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a marzo 10mila statali in mobilità, tagli nella PA


helios
Illustrious Member
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ROMA – 10 mila dipendenti pubblici si preparino ad essere collocati in mobilità. La riduzione del 10% degli organici nella Pubblica Amministrazione, prevista dalla manovra di Ferragosto, stavolta sarà effettiva: 10 mila esuberi è una stima attendibile, anche se bisogna aspettare le risposte alla circolare di gennaio che il Ministero della Funzione Pubblica ha inviato a tutti gli enti e le amministrazini interessate. Ci sono tutti: ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici. Ognuno deve compilare una serie di prospetti in cui indicare gli organici e le presenze effettive a fine dicembre: una volta calcolate le riduzioni previste entro marzo si procederà ad individuare le eccedenze sulle quali applicare i tagli.

Perché sarà effettiva questa riduzione e non unicamente nominale? Ogni volta che si è tentato un dimagrimento della macchina amministrativa si è applicata una riduzione teorica degli organici che nella pratica risultavano sempre un po’ più grandi delle presenze effettive. Prepensionamenti e blocchi del turn-over di fatto hanno lasciato intatta la sostanza numerica del personale. Negli ultimi quindici anni i giri di vite annunciati sono stati molti. Ma a parte a qualche sforbiciata agli assetti organizzativi non si è andati oltre, con deroghe e vincoli che hanno permesso di mantenere inalterati i livelli occupazionali.

Oggi però il divario tra organici teorici e dipendenti in servizio si è molto assottigliato, di aggira tra il 5 e il 7%: siamo vicini alla parificazione e in qualche caso all’esubero del personale effettivamente presente rispetto alle piante organiche.

La platea su cui verranno applicati i tagli, anche in ragione dei risultati della spending review del governo Monti si applica su una platea vastissima che comprende 3 milioni e 253 mila dipendenti, tra impiegati e dirigenti della pubblica amministrazione con contratti a tempo indeterminato. Per coloro che risulteranno in esubero la prospettiva è quindi una ricollocazione nella stessa amministrazione magari applicando l’istituto della solidarietà o forme flessibili di lavoro come il part-time oppure verranno spostati nell’ambito della stessa regione o addirittura in un’altra. Si chiama mobilità.
27 febbraio 2012 | 09:17

http://www.blitzquotidiano.it/economia/mobilita-statali-tagli-pubblica-amministrazione-1134315/


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Tonguessy
Membro
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Post: 2779
 

Prepensionamenti e blocchi del turn-over di fatto hanno lasciato intatta la sostanza numerica del personale.

Questa qualcuno me la deve spiegare. Sono forse ectoplasmi che si moltiplicano nei posti di lavoro?


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aquilanera
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 27
 

adesso tocca a noi, le politiche della Troika stanno per essere approvate,voglio vedere i dipendenti pubblici cosa faranno,bisognava unirsi prima tutti insieme,c'è un detto,ognuno pensa per se,e dio per tutti


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helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
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adesso tocca a noi, le politiche della Troika stanno per essere approvate,voglio vedere i dipendenti pubblici cosa faranno,bisognava unirsi prima tutti insieme,c'è un detto,ognuno pensa per se,e dio per tutti

penso che i dipendenti pubblici non siano nemmeno al corrente di quello che sta succedendo e, siccome molte volte hanno detto questo e non lo hanno fatto, presumono che la notizia sia infondata.
Reazioni non se ne sentono a questa notizia:Da tener presente che il corrire repubblica ecc... non hanno scritto una riga di questo.

Perché sarà effettiva questa riduzione e non unicamente nominale? Ogni volta che si è tentato un dimagrimento della macchina amministrativa si è applicata una riduzione teorica degli organici che nella pratica risultavano sempre un po’ più grandi delle presenze effettive. Prepensionamenti e blocchi del turn-over di fatto hanno lasciato intatta la sostanza numerica del personale. Negli ultimi quindici anni i giri di vite annunciati sono stati molti. Ma a parte a qualche sforbiciata agli assetti organizzativi non si è andati oltre, con deroghe e vincoli che hanno permesso di mantenere inalterati i livelli occupazionali.

quindi ora la riduzione non è teorica come le altre volte perchè nel settore pubblico non veniva sostituito chi andava in pensione o altro personale che per vari motivi non lavorava più, e questo andava avanti da 15anni. Il problema è anche per quelli che non hanno potuto andare in pensione che si trovano ora a lavorare altri anni senza nemmeno avere la sicurezza che staranno in quel posto di lavoro e non saranno trasferiti fino al maturamento della pensione (e non sono ragazzini....)


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