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200 persone,nascoste da due blindati della polizia,manifestano vicino al Senato x Maduro presidente


marcopa
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Foto e commenti al link

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-siamo_qui_anche_per_la_democrazia_in_italia_manifestazione_di_solidariet_al_presidente_maduro_davanti_al_senato_perch_queste_immagini_sono_censurate/82_27138/

Siamo qui anche per la democrazia in Italia". Manifestazione di solidarietà al Presidente Maduro davanti al Senato. Perché queste immagini sono censurate?Siamo qui anche per la democrazia in Italia. Manifestazione di solidarietà al Presidente Maduro davanti al Senato. Perché queste immagini sono censurate?

"Siamo qui per la democrazia. Siamo qui per il rispetto della democrazia partecipativa e per l'unico presidente legittimo del Venezuela che si chiama Nicolas Maduro", così il prof. Luciano Vasapollo ha aperto la grande manifestazione di solidarietà davanti al Senato oggi a Roma. Solidarietà al governo venezuelano vittima dell'ennesimo colpo di stato da parte degli Stati Uniti e dell'ennesimo bombardamento mediatico da parte di quei media che non sono mai sazi del sangue che hanno fatto versare in questi anni ai popoli di Jugslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Ucraina...

Prof. Vasapollo: "25 elezioni in 20 anni. #Maduro è il solo Presidente legittimo. Siamo qui per difendere la democrazia"#VenezuelaFirmaPorLaPaz pic.twitter.com/7ySwsl2cQU

— lantidiplomatico.it (@Lantidiplomatic) 12 febbraio 2019

Su questo batte molto e giustamente Giorgio Cremaschi che sostiene: "Siamo qui anche per la democrazia in Italia, non solo quello del Venezuela. Il bombardamento mediatico di fake news di un'unica parte, quella golpista che ha fatto decine di morti nel terrorismo delle strade, è una prova di regime: qui in Italia. E' una attacco alle libertà minime in Italia", ha sottolineato Cremaschi nel suo intervento.
@CremaschiG : "Siamo qui anche per il futuro della democrazia in Italia."#VenezuelaFirmaContraLaGuerra pic.twitter.com/RcFRJSxSxV

— lantidiplomatico.it (@Lantidiplomatic) 12 febbraio 2019

Vi consigliamo di condividere voi queste immagini perché saranno totalmente censurate


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marcopa
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https://it.sputniknews.com/opinioni/201902127261847-roma-manifestazione-contro-golpe-venezuela/

La crisi politica in Venezuela (134)

In occasione del dibattito al Senato sul Venezuela, a Roma, a Piazza Vidoni, è stata convocata una manifestazione unitaria a sostegno del legittimo presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro, e “contro i venti di guerra fomentati dagli Stati Uniti attraverso il loro fantoccio Guaidò”.

Per maggiori dettagli Sputnik Italia si è rivolto ad uno degli organizzatori di questa sit-in Marinella Correggia, attivista No War e giornalista del Manifesto.

— Marinella, che tipo di appello vuole lanciare la vostra manifestazione?

I
— La protesta di oggi nei pressi nel Senato vede riunite in modo unitario diverse organizzazioni sociali, attive nella solidarietà e contro la guerra. Chiediamo all'Italia e all'Europa di smettere di essere succube degli Stati Uniti, che in Venezuela minacciano invasioni, applicano sanzioni e teleguidano colpi di Stato. L'Europa per non accordarsi agli Stati uniti deve disconoscere (che è qualcosa di più che non riconoscere) l'autoproclamato Juan Guaidò, un golpista marionetta teleguidato da Washington, sconosciuto fino a poco fa nel suo stesso paese. Diciamo che si distinse nel 2017, con le proteste violente chiamate guarimbas, e come si distinse? Il suo gruppo, piuttosto violento, chiamato Voluntad popular, mostrava il sedere nudo ai poliziotti e lanciava loro le bombe di escrementi. Si può mettere un paese in mano a un essere simile?

Per noi di Rete No War, che siamo fra i promotori, la stessa posizione dell'Italia — che pure non ha riconosciuto Guaidò — è piuttosto debole perché stabilisce una equidistanza "neutrale" fra un golpista di estrema destra (nemmeno rappresentante dell'opposizione moderata), Guaidò, e Nicolas Maduro che invece è il presidente rieletto nel 2018, il suo governo siede all'Onu ed è riconosciuto dalla grande maggioranza dei paesi del mondo, ma non dalle solite potenze europee né dall'Italia. Riteniamo assurdo che per un negoziato che eviti il peggio, l'Occidente e i suoi alleati in America Latina (il "gruppo di Lima", pieno di governi dalla democraticità molto discutibile) ponga la precondizione di rifare le elezioni presidenziali.Vogliamo ricordare le altre volte in cui l'Occidente ha riconosciuto "governi di transizione" (antagonisti all'Onu) che poi si sono rivelati nient'altro che gruppi di terroristi foraggiati da paesi della Nato e del Golfo? La Libia e la Siria dal 2011 non ci dicono niente? Adesso i paesi Nato/Golfo che, riuniti con nomi assurdi come "Amici della Siria" o "Amici della Libia" fomentarono le guerre in Libia e Siria con risultati devastanti per i quali non pagherà mai nessuno!

— Cosa vi aspettate dall'Unione Europea e soprattutto dal governo italiano che ieri ha ospitato una delegazione inviata da Juan Guaidò?

Venezuela, per Moavero le elezioni sono l'unica via
— Purtroppo ci aspettiamo poco e male! Non a caso la nostra manifestazione di oggi si svolge nei pressi del Senato (davanti, non ci hanno dato il permesso): in contemporanea il ministro degli Esteri Moavero riferisce al Senato. Ma la posizione di questo ministro, come quella della Lega, è pessima sul dossier Venezuela. Se il governo si è opposto in sede europea al riconoscimento di Guaidò affermando neutrale (né con Guaidò né con Maduro, e per noi ripeto è già assurdo, Maduro è un presidente eletto), ebbene Lega e ministro degli Esteri si schierano con Guaidò e c'è da temere che facciano peggiorare la posizione italiana. Ieri il vicepremier leghista Salvini e il ministro degli Esteri Moavero hanno ricevuto una delegazione inviata da Guaidò della quale faceva parte fra gli altri quel Ledezma che ha una biografia criminale e plurigolpista!

Ledezma nel 1992 da governatore represse brutalmente le proteste sociali. Per fortuna il papa non li ha ricevuti. Nel 2002 sostiene il colpo di Stato contro Hugo Chavez, nel 2004 tenta ancora. Nel 2014 partecipa al piano golpista La Salida con molti morti e feriti. Per questo abbiamo scritto una lettera di protesta al Ministro Moavero.


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