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Buona notizia Sinistra Italiana muore prima di nascere

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Stodler
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UNA BUONA NOTIZIA: "SINISTRA ITALIANA" MUORE PRIMA DI NASCERE di Cecco Antonini

Come volevasi dimostrare. I notabili della "sinistra radicale", che portano sulle spalle la responsabilità di aver fatto da gregari ai governi antipopolari a guida Pd e quindi di aver affossato la sinistra medesima, non trovano l'accordo nemmeno per mettere in piedi l'ennesimo carrozzone elettoralista.

SEL DICE STOP AL PROCESSO UNITARIO

«Alla fine è saltato il “tavolo rosso” e, forse, l’intera faccenda del soggetto unitario a sinistra. O, almeno, è saltata sicuramente l’assemblea nazionale di gennaio che avrebbe dovuto dare la “benedizione” della base a quella che, per ora, è solo una fusione dei gruppi parlamentari di Sel con i fuoriusciti dal Pd legati a Fassina. Civati non pervenuto, già defilato dal gruppo. Fusione fredda – già il decollo del gruppo parlamentare ha indispettito non poco chi stava lavorando per un processo meno dall’alto – come freddi sono i rapporti tra tutti quelli che giurano da un paio d’anni di voler costruire un soggetto di sinistra ma che, per l’ennesima volta in pochi mesi, andranno alle urne in ordine sparso, con le solite pratiche verticistiche e politiciste, senza sciogliere il nodo del rapporto con il Pd e con una grande malinconia per il centrosinistra anche da parte di chi, come Vendola, accusa Renzi di averlo assassinato ma poi – solo per dirne una – chiede «rispetto» per l’esperienza Bassolino. L’orizzonte ideale e programmatico, per i più, è sempre quello che ha dato vita alla coalizione con Bersani, Italia bene comune. A completare l’autunno più freddo degli ultimi cinquant’anni, la mancata coalizione sociale a guida Landini che, solo quattro sabati orsono, ha dato vita alla più stanca sfilata della Fiom.

Ecco perché parecchi soggetti che avevano osservato con curiosità critica il percorso dell’Altra Europa, della Syriza italiana, sono rimaste scettiche sulla virata impressa al percorso dall’illusione di costruire una sponda a chi trasmigrava dal Pd, da Human Factor fino alla proclamazione del gruppo parlamentare.

Senza una riflessione sull’evidente impasse del modello dei “partiti larghi” (Syriza docet) non c’è alcuno spazio per costruire una corrente di sinistra dentro una dinamica unitaria che ha i soliti vizi e le solite facce della lunghissima stagione del declino della sinistra che si diceva radicale: quelle di Sel, Prc, pezzi dell’Altra Europa con Tsipras, Possibile di Pippo Civati, gli ex Pd Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre, l’europarlamentare Sergio Cofferati con un altro ex Pd, suo sodale dai tempi della Cgil, Andrea Ranieri. Con buona pace di chi ci ha creduto davvero, e magari ha tentato di fare il “casco blu” o di portare un po’ di nuove energie (come l’associazione Act) in un processo che arranca nell’indifferenza delle poche vertenze sociali in corso.

La rottura conclamata è arrivata venerdì 11 dicembre nella sede nazionale di Sel durante la riunione del gruppo di contatto fra tutti i soggetti coinvolti nell’(ex) processo costituente che si sono salutati senza darsi un nuovo appuntamento.

Come già accaduto alle scorse regionali, se questi soggetti corrono lontani dal Pd (ad esempio Giorgio Airaudo a Torino e forse Stefano Fassina a Roma dove Civati parrebbe puntare sul nuovo leader radicale Maggi e una parte di Sel pende dalla labbra di Marino) vuol dire che è stato il Pd a decidere il divorzio. Oppure, come avvenuto a Bologna, in alcuni casi il dilemma spacca in due gli azionisti di maggioranza. Sotto le Due Torri Sel ha dovuto spedire un commissario. Altrove – Cagliari, Genova, Milano – sono stati i suoi sindaci, con l’endorsement della Boldrini, a rivendicare la continuità col centrosinistra alle comunali imminenti (ufficialmente “per battere le destre populiste”), sebbene in tutti i casi le rispettive Giunte abbiano solo gestito l’austerità in nome e per conto della “stabilità” neoliberista.

La vulgata della rottura starebbe nella questione dello scioglimento dei partiti che dovrebbero confluire nel processo costituente. Sel e il gruppo parlamentare di Sinistra Italiana (presente in forze con Fassina e D’Attorre) propone la chiusura dei soggetti di provenienza. Rifondazione comunista – immersa fino al 19 dicembre in una consultazione interna dall’esito tutt’altro che scontato – non ci sta a rottamarsi. Spiega Paolo Ferrero, segretario del Prc, che per “unire ciò che il neoliberismo divide” non serve un nuovo partito ma un soggetto unitario plurale, in grado di valorizzare tutte le soggettività sociali, politiche e culturali interessate a sconfiggere il neoliberismo: da Civati ai centri sociali (sicuramente quelli legati a Sel). E’ la tesi della doppia tessera «con vincolo per i partiti che si riconoscano nel soggetto unitario di non presentarsi alle elezioni e il divieto cumuli incarichi fra partito e soggetto unitario». Per Sel la doppia tessera non è proponibile come non è proponibile riconoscere dignità ai cugini di Rifondazione.

Sullo sfondo la feroce lotta per la leadership dentro Sel e tra Sel e i big transfughi dal Pd. «Sono allucinato – scrive su fb Massimo Torelli, ex garante degli albori della Lista Tsipras – rispetto alla decisione di rompere a freddo di Fratoianni, alle argomentazioni sul partito da tardo PCI di Fassina e alle proposte di Ferrero guidate dall’ansia di tutelare il PRC non esiste altro commento. 
Nessuno ha colto il percorso proposto da noi da tempo e oggi riproposto con un documento da ACT.
 Non comprendere che anteporre esigenze particolari alla necessità di creare la precondizione di un solo processo costituente di un soggetto politico così come definito nella costituzione all’art.49 ( partito) dimostra che siamo fuori dal mondo».

* Fonte: Popoff Quotidiano

http://sollevazione.blogspot.it/2015/12/una-buona-notizia-sinistra-italiana.html


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spadaccinonero
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esiste la setta del bab...

quelli si che sono davvero di sinistra

😆


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makkia
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Non credo che siamo al capolinea: il disperato bisogno di trovare una poltroncina è troppo forte per tutti questi parassiti... che non sono un gran ché neanche come parassiti: molti di loro sono alla canna del gas, neanche un impieguccio pubblico, una sinecura in una casetta editrice, un posticino da insegnante o assistente sociale a cui tornare.
Se non si infilano in qualche elezione, magari da consigliere in una comunità montana senza stipendio ma con gettone di presenza, sono finiti: di trovare un lavoro a 40-50 anni, senza aver mai fatto un cazzo nella vita, non hanno speranze.

Vedrete che un "nuovo progetto politico" salta fuori presto.


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spadaccinonero
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Non credo che siamo al capolinea: il disperato bisogno di trovare una poltroncina è troppo forte per tutti questi parassiti... che non sono un gran ché neanche come parassiti: molti di loro sono alla canna del gas, neanche un impieguccio pubblico, una sinecura in una casetta editrice, un posticino da insegnante o assistente sociale a cui tornare.
Se non si infilano in qualche elezione, magari da consigliere in una comunità montana senza stipendio ma con gettone di presenza, sono finiti: di trovare un lavoro a 40-50 anni, senza aver mai fatto un cazzo nella vita, non hanno speranze.

Vedrete che un "nuovo progetto politico" salta fuori presto.

generalmente i compagni non hanno bisogno di stipendi, cariche politiche ecc in quanto sono già ricchi di loro...

il mio è un luogo comune?

non credo proprio


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makkia
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generalmente i compagni non hanno bisogno di stipendi, cariche politiche ecc in quanto sono già ricchi di loro...

il mio è un luogo comune?

non credo proprio

Il luogo comune ha una buuona parte di verità.
Ma a questi (miseri) livelli, non tutti sono la Boldrini: a sinistra del PD i poveracci ci sono eccome.
Si vede dalle figure di m... che fanno quando c'è da vendersi per un piatto di lenticchie (e parlo di 900€ al mese, non di stipendi da parlamentari).
Poi, per carità, c'è anche chi non lo fa, chi ha una certa dignità, i militanti (superstiti) ma non li vedrai mai su un giornale o in televisione (ma nemmeno a presiedere una conferenza, se è per quello).


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Georgejefferson
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Non credo che siamo al capolinea: il disperato bisogno di trovare una poltroncina è troppo forte per tutti questi parassiti... che non sono un gran ché neanche come parassiti: molti di loro sono alla canna del gas, neanche un impieguccio pubblico, una sinecura in una casetta editrice, un posticino da insegnante o assistente sociale a cui tornare.
Se non si infilano in qualche elezione, magari da consigliere in una comunità montana senza stipendio ma con gettone di presenza, sono finiti: di trovare un lavoro a 40-50 anni, senza aver mai fatto un cazzo nella vita, non hanno speranze.

Vedrete che un "nuovo progetto politico" salta fuori presto.

Sarebbe bello che fosse la volta buona, che se ne vadino fuori dalle palle, insieme a tutti gli altri.


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spadaccinonero
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generalmente i compagni non hanno bisogno di stipendi, cariche politiche ecc in quanto sono già ricchi di loro...

il mio è un luogo comune?

non credo proprio

Il luogo comune ha una buuona parte di verità.
Ma a questi (miseri) livelli, non tutti sono la Boldrini: a sinistra del PD i poveracci ci sono eccome.
Si vede dalle figure di m... che fanno quando c'è da vendersi per un piatto di lenticchie (e parlo di 900€ al mese, non di stipendi da parlamentari).
Poi, per carità, c'è anche chi non lo fa, chi ha una certa dignità, i militanti (superstiti) ma non li vedrai mai su un giornale o in televisione (ma nemmeno a presiedere una conferenza, se è per quello).

ci si vende anche per molto meno...

conosco gente che ha dato il voto in cambio di buoni benzina da dieci euro, ruote di focaccia o l'ipotetica raccomandazione per un posto di lavoro (di merda ovviamente) che non arriverà mai

chi è causa del suo mal...

concludo

per quanto si possa dire che siamo al terzo esecutivo tecnico resta il fatto che il pd è stato votato sia alle eu sia alle regionali, quindi di fatto sono legittimati a governare


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makkia
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Sarebbe bello che fosse la volta buona, che se ne vadino fuori dalle palle, insieme a tutti gli altri.

Ripeto: non è la volta buona. Non può esserlo.

Quelli ricchi di famiglia di cui parla spada potrebbero anche ritirarsi a vita privata. E alcuni lo fanno pure. Ma dagli una minima chance di ritornare in pista e l'isopprimibile istinto della diatriba gratuita, del distinguo, del bizantinismo dialetti-burocra-moral-ecc li spingerà a infestare qualche altro tentativo di aggregazione delle "sinistre". E se va a puttane, loro hanno le spalle coperte. Quindi che gli frega?
Come ho detto altrove, la tara degli intellettuali di sinistra è questa faccenda di "essere avanguardia". Avanguardia di cosa neanche se lo chiedono.

Quanto agli altri, di cui invece parlavo io, i poveracci che vogliono "vivere di politica" (come un adolescente annuncia di voler "vivere di musica" ma senza intanto imparare a suonare, comporre, ecc)... sono imprigionati in un passato in cui a sinistra ci si riusciva anche "venendo dal popolo". Non è più così. E' stata una stagione, ed è conclusa. Ma loro non ci si rassegnano. E comunque non saprebbero che altro fare.

Ci riproveranno. E' impossibile che sia altrimenti.


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spadaccinonero
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Sarebbe bello che fosse la volta buona, che se ne vadino fuori dalle palle, insieme a tutti gli altri.

Ripeto: non è la volta buona. Non può esserlo.

Quelli ricchi di famiglia di cui parla spada potrebbero anche ritirarsi a vita privata. E alcuni lo fanno pure. Ma dagli una minima chance di ritornare in pista e l'isopprimibile istinto della diatriba gratuita, del distinguo, del bizantinismo dialetti-burocra-moral-ecc li spingerà a infestare qualche altro tentativo di aggregazione delle "sinistre". E se va a puttane, loro hanno le spalle coperte. Quindi che gli frega?
Come ho detto altrove, la tara degli intellettuali di sinistra è questa faccenda di "essere avanguardia". Avanguardia di cosa neanche se lo chiedono.

Quanto agli altri, di cui invece parlavo io, i poveracci che vogliono "vivere di politica" (come un adolescente annuncia di voler "vivere di musica" ma senza intanto imparare a suonare, comporre, ecc)... sono imprigionati in un passato in cui a sinistra ci si riusciva anche "venendo dal popolo". Non è più così. E' stata una stagione, ed è conclusa. Ma loro non ci si rassegnano. E comunque non saprebbero che altro fare.

Ci riproveranno. E' impossibile che sia altrimenti.

ottimo commento il tuo makkia...

per "avanguardia" si intende ciò che i vari tizi riconducibili al potere propagandano tramite tg, salottini tv, film hollywoodiani ecc ecc

di fatto gli "avanguardisti" sono pari all'idiota di turno che si compra l'aifon perché...

perché è di moda 8)

oggi ci si indigna per il cagnolino che patisce la fame, mentre non frega un katzo a nessuno se una persona lavora più di 10 ore al giorno sottopagata o sfruttata alla pari di un indiano o un bengalese...

ah, i diritti civili

😉


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makkia
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per "avanguardia" si intende ciò che i vari tizi riconducibili al potere propagandano tramite tg, salottini tv, film hollywoodiani ecc ecc

Quello è essere "alla moda". Essere avanti. A la page. Hipster.
Cioé "essere all'avanguardia". Ma non "essere l'avanguardia".

L'avanguardia, nell'idea dde sinistra, sarebbe quel gruppo di persone organizzate che indica al popolo la strada. E se lo trascina dietro verso obiettivi politici (il sol dell'avvenire, la rivoluzione, la vittoria, ecc).
Ora, non dico che sia assurdo: i capi-popolo, i trascinatori di folle, ci sono sempre stati.
Ma, prima di tutto, per trascinare la gente ci devi entrare in contatto. E non attraverso uno schermo televisivo: con quello entri in contatto giusto colla pesantezza del culo seduto sul divano. Faccia a faccia. "Sul territorio", come si diceva una volta.

In secondo luogo, il popolo si fa anche guidare ma è meno scemo di quello che si pensa: se non sei bravo a comunicare, se non sai quali tasti interiori premere, se non sai fargli sognare un futuro migliore, se si capisce benissimo che del popolo non te ne strafrega una cippa-lippa... beh, sorpresa! Non ti vengono dietro.

Quindi "avanguardia di cosa" era la domanda: degli ultimi, dei miseri, degli sfruttati?
Certo, ci mancherebbe!
... ma anche l'avanguardia degli ambientalisti, animalisti, vegani, ecc (che il soldino in tasca ce l'hanno)
... e però dobbiamo essere anche l'avanguardia dei cattolici. E dei laici, a trovarne.
... e non dimentichiamoci che siamo l'avanguardia dei commercianti e piccoli imprenditori.
... e siamo europeisti. Bello. Quasi come internazionalista, no? Però no gli europeisti brutti dell'austerity. Europa, ma solidale. Figo.
... e a proposito, siamo l'avanguardia degli immigrati, che ci pagano le pensioni.
... oh, e l'avanguardia delle primavere arabe... ehm... forse non sono andate come ci aspettavamo... ma in Ucraina è diverso: quelli sono g-g-giovani, vogliono la libbbbbbertà, muoiono pur di entrare in Europa, hanno gli ideali.
... e poi della scienza (ma ché, davvero?) Sì, sì, la scienza che ci spiega il riscaldamentoglobale e che i bambini non sono sessualmente differenziati fino a... (boh? facciamo 5 anni?) 5 anni! E che i figli in provetta per le coppie gay...
A PROPOSITO, quasi ci dimenticavamo: siamo anche l'avanguardia delle pussy riot e degli spinellatori.
Giusto! E dei precari, ma anche dei pubblici impiegati, dei disoccupati, dei pensionati (ti sei dimenticato gli esodati...)

... manca nessuno?
Boh, non mi pare ...forse gli artisti e gli intellettuali... gli artigiani e i contadini...

Strano, siamo l'avanguardia di tutti eppure non ci caga nessuno.
Dove stiamo sbagliando?


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spadaccinonero
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grande makkia

8)


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Matt-e-Tatty
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è solo una fusione dei gruppi parlamentari di Sel con i fuoriusciti dal Pd

Non so, questi lo sanno come riciclarsi, quelli sinceri non vanno da nessuna parte.
Nel mio Comune hanno spalleggiato il PD, ma la consigliera SEL poi non era abbastanza "agile"(non era abbastanza accondiscendente) e l'hanno prontamente rimpiazzata dai vertici.

Di buono c'è che sembra ogni tanto li menino, ho letto che di recente uno lo han ripassato dei fasci... puzzano molto, ma alle volte sanno rendersi utili anche loro.
Speriamo diventi una consuetudine, tutti i giorni devo leggere di sellini mazzuolati, fa partire bene la giornata e riempie il cuore di speranze... che si inizi prima o poi anche con i piddini.


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Matt-e-Tatty
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Post: 2484
 

Come non detto, anche con i piddini!
Io lo dico sempre che l'Italia la salveranno i calabresi.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Picchiato-consigliere-comunale-Calabria/03-12-2014/1-A_015258467.shtml


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spadaccinonero
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pesci piccoli matt...

non vedo cosa ci sia da rallegrarsi...


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yakoviev
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Post: 1671
 

Il fatto che siano incapaci di occupare, anche solo parzialmente, uno spazio politico che pure ci sarebbe (in teoria) la dice lunga sulla qualità politica, culturale e in molti casi anche morale di un certo ceto.


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