forte preoccupazione di una richiesta di accordo sui 18 turni, conoscendo il comportamento di alcuni sindacati sempre più inclini ad accettare supinamente le decisioni aziendali, anziché difendere i nostri diritti. Dopo mesi di trattative, a dicembre è stata raggiunta un'ipotesi di intesa tra funzionari sindacali e azienda sul cambio di turnistica, estromettendo dalle trattative i delegati sindacali di fabbrica.

Il referendum decretò la vittoria del No e da allora siamo accusati, da giornali e tv, di essere quelli che non hanno voglia di lavorare e che egoisticamente non vogliono nuove assunzioni. Non corrisponde alla verità e vogliamo spiegare come sono andate le cose, visto che sindacato, azienda e media hanno solo pensato a buttarci addosso valanghe di accuse ma non hanno mai chiedesto i motivi del nostro voto. L'ipotesi di accordo firmata prevedeva, in cambio dell'introduzione dei 17, 18 e 20 turni, l'assunzione di 250 lavoratori con contratto di apprendistato per 2 anni. Un'elargizione di 300 Euro di una tantum scaglionata in due tranches. Un'ipotetica nuova produzione motoristica nell'area di Torino.

Questo è un grosso sacrificio:vorrebbero farci lavorare la notte e al sabato mettendo a repentaglio la stabilità delle nostre famiglie. Ma dopo il 2010 cosa ne sarà di Mirafiori e del nostro futuro? Ci hanno pensato al momento della firma le organizzazioni sindacali? 300 Euro sono un'elemosina e un vergognoso attacco alla nostra dignità, i sacrifici vanno ricompensati aumentando le nostre paghe orarie.
L'azienda, Fim e Fismic vogliono farci passare per quelli che, votando contro l'accordo, diamo il via libera al licenziamento degli interinali ma non è così, noi vogliamo che siano assunti con contratti a tempo indeterminato, in modo che ci sia la certezza per tutti di un futuro a Mirafiori.

In questi ultimi giorni sta succedendo qualcosa di molto grave; come mai il sindacato non denuncia il fatto che per la chiusura per 2 mesi dello stabilimento di Pomigliano, Verrone dove si fanno i cambi destinati alle vetture lì prodotte è costretto a ridurre la produzione e così la Powertrain ha deciso di licenziare a Mirafiori 50 interinali sostituendoli con 60 lavoratori di Verrone? Questa è una rappresaglia per il mancato accordo, vogliamo un intervento del sindacato. Vengono lasciati a casa dei lavoratori, sostituiti da altri pagati con il doppio dello stipendio grazie all'indennità della trasferta, mentre potrebbero usufruire della cig. La scarsa solidarietà è del sindacato che si accanisce contro i sostenitori del No e denuncia le mosse arroganti e intimidatorie dei padroni.
Un gruppo di lavoratori della Powertrain Mirafiori

AA. VV.
Fonte: www.ilmanifesto.it
5.01.08


Citazione
dalemoni
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 89
 

Vittorio Granillo ennesimo licenziamento politico alla Fiat Alfa Romeo Pomigliano
05/01/2008 18h37
http://www.slaicobas.it/view_fodarticle.php?id=748&lang=en

Alle forti lotte dei lavoratori contro il piano Marchionne la Fiat risponde con il licenziamento di Vittorio Granillo e di concerto con Fiom-Fim-Uilm requisisce le assemblee sindacali

Leggi le notizie nella sezione Fiat Pomigliano e Alfa Sud

Con telegramma di messa in mobilità forzata inviato nella mattinata del 31 dicembre 2008 la D.H.L. ha licenziato Vittorio Granillo. Il diniego della Fiat allo svolgimento delle assemblee sindacali retribuite, e a quella permanente, indette dallo Slai Cobas (operato all’unisono e di concerto col provvedimento della D.H.L. e con la sponda attiva e collusa di FIOM-FIM-UILM) svela le reali preoccupazioni aziendali e concertative nonché la grave portata antisindacale di tali iniziative.

Infatti, la Fiat, con comunicazione inviata a Slai Cobas in data 4 gennaio 2008, rifiuta lo svolgimento delle assemblee e dell’ingresso in fabbrica di nostri dirigenti sindacali, tra cui lo stesso Vittorio, dichiarando tra l’altro che le iniziative annunciate da Slai Cobas sono…”potenzialmente collidenti con il noto piano di formazione previsto dal 7 gennaio 2008 al 2 marzo 2008”. e, che, inoltre, l’intero monte-ore delle assemblee sindacali del 2008… “è già stato prenotato dalle RSU di FIOM-FIM-UILM”.

La non casuale sintonizzazione delle iniziative D.H.L., FIAT e FIOM-FIM-UILM ripercorre la strategia degli otto licenziamenti del febbraio 2006 a danno di Slai Cobas, avvenuti con la manifesta complicità di Rinaldini. Licenziamenti già allora sconfitti dalle lotte dei lavoratori con lo Slai Cobas.

Vero è che, con il cosiddetto ‘Piano Marchionne’ la Fiat non intende riammodernare gli impianti (vecchi di circa 40 anni) ma punta all’azzeramento delle libertà sindacali e di ogni tutela dei lavoratori per ovviare al deficit tecnologico con l’intensificazione esasperata dello sfruttamento del lavoro operaio e la costruzione di una forte stretta repressiva necessaria al rigido comando sulla forza lavoro, preludio al previsto ridimensionamento produttivo ed occupazionale. Già nella settimana tra il 17 ed il 21 dicembre 2007 precedente la chiusura dello stabilimento le forti lotte dei lavoratori della D.H.L. indette dallo Slai Cobas e dagli altri sindacati contro il ‘piano Marchionne, il licenziamento di 94 giovani interinali, le tutele economiche ed occupazionali ‘per tutti’, hanno messo in crisi l’intera strategia Fiat e paralizzato per giorni la fabbrica. La strategia Fiat di ridimensionamento di Pomigliano già si riscontra con la cessazione dell’attività produttiva della KSS di Arzano ed il licenziamento dei 103 lavoratori addetti alla produzione delle cinture di sicurezza. Il presidio ai cancelli della fabbrica dei lavoratori che va avanti dallo scorso 2 gennaio vede lo Slai Cobas e la componente RSU tra i sindacati più impegnati nella lotta contro i licenziamenti e per la tutela occupazionale.

Come nel 2006 in occasione della sconfitta Fiat sugli 8 licenziamenti lo Slai Cobas ed i lavoratori sapranno ben contrastare e sconfiggere, anche questa volta, le politiche antioperaie della Fiat e delle aziende collegate e dei loro ‘scudieri’ sindacali di FIOM-FIM-UILM.

Pomigliano d’Arco, 4/1/2008

Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale
S.L.A.I. cobas – Coordinamento Provinciale di Napoli


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