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5 Giugno 2015 22:07
Immigrati ammutinati, la protesta dei marinai: "Rischiamo la vita per salvarli"
Gli immigrati tentano di prendere il controllo della nave che li stava soccorrendo: rivolta sedata a fatica. Proteste dei militari: "Non siamo sicuri"
Giovanni Masini - Ven, 05/06/2015 - 14:13
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Mille e diciannove migranti stipati su una nave con un equipaggio di appena sessanta uomini.
Ammassati su un ponte di volo di trecento metri quadrati, più di tre per ogni metro quadrato, quasi diciassette per ognuno dei sessanta uomini d'equipaggio. Che, naturalmente, non possono essere tutti impiegati nella sorveglianza dei "passeggeri".
È la notte tra sabato e domenica, quando sul pattugliatore "Spica" della Marina Militare, in navigazione verso Pozzallo, scoppia un principio d'incendio innescatosi nella sala macchine. I migranti vedono il fumo e scoppia il panico. Si scatena una rissa da far west, con gli immigrati che assalgono i marinai e l'equipaggio che a stento riesce a domare la rivolta. La denuncia arriva da Luca Marco Comellini, segretario del Partito dei Diritti dei Militari, che pone l'accento sulle scarse - per non dire inesistenti - condizioni di sicurezza del personale che opera in mare per il recupero e il salvataggio degli immigrati.
"Cosa sarebbe accaduto - domanda Comellini - se i migranti si fossero impossessati della nave da guerra? Oppure in caso di incendio non controllato quanti morti ci sarebbero stati se si fosse reso necessario abbandonare la nave che, sicuramente, ha dotazioni di salvataggio calibrate in base alla consistenza dell'equipaggio?"
A chiarire la dinamica dell'accaduto penserà la procura militare di Napoli, che ha già aperto un fascicolo e a cui Comellini ha chiesto di intervenire.
Gli equipaggi, che lavorano su turni di quindici giorni, sono costretti a lavorare in condizioni precarie, con un carico di immigrati fino a dieci volte superiore alla capienza massima delle imbarcazioni. La sicurezza di uomini e mezzi viene assicurata solo dalla professionalità di marinai ed ufficiali, che ogni giorno in silenzio svolgono il proprio lavoro nonostante le difficoltà. Il governo sembra sordo alle loro rimostranze, ma il lavoro va svolto comunque. Come recita il motto dello "Spica", "vigili attendono".
5 Giugno 2015 22:44
Immigrati ammutinati, la protesta dei marinai: "Rischiamo la vita per salvarli"
Gli immigrati tentano di prendere il controllo della nave che li stava soccorrendo: rivolta sedata a fatica. Proteste dei militari: "Non siamo sicuri"
Giovanni Masini - Ven, 05/06/2015 - 14:13
commentaMille e diciannove migranti stipati su una nave con un equipaggio di appena sessanta uomini.
Ammassati su un ponte di volo di trecento metri quadrati, più di tre per ogni metro quadrato, quasi diciassette per ognuno dei sessanta uomini d'equipaggio. Che, naturalmente, non possono essere tutti impiegati nella sorveglianza dei "passeggeri".
È la notte tra sabato e domenica, quando sul pattugliatore "Spica" della Marina Militare, in navigazione verso Pozzallo, scoppia un principio d'incendio innescatosi nella sala macchine. I migranti vedono il fumo e scoppia il panico. Si scatena una rissa da far west, con gli immigrati che assalgono i marinai e l'equipaggio che a stento riesce a domare la rivolta. La denuncia arriva da Luca Marco Comellini, segretario del Partito dei Diritti dei Militari, che pone l'accento sulle scarse - per non dire inesistenti - condizioni di sicurezza del personale che opera in mare per il recupero e il salvataggio degli immigrati.
"Cosa sarebbe accaduto - domanda Comellini - se i migranti si fossero impossessati della nave da guerra? Oppure in caso di incendio non controllato quanti morti ci sarebbero stati se si fosse reso necessario abbandonare la nave che, sicuramente, ha dotazioni di salvataggio calibrate in base alla consistenza dell'equipaggio?"
A chiarire la dinamica dell'accaduto penserà la procura militare di Napoli, che ha già aperto un fascicolo e a cui Comellini ha chiesto di intervenire.
Gli equipaggi, che lavorano su turni di quindici giorni, sono costretti a lavorare in condizioni precarie, con un carico di immigrati fino a dieci volte superiore alla capienza massima delle imbarcazioni. La sicurezza di uomini e mezzi viene assicurata solo dalla professionalità di marinai ed ufficiali, che ogni giorno in silenzio svolgono il proprio lavoro nonostante le difficoltà. Il governo sembra sordo alle loro rimostranze, ma il lavoro va svolto comunque. Come recita il motto dello "Spica", "vigili attendono".
Licenziare i militari.
Basta Sparare se superano " LE FRONTIERE " !!!!
Altrimenti possono invocare il Papa e portarseli nel suo Stato !!!!!!!!!!!!!!!
6 Giugno 2015 1:01
tanto vale si possono andare a prendere direttamente evitandoci questa patetica farsa...
e la gente continua a dormire nonostante ci stanno dicendo in prosa e in musica che DEVONO VENIRE QUI AD OGNI COSTO
6 Giugno 2015 1:35
tanto vale si possono andare a prendere direttamente evitandoci questa patetica farsa...
e la gente continua a dormire nonostante ci stanno dicendo in prosa e in musica che DEVONO VENIRE QUI AD OGNI COSTO
Ormai sono in sedazione profonda da decenni.
6 Giugno 2015 1:55
tanto vale si possono andare a prendere direttamente evitandoci questa patetica farsa...
e la gente continua a dormire nonostante ci stanno dicendo in prosa e in musica che DEVONO VENIRE QUI AD OGNI COSTO
Ormai sono in sedazione profonda da decenni.
stamattina sento un tipo che fa : "scappano dalla fame"
allora io dico : "se scappano dalla fame come mai sia maschi che femmine hanno una struttura fisica così massiccia?"
e lui nemmeno risponde...
la gente non si pone la minima domanda nemmeno su questioni che influiscono negativamente su molti aspetti della propria vita
a loro basta ascoltare ciò che dice la tv e poi ripetere a pappagallo
se solo ci fosse un briciolo di consapevolezza in più le cose potrebbero andare molto diversamente
6 Giugno 2015 8:02
Chi scappa dalla fame non ha migliaia di euro per pagarsi il passaggio.
Questa e' gente, nella maggior parte dei casi, che crede di andare nell'Eldorado chiamato Europa, dove ti curano gratis e magari ti danno pure dei soldi se sei disoccupato (non sto parlando dell'Italia naturalmente, li c'e' solo la liberta' di delinquere).
Non li biasimo, molti di noi farebbero la stessa cosa al loro posto come in effetti e' successo in passato, le condizioni pero' non sono assolutamente le stesse e, prima o poi, la pentola a pressione scoppiera'.
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6 Giugno 2015 9:28
Licenziare i militari.
Basta Sparare se superano " LE FRONTIERE " !!!!
Altrimenti possono invocare il Papa e portarseli nel suo Stato !!!!!!!!!!!!!!!
chi licenzia i militari?
chi ordina ai marinai di sparare se superano la frontiera?
E chi va a dire al papa di prendersi i migranti e portarseli da lui?
Non trovando persone in grado di fare questo resta sempre che i marinai devono sobbarcarsi il tutto con tutti i pericoli che comporta.
Intanto aspettiamo che veramente qualche gruppo di migranti o finti tali si appropri di qualche nave da guerra italiana e poi vediamo come si andrà a finire.
6 Giugno 2015 9:38
Io mi chiedo se sia vero che attraversano il deserto a piedi, come ho sentito dire...o che arrivano dal Corno d'Africa con mezzi di fortuna...e come fanno ? E le donne incinte come fanno a resistere ? E le violenze nei campi libici sono vere o no ? Se sono vere allora una spedizione umanitaria è legittima...E poi tutti quei minori, a volte anche bambini, NON accompagnati, che ci fanno là ? Dove andranno dopo ? Non voglio pensare a cosa è successo loro o cosa SUCCEDERA' loro nel paese degli orchi ( l'Italia: viaggiare un po' per credere...)...
6 Giugno 2015 14:12
Io mi chiedo se sia vero che attraversano il deserto a piedi, come ho sentito dire...o che arrivano dal Corno d'Africa con mezzi di fortuna...e come fanno ? E le donne incinte come fanno a resistere ? E le violenze nei campi libici sono vere o no ? Se sono vere allora una spedizione umanitaria è legittima...E poi tutti quei minori, a volte anche bambini, NON accompagnati, che ci fanno là ? Dove andranno dopo ? Non voglio pensare a cosa è successo loro o cosa SUCCEDERA' loro nel paese degli orchi ( l'Italia: viaggiare un po' per credere...)...
a volte capita che vengano dopo un esodo estenuante, ho conosciuto dei Palestinesi che anni fa vennero qui stivati in un camion (dopo aver subito torture dai beh inutile dire da parte di chi) ma sono una percentuale ad una cifra rispetto a tutti gli altri che millantano di essere rifugiati politici e sfruttano tale status perché sanno che qui le porte non sono aperte ma spalancate
la gente senza identità può finire nel business degli organi, degli schiavi ecc ecc
business scabrosi che non vengono gestiti da persone qualunque