Anche gli animali fanno così!

Anche nelle Filippine sotto Pasqua ci sono processioni simili, con gente a volto coperto che - in processione - si flagella. Di solito (si dice) si tratta di criminali che in tal modo pensano di avere i peccati perdonati.
E i corregionali di questi signori sono in tutti i gangli dello Stato.

Anche in italia una tizia alla quale qualcuno ha pure dato il proprio voto si diletta di queste pratiche "godereccie" e si compiace pure di dire che è "cosa buona e giusta"

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/08/cilicio.shtm

La povera senatrice e numeraria dell'Opus Dei Paola Binetti cade nel trappolone, ammette in tv di non ignorare l'uso del cilicio, tenta di darne un senso («ci costringe a riflettere sulla fatica del vivere, è il sacrificio della mamma che si sveglia di notte perché il bimbo piange»), serve un assist a porta vuota a Franco Grillini («ma certo, il sadomasochismo è un modo di godimento, ha tutto il diritto di farlo!») e lo strumento ne esce come protagonista assoluto, ammantato d'un fascino gotico tipo garrota o vergine di ferro e in più garantito dal successo planetario del Codice da Vinci.

Avviso agli amanti del BDSM: se il vostro/vostra partner è numerario (=tesserato) dell'opus dei allora ve la goderete alla grande.....

Non esiste una religione giusta, esiste solo Madre Natura.
Le religioni sono solo sottomissione coatta e degenerazione della natura umana, nessuna religione ama l'uomo, tutte lo vogliono contrito e sottomesso.
Infatti tutte le malattie mentali nascono da menti assoggettate a comportamenti castranti tali da far nacere nella mente degli individui le fantasie piu' perverse nei confronti della natura e dei propri simili.
Esempio e' la caccia alla streghe che si estese agli animali. la lotta all'alcool negli usa condotta dalla piu'becera mentalita' di fanatismo religioso.
La lotta alla sessualita' che ha provocato i peggiori mali fra i differenti sessi.
La religione non e' l'oppio ( se cosi' fosse oggi staremmo tutti bene!) e' il MALE ASSOLUTO.

Non credo che siano in molti a conoscere questa tradizione e ancora di meno ad aver visto gli Sciiti tagliarsi il cuoio capelluto in un'analoga cerimonia. Del resto, in ogni processione pasquale c'è sempre qualcuno che si porta una croce vera sulle spalle, scalzo e incatenato e non credo sia per piacere. Soprattutto, nessuno ha mai obiettato.
Sebbeno lo spettacolo mi sembri truculento, non lo trovo particolarmente "barbarico" o degno di soppressione. Mi sta bene che sia un elemento culturale della Calabria o degli Sciiti o di chiunque altro, purché si compia su sé stessi; cioè non su persone che non sono consenzienti e tanto meno su di me, che non lo sarei mai accondiscendente. Lasciamo anche gli altri liberi di vivere secondo le proprie idee, anche se non le condividiamo, fin quando c'è rispetto reciproco.