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Cancellazione Ici e tagli peggiorativi


Tao
 Tao
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Dove è il risparmio per le famiglie, se alla cancellazione dell'Ici fanno da contraltare tagli che peggiorano la qualità della vita? Tremonti dice che va bene così

Dove è il risparmio per le famiglie, se alla cancellazione dell'Ici fanno da contraltare tagli che peggiorano la qualità della vita? Tremonti dice che va bene così. Le promesse elettorali devono essere mantenute. A quale prezzo? In dettaglio, sono stati tagliati venti milioni dai fondi contro la violenza alle donne. Pochi in assoluto, moltissimo per gli oltre cento centri antiviolenza che in Italia si occupano di dare protezione e un tetto a donne sole, ragazze-madri maltrattante, per lo più straniere, con bambini piccoli. E ancora, il decreto fiscale si mangia mille e 432 milioni di euro destinati in origine al sud. Spariscono i soldi per il completamento della strada Ionica (350 milioni), per la metro leggera di Palermo (240 milioni), per la ferrovia circum-etnea (250 milioni), per la piattaforma logistica in Sicilia (247 milioni) e per la superstrada Agrigento e Caltanissetta (180). Sono stati cancellati dal bilancio nazionale 721 milioni di euro destinati a rafforzare il trasporto locale, pubblico e su ferrovia, quel pacchetto di misure necessarie per limitare l'uso di mezzi privati, aiutare i pendolari, far diminuire i camion. I tagli più clamorosi riguardano il "Fondo per la promozione del trasporto pubblico locale", 353 milioni di euro stanziati per il triennio 2008-2010. Ancora non basta. La partita di giro di Tremonti va a toccare le politiche ambientali. Spariscono i 30 milioni per il "recupero dei centri storici", i 60 per le isole minori e altri spiccioli per le biotecnologie e per le filiere Ogm free. Cassato anche il "Fondo per la demolizione degli ecomostri", 45 milioni destinati ad abbattere le pustole tipo Punta Perotti che infestano coste e zone di pregio. Aboliti i Fondi per "l'ammodernamento delle rete idrica nazionale" (70 milioni) e per le "forestazione e riforestazione" (150 milioni).

Tecnologie, sport, immigrati, università e cultura: altri settori nei quali vengono drenati finanziamenti per trovare la copertura del decreto fiscale. Forse in pochi piangeranno il taglio alle celebrazioni per la nascita di Giacomo Puccini (un milione e mezzo), al Fondo ordinario delle Università (48 milioni) e alla Formazione artistica e culturale (27). Sono però, questi, soldi che servono anche a tenere in vita le scuole di quartiere e per dare un'alternativa sociale e culturale a chi non se la può pagare di tasca propria. La scure Tremonti spazza via i milioni (95) per "la promozione dello sport di cittadinanza", la cassa per organizzare gare e manifestazioni a livello base e per lo più amatoriale. Tagli anche per i Campionati mondiali di pallavolo 2010 e per quelli di ciclismo. Spariti anche i soldi per lo sviluppo della banda larga (50) e il passaggio al digitale terrestre (20) e per il potenziamento dell'informatizzazione pubblica (31).
Il ministro dell'economia non fa magie. Toglie i soldi da una parte e li metta da un'altra. Ti dà una mela, ti leva i semi per far crescere l'albero.

Frida Nacinovich
Fonte: www.liberazione.it
30.05.08


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Se fossi Tremonti taglierei tutto e non mi sarei limitato a quegli indicati in questo topic. Se si vuole fare l'americano lo si deve fare con i propri soldi e non con la borsetta di mammà. Questa signora ha parlato dei tagli ma non ha prodotto un confronto tra l'economia familiare del dopoguerra, quando il welfare aveva un senso, e quella in essere oggi. Allora del materialismo esistente oggi non c'era assolutamente niente.
I milioni di automobili che intasano la rete viaria e i milioni di telefonini non c'erano, l'obbligatorietà delle vacanze non esisteva, le "canne" erano solamente quelle palustri, le baby-pensioni nei libri di Giulio Verne, i voli si facevano sugli aerei di carta di paglia, i soggiorni sulle case di cura-vacanze erano rappresentati da una gita in bicicletta nei terreni di qualche conoscente, e via esemplificando. Sarò fortunato, a differenza della redattrice, ma non conosco un povero che non sia accompagnato da qualcosa di firmato. Dicono che l'Italia si sia seduta, per forza!
Sono daccordo ci sono gli evasori fiscali, ma quelli che le tasse le devono pagare, perchè NON possono fare altrimenti, versano al fisco fino al 78% dei propri guadagni e non il 43,5% come sostenuto dall'ISTAT!
Se vogliamo farci del male dobbiamo solamente continuare su questa strada, i paesi ad economia social-comunista ne sono un fulgido esempio, continuiamo a tarpare le iniziative di chi è desideroso di produrre ed otterremo l'immobilismo totale. Non si cerca di produrlo il reddito l'importante è distribuirlo, in effetti per distribuire i miei guadagni mi serve l'aiuto della sinistra, ormai ex parlamentare, o della chiesa cattolica o di qualche onlus, perchè da solo non ne sono capace. Sono talmente cretino di essere in grado di produrre utili, ma totalmente incapace di far arrivare aiuti a chi ne ha veramente bisogno, mi serve l'aiuto di qualche solone affettato nel proprio forbito eloquio o della sua speciosa facondia, sono completamente privo di discernimento e quindi in debito con i precedenti personaggi che in tasca hanno la verità e che a piene mani la distribuiscono, soprattutto per rimarcare il loro altruismo e solidarietà, salvo poi non essere in grado di distinguere una pianta di carote da quella di un ortica!


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eemanuelee
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Tao

Dove è il risparmio per le famiglie, se alla cancellazione dell'Ici fanno da contraltare tagli che peggiorano la qualità della vita? Tremonti dice che va bene così. Le promesse elettorali devono essere mantenute. A quale prezzo?

ICI da wikipedia.it

L'Imposta comunale sugli immobili meglio nota con l'acronimo "ICI" è un tributo statale che grava sui fabbricati e sui terreni agricoli ed edificabili della Repubblica Italiana.

Nata come Imposta straordinaria sugli immobili, ha preso la forma attuale con il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, l'ICI si è rapidamente evoluta divenendo una delle entrate più importanti nel bilancio dei comuni italiani, sostituendo trasferimenti di fondi dallo Stato centrale.

Se l'ICI è un'imposta che garantisce un introito ai comuni e lo stato la toglie, ciò non va ad incidere sulle sue politiche ma su quelle dei comuni che probabilmente taglieranno parecchi fondi, di solito si taglia nel settore della cultura e del sociale.

Gli altri tagli di cui si parla nell'articolo sono tagli al bilancio nazionale (secondo quanto scritto nell'articolo), ma se l'ICI è un imposta comunale, questi tagli non possono essere conseguenza della mancanza di un introito che in ogni caso non sarebbe stato a disposizione di politiche statali.

Dunque il taglio dell'ICI comporterà tagli alle politiche comunali

Gli altri tagli di fondi sulle politiche nazionali non dipendono da ciò.

I soldi dell'ICI che mi troverò in tasca non so se cambieranno molto la mia situazione.

Che le tasse strozzino la produzione è un problema, che la soluzione sia il liberismo sfrenato di tipo americano ne dubito. (se è questa la proposta che indirettamente propone sultano 96) Io vorrei stare male negli USA solo se avessi molti soldi...

Ragionamento mio: se da un giorno all'altro tutta la busta paga mi fosse data invece di doverne depositare una parte in tasse non so se il conseguente aumento di reddito disponibile corrisponderebbe ad una mia maggiore capacità di acquisto.
Una maggiore disponibilità di denaro sul mercato solitamente corrisponde ad un aumento dei prezzi. (Chi ne sa di economia magari può contraddirmi e porre le eventuali specifiche del caso)

Secondo me il "bene comune" difficilmente viene costruito da scelte individuali, piuttosto da meccanismi democratici e con prese di decisione collettiva che al momento all'interno della nostra politica sembrano mancare, dunque il nostro pagare le tasse sembra perdere senso. Sprechi e denaro malgestito, secondo me, ci allontanano dalla politica e da quella voglia di costruirci assieme il bene comune. Il denaro non viene più visto come un investimento (in cultura, sanità, trasporti) ma come denaro sprecato e gestito da persone che non ci sanno rappresentare.

Lasciare tutto al libero mercato secondo me permette solo di creare grandi somme di ricchezza che si concentrano nelle mani di poche persone. Tutto ciò non crea ne bene comune ne ricchezza crea grandi ricconi che devono difendere i loro imperi dall'attacco dei poveri. Città come Rio de Janeiro mostrano come la cattiva redistribuzione della ricchezza porti ad insicurezza e tensione sociale.

Vero comunque che se non si riesce a produrre non si può nemmeno redistribuire.

MA il liberismo e l'individualismo non sono la soluzione a mio parere, bensì un buon bilanciamento tra la possibilità di iniziativa privata e la possibilità di creare spazi collettivi di decisione grazie ai quali il cittadino possa indirizzare e creare il bene comune. Evidentemente la sola democrazia delegativa e elettiva non è più in grado di garantire questo.

Infine mi distanzio ancora una volta dai metodi comunicatici di sultano96 (non dai suoi ragionamenti) Un certo tipo di comunicazione non favorisce di certo il dialogo, lo scambio e la costruzione di informazione.


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Anonymous
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@ eemanuelee, noto che lei è relativamente giovane, all'interno della vita di questo forum. Sono più che daccordo sul dibattito e sullo scambio di opinioni, ammesso che qualcuno ne abbia!, ma lei non ha avanzato uno straccio di proposta e si è espresso per luoghi comuni se non per concetti triti e ritriti fino alla nausea. Questa mia esternazione non la deve intendere in modo polemico ma come rafe con il passato, con l'impegno di costruire una nuova società basata sul modello antropocratico.
Da molto tempo vado ripetendo, in questo sito ed in altri che ci ospitano, di far propria l'antropocrazia consultabile su www.bellia.com. Di persone che come lei mi portano ad esempio il sistema sociale cariatideo americano ne ho piene le tasche, (senza vena polemica ma come stimolo all'evoluzione e alla ricerca), pensi che l'antropocrazia trae le sue origini dai classici greci, ed io, che l'ho già metabolizzata, dopo 25 secoli debbo ancora ascoltare i "profondi" ragionamenti che impregnano l'etere e lei condivide. La prego di uscire dal suo letargo, io sono uscito dalla caverna ed ho attrezzato di manopola la mia clava! Per piacere, in futuro, mi risparmi simili argomentazioni, se ne è capace mi risponda a tono alle mie proposte e se per lei è una gioia pagare le tasse versi anche le mie. Molti scrittori o sedicenti tali che hanno dichiarato di essere elettori dello schieramento di sinistra, si sono espressi con tomi e tomi di letteratura sugli sprechi di questa nostra effimera società. Ma oltre a tutti quelli, sprechi, elencati dai suindicati e da "Striscia la Notizia" io ne possssso aggiungere una geremiade, toccati direttamente con le mie mani. Credo di averla attinta con molti spunti di riflessione e di scambio ma prossimamente gliene, eventualmente, offrirò di inimmaginabili. Mi passi la presunzione ma, quando avrà digerito interamente l'antropocrazia, mi sarò reincarnato alcune volte e chissà che non ci incontreremo per le nostre nuove discettazioni su Alpha Centauri, sempre che lei riesca mondarsi dell'ICI e dintorni.


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