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Brutale assassinio oscurato dai media


dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14360
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è successo lunedì notte, ieri il corriere titolava sull'indagine Ocse sui telefonini.
Se digitate "ucciso tre rom" dalle url sottostanti si nota quando non sia stato menzionato dalla stampa.
Chissà perché a 23 anni sarà giusto morire assassinato per una bici evidentemente o è fatto di così poco conto.
Sappiate che si può morire assassinati nel silenzio, ma non è una novità.
In molti casi si è visto sit in di protesta, marce e fiaccolate.
Per Antonio solo l'indifferenza.
Che merda di paese.
Anche il modo di riportare la notizia stessa, insinuando razzismo ma non ho capito da parte di chi, se di Antonio che rivoleva la bicicletta.
Rimprovera anche la gente che non è intervenuta, e come poteva?
Se la gente fosse intervenuta per difendere il ragazzo che ora poteva essere vivo, i giornali avrebbero titolato "aggressione razzista ai danni dei rom".
Visto troppe volte, si sa anche questa è "accoglienza ed integrazione", morire in silenzio, please.
Al TG adesso hanno appena detto che i GIP non sanno se convalidare l'arresto, cazzo non possiamo mica essere razzisti, dobbiamo regalare l'impunità e licenza di uccidere agli stranieri, sarà un segno di civiltà e di integrazione no?
Hanno perfino detto che i due rom, dichiarandosi estranei ai fatti PURTROPPO sarebbero inchiodati dalle testimonianze.
Saranno razzisti anche i testimoni.
Nei confronti di padre e figlio che hanno ucciso Abdul che rubava i biscotti non si sono posti tanti problemi, questi bravi GIP.
_________________________________
L'omicidio del 23 enne marchigiano
Ucciso per la bicicletta, arrestati 2 rom

Il luogo del delitto

Il luogo del delitto

Teramo, 11-08-2009

Morire a 23 anni, alla fine del turno di lavoro, per una stupida lite; andare in carcere a 15 per un pugno sferrato senza pensare alle conseguenze. C'e' incredulita' mista a rabbia a Martinsicuro, dove lunedi' notte Antonio De Meo e' stato colpito a morte da tre rom minorenni perche' aveva chiesto loro dove fosse finita la sua bicicletta, quella avuta in prestito dall'hotel dove faceva il cameriere. E su tutto incombe l'ombra del razzismo. Dopo neanche 24 ore di indagini serrate, i carabinieri hanno arrestato tre persone: con l'accusa di concorso in omicidio preterintenzionale, aggravato da futili motivi, due ragazzi di 17 e 15 anni; il padre di quest'ultimo per favoreggiamento reale e ricettazione. Per coprire il figlio, che gli aveva raccontato di aver investito una persona in modo grave, avrebbe bruciato il suo scooter.

Il tredicenne
All'aggressione ha partecipato anche un tredicenne, non imputabile, pero', proprio per la giovane eta'. Un quarto ragazzino, inizialmente interrogato in caserma, e' stato ritenuto estraneo alla vicenda. Antonio, studente universitario a Bologna, avrebbe lavorato a Martinsicuro fino al 31 agosto, poco distante da casa e dalla sua famiglia che vive a Castel di Lama, nell'Ascolano. Qualche soldo per mantenersi agli studi. Finito il turno domenicale, verso l'una di notte era andato, con l'intenzione di mangiare degli arrosticini, al chiosco vicino alle giostre, impiantate per il periodo estivo nella localita' balneare.

La ricostruzione
Qui, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della compagnia di Alba Adriatica (Teramo), i tre ragazzi si sono avvicinati a lui a bordo di due scooter e lo hanno aggredito. Tre pugni in rapida successione al viso, l'ultimo al mento, poi Antonio e' caduto. C'era gente, vicino al chiosco, ma molti hanno pensato a una rissa come tante altre. Quando Antonio e' rimasto a terra esanime qualcuno ha chiamato il 118, ma il tentativo dei sanitari di rianimarlo e' stato inutile. Ora i due ragazzi arrestati sono nel Centro dei minorenni di Ancona, il padre del quindicenne e' in carcere a Teramo.

Domani l'autopsia
Si attende l'esito dell'autopsia, prevista domani, per capire se i pugni o la caduta abbiano ucciso il giovane cameriere. Una morte assurda, quella di Antonio De Meo, sulla quale interviene la segreteria provinciale teramana di Forza Nuova: "Non saranno le ronde a frenare queste alterazioni sociali" dicono, esprimendo le condoglianze alla famiglia De Meo. E dicono, in una nota, di vedere nelle province di Pescara e Teramo "una situazione "insostenibile dal punto di vista sociale, per la perdurante e incontrastata scia di violenza e intimidazione che i rom stanziali attuano nei confronti della popolazione residente". La tragedia di Martinsicuro sarebbe, a loro dire, la "dimostrazione lampante di come la volonta' di integrarli altro non rappresenta che un enorme fumo negli occhi nei confronti di tutta la societa' civile".

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=127831


Citazione
thomasmalory2008
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Registrato: 2 anni fa
Post: 77
 

In effetti l'articolista è piu prudente di quanto sarebbe giusto e necessario ( sempre)
Scrive :" Morire a 23 anni, alla fine del turno di lavoro, per una stupida lite" : ma in che senso stupida ? Se gli hanno rubato la bici non aveva diritto di litigare ?

Scrive : "Andare in carcere a 15 per un pugno sferrato senza pensare alle conseguenze". Che ne sa il giornalista a cosa pensava chi ha sferrato il pugno ?

Sarebbe meglio che i giornali cominciassero scrivere quello che sanno e basta. Quello che non sanno dovrebbero dire che non lo sanno


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

In effetti l'articolista è piu prudente di quanto sarebbe giusto e necessario ( sempre)
Scrive :" Morire a 23 anni, alla fine del turno di lavoro, per una stupida lite" : ma in che senso stupida ? Se gli hanno rubato la bici non aveva diritto di litigare ?

Scrive : "Andare in carcere a 15 per un pugno sferrato senza pensare alle conseguenze". Che ne sa il giornalista a cosa pensava chi ha sferrato il pugno ?

Sarebbe meglio che i giornali cominciassero scrivere quello che sanno e basta. Quello che non sanno dovrebbero dire che non lo sanno

E' sempre una merda


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