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A proposito della vendita del campo di Belzec.


Pizia Cordone
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Topic starter  

Che l’Europa tuteli i valori della sua storia.
articolo di Patrizia Cordone.
6.6.2015

Quel 3 di maggio di quest’anno alla Casa della Memoria di Milano una strana atmosfera quasi di mestizia aleggiava quanto da alcuni di loro è stato vissuto forse come l’ultimo raduno tra i superstiti dei campi di concentramento nazisti, l’ultima occasione per l’Aned, l’Associazione nazionale degli ex deportati, e per numerosi fra noi presenti di rivederli assieme: già da tempo molti sono scomparsi, mentre altri vivono non più autosufficienti il pesante incedere degli anni. Gli interventi importanti succeduti sono stati alternati ad intervalli musicali di un violoncellista dell’orchestra del teatro alla Scala per giungere poi alla lettura tanto partecipata quanto intensa del giuramento dei deportati di Mauthausen compiuta dall’attrice rom Dijana Pavlovic.
A pochi giorni di distanza giungeva la newsletter dell’Aned contenente, anche in inglese, l’appello dei superstiti riportato a piè di pagina del presente articolo (1,2). Neanche troppo velatamente esprimono la preoccupazione, che assieme alla loro dipartita possa svanire la Memoria di quegli “anni terribili del novecento” e di quanto invece vada coltivata, trasmessa, perché costituisca fonte di consapevolezza del valore della democrazia ed di deterrenza contro ogni nuova barbarie. “La pace, la libertà di pensiero, l’uguaglianza, il rispetto reciproco, la solidarietà, la giustizia, la democrazia. Valori, che sono il lascito delle compagne e dei compagni, che dai lager non sono tornati …. temiamo, che le generazioni, che verranno, dovranno riscoprirli, forse ad un prezzo molto alto.” Auspicano, che la Memoria possa costituire l’argine di difesa della democrazia. Per questi ideali hanno subìto le deportazioni nei lager, i quali seppure crogiuolo di tante differenti nazionalità, hanno rafforzato un anelito di Europa preesistente ed insinuata già con l’esperienza dell’esilio e del confino, in qualità del loro essere oppositori politici e dissidenti. In virtù di ciò chiedono, nonostante grondanti di reali fantasmi di atroci sofferenze vissute, che i campi siano tutelati come patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Stesso anelito appare al termine dell’intervista rilasciata da Dario Venegoni, vice presidente dell’Aned nazionale, a la Repubblica il 5 giugno (3): “l’Europa .. è anche difesa dei suoi valori costitutivi di memoria.”
Avanza il proposito dell’acquisto dell’appezzamento del campo di Belzec attraverso sottoscrizioni, come già negli anni sessanta avvenuto con quello di Gusen acquistato dall’Aned assieme all’Amicale francese dei superstiti di Mauthausen ed oggi divenuto meta di pellegrinaggio di migliaia di visitatori. Ciò nella malaugurata ipotesi di assenza di iniziative da parte della politica. Infatti, rivolgendosi a Tiziana Mogherini, in qualità della sua funzione di alto rappresentante per gli affari europei, sollecita un intervento presso le autorità polacche, affinché non dismettano il campo di Belzec e che la stessa Unione europea possa compierne l’acquisizione “a nome dei popoli dell’Europa”. Perché la Storia non sia avvenuta invano.
Patrizia Cordone.

fonti documentarie:
1. http://www.deportati.it/news/l-appello-degli-ex-deportati-italiani-ai-giovani.html
2. http://www.deportati.it/english/appeal-by-italian-ex-deportees-to-today-s-young-generation.html2.
3. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/06/06/gli-ex-deportati-acquisteremo-noi-il-lager-di-belzec17.html?ref=search

tags: nazifascismo deportati politici, campi di concentramento, Gusen, Mauthausen, Belzec, Aned, Polonia, Unione Europea.


Citazione
Truman
Membro Moderator
Registrato: 3 anni fa
Post: 4113
 

A che serve la memoria se poi non si è in grado di riconoscere un evento nefasto quando esso si ripresenta?
Come si fa a parlare dei lager di una volta senza riconoscere che ci sono lager in attività oggi a Gaza e Guantanamo?


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marztala
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 114
 

.....e poi, vista la vicinanza del campo con la frontiera Ucraina, potrebbero usarlo per "rieducare" i dissidenti ucraini-antiMaidan 🙄 🙄


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haward
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 695
 

E sì, a 70 anni dagli eventi, è proprio vero: il ricordo sta svanendo nell'oblio, da anni nessuno ne parla più, non si organizzano manifestazioni, non si pubblicano libri, non si producono film, documentari, fiction sul tema, i ragazzi in età scolare non vengono resi edotti, nessun museo, nessuna giornata della memoria.....
Ma guarda la coincidenza, proprio oggi sul sito della Stampa si parla di nazisti. Belzec non c'entra, si parla della lodevole iniziativa di cancellare i cognomi dei ricercatori nazisti dall'elenco delle malattie da loro studiate.

http://www.lastampa.it/2015/06/08/italia/cronache/quei-nomi-nazisti-rimasti-attaccati-alle-nostre-malattie-MpMNaAHhfSdducyLlytZBO/pagina.html


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helios
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 16537
 

Ma guarda la coincidenza, proprio oggi sul sito della Stampa si parla di nazisti. Belzec non c'entra, si parla della lodevole iniziativa di cancellare i cognomi dei ricercatori nazisti dall'elenco delle malattie da loro studiate.

http://www.lastampa.it/2015/06/08/italia/cronache/quei-nomi-nazisti-rimasti-attaccati-alle-nostre-malattie-MpMNaAHhfSdducyLlytZBO/pagina.html

E'interessante notare che i nazisti cattivoni hanno fatto del male SOLO agli ebrei tanto che gli stessi si sentono in diritto (come se fossero stati solo loro ad esser cavie e non altri come zingari e prigionieri) di cancellare i cognomi dei ricercatori tedeschi.
Dei ricercatori sionisti di quello che fanno in questo momentoin ospedali in Israele fanno finta di non saperlo.
Perchè le cavie sono palestinesi o arabi anche siriani di cui loro possono fare quello che vogliono.
Poi se consideriamo che di cavie con Gaza e la Cisgiordania ne hanno a disposizione molte capiramo perchè a Guantanamo ci sono molti arabi illegalmente detenuti. I nomi nazisti dei ricercatori non ci sono in questo caso ma se vogliamo allora vorrei che la legge della relatività non l'avesse fatta un ebreo visto le conseguenze che ci sono state per il mondo intero.
E non era un cognome tedesco. O meglio chi aveva quel cognome era ebreo.
Allora come si potrebbe dire che i ricercatori tedeschi col cognome tedesco erano veramente tedeschi e non ebrei?


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