Antrace: parola d’ordine silenzio?

Il 28 maggio una notiziola è fugacemente apparsa sui nostri quotidiani ma non, mi pare, nei telegiornali:
“Buste di antrace inviate per errore, negli Stati Uniti scatta l’allarme. Partite da un laboratorio del Pentagono erano indirizzate in 9 Stati e in Corea del Sud. Piano d’emergenza per recuperarle ed evitare contagi.”
Poi la notizia è immediatamente scomparsa, rassicurando con ciò i pochi che l’avevano letta: si è trattato di un piccolo errore, niente di cui preoccuparsi, è subito scattato il piano d’emergenza.
Ancora meglio il titolo del Messaggero: “Busta con antrace spedita a una base, la gaffe dell'esercito degli Stati Uniti: 22 militari sottoposti a controlli.”
Non vi preoccupate, non è stato un rischio di contaminazione batteriologica, ma solo una piccola gaffe dell’esercito USA, un controllo a 22 militari e tutto è finito.
Nessuno che si sia chiesto perchè dei laboratori americani coltivino spore di antrace e ritengano normale spedirle. Ma l’antrace non era quella terribile arma del cui possesso era stato accusato Saddam Hussein? Non ci è stato forse detto che le armi di distruzione di massa, i batteri per spargere epidemie o gli aggressivi chimici, sono strumento in mano a dittatori che vogliono aggredire il mondo intero, come Saddam Hussein o Assad? Sarebbe il caso di domandarsi a che giochi stanno giocando in America?
Il giorno dopo, però, 29 maggio, il Dipartimento della Difesa, DoD, ossia il Pentagono, ha emesso sull’argomento un comunicato ufficiale ( http://www.defense.gov/Releases/Release.aspx?ReleaseID=17305)
“Il DoD annuncia una revisione generale delle procedure di laboratorio, processi e protocolli del DoD associati all’inattivazione dell’antrace generatore di spore.
Dopo essersi consultato con il segretario Carter, il vice segretario alla Difesa Bob Work ha ordinato oggi una revisione generale delle procedure di laboratorio, processi e protocolli del DoD associati all’inattivazione dell’antrace generatore di spore.
Non vi è rischio noto al pubblico generale e un bassissimo rischio ai lavoratori nei laboratori della spedizione inavvertita del dipartimento di campioni inattivati contenenti un piccolo numero (sic) di antrace vivo a diversi laboratori.
Al momento, 24 laboratori in 11 stati e in due paesi esteri si ritiene abbiano ricevuto campioni sospetti. Continuiamo a lavorare strettamente con il Centro per il Controllo della Malattia e Prevenzione (CDC) che conduce l’attuale inchiesta secondo l’autorità di cui è investito. Il Dipartimento continuerà a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti al pubblico.
In aggiunta alla revisione del CDC, Work ha ordinato a tutti i laboratori del DoD che hanno questi materiali di testare tutto l’antrace formatore di spore precedentemente inattivato nel loro inventario.
Inoltre il DoD consiglia ai laboratori che hanno ricevuto antrace inattivo dal dipartimento di smettere di lavorare con quei campioni in attesa di ulteriori istruzioni dal DoD e dal CDC.”
L’ulteriore comunicato del Pentagono, che conferma ufficialmente quella che fino ad allora era solo una notizia di agenzia, è passato assolutamente sotto silenzio nella stampa italiana, mentre invece ci sarebbero molte domande da porsi.
Prima di tutto è stato confermato che davvero sono circolate per mezzo mondo fiale o quant’altro contenente antrace contagioso, sia pure in piccolo numero. In secondo luogo, è stato tacitamente ammesso che l’errore è stato considerare inattivato dell’antrace vivo, non spedirlo a diversi laboratori. Anzi, la spedizione in sè era giusta, perché tutti quei laboratori su quei campioni di antrace ci dovevano lavorare, e ora gli si consiglia di smettere. In terzo luogo, è stato ufficialmente ammesso che i laboratori non sono 8 in America e uno in Corea, ma addirittura 24, di cui due in un paese estero.
La domanda che sorge è: perchè mai il Pentagono deve avere 24 laboratori per i quali è normale scambiarsi campioni di bacilli contagiosi? A quali ricerche sono destinati? Quali ricerche si possono concepire tanto vaste da richiedere almeno 24 laboratori? Ovvero, si tratta di laboratori di ricerca oppure di depositi di armi batteriologiche? Infine, posto che le sedi di tali laboratori all’estero sono almeno due, di cui una in Corea, in quale altro paese si trova l’ultimo laboratorio che ora si trova fra le mani dell’antrace vivo? Il laboratorio in Corea è presso la base di Osan, dove sono schierati gli F-16 americani. Le altre basi estere su cui sono schierati gli F-16 (a parte l’Afghanistan e il Medio oriente) sono in Giappone, a Spangdahlem in Germania e Aviano in Italia.
Ma forse non è il caso di farsi troppe domande, per una piccola gaffe!