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Accordo elettorale tra PD e Prc,PdCi ? Veline e veleni rossi


marcopa
Illustrious Member
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Non ho letto il Corriere della sera di oggi in formato cartaceo, ma nel primo pomeriggio avevo trovato un articolo sul suo sito che parlava di un accordo elettorale tra Rifondazione,PdCi e PD. Accordo che prevedeva posti in Parlamento per esponenti dei partiti comunisti, la non partecipazione al governo l'assenza del loro simbolo nella scheda elettorale. Tornato a cercare il pezzo non lo avevo piu' trovato. L' ho ritrovato ora sul sito Contropiano e ve lo propongo. Sul sito dell' Unita' c'e' invece una smentita del PD su questo accordo.

Vediano cosa scrive oggi il Corriere della Sera in alcuni passaggi significativi

“Il fatto è questo: Pier Luigi Bersani ha incaricato Maurizio Migliavacca di tessere i rapporti con i cespugli (Verdi, Socialisti, Prc e Comunisti Italiani) in vista delle prossime elezioni politiche, con lo scopo non di stringere un'alleanza elettorale, bensì di presentare direttamente nelle liste del Pd un gruppo di esponenti di queste forze politiche. Ad allarmare una fetta del partito è l'indiscrezione secondo cui questo patto è stato già siglato con Oliviero Diliberto e Paolo Ferrero. E un patto di questo tipo, secondo i veltroniani, snaturerebbe il Pd. Si parla di un accordo che prevede una decina di parlamentari del Prc e del Pdci eletti nelle liste del Partito democratico. Soprattutto deputati, perché i vertici di via del Nazareno ritengono che il Senato, dopo il voto, potrebbe diventare determinante: lì non è affatto scontato che Silvio Berlusconi ottenga la maggioranza. E allora mandare a Palazzo Madama esponenti di due partiti che hanno già annunciato la loro decisione di non entrare in nessun governo sarebbe controproducente: complicherebbe la partita del Pd al tavolo di un eventuale esecutivo «altro» con Pier Ferdinando Casini. Già, perché l'intesa prevede anche questo: che la sinistra possa non entrare in un futuribile governo. E la cosa rende ancora più inquieti i veltroniani che vedono svanire definitivamente il progetto originario del Pd. In cambio, Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto voteranno alle primarie per il candidato del Partito democratico, cioè, per il segretario Pier
Luigi Bersani. Il che, sia detto per inciso, non costa molto né al leader del Prc né a quello del Pdci, visto che l'altro candidato sarà quel Nichi Vendola con cui sono entrambi in pessimi rapporti. Veltroni, per opporsi a questa operazione , ha mandato avanti Minniti, Verini e Tonini a chiedere «che si riuniscano al più presto gli organismi collegiali di partito, a partire dalla Direzione Nazionale», perché «bisogna definire tutti insieme quale linea politica, ed eventualmente elettorale, tenere». Quel che più allarma l'ex leader del Pd è che non vi sia stata neanche la solita smentita di rito: segno che si è veramente molto avanti nel progetto del Nuovo Ulivo, che altro non sarebbe se non un Partito democratico allargato ai cespugli. Con Vendola invece una simile operazione è più difficile. Basta sentire quel che dice il governatore della Puglia: «Ferrero, Diliberto e Nencini hanno bisogno dell'ombrello protettivo del Pd, noi no».


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marcopa
Illustrious Member
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Penati (Pd) e Pdci: falsa notizia su intesa Bersani, Ferrero e Diliberto

Il Pd non ha già siglato un'intesa elettorale con Rifondazione comunista e i comunisti italiani. Ad assicurarlo, dopo giorni di voci, è stato Filippo Penati, capo della segreteria politica del Pd. «Smentisco categoricamente le notizie su un presunto accordo tra Bersani, Ferrero e Diliberto», ha dichiarato in una nota. «Stupisce che possano trovare credito veline infondate costruite ad arte e fatte circolare con sapienza per suscitare zizzania e manipolare il dibattito interno del Pd», ha aggiunto.

Ai veltroniani che due giorni fa avevano sollecitato la convocazione immediata della direzione nazionale Penati dice. «Trovo paradossale che si chieda la convocazione degli organismi dirigenti del partito sulla base di informazioni di questo tipo», ha detto.

Scenario «del tutto inventato» quello riportato da qualche quotidiano sul possibile inserimento di alcuni candidati del Prc e del Pdci nelle liste del Pd in caso di elezioni anticipate: lo afferma una nota dell'ufficio stampa del Pdci. «Non c'è mai stato - prosegue il comunicato - nessun incontro e nessuna trattativa tra il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e il segretario del PdCI, Oliviero Diliberto. La notizia appare il frutto di un duro scontro interno al Pd mentre è destituita di ogni fondamento. Preoccupa che notizie simili servano a dividere il campo delle forze democratiche, progressiste e di sinistra occorre il massimo dell'unità possibile contro la destra più pericolosa d'Europa».


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dana74
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non ho per niente stima nei giornali, ma non si levano di testa proprio tutto e sempre di sana pianta

Ferrero alla festa del Pd sull'accordo Bersani

http://www.youtube.com/watch?v=WD8tW-_oS3s&feature=youtube_gdata

Ma se nemmeno su questo si intendono, come fanno ad elaborare qualcosa di decente insieme?
Ma basta


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