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A proposito di Cisl, uova, Fiom e Cgil...


marcopa
Illustrious Member
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La Fiom condanna l'azione contro la Cisl
I militanti di Action protestano davanti alla sede sindacale di Roma con uova e vernice. Landini: «Atti sbagliati e inaccettabili».

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I militanti di Action hanno stamattina manifestato davanti alla sede nazionale della Cisl con lacrimogeni e lanci di vernice colorata. "Meglio un uovo oggi che meno diritti domani" il titolo dell'azione che ha rappresentato un modo per condannare la complicità del sindacato di Bonanni con la Fiat e la Confindustria e un modo, piuttosto originale, di esprimere solidarietà alla Fiom. A definire l'iniziativa e la sua efficacia bastano forse le parole usate dal segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini che manifesatto la più netta contarrietà agli «episodi di intolleranza che hanno interessato sedi della Cisl». «Sono atti sbagliati e inaccettabili che contrastano con le regole democratiche del nostro Paese, che colpiscono sedi sindacali che rappresentano il mondo del lavoro».
Ovviamente la sortita di Action, evidentemente non discussa con la Fiom, si inserisce in un clima generale molto pesante. Le contestazioni da parte di operai Fiom alle sedi Cisl si sono ripetute tutta la settimana e in generale l'organizzazione dei metalmeccanici non le ha sconfessate cercando, allo stesso tempo, di far tenere i nervi saldi ai propri militanti. L'iniziativa di Roma, però, per la sua valenza simbolica, e quindi eminemente politica, va stretta alla Fiom che si trova a fare i conti con un'iniziativa nata fuori dalla sua dinamica, fuori dalla dinamica dei lavoratori e frutto di un "avanguardismo" non inedito. Ovviamente, i compagni di Action sono animati delle migliori intenzioni e l'iniziativa non ha nulla di violento. Solo la canea che è stata innescata in questo paese, per timore di un conflitto sociale che nessuno saprebbe come affrontare, può dipingerlo come innesco di una «nuova strategia della tensione», come fa il pd Fioroni. E' altrettanto evidente che, anche sentendo le reazioni all'interno della Fiom, la cosa non è stata gradita né aiuta il percorso in direzione del 16.
Che comunque cresce e si carica di attese. Comprese, a questo punto, le reazioni all'intervento di Epifani previsto dal palco. Ci saranno fischi? O altro? In realtà, la cosa più complicata da gestire per il segretario generale della Cgil sarebbe una piazza che gli scandisse sonoramente e con forza l'unica parola d'ordine che oggi può dare una spinta in avanti alle lotte: sciopero, sciopero, generale.
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Fonte www.ilmegafonoquotidiano.it


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