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12 ore prima del rapimento Moro chiese aiuto alla polizia

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helios
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Dodici ore prima del rapimento Moro chiese aiuto alla polizia
La commissione parlamentare: temeva per sé, presto nuove rivelazioni

19/01/2016
fabio martini
roma

Più si scava sul caso Moro, più aumentano le scoperte spiazzanti, quelle capaci di riscrivere interi capitoli di una delle storie più misteriose della Repubblica. Trentotto anni dopo il rapimento del leader democristiano da parte delle Brigate rosse, la apposita Commissione parlamentare di inchiesta sta svolgendo un lavoro al “ralenti” su singoli segmenti, per ingrandire ogni dettaglio. Come dimostrano anche i tempi di “lavorazione”: dopo un anno di indagine sono state passate al setaccio le prime due ore del rapimento, oltre ai tanti segnali che lo precedettero. Un metodo pragmatico che ha consentito diverse scoperte, alcune clamorose e ora accessibili grazie ad una prima relazione, completata nei giorni scorsi. Scoperte favorite dal clima nel quale ha lavorato la Commissione, «senza la volontà di riscrivere la storia, senza tesi precostituite, senza clamori», dice il presidente Giuseppe Fioroni. E senza la pressione di alcuni protagonisti di quella vicenda, ormai scomparsi e anche senza i partiti allora più “implicati”: la Dc e il Pci. Uno sforzo corale, come dimostra la prima relazione, approvata all’unanimità da un arco di forze che va dai Cinque Stelle agli ex missini di Fratelli d’Italia. Il caso Moro, vicenda piena di enigmi e depistaggi, lungi dall’essere compresa fino in fondo. Come dimostra una novità: su alcuni filoni scoperti dalla Commissione si sono riaccesi i riflettori della Procura di Roma.

ALLARME, 25 GIORNI PRIMA

Da decenni l’enigma resta senza risposte chiare: è mai possibile che non scattò nessun allarme preventivo nelle settimane che precedettero l’assalto a Moro e alla sua scorta? La Commissione di indagine ha compiuto diverse scoperte. La prima è un documento, rimasto secretato per 37 anni. Il 18 febbraio 1978 (l’azione Br scatterà 25 giorni più tardi, il 16 marzo) un agente dei Servizi di stanza a Beirut scrive un cablogramma ai superiori di Roma, nel quale riferisce quanto appreso da un suo «abituale interlocutore» del Fronte per la liberazione della Palestina Habbash: «Organizzazioni terroristiche europee» si sono riunite per pianificare «una operazione terroristica di notevole portata che potrebbe coinvolgere» l’Italia. Scrive nel suo rapporto, la Commissione: «È evidente che se fosse accertata una relazione con il sequestro Moro, il documento aprirebbe prospettive allo stato imprevedibili», a partire dal fatto che occorrerebbe «riconoscere che si era in presenza di un quadro di elevata allerta, i cui segnali furono probabilmente percepiti dallo stesso Moro». Perché alla Commissione ritengono che l’autore del cablogramma possa essere stato Stefano Giovannone, l’uomo di Moro in Medio Oriente. Che evidentemente avvisò, oltre ai superiori, il suo leader di riferimento. I superiori “sottovalutarono”. E Moro?

MORO CHIEDE AIUTO

E qui scatta la seconda scoperta. La Commissione ha rinvenuto negli archivi della Polizia una relazione di Domenico Spinella, dirigente della Digos, nella quale si dà conto di un incontro riservatissimo svoltosi nello studio di Aldo Moro la sera del 15 marzo 1978 (mancano 12 ore all’azione brigatista) e in quella occasione il presidente della Dc fece sapere di ritenere urgente l’attivazione di «un servizio di vigilanza a tutela dell’ufficio di via Savoia». Ma la relazione del dottor Spinella al Questore - ecco un altro punto oscuro - è datata 22 febbraio 1979, ben undici mesi dopo l’attentato e oggi se ne capisce la ragione: è stata scritta d’urgenza, dopo un articolo uscito quel giorno sul “Secolo XIX” e relativo ad un generico timore di Moro per un attentato. Sostiene il presidente della Commissione Fioroni: «Trentasette anni dopo abbiamo scoperto questa relazione “post-datata”, dalla quale apprendiamo con certezza che Moro, poche ore prima di essere colpito, aveva chiesto tutela. Nella relazione è scritto che non avrebbe chiesto aiuto per sé e per la sua scorta ma per il suo ufficio. Ma oramai sappiamo che Moro era preoccupato per sé e non per le sue carte. Come confermato da altri dati: per esempio abbiamo appreso che in quei giorni il maresciallo Leonardi chiese improvvisamente più caricatori e altri particolari emergeranno prossimamente». Per esempio che la mattina del 16 marzo Aldo Moro non volle portare con sé il nipotino, come faceva quasi sempre.

LO “SCATTO” DELLA DIGOS

La Commissione ha scoperto che una “Alfasud” presente in via Fani dopo l’attentato e della quale per decenni non si era individuata la proprietà, apparteneva allo stesso dirigente della Digos che il giorno prima aveva raccolto l’allarme di Moro. La Commissione ha scoperto che la mattina del 16 marzo il dottor Spinella fu tra i primi ad arrivare in via Fani. Ma con qualche probabilità (anche se non con certezza), l’arrivo tempestivo sulla scena dell’attentato è determinato da quella che viene definita «una partenza “anticipata”». L’attentato scatta in via Fani alle 9,03, ma come ha raccontato alla Commissione Emilio Biancone, che allora svolgeva il compito di autista, l’Alfasud della Digos parte dalla Questura alle 8,30, più di mezzora prima dell’assalto brigatista. Perché tanto presto? Ansia? Senso di colpa? Consapevolezza di una sottovalutazione?

IL BAR OLIVETTI

Le indagini della Commissione hanno scoperto che il bar Olivetti, davanti al quale si svolse l’assalto a Moro, era un luogo ricco di “ambiguità”. Scrive la Commissione: «Suscita sconcerto la totale assenza di indagini sul bar e sul suo amministratore Tullio Olivetti», «noto agli atti della polizia di prevenzione per essere stato coinvolto in una complessa vicenda di traffico internazionale di armi», «nonché citato in una corrispondenza con la questura di Bologna relativa alla presenza nei giorni antecedenti la strage alla stazione del 2 agosto 1980». E «la gravità di simile omissione non risulterebbe attenuata anche se si dovesse accertare che nessun legame esiste tra il caso Moro e il complesso intreccio di interessi, tra intelligence, criminalità organizzata, ambienti dell’eversione, massoneria e terrorismo internazionale che ruotava attorno alla figura di Olivetti e alle sue frequentazioni». Alla luce di questo quadro assume una luce diversa quanto disse al telefono, il primo maggio 1978, il deputato dc Benito Cazora: «Dalla Calabria mi hanno telefonato per informarmi che in una foto presa sul posto quella mattina, si individua un personaggio a loro noto». E «loro» sarebbero personaggi legati alla ’ndrangheta.

FOTO E TESTIMONI RIMOSSI

E sarebbero state preziose per gli inquirenti anche tutte le foto che furono scattate sul luogo dell’attacco, ma la Commissione denuncia che diversi rullini «sono scomparsi». In particolare quello consegnato ad uno dei magistrati inquirenti, che secondo una testimone tagliò cinque negativi e restituì il resto, senza «redarre verbale». E ancora: «Numerosi testimoni oculari sono stati del tutto ignorati dagli inquirenti dell’epoca e le loro dichiarazioni sono state messe a verbale per la prima volta dalla Commissione».

http://www.lastampa.it/2016/01/19/italia/cronache/dodici-ore-prima-del-rapimento-moro-chiese-aiuto-alla-polizia-hjx4llRJzbj2TE2HDVsOzN/pagina.html


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radisol
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Più si scava ... e più si raccontano cazzate .... per giustificare sia l' ennesima del tutto inutile Commissione che gli stipendi degli pseudo-giornalisti dietrologi ....


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helios
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Più si scava ... e più si raccontano cazzate .... per giustificare sia l' ennesima del tutto inutile Commissione che gli stipendi degli pseudo-giornalisti dietrologi ....

bisognerebbe guardare invece i soldi che si danno tutt'ora ai br per aver raccontato tutto quello che voleva lo stato.

La commissione non fa altro che disfare quello che è stato costruito a tavolino ma qualcuno non se ne vuole fare ancora una ragione.


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ws
 ws
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Ma ormai e' OVVIO che fu una false flag ante litteram , sebbene di quelle dove un gruppo di babbei viene amorevolmente " aiutato" dal "nemico" affinche' il "colpo" vada a segno e non ci siano inciampi.


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radisol
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Ovvio che ?

Semplicemente ... come detto centinaia di volte qua sopra anche se non ho mai provato la minima simpatia personale per le Brigate Rosse ... di ovvio c'è solo la volontà di dimostrare artatamente che qualsiasi "insorgenza" deve essere per forza teleguidata da chissà chi ... e quindi strumentalizzata ... e quindi oggettivamente perdente ... e quindi inutile ...

E questo non tanto per fare una analisi storica su avvenimenti del passato ... e non solo per far guadagnare gettoni di presenza ed interviste mediatiche a parlamentari ignorantoni o per far partire improbabili carriere giornalistiche specializzate in "dietrologie" ...

Quanto soprattutto per scoraggiare qualsiasi ipotesi di "insorgenza" oggi ... che ce ne sarebbero molti più buoni motivi che non nei settanta del secolo scorso ...


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Ovvio che ?

Semplicemente ... come detto centinaia di volte qua sopra anche se non ho mai provato la minima simpatia personale per le Brigate Rosse ... di ovvio c'è solo la volontà di dimostrare artatamente che qualsiasi "insorgenza" deve essere per forza teleguidata da chissà chi ... e quindi strumentalizzata ... e quindi oggettivamente perdente ... e quindi inutile ...

E questo non tanto per fare una analisi storica su avvenimenti del passato ... e non solo per far guadagnare gettoni di presenza ed interviste mediatiche a parlamentari ignorantoni o per far partire improbabili carriere giornalistiche specializzate in "dietrologie" ...

Quanto soprattutto per scoraggiare qualsiasi ipotesi di "insorgenza" oggi ... che ce ne sarebbero molti più buoni motivi che non nei settanta del secolo scorso ...

Chieda alla signora maristaurru che qualche conoscenza sui fatti la detiene.


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radisol
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Ne detengo anche io ... abitavo ed abito tuttora in zona ... conoscevo buona parte dei protagonisti ed altri ne ho conosciuti in epoca successiva ... quasi tutti i brigatisti romani a vario titolo coinvolti ... ma anche gli esponenti dell' Antiterrorismo che hanno seguito per decenni la vicenda ... ed anche il figlio di Aldo Moro ...

E soprattutto conoscevo bene il "contesto" .... sia "ambientale" che politico ... e sono quasi 40 anni che ci studio anche sopra ...

A me non mi fregano con un articolo "a sensazione" ... o con un intervista di qualche politico d'occasione in cerca di visibilità ...

Per dire una cazzata, del tutto secondaria, ma indicativa ... io per anni, passandoci davanti ogni mattina per andare al lavoro, facevo regolarmente colazione al Bar Olivetti ... aveva senz'altro i migliori cornetti di Roma Nord .... e so quindi benissimo che era già chiuso da mesi quel giorno fatidico ... e per lunga pezza ha continuato ad essere chiuso dopo ... e che il gestore era piemontese e non calabrese .... a me, anche su questa quisquilia del tutto marginale, le cazzate non me le possono proprio raccontare ... e così sul resto ...

Poi, se vogliamo entrare nel merito di aspetti più seri della vicenda ... basta rileggere quanto ho scritto sull'argomento per anni qua sopra ... di farlo per l'ennesima volta da capo proprio non mi va ...


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Quello che so del caso mi basta ed avanza, non le chiedo nulla.
Ho seguito il tutto sulle pagine del Corriere della serva, quelle interne e scritte con caratteri minuscoli che riportavano nomi e cognomi.
Poi ci sono molti mezzi per accertarsi della "verità", ad esempio il tavolino delle sedute spiritiche di Mortadella.


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jayadeva
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Moro non è stato rapito in via Fani
https://www.youtube.com/watch?v=uBF0xsZxwVE


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radisol
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Quello che so del caso mi basta ed avanza, non le chiedo nulla.
Ho seguito il tutto sulle pagine del Corriere della serva, quelle interne e scritte con caratteri minuscoli che riportavano nomi e cognomi.
Poi ci sono molti mezzi per accertarsi della "verità", ad esempio il tavolino delle sedute spiritiche di Mortadella.

Altra questione del tutto marginale ...

Prodi, anzi ad essere precisi Andreatta che poi l'aveva riferito a lui, aveva ricevuto una vaga "soffiata" nell'ambito dell'Università di Bologna dove entrambi insegnavano ... la "soffiata", che probabilmente veniva da ambienti di ex Potere Operaio, riguardava genericamente il fatto che in Via Gradoli, che è una via lunghissima e strapiena di mini-appartamenti, c'era stata una "base" di cui si servivano negli anni precedenti Valerio Morucci ed Adriana Faranda, indicati da tutti i media come due dei rapitori di Moro sin da quel 16 Marzo 1978 ... ai tempi della loro militanza nelle Fca, Formazioni Comuniste Armate, organizzazione formata interamente da ex Potere Operaio ... per non bruciare la "fonte", Andreatta e Prodi si sono inventati la seduta spiritica ... tutto qua ... ma l'indicazione era appunto genericissima ... e comunque quell'appartamento, poi passato in uso alle Brigate Rosse e a Moretti e Balzerani in particolare, durante la vicenda Moro era stato abbandonato ... e lì in ogni caso , come stabilito anche dalle prove del Dna fatte recentemente, Moro non c'è mai stato ... e quando quell'appartamento lo hanno scoperto, infatti, ci hanno trovato solo armi inservibili, vecchi giornali, vestiti vari, 4 spazzolini da denti e un pò di cassette musicali ... una specie di vecchio "magazzino" delle Brigate Rosse e nulla di più ...

Quindi, anche in quel caso, questione eccessivamente "amplificata" da media e dietrologi vari rispetto al suo reale significato ... e nulla di particolarmente eclatante che sia legato direttamente alla vicenda Moro ...

E così di questo passo anche molte altre questioni ...


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helios
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Moro non è stato rapito in via Fani
https://www.youtube.com/watch?v=uBF0xsZxwVE

esattamente, non è stato rapito in via Fani ma ai giochi delfici nella chiesa di S.Chiara. Non è esatto dire rapito (infatti Moro stesso dice di essere stato prelevato nelle lettere scritte) ma di fatto è stato messo al sicuro altrove.
Da chi è stato già detto molte volte.

Tornando all'articolo perchè mai era cosi importante per Moro l'ufficio di via Savoia?
E qui scatta la seconda scoperta. La Commissione ha rinvenuto negli archivi della Polizia una relazione di Domenico Spinella, dirigente della Digos, nella quale si dà conto di un incontro riservatissimo svoltosi nello studio di Aldo Moro la sera del 15 marzo 1978 (mancano 12 ore all’azione brigatista) e in quella occasione il presidente della Dc fece sapere di ritenere urgente l’attivazione di «un servizio di vigilanza a tutela dell’ufficio di via Savoia». Ma la relazione del dottor Spinella al Questore - ecco un altro punto oscuro - è datata 22 febbraio 1979, ben undici mesi dopo l’attentato e oggi se ne capisce la ragione: è stata scritta d’urgenza, dopo un articolo uscito quel giorno sul “Secolo XIX” e relativo ad un generico timore di Moro per un attentato.

per esempio abbiamo appreso che in quei giorni il maresciallo Leonardi chiese improvvisamente più caricatori e altri particolari emergeranno prossimamente». Per esempio che la mattina del 16 marzo Aldo Moro non volle portare con sé il nipotino, come faceva quasi sempre.

quindi il maresciallo Leonardi aveva chiesto più caricatori e quel giorno sono andati in via Fani con le armi nel bagagliaio come se non dovessero proteggere nessuno.
Per quanto riguarda il nipotino la figlia Maria Fida ha sempre raccontato che quella mattina il padre aveva in braccio il nipotino per portarlo con se ma lei glielo strappò dicendo che quella mattina non doveva portarlo.
E'il suo racconto di quel giorno.


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Mio nonno prima, mio padre dopo, mi andavano ripetendo: se vuoi nascondere la verità devi metterla in evidenza.
Il tavolino in questione forse non si pronunciò su via Gradoli, ma probabilmente su fatti molto più significativi.
Andreatta, le sembra poco togliere dalla proprietà dello stato e quindi di tutti noi la Banca d'Italia e regalargliela ad alcuni privati? E non siamo lontani dal rapimento Moro 78/81.
E "baffino" che ruolo ebbe?
Altro suggerimento dei miei avi, segui sempre le tracce del denaro.
Denaro, unico motore del globo.


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helios
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Per le tracce del denaro bisogna andare a chidere in vaticano se hanno pagato qualcosa del milionario riscatto per riavere Moro e a chi.
Perchè è evidente che il cadavere di Moro potevano anche non farlo ritrovare e la 'degna sepoltura cristiana' non ci sarebbe stata,cosa questa che sarebbe stato uno smacco per un uomo formato proprio dalla Fuci del vaticano.
Il funerale fatto il fretta e furia indica che la sepoltura cristiana doveva esserci nel più breve tempo possibile,tanto che le analisi sul cadavere non poterono essere approfondite (e i risultati non sono mai stati pubblicati interamente).


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Per le tracce del denaro bisogna andare a chidere in vaticano se hanno pagato qualcosa del milionario riscatto per riavere Moro e a chi.
Perchè è evidente che il cadavere di Moro potevano anche non farlo ritrovare e la 'degna sepoltura cristiana' non ci sarebbe stata,cosa questa che sarebbe stato uno smacco per un uomo formato proprio dalla Fuci del vaticano.
Il funerale fatto il fretta e furia indica che la sepoltura cristiana doveva esserci nel più breve tempo possibile,tanto che le analisi sul cadavere non poterono essere approfondite (e i risultati non sono mai stati pubblicati interamente).

E' lei che si propone o David Gallup?


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helios
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Per le tracce del denaro bisogna andare a chidere in vaticano se hanno pagato qualcosa del milionario riscatto per riavere Moro e a chi.
Perchè è evidente che il cadavere di Moro potevano anche non farlo ritrovare e la 'degna sepoltura cristiana' non ci sarebbe stata,cosa questa che sarebbe stato uno smacco per un uomo formato proprio dalla Fuci del vaticano.
Il funerale fatto il fretta e furia indica che la sepoltura cristiana doveva esserci nel più breve tempo possibile,tanto che le analisi sul cadavere non poterono essere approfondite (e i risultati non sono mai stati pubblicati interamente).

E' lei che si propone o David Gallup?

sembra che sia lei a conoscere questo Gallup, io no.

Pertanto non mi confonda con altri che non è il caso.Il post l'ho scritto io e nessun altro.

Se ha qualcosa da dire sull'argomento del topic lo faccia. Non cominci ad andare sul personale.

Pertanto guardi il contenuto del post e vada a vedere in vaticano se hanno pagato riscatti e a chi e se come dice lei e i suoi antenati bisogna seguire la pista del denaro, andare a vedere da quelle parti sarebbe più che interessante perchè il denaro NON è l'unico motore del globo.


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