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Brogli Piemonte, un riconteggio da clima arroventato


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
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La vicenda del riconteggio dei voti in Piemonte che potrebbe addirittura portare ad un ribaltone con il ritorno della Bresso al posto di Cota sta avvelenando il clima tra i due Poli. Dall’entourage del Carroccio parlano di golpe in atto con la complicità della magistratura per sovvertire l’esito democratico del voto regionale mentre dall’entourage della Bresso parlano esplicitamente di brogli che hanno consentito a Cota di diventare il nuovo presidente in maniera illegittima.

L’allarme nella Lega è forte tant’è che si invoca il Consiglio di Stato affinché riporti ordine nella querelle delle schede contraffatte legate alle due liste oggetto dell’inchiesta da parte del Tar. “Siamo tranquilli -dice Cota- e non temiamo nulla perché, avendo vinto e governato bene, il nostro consenso è in crescita, mentre quello di chi ha come unica strategia quella di sperare nei ricorsi è in picchiata”. L’attuale presidente del Piemonte parla delle difficoltà trovate in questi primi mesi compresa quella del mancato bilancio da parte della passata amministrazione. Oltre a questo sono state approntate anche le politiche in tema di lavoro rivolgendo la propria attenzione alla salvaguardia dei posti attraverso delle facilitazioni fiscali alle aziende che non delocalizzano. Ottenendo anche una convergenza sindacale ampia, compresa la Cgil. Cota denuncia l’attuale campagna denigratoria nei suoi confronti che ha portato anche a lettere minatorie di queste ore, inasprendo il livello di scontro. L’attuale presidente del Piemonte contesta anche il metodo usato dal Tar per il riconteggio dei voti relativo solo alle due liste oggetto della querelle, sostenendo invece la necessità di un riscontro di tutte le schede che porterebbe ad una crescita dei propri voti.

“Mi dicono -precisa Cota- che ci sono stati diversi errori di trascrizione dei voti, cioè dei voti che erano voti miei e che sono stati attribuiti a Bresso. Conosco bene le   tecniche. Ricordo che la notte delle elezioni, quando ho visto che avevo una proiezione chiara e netta ma che il margine si assottigliava sempre ho temuto qualche trucchetto”. Dunque il presidente leghista ripercorre quelle ore precedenti la sua nomina cercando di fare chiarezza su alcune vicende poco chiare. Ovviamente nella Lega prevale lo scetticismo sulla decisione presa dal Tar di Torino che sta portando in pratica al ribaltone e quindi ci si affida al Consiglio di Stato per mantenere la poltrona del Piemonte. Ma tutto lascia supporre che Cota debba lasciare per un ritorno della Bresso grazie ai circa 15 mila voti contestati. Nonostante gli inviti a raffreddare gli animi per non creare le condizioni di un clima esasperato che possa dare spazio alle frange estreme l’ex presidente mostra i muscoli, sostenendo che Cota ha completamente perso la testa. “Per tutela di Cota il tribunale ha deciso di contare quelli dati anche esplicitamente a lui”, questa l’analisi della Bresso in merito alla querelle delle liste taroccate per favorire la vittoria dell’esponente della Lega.

Tra pochi giorni si saprà chi ha vinto e chi ha perso ma la decisione che si appresta a prendere il Consiglio di Stato difficilmente riporterà quella pace da tutti auspicata. Il clima è arroventato e il pericolo è che le minacce non si fermino solo a delle missive.

Michele Meldolicchio
Fonte: www.rinascita.eu
Link: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=4460
18.10.2010


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14339
 

ho seguito anch'io lo spoglio tutto il tempo, lo scrissi a suo tempo anche qui su CDC che lo spoglio del Piemonte si rallentò finendo una delle ultime regioni con risultato ancora incerto fino al mattino, si rallentò in coincidenza di una "rimonta" per Bresso.
Per me un si tav vale l'altro, ma la Bresso supera pure Virano in arroganza e dispotismo.
Inoltre non capisco come ieri si riportava che 9000 schede erano state attribuite in modo sbagliato perché avevano fatto casino, (tutti i seggi?? e solo quelli del Piemonte??) mah. con il voto disgiunto.
Mi pare davvero inverosimile, poi c'è stato il trasferimento delle schede per il riconteggio avviato senza avvisare la controparte, cioè Cota.
Lo spoglio si fa in una notte e per il riconteggio ne danno una proroga di 25gg?
Ed inoltre se i seggi si son sbagliati a computare il voto disgiunto, perché controllano solo quelli di Cota? Cioè per Cota si son sbagliati per Bresso no?
Vai a capire

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/362282/


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sinder
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 21
 

la sentenza del tar chiedeva il riconteggio di quelle schede con voti per liste "irregolari"

il tar ha disposto il riconteggio per prendere tempo, la questione di merito non è se i voti degli elettori siano stati correttamente apposti

l'obiettivo era quantificare quante preferenze per Cota fossero state espresse tramite liste che non avrebbero avuto diritto a essere presenti

il consiglio di stato ha però deciso in via cautelativa di sospendere la decisione del tar perché parrebbe superfluo accertarsi della quantità

l'ordinanza non entra nel merito della questione

quando saranno depositate le motivazioni sapremo:

se il consiglio deciderà che le liste erano ammissibili allora tutti i voti per Cota saranno validi
se il consiglio valuterà che quelle liste non avevano diritto a essere presentate allora tutti i voti saranno annullati

il riconteggio fondamentalmente è stato un'operazione inutile, uno sperpero di risorse solo per temporeggiare e rimandare ad altri la decisione

da indiscrezioni sembrerebbe che il consiglio di stato sia portato a credere che le liste "incriminate" siano state legittimamente ammesse alle elezioni e di conseguenza tutti i voti a loro espressi

ma sia mai che con gran sorpresa il consiglio abbia deciso che non interessa sapere quanti siano quei voti perché comunque sono a favore di una lista che sulla scheda elettorale nemmeno avrebbe dovuto esserci e come tali da annullare in toto

da ricordare poi che questa decisione potrebbe rivelarsi ininfluente

il vero pericolo per Cota è il processo per falso che inizierà a dicembre;
l'imputato Giovine è accusato del reato di aver falsificato le firme per presentare la lista dei Pensionati per Cota

e se dovesse essere condannato, tutti i voti - 27000 - saranno annullati

così che Cota sarebbe presidente avendo preso meno voti di Bresso
ma pure Bush ha così governato per quattro anni

ovviamente prima che finisca il processo penale l'attuale presidente ha tutto il tempo di farsi rieleggere per il prossimo mandato

e nel frattempo potrà acclamare una magistratura "giusta" che rispetta la sovranità popolare


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