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Alessandro Di Battista (M5S)- Isis: Che fare ?

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radisol
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Di Battista ha scritto parole sensate, ne convengo, anche se in alcuni tratti un po' superficiali e con un paio di scivoloni evitabili.

Ma personalmente sto con babuskin nel credere che le sue esternazioni hanno un secondo (se non un terzo) fine: alla questione della divulgazione non ci credo.

E così i fini politici dell'esercito di fustigatori di Di Battista passano del tutto in secondo piano ... anzi spariscono proprio ...

Complimentoni ! Del resto va avanti così ormai da un anno e mezzo abbondante ...

Renzi e c. ringraziano sentitamente commossi !


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radisol
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Ieri anche Vauro Senesi, non certo "amico" dei 5 Stelle, ha pubblicamente dichiarato la sua posizione. L’ha fatto con un post che vi invito a leggere molto attentamente:

GUERRA E TERRORISMO, di Vauro Senesi

“Ho pensato spesso al significato della parola “terrorismo”. Ci ho pensato quando ero in Afghanistan, in Iraq, in Palestina. Là dove si combattevano e si combattono le “Guerre al terrorismo”, quelle “giuste”, le nostre. Una sola risposta sono riuscito a darmi : Terrorismo è uccidere persone inermi ed innocenti. E là in quei luoghi di orrore erano vecchi, donne, bambini, tanti bambini quelli che vedevo dilaniati da missili, cluster bombs, ed altre armi ad “alta tecnologia”. Certo un bambino, una donna si possono uccidere anche con un semplice Kalashnikov, facendosi saltare con un giubbotto riempito di esplosivo o addirittura con un coltellaccio. Ma qual è allora la differenza tra “ guerra giusta” e terrorismo? Può essere determinata soltanto dal grado di sofisticatezza tecnologica delle armi con le quali si perpetrano massacri? Credo che sia demenziale il solo pensarlo. Non resta perciò che una conclusione. Guerra e terrorismo sono sinonimi. Le nostre “guerre giuste” sono state e sono azioni terroristiche. Afghanistan, Iraq, Libia, Gaza e potremmo continuare il macabro elenco, si sono trasformati in mattatoi anche e principalmente a causa di quelle guerre. E’ una realtà tremenda, sotto gli occhi di tutti, anche se i media tentano spesso di occultarla. Le guerre hanno portato il terrore. Il portato della guerra è il terrore ed il portato del terrore è la guerra. Davvero qualcuno può pensare che l’avvento dei feroci miliziani dell’IS non sia anche un derivato mostruoso dello stato di devastazione civile, sociale, economica, politica e morale nelle quali la guerra ha lasciato l’Iraq? Ho letto con attenzione il pezzo di Di Battista. Non vi ho trovato alcuna “giustificazione “ delle atrocità del terrorismo. Tutt’altro. Mi sono parse le sue parole di semplice buon senso. Dialogo invece di armi. Dialogo anche quando pare impossibile. Contro di lui si è scatenata subito la baraonda truce e volgare del “Dagli al traditore” a quello che sta dalla parte dei “tagliagole”, dalla parte del nemico. Scandalo, vergogna. Anatemi scagliati da chi non si è mai scandalizzato e non si scandalizza, non si è mai vergognato e non si vergogna delle tante Abu Ghraib, di Guantanamo, delle bombe al fosforo e dei missili”intelligenti”, anzi trova per tutto ciò addirittura motivazioni “Umanitarie”. Ecco semplicemente io ritengo che siano questi ultimi e non i Di Battista a giustificare il terrorismo. Di più, ad esserne complici”

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E poi Massimo Fini che va ben oltre :

http://www.massimofini.it/articoli/in-questa-guerra-degli-orrori-io-scelgo-quelli-dell-isis

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E poi c'è Mario Albanesi, storico comunista doc, ex Pci, Paese Sera, Avvenimenti, Liberazione :

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kFdjN_mznmM

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E concludo con Marco Pannella, anche lui decisamente non sospetto, almeno finora, di simpatie per il M5S :

http://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2014/08/19/iraq-di-battista-pannella-da-media-lettura-falsa_ab396ebe-31ff-41d3-85bb-8f734a5fdd67.html


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Anonymous
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Chiariamo che l' idea che un atto terroristico possa fermare una guerra è sorella siamese dell' idea che possa farlo un voto nell' urna , una petizione o cosa, sono tutti figli della concezione idealistica, cioè non materialistica, del primato della politica.
La quantità di violenza delle "piccolissime guerre" del terrorismo non può aver ragione di uno Stato cui la classe dominante conferisce non solo il monopolio della violenza, ma anche la possibilità di esercitarla nella "iperbolica" quantità industriale della moderna guerra imperialistica.
Nemmeno può farlo la somma delle singole volontà libere individuali raccolte nell' aritmetica elettorale, come pretende in tutte le sue varianti il mito democratico, parlamentarista e movimentista di una "volontà di pace" della società civile, che sovrasterebbe la "volontà di guerra" dello Stato e del ceto politico che ne è l' incarnazione.

Nelle nebbie dell' ideologia e della mistificazione sociologica - ceto medio, opinione pubblica, società civile - scompaiono, le classi e la natura dello Stato come espressione della classe dominante, per cui terrorismo e pacifismo si danno la mano nel mito che si confrontino volontà libere, singole o collettive, e con l' espressione sul fronte statale della volontà politica centralizzata della borghesia.

Guerra e pace sono questioni cruciali della decisione politica, ma le volontà che esercitano quella decisione nella società capitalistica esprimono nello Stato, nei suoi poteri e in generale nella pluralità di sovrastrutture che incarna il processo politico, la centralizzazione pluralistica della volontà dei gruppi e delle frazioni chiave della classe dominante.
Non esiste una "pubblica opinione" di fronte allo Stato. Esiste una pluralità di alcune decine o centinaia di grandi gruppi industriali e finanziari, le cui volontà sono centralizzate nello Stato, sia al fine di esercitare il dominio di classe sia per mediare e contrattare l' espressione politica di una linea generale che non sia ostaggio di interessi particolari.

Poiché ciò è una dinamica, ossia il risultato di una lotta permanente tra gruppi e frazioni fondamentali attraverso partiti, giornali, poteri politici ed ogni altro strumento d'influenza. la "pubblica opinione", ossia l' influenza di massa delle ideologie e delle politiche della classe dominante, entra nell'equazione della decisione come derivato di tale lotta tra gruppi e frazioni, e non come somma di indefinite singole volontà libere.

Né la violenza terroristica né la pretesa astensione dalla violenza della società civile hanno spostato o spostano l'imperialismo italiano alla spartizione del mondo, mediante la forza militare.


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Tonguessy
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Nelle nebbie dell' ideologia e della mistificazione sociologica - ceto medio, opinione pubblica, società civile - scompaiono, le classi e la natura dello Stato come espressione della classe dominante, per cui terrorismo e pacifismo si danno la mano nel mito che si confrontino volontà libere, singole o collettive, e con l' espressione sul fronte statale della volontà politica centralizzata della borghesia.

Dalle nebbie della retorica di Lotta Comunista si evince solo la caparbietà di ignorare tutte le situazioni che non siano in sincronia con il calendario di partito.
Eppure non era un oscuro funzionario afflitto da inutile dogmatismo chi pronunciò la frase:
"Dire la verità, arrivare insieme alla verità, è compiere azione comunista e rivoluzionaria."
Fu Antonio Gramsci a dire questa semplice verità.

Ora si prospettano due scenari:
1- Di Battista ha solo detto delle bugie, quindi sta sostenendo l'attuale sistema.
2-Di Battista ha detto delle spiacevoli verità, ed ha quindi messo in atto una "azione comunista e rivoluzionaria" così come suggeriva Gramsci, dovendo incassare tutti i contraccolpi del caso. Anatemi di Lotta Comunista compresi. Che, chissà perchè, per l'occasione si schiera apertamente con i lacchè e pennivendoli di regime. Altro cambio epocale?


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Anonymous
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Gli opportunisti leggono ma capiscono solo ciò che a loro fa più comodo!
Malattia incurabile!


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Tonguessy
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Gli opportunisti leggono ma capiscono solo ciò che a loro fa più comodo!
Malattia incurabile!

Ignorare Gramsci è la prova provata di quanto hai appena affermato.
Opportunismo, corretto.


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Anonymous
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Ignorare...?
Atti del Convegno, organizzato dal Centro Filippo Buonarotti in collaborazione con Marzio Zanantoni, che si è tenuto a Milano, presso la locale Camera del Lavoro, il 22 marzo 2007, l' iniziativa era stata preparata in occasione della ricorrenza del settantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci, ed aveva voluto rappresentare il contributo di Milano alle celebrazioni che l' anno gramsciano ha visto svolgersi in numerose parti d'Italia e del mondo intero, a testimonianza di quanto sia importante il ruolo di Antonio Gramsci nella cultura, non solo politica, del XX secolo.
Hanno portato il loro contributo: Marzio Zanantoni, Nicola Badaloni, Giuliano Albarani, Eugenio Garin, Marco Vanzulli, Giorgio Galli, Eros Barone, Salvatore Di stefano, Giuseppe Cospito, Carlo Antonio Barberini, Angela Stevani Colantoni,.

Gli atti curati da Bruno Bongiovanni e Giuliano Procacci, io li ho!

Lei c'era?
O come è probabile ha imparato una citazione.


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gramscixxi
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L'intervento di Di Battista di cui tanto si parla, poteva e può ancora essere "promosso" nella home di CDC


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Tonguessy
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Lei c'era?
O come è probabile ha imparato una citazione.

In quell'occasione no. Milano è troppo fuori mano, ma quando posso partecipo ai convegni che si tengono in zona. E mi viene recapitata regolarmente una copia del giornale, che pago come sostenitore.
E anch'io come voi non ha votato. Quindi la mia difesa di Di Battista non è legata a nessuna cordata elettorale. Questo per chiarire come stanno le cose.

Poi non so se hai mai sentito parlare di dialettica: uno pone dei quesiti e si intavola una discussione. Adesso mi spieghi dove sarebbe la discussione in questo come in altri tuoi post?

Ti ho messo nero su bianco il pensiero di Gramsci. Lo condividi? E' agli atti di quel congresso questa sua opinione? Ne è stata elaborata la portata?

Oppure è stata una celebrazione come quelle di Napolitano contro le vittime di mafia? I grandi del pensiero vanno onorati nei modi, nella prassi con comportamenti che mettano in risalto le qualità che li hanno contraddistinti nella Storia. Ti sembra di onorare il pensiero gramsciano con quanto hai scritto su chi sta pagando per avere detto nient'altro che la verità?

Vediamo se rispondi alle domande che ti ho posto, oppure se copi ed incolli articoli di Lotta Comunista o di qualche libro......vediamo...sono proprio curioso.


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Bene! se sostieni il giornale vai al Circolo Operaio e poni tutte le domande che ritieni opportune.

Detto per inciso sostenere il giornale Lotta Comunista non basta, bisogna partecipare anche al lavoro politico... ( che è molto duro!)
Nel campo avverso molti lo leggono, ma non per questo sono rivoluzionari.
Ti consiglio di acquistare le raccolte.

Copio e incollo tutto ciò che ritengo necessario per aiutare chi vuol capire.
Sul terrorismo, sui partiti, sulla nuova spartizione, sul disordine mondiale... la nostra posizione è chiara e la si può leggere sul mensile.

Il nostro è un astensionismo strategico... non so il suo.


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Bene! se sostieni il giornale vai al Circolo Operaio e poni tutte le domande che ritieni opportune.

Detto per inciso sostenere il giornale Lotta Comunista non basta, bisogna partecipare anche al lavoro politico... ( che è molto duro!)
Nel campo avverso molti lo leggono, ma non per questo sono rivoluzionari.
Ti consiglio di acquistare le raccolte.

Babuskin, ho anche provato a sostenere il movimento ma se i compagni insistono nell'invitarti a distribuire il giornale, anche porta a porta, mentre tu non hai ancora chiaro il tuo orientamento ideologico, faccio fatica a frequentare i vostri circoli.


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Teoria e pratica, ancora pratica e teoria.
Non meno di trent'anni impiega un buon attivista per impadronirsi della dialettica marxista.
(Salvo i miracolati)


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Credo quindi sia il caso di dire che, per nostra fortuna, chi ha superato i trent'anni di militanza non manchi, come pure credo possa esserci chi è stato in grado di padroneggiarla in tempi più brevi.


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Stodler
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Teoria e pratica, ancora pratica e teoria.
Non meno di trent'anni impiega un buon attivista per impadronirsi della dialettica marxista.
(Salvo i miracolati)

Non ti preoccupare babuskin noi intantanto ci ingozziamo di brioche.
Marmellata o crema?


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Tonguessy
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Bene! se sostieni il giornale vai al Circolo Operaio e poni tutte le domande che ritieni opportune.

Quando il Circolo Operaio scriverà opinioni su questo forum mi sentirò autorizzato a fare domande. Ma ad analizzare gli avvenimenti (non è così che si fa?) attualmente in questo forum ci sei tu che scrivi un bel po' di robe discutibili (cerco di stare leggero con i termini anche se controvoglia) ma non le vuoi discutere. Nè in questo post nè in altri. Affermazioni calate dall'alto e lì finisce la discussione. Una gran bella pubblicità per il tuo partito, non c'è che dire.

Insomma a te la discussione non interessa, e a questo punto penso che non interessi a nessuno di Lotta Comunista. Quindi perchè dovrei mai rivolgermi a quelle persone in giacca e cravatta per chiedere delucidazioni se hanno la tua stessa visione del dialogo? Tempo perso.....


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