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Cgil chiede fermare il massacro in Siria


dana74
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questi reietti quinta colonna della Nato come tutta la sinistra in Italia NON CHIEDE DI FERMARE IL MASSACRO SOCIALE AD OPERA DI BANKENSTEIN DEI QUALI SONO FEDELI SERVITORI

ma chiede I BOMBARDAMENTI IN SIRIA

Come mai allora NON HA MAI CHIESTO DI FERMARE IL MASSACRO PALESTINESE??????

Siria: mobilitazione della società civile per fermare il massacro
10/02/2012 | Politiche globali Condividi su: condividi su Facebook condividi su Twitter

La tragedia che sta vivendo la popolazione siriana, da undici mesi alla mercé della violenza e della repressione del regime di Bashar Assad, non è ancora sufficiente affinché la comunità internazionale trovi un accordo per esercitare tutte le pressioni politiche e diplomatiche per porre fine a quella che oramai è una guerra civile.

Di nuovo, lo spettro di soluzioni armate e di interventi funzionali agli interessi geo-politici delle diverse potenze, sullo sfondo nella stessa inconcludente discussione nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, richiede una forte presa di posizione della società civile.

E' urgente riportare la responsabilità dei governi e degli stati all'azione prioritaria di protezione della popolazione civile ed alla responsabilità di tutta la comunità internazionale per la tutela dei diritti umani, prima ancora di ogni calcolo o interesse particolare. Le notizie che provengono dalla Siria sono un bollettino di guerra, ogni giorno decine e decine di morti. Questo massacro va fermato, subito e senza un nuovo intervento armato.

La CGIL, insieme alla Tavola della Pace, aderisce quindi alla manifestazione del 19 febbraio a Roma, a convocata dal Consiglio Nazionale Siriano.

http://www.cgil.it/Tematiche/Documento.aspx?ARG=INTL&TAB=0&ID=18384

IN PIAZZA IL 19 febbraio

Necessita una contro manifestazione PER LIBERARSI DEI SINDACATI e dei servi NATO


Citazione
marcopa
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A sinistra c'e' qualcuno che si muove contro la guerra.

Questo e' un documento della rete dei Comunisti, gruppo vicino o editore, non l' ho ancora capito ma non e' importante, al giornale online www.contropiano.org e all' omonima rivista.
marcopa

Siria e Iran. Contro la guerra è tempo di chiarezza e di iniziativa In evidenza

Gli eventi in Medio Oriente appaiono ormai disposti su un piano inclinato ed estremamente pericoloso.

In Siria, le petro-monarchie del Gulf Cooperation Council (Qatar,Arabia Saudita, Oman), la Turchia e le potenze della Nato impediscono ogni soluzione negoziata e spingono apertamente il paese verso una sanguinosa guerra civile.
Come accaduto in Libia, sul suolo siriano sono già operativi commandos e forze speciali delle petro-monarchie del Golfo e dei paesi Nato che hanno il compito di sostenere l’autoproclamatosi “Libero Esercito Siriano” .L’obbiettivo è di creare delle zone liberate così da rendere legittimo l’intervento “umanitario” esterno.

L’attacco alla Siria non può essere disgiunto dal tentativo di sbarazzarsi del Fronte della Resistenza rappresentato da Siria , Hezbollah ed Iran . Un alleanza di forze che perseguendo una sua strada indipendente, si è scontrata con gli interessi imperialisti ed israeliani nella regione. Israele intanto continua a minacciare il bombardamento degli impianti nucleari iraniani e a pressare gli Stati Uniti e la Gran Bretagna per coinvolgerli nell'aggressione all'Iran. Il timore è che Tel Aviv come sempre è avvenuto – metta il mondo di fronte al fatto compiuto.
Questa escalation bellica rappresenta altresì lo scontro, tra i poli imperialisti, per attribuirsi il controllo di un'area strategica politicamente ed economicamente per le risorse di gas e petrolio .
Sono sempre più evidenti le fratture e gli interessi divergenti tra le varie potenze. Russia e Cina da un parte, Usa e UE dall'altra; gli Usa che non escludono un intervento militare in Siria mentre l'Unione Europea che a parole si dice contraria lavora alacremente alla caduta del Governo Siriano.

All’interno di questo scenario estremamente pericoloso, in Europa come in Italia si registra un’ altrettanto pericolosa sottovalutazione di quanto si sta delineando in Medio Oriente e del ruolo predatore dell’Unione Europea.
L’Unione Europea è in competizione con le altre aree capitaliste del pianeta e lo fa a spese dei lavoratori europei e dei popoli dell’area del Mediterraneo. Una politica di guerra sociale e guerra di saccheggio che viene misconosciuta dalla politica italiana in maniera bi-partizan.
Il governo italiano – reduce dalla vergognosa aggressione alla Libia – si rende subalterno alla Nato e agli Usa adottando l'embargo contro la Siria e l'Iran. Le forze politiche in Parlamento continuano a sostenere l'avventurismo militare ed internazionale dell'Italia e l'aumento delle spese militari. I movimenti pacifisti tacciono o appaiono subordinati alla manipolazione mediatica dominante sulla situazione in Siria e in Iran.

Ormai ci sono decine di fonti e fatti che smentiscono la propaganda di guerra e riconducono la situazione alla realtà:

a) In Siria c'è una guerra civile apertamente fomentata dall'esterno e nella quale il governo del Baath si è fatto trascinare

b) Nessuno può obiettare nulla sul programma nucleare iraniano fino a quando Israele manterrà il monopolio nucleare unilaterale in Medio Oriente con il suo arsenale di bombe atomiche che rifiuta di far ispezionare all'Aiea e di ammetterne l'esistenza.

La guerra potrebbe essere alle porte e soprattutto alle porte di casa. In una situazione di profonda crisi economica globale come quella in corso, un nuovo conflitto in Medio Oriente potrebbe rivelarsi devastante. Occorre fermarlo e occorre impedire che l'Italia sia nuovamente partecipe di aggressioni militari ed embarghi contro altri paesi.

La Rete dei Comunisti ritiene che occorra accelerare la ripresa di una estesa iniziativa di informazione e di una mobilitazione di massa contro i preparativi di guerra in Medio Oriente a partire dalla politica interventista dell’Unione Europea.

– Nessuna aggressione o ingerenza militare esterna contro Siria e Iran
– L'Italia non partecipi all'embargo contro questi paesi
– Sosteniamo il negoziato e il referendum per impedire un bagno di sangue in Siria
– Disarmo nucleare di Israele per negoziare su basi paritarie sul nucleare iraniano

Rete dei Comunisti


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dana74
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il comunicato è onesto e sincero, finalmente.
Ci voleva tanto?
Ci vuole tanto ad essere coerenti?
Eppure pare di sì, per la sinistra, nemmeno sul fronte pacifista riesce ad essere coerente, fortuna che si autoelegge ad essere società civile.
Ben venga questo tentativo dalla rete dei comunisti.


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