solo ieri ho sentito la Marcegaglia e Montezemolo che pontificavano sulla grande sapienza delle aziende.
Non mi è chiaro quali fenomeni di imprenditori siano i due tizi di cui sopra.
L'unica abilità che ho potuto constatare in loro E' COME SACCHEGGIARE LE CASSE STATALI e beffare la magistratura.
Ecco il marchio Made in Italy di cui andar fieri.
ORA E' LA VOLTA DI ALCOA...
IL PARLAMENTO DELLA MAFIA ED ANDRANGHETA E' LIETO DI ANNUNCIARE CHE GRAZIE AL RICATTO OCCUPAZIONALE PAGHEREMO LE BOLLETTE ALL'ALCOA NONCHE' LA MULTA ALL'UE A SEGUITO DELLA DEROGA.
Ora la norma passa alla Camera
Sì del Senato al decreto «salva Alcoa»
Voto bipartisan a Palazzo Madama
Via libera alle misure urgenti per garantire sicurezza e potenziamento dell'energia elettrica in Sicilia e Sardegna
Ora la norma passa alla Camera
Sì del Senato al decreto «salva Alcoa»
Voto bipartisan a Palazzo Madama
Via libera alle misure urgenti per garantire sicurezza e potenziamento dell'energia elettrica in Sicilia e Sardegna
MILANO - Il Senato approva con voto bipartisan, per alzata di mano, il decreto che reca misure urgenti per garantire il potenziamento e la sicurezza dell'energia elettrica in Sicilia e Sardegna, ribattezzato per una sua parte anche «salva Alcoa» perché affronta la questione della multinazionale americana che minaccia la chiusura dello stabilmento in Sardegna per i costi troppo alti per l'energia. Il provvedimento passa all' esame della Camera. Prima del voto finale l'emendamento sulle emissioni di CO2 della relatrice Simano Vicari che avrebbe previsto anche aumenti sulle bollette elettriche, è stato ritirato su invito del governo.
IL PARERE DI BRUXELLES - Il decreto con «misure urgenti per garantire la sicurezza di approvvigionamento di energia elettrica nelle isole maggiori» è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 22 gennaio. Il testo prevede elettricità meno cara per le grandi aziende energivore di Sicilia e Sardegna. Misure che vanno incontro alle richieste dei lavoratori di Alcoa e il cui via libera potrebbe rappresentare un elemento positivo nella vertenza della multinazionale che opera nel settore dell’alluminio. Tuttavia, Alcoa aveva da subito rilevato il rischio di sanzioni Ue sul provvedimento. Occorre, quindi, attendere che un pronunciamento di Bruxelles sull’eventuale incompatibilità del testo con il diritto Ue. La soluzione finale alla partita è attesa per fine marzo. Il 27 scade, infatti, il termine per la conversione in legge del decreto e soltanto per quella data si potrà sapere se Bruxelles deciderà di non avviare un’istruttoria e non «stoppare» le agevolazioni.
Redazione online
24 febbraio 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
non è un aiuto di Stato, è un ripristino delle normali condizioni di mercato che doveva essere fatto da tempo. Lo Stato deve garantire che l'energia e gli altri servizi essenziali siano accessibili dovunque e a un prezzo comparabile. Perchè mai l'energia in Sardegna dovrebbe costare di più che altrove?
Non c'è da stupirsi che Alcoa voglia chiudere, ma come mai è stata aperta così tanto tempo e non lo ha già fatto
no non hai capito, siccome l'Alcoa è un'azienda che ne consuma parecchia non è che la paga più degli altri NE CONSUMA DI PIU' PERCIO' paga di più.
Quello che ha estorto è che la collettività cioè noi tutti paghiamo parte della sua bolletta, ANCHE CONTRO LA NORMATIVA UE, la quale ci farà la multa che non pagherà alcoa MA NOI TUTTI.
Se dobbiamo mandare avanti le aziende PRIVATE con i soldi di tutti, NAZIONALIZZIAMOLE NO?
Poi non ho capito se siamo in una economia capitalista perché deve intervenire lo stato metter le pezze AGLI AMMANCHI DEI PROFITTI?