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auto elettrica, incentivi


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MinieolicoGlobalcity

Il governo annuncia un piano strategico per incentivare lo sviluppo dell'auto elettrica in Italia con un finanziamento di 500 milioni di euro. Si prevedono detrazioni fiscali e Iva ridotta, insieme ad altre misure strutturali. Non vengono incluse nel piano, al momento, le auto ibridi, le ibride plug-in ed i veicoli ad idrogeno.

Verrà presentato alla Commissione europea entro il 18 novembre, ma dovrebbe essere presentato un documento finale entro il 27 maggio. Sappiamo che ci sono alcune bozze realizzate in collaborazione con le case automobilistiche e le utility.

Il piano prevede, come detto, una aliquota probabilmente al 4%, la possibilità di applicare la detrazione fiscale e l'utilizzo di un super ammortamento del 140% previsto dalla Legge di Stabilità 2016, quale incentivo per aziende, professionisti e artigiani di beni strumentali tra cui, appunto, auto e mezzi commerciali.

Altro aspetto previsto è la rimozione della barriere amministrative, burocratiche ed economiche: riduzione dei tempi di connessione domestica dai 6-8 mesi attuali alle 2-3 settimane, tariffe elettriche agevolate per chi ricarica i veicoli e più facilità di accesso per i privati ai fondi stanziati dalla legge 134/12 e dal “Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica”.

Poi c’è la questione della infrastruttura. Servirà avere la possibilità di ricaricare in modo efficiente e rapido le auto su tutto il territorio nazionale. Verranno pertanto stabiliti alcuni criteri di localizzazione.

Nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio ha parlato di 20mila colonnine di ricarica, soprattutto collocate nelle aree metropolitane, da realizzare in 2 anni e mezzo. Il ministro ha dichiarato che verranno spesi per questo scopo fondi pubblici per 32 milioni di euro.

Ad oggi in Italia sono state installate circa 700 colonnine di ricarica a uso pubblico o semipubblico; mentre i fast charger (per la ricarica veloce) presenti sulle autostrade sono appena 9, quasi tutti nel nord del paese. Per la costruzione di colonnine di ricarica vediamo che intanto si stanno muovendo, anche se in modo poco organico, molti enti locali insieme ad aziende energetiche locali, anche attraverso specifici bandi.

Ci sono poi alcuni aspetti normativi che dovranno essere disciplinati e che il piano del governo per l’auto elettrica prevede. Come la rivisitazione del Codice della Strada per definire segnaletica e regole specifiche per l’auto elettrica, la gestione degli impianti di ricarica rapida presso i distributori di carburante e altre tematiche, come il supporto di attività di ricerca correlate allo sviluppo e alla diffusione dell’auto elettrica, lo smaltimento delle batterie e del V2G, Vehicle-to-Grid, la tecnologia che consente lo scambio bidirezionale dell’energia tra la rete e i veicoli.

Come molti sapranno a fine aprile anche la Germania ha approvato il suo piano per incentivare e sviluppare le auto elettriche in vigore almeno fino al 2018. Il governo tedesco ha però puntato su un contributo diretto per il loro acquisto: 5.000 euro per chi acquisti un’auto elettrica, e di 3.000 euro per chi invece decide di optare per una ibrida plug-in. Dopo il primo biennio del piano tedesco, il contributo passerà a 3.000 euro (per le ibride a 2.000).

Inoltre ci sono gli sgravi fiscali previsti per circa 100 milioni di euro. Il costo totale del programma tedesco potrebbe ammontare alla fine a 1,2 miliardi di euro, una cifra che sarà divisa tra lo Stato (Fondo per l’Energia e il Clima) e le aziende costruttrici.

da http://www.qualenergia.it/articoli/20160504-le-misure-del-piano-italiano-l-auto-elettrica


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Matt-e-Tatty
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Se riuscissero a standardizzare i pacchi batteria, diciamo 3 - 4 modelli ( oppure farle tutte uguali modulari ) riducendo così i costi e semplificando il riciclo e meglio ancora, la rigenerazione, i veicoli elettrici potrebbero veramente diventare una alternativa in grado di sostituire una buona parte del trasporto. Di per se sono semplici, di facile manutenzione.
Quanto alle ibride, sono un bel esperimento che si riveleranno delle trappole, troppo complesse, quelle He circolano facilmente verranno ragnate con pochi anni di vita, quindi ben poco ecologiche.


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RES
 RES
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Invece credo che le ibride sono il giusto elemento di transizione, se mai si andrà oltre con questa mobilità.
Vogliamo vedere l'impronta ecologica nel creare una struttura di ricarica puntiforme sul territorio?
Se poi non funziona o è fallace in alcuni punti? Le correzioni, se possibili, quanto costerebbero?
Inoltre l'Italia ha serie problemi di parcheggio, che taglia le gambe alla ricarica at home specialmente nelle città.

Il puro elettrico resterà un'alternativa di classe per chi potrà avere più macchine: city elettrica garage lavoro ed un bell'endotermico, da corsa, per la seconda residenza.
Per il bue invece step by step euroN su €uroN+1 a tenere viva industria e suoi caporioni a botte di obblighi di legge e blocchi del traffico.

Credo che ExxoN & C. Siano concordi

Interessante questo 140% di sgravio... quindi mezzo nuovo ed in più ci guadagnano anche!! Non vedo il pollo: Sarà mica che il pollo.....

Ps io giro con un gasolio a precamera e me ne frego delle puttanate che dicono, basta vedere cosa succede quando accendono una nave.


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makkia
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Invece credo che le ibride sono il giusto elemento di transizione, se mai si andrà oltre con questa mobilità.

Si andrà, si andrà... cosa vuoi, che puntino sul trasporto pubblico e sul cambio di mentalità per cui muovere 1 tonnellata di ferro insieme al tizio che la guida è una idiozia gestionale?

E' tutto il pensiero dietro l'auto ecologica che è una fregatura. Le rinnovabili sono intrinsecamente poco fattibili per il trasporto privato.

Il rinnovabile è vincolato per sua natura alla tecnologia degli accumulatori, altrimenti diventa ingestibile. Le leggi della fisica ci dicono che peso e ingombro degli accumulatori saranno sempre un problema. Rimediabile al massimo con le celle a idrogeno, a quello che no so io oggi (ma l'idrogeno è una fregatura per altri motivi).

Il rinnovabile che funziona è quello stanziale, dove il problema di spazi e pesi è trascurabile.
Casomai è pensabile (se ci si studiasse sopra) per il trasporto pubblico o commerciale. Insomma per le "flotte" di mezzi di trasporto, con parchi omogenei e strutture di gestione, che possono tenere sotto controllo il rapporto fra sprechi di energia, tonnellaggio trasportato, tempistiche, manutenzione...

Interessante questo 140% di sgravio... quindi mezzo nuovo ed in più ci guadagnano anche!! Non vedo il pollo: Sarà mica che il pollo.....

Hai "non visto" giusto: il pollo è quello che finanzia gli sgravi.
Ti consola il fatto che rispetto a finanziare l'infrastruttura di rifornimento sono spiccioli? Mi sa di no 😥

Comunque 140% di ammortamento non significa guadagno del 140%. Significa che metto a spesa (passivo di bilancio) il 140% del costo.
Invece del 100% come qualsiasi altro bene strumentale che comprano le aziende.
Computer, macchinari, scrivanie, ecc non sono mica gratis per le aziende, anche se c'è il 100% di ammortamento in 4 anni.
Il 40% in più non lo tasseranno perché non sarà contato come profitto, ma non significa che sono tutti soldi che mi metto in tasca.
E il risparmio (che è una frazione dello sgravio ammortato) verrà abbondantemente compensato dal costo "di lancio" di una tecnologia "innovativa".
E' un pacco anche per le aziende che abboccano e non si fanno molto bene i conti prima dell'acquisto.


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Denisio
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Mi sembra di aver capito che ad oggi il problema principale ad una più larga distribuzione siano le batterie e il loro peso ma il domani è piuttosto vicino e può riservare piacevoli sorprese, mi riferisco alle batterie al grafene o meglio ancora quelle costruite con lo stesso principio di funzionamento del grafene ma con la Canapa . Tale accumulatore intrappola fisicamente l'elettrone e quindi ha la capacità di rilasciarlo rapidamente, fungendo così da supercondensatore. Il vantaggio di peso non è trascurabile, la quantità di energia che è possibile accumulare a parità di peso è di un fattore di 2 volte e mezza rispetto alle comuni batterie chimiche agli ioni di litio.

http://www.canapaindustriale.it/2016/01/29/super-batterie-alla-canapa-meglio-del-grafene-saranno-prodotte-in-usa/

Manca solo una cosa in un possibile futuro prossimo ed è una classe dirigente che abbia il coraggio di investire a tutto campo nelle tecnologie di produzione elettrica verde. E per come siamo messi in questa Europa dei potentati economici legati alla poltrona e al fossile non la vedo tanto facile.


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makkia
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Calma... sono solo annunci.

Anche le pile zinco-aria sono promettenti: leggerezza, riciclabilità infinita, materiali onnipresenti ed economici, ecc.
Ma le difficoltà si vedono al momento dell'applicazione di scala.

Speriamo che questo "grafene vegetale" mantenga quello che promette.
Per il momento già il fatto che sia un nanomateriale fa pensare a un processo produttivo costosetto.
Più economico del grafene, va bene e ben venga. Ma quanto economico in assoluto è da vedersi.


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Matt-e-Tatty
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Io ho l'esempio di un amico che da anni va elettrico. Ha comprato un Berlingo elettrico usato a non ricordon2-3000 euro, gli ha cambiato le spazzole (mezza giornata ) e va in giro con quello. A piedi non ci è mai rimasto, a volte lo ho visto passare ai 30 perché stava esaurendo ma come dire, ti avvisa, al massimo arrivi a casa un po più piano qualche volta. Tra bollo e assicurazione non arriva a 300 euro all'anno e fa 100 km con un euro o poco più. Il grosso delle famiglie possiede due auto, almeno una sarebbe sostituibile, di mezzi pubblici c'è ne sono, anche camioncini dei operatori ecologici vanno a batterie nella mia zona. Insomma funziona.

Se l'obbiettivo è il risparmio energetico l'ibrido non ha un senso. Un veicolo non inquina solo nel suo esercizio, imquina nella produzione, nella demolizione, nel trasporto dalla fabbrica, magari in nave, etc. Un mezzo ipertecnologico che dopo 8 anni è da ragnare perché antieconomico per manutenzioni straordinaria, e ecologico alla piddina. Meglio una macchina a metano che va avanti il doppio/triplo a quel punto.

L'auto elettrica è anche semplice come mwnutenzione e riparazione. Con le batterie che menzionate poi,mi par di capire che si arriverebbe a 250-300 km di autonomia. Poi le stazioni di rifornimento sono di una semplicità unica come infrastrutture. Colonnette della 220,che sarà... Il limite vero sono le batterie ma se venissero prodotte in modo intelligente (pochi modelli con forme e caratteristiche standardizzate) potrebbero arrivare a costare poco e ad essere rigenerabili (che significa poco inquinanti).
Una frazione di risparmio energetico, un po meno fumi nelle zone trafficate,meno rumore.


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makkia
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Io ho l'esempio di un amico che da anni va elettrico. Ha comprato un Berlingo elettrico usato a non ricordon2-3000 euro, gli ha cambiato le spazzole (mezza giornata ) e va in giro con quello.

Ha il garage/giardino carrabile o lancia una prolunga dal balcone alla strada?

A piedi non ci è mai rimasto, a volte lo ho visto passare ai 30 perché stava esaurendo ma come dire, ti avvisa, al massimo arrivi a casa un po più piano qualche volta

Aspetta che arrivi il momento di cambiare il parco-batterie, prima di dire "economico".

Il grosso delle famiglie possiede due auto, almeno una sarebbe sostituibile

... e una di quelle o tutt'e due sono usate.
Non c'è dubbio che il "quadriciclo" biposto elettrico a 2-3.000€ farebbe furore, inizialmente almeno fra chi ha il garage o un cortile privato. Ma io non ne ho viste, anche se il costo di produzione permetterebbe quei prezzi 😉

di mezzi pubblici ce ne sono, anche camioncini dei operatori

Verissimo: le flotte pubbliche o commerciali potrebbero farlo. Volontà politica a parte, potrebbero eccome.

ecologico alla piddina. Meglio una macchina a metano che va avanti il doppio/triplo a quel punto.

Quasi giusto. Tranne che il rackett delle bombole ha avuto il placet dallo Stato per levarti 3-500€ ogni due anni (non sono diventate "insicure": infatti si limitano a revisionarle e rivenderle, ma a te le fanno buttare e ricomprare).
Mentre il bombolone o la ciambella GPL te li fanno cambiare ogni 10 anni. Per dire... sarà che il metano è corrosivo e il GPL no? Mah...

L'auto elettrica è anche semplice come mwnutenzione e riparazione. Con le batterie che menzionate poi,mi par di capire che si arriverebbe a 250-300 km di autonomia.

Bisogna vedere quanto "tecnologiche" sono e che costi hanno. Batterie "da ricchi" ce n'è. Sono quelle per tutti che voglio vedere.

Il limite vero sono le batterie ma se venissero prodotte in modo intelligente (pochi modelli con forme e caratteristiche standardizzate) potrebbero arrivare a costare poco e ad essere rigenerabili (che significa poco inquinanti).

Tutto giusto. E realizzabile.. nel mondo dei Mini-Pony.

Nel "nostro" mondo ci sono già batterie standardizzate e slegate dal modello: sono le piombo-acido che hai nell'auto.
E te la fanno buttare ogni 5-10 anni, quando con pochi accorgimenti costruttivi e pezzi di ricambio da qualche euro la passeresti fra tutte le automobili della tua vita e magari la ereditano i tuoi figli quando sei così rimba che non ti rinnovano più la patente.

Una frazione di risparmio energetico, un po meno fumi nelle zone trafficate,meno rumore.

Un sogno. Lo faccio anche io.
Ma poi mi sveglio... merda!


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makkia,
che mi dice delle batterie della Formula1 o dei droni elettrici? Grazie. 😆


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makkia
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Prego.
Non ti dico un accidente.
Se sai qualcosa, scrivilo come fanno tutti.
Se no non rompere con le domandine a trabocchetto della proverbiale maestrina dalla matita rossa-e-blu.


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Prego.
Non ti dico un accidente.
Se sai qualcosa, scrivilo come fanno tutti.
Se no non rompere con le domandine a trabocchetto della proverbiale maestrina dalla matita rossa-e-blu.

Dal momento che la vedo addentro al tema desideravo conoscere il suo pensiero in proposito. Cercherò di sopravvivere. Comunque grazie. 😥


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makkia
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Dal momento che la vedo addentro al tema desideravo conoscere il suo pensiero in proposito.

Balle!
Hai fatto domande molto specifice, con tanto di faccina irridente. E sai (più probabilmente "credi di sapere") qualcosa in proposito.
Ma invece di mettere onestamente in campo le tue conoscenze, fai il giochino "vediamo se indovini questa".
Non desideravi conoscere proprio un accidente, e di sicuro non desideri dialogare.

Vai a tirare scemo qualcun'altro.


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Dal momento che la vedo addentro al tema desideravo conoscere il suo pensiero in proposito.

Balle!
Hai fatto domande molto specifice, con tanto di faccina irridente. E sai (più probabilmente "credi di sapere") qualcosa in proposito.
Ma invece di mettere onestamente in campo le tue conoscenze, fai il giochino "vediamo se indovini questa".
Non desideravi conoscere proprio un accidente, e di sicuro non desideri dialogare.

Vai a tirare scemo qualcun'altro.

Si sostituisce alla magistratura giudicante e mi sottopone al processo alle intenzioni? ❓
O sono già pronta per la crocifissione? ❓
Se ci s'intrattiene nella solita minestra a cosa serve una cucina allestita di tutto punto? ❓ 🙄


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Matt-e-Tatty
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Io ho l'esempio di un amico che da anni va elettrico. Ha comprato un Berlingo elettrico usato a non ricordon2-3000 euro, gli ha cambiato le spazzole (mezza giornata ) e va in giro con quello.

Ha il garage/giardino carrabile o lancia una prolunga dal balcone alla strada?

A piedi non ci è mai rimasto, a volte lo ho visto passare ai 30 perché stava esaurendo ma come dire, ti avvisa, al massimo arrivi a casa un po più piano qualche volta

Aspetta che arrivi il momento di cambiare il parco-batterie, prima di dire "economico".

Il grosso delle famiglie possiede due auto, almeno una sarebbe sostituibile

... e una di quelle o tutt'e due sono usate.
Non c'è dubbio che il "quadriciclo" biposto elettrico a 2-3.000€ farebbe furore, inizialmente almeno fra chi ha il garage o un cortile privato. Ma io non ne ho viste, anche se il costo di produzione permetterebbe quei prezzi 😉

di mezzi pubblici ce ne sono, anche camioncini dei operatori

Verissimo: le flotte pubbliche o commerciali potrebbero farlo. Volontà politica a parte, potrebbero eccome.

ecologico alla piddina. Meglio una macchina a metano che va avanti il doppio/triplo a quel punto.

Quasi giusto. Tranne che il rackett delle bombole ha avuto il placet dallo Stato per levarti 3-500€ ogni due anni (non sono diventate "insicure": infatti si limitano a revisionarle e rivenderle, ma a te le fanno buttare e ricomprare).
Mentre il bombolone o la ciambella GPL te li fanno cambiare ogni 10 anni. Per dire... sarà che il metano è corrosivo e il GPL no? Mah...

L'auto elettrica è anche semplice come mwnutenzione e riparazione. Con le batterie che menzionate poi,mi par di capire che si arriverebbe a 250-300 km di autonomia.

Bisogna vedere quanto "tecnologiche" sono e che costi hanno. Batterie "da ricchi" ce n'è. Sono quelle per tutti che voglio vedere.

Il limite vero sono le batterie ma se venissero prodotte in modo intelligente (pochi modelli con forme e caratteristiche standardizzate) potrebbero arrivare a costare poco e ad essere rigenerabili (che significa poco inquinanti).

Tutto giusto. E realizzabile.. nel mondo dei Mini-Pony.

Nel "nostro" mondo ci sono già batterie standardizzate e slegate dal modello: sono le piombo-acido che hai nell'auto.
E te la fanno buttare ogni 5-10 anni, quando con pochi accorgimenti costruttivi e pezzi di ricambio da qualche euro la passeresti fra tutte le automobili della tua vita e magari la ereditano i tuoi figli quando sei così rimba che non ti rinnovano più la patente.

Una frazione di risparmio energetico, un po meno fumi nelle zone trafficate,meno rumore.

Un sogno. Lo faccio anche io.
Ma poi mi sveglio... merda!

Makkia, spero di rispondere in maniera comprensibile, farlo pezzo pezzo sotto ogni tuo commento temo genererebbe più confusione.

Si, l'utilizzatore di elettrico ha un grage, il problema del pacco batterie se lo è posto (a questo mi riferivo con la standardizzazione e il costruirle rigenerabili), anche tu evidenzi il problema nell'ultima parte del tuo intervento. Sarebbe da fare, si potrebbe fare con strumento politico penso io.
Gli feci la domanda quando la prese anni fa, dice che per cambiare batterie spenderà sui 1500 neuri a fronte di peso in più. Si convertirà al piombo. Metterle al litio costerebbe dalle 5 volte in su.
Gli accumulatori sono il problema dell'elettrico.

Per il gas: in famiglia ho auto a GPL e Metano. Nel metano il collaudo non è così oneroso anche se frequente come fai notare. Io spendo 80 euro sulla punto di mia madre, altri ci marciano sopra e arrivano a chiedere 300. Dipende da chi vai.
Comunque la convenienza rimane, faccio un esempio: la punto (calcolato personalmente su una quantità di alcune migliaia di km), sta sui 4,35 cent/1km. Non diventa certo antieconomica per il collaudo bombole.
PS: le collaudano spesso perché, a differenza del GPL, il metano si stocca ad alta pressione, sulle 200 atmosfere! E' una bomba, fanno bene a collaudare frequentemente. E' anche vero che sono signore bombole, sono robuste come quelle dell'acetilene, nemmeno paragonabili a quelle del gas liquido che sono in lamierino.

Il risparmio energetico e l'ecologia non hanno una ricetta specifica, dipende dal contesto. Per esempio demolire un autobus quasi nuovo a nafta per sostituirlo con uno nuovo elettrico o a metano è una stupidaggine, è inquinante, è piddino arcobaleno. Il mezzo quasi nuovo a nafta lo metanizzi e lo porti al termine della sua vita. Sul mezzo che si acquista nuovo è diverso, per scegliere che tipo di mezzo e di alimentazione devi vedere che lavoro andrà a fare.
L'auto elettrica diventa ecologica ed economica se hai a monte una produzione di batterie con tutti i crismi per renderle economiche e rigenerabili, sennò non è ecologico e non è economico. Allo stato attuale non è economico nemmeno se ci fai 5000 km all'anno, quello che non spendi di carburante lo spendi nelle pile e all'acquisto (che è poco economico anche e soprattutto per le pile). Ma questo non vuol dire che il principio non sia valido, un'auto elettrica ha tanti pro, non ultimo che è molto semplice, più facile da riparare. Mettendo a posto ciò che oggi non va potrebbe diventare ecologica ed economica, secondo me è fattibile.
Come sopra, sembra un'azione politica... una IRI dittatrice, cattivissima e imperiosa che dice: "qui c'è questo stabilimento dismesso, non serve a niente! Qui ci faremo le batterie per elettrificare tot% del trasposto pubblico e privato! Tizio, progetta le batterie, Caio, appena Tizio ha finito organizza le linee, sempronio, le batterie di Tizio sono rigenerabili, organizza l'area e le linee! " etc.


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