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Chi minacciò Moro?


Anonymous
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Moro era stato minacciato da Kissinger (allora capo CIA e ministro esteri USA) che ''se continuava su quella linea ne avrebbe avuto delle conseguenze gravissime sul piano personale'' (che lo convocò insieme a Leone anche lui poi fatto fuori con una tecnica diversa ossia la ''destruction of character'') se avesse continuato con un apertura a sinistra(e quindi potenzialmente dal loro punto di vista ad una politica filorussa e filoaraba che con Mattei aveva anche rappresentato una politica energetica antiimperialista ed antisionista il che era inaccettabile sia per USA-UK che Israele ed infatti probabilmente fu coinvolto anche il Mossad) in visita in USA ed il ministro Galloni che accompagnava Moro e Leone in USA lo racconta in una intervista apparsa sull'espresso edizione locale ma ovviamente non ripresa dai media nazionali.

conservate questo articolo che più di tutti spiega chi e perchè ha fatto fuori Moro,finchè non lo cancelleranno
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Galloni:-quando-Kissinger-minacci%C3%B2-Moro/1608308

ovviamente i magistrati non hanno fatto nulla per andare fino in fondo a questa testimonianza in termini processuali...
d'altronde se hanno fatto fuori Moro e Mattei non penso avrebbero timori di un magistrato...

ciao


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radisol
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Ho evitato di entrare nel merito nell'altra discussione ( quella sul messaggio arrivato al "Riformista" ) dove è stata pubblicata sta cosa per il semplice motivo che si parlava di tuttaltro.
Ma adesso, in una discussione specifica, la storia è diversa ed intervengo volentieri.

Che Kissinger ( che comunque non era il capo della Cia ma quello del Dipartimento di Stato Usa) avesse minacciato Moro ( non tanto per la testimonianza, tardiva di 30 anni e quindi poco credibile a mio giudizio, di Galloni) ma in pubbliche dichiarazioni date alla stampa è un dato incontrovertibile ed innegabile.

Che all'origine di questo ci fosse il "compromesso storico" invece non è affatto certo.

Il "compromesso storico" altro non era che un accordo tra i due principali partiti italiani, Dc e Pci, per guidare e favorire insieme la pesante ( soprattutto per gli operai) ristrutturazione capitalistica seguita alla crisi petrolifera dei primi anni settanta.

Per la Dc, reduce da gravi scandali e da pesantissime sconfitte elettorali, questo accordo era anche un modo per riprendere fiato e neutralizzare per il momento il rischio di una alternativa di sinistra per la quale cominciavano a crearsi i numeri. E poter quindi fare anche scelte antipopolari senza che la principale forza di opposizione, appunto il Pci, si mettesse di traverso.

Per il Pci berlingueriano, terrorizzato dal golpe cileno, era un modo per avvicinarsi all'area di governo senza per questo attizzare negli americani appunto velleità golpiste.

Cosa che però innegabilmente poneva lo stesso Pci di fronte alla rinuncia a cambiare significativamente la società ed apriva enormi spazi politici alla sua sinistra, non solo per l'area rivoluzionaria ( nel 1977 vi fu quel poderoso movimento giovanile rispetto al quale il Pci si pose come antagonista principale, criticando da destra le politiche repressive della D.C., considerata addirittura "troppo molle" .... ) ma anche per forze diverse, come i radicali e la nascente direzione del Psi da parte di Craxi e Martelli, che infatti ne approfittarono elettoralmente ( e non solo) a man bassa ....

Ora, non nego che la parte più reazionaria del potere amerikano vedesse nel "compromesso storico" comunque un pericolo ma è altrettanto innegabile che invece la presidenza Usa finì per autorizzare quel tentativo politico che comunque poteva garantire un minimo di stabilità all'Italia e quindi anche agli interessi Usa nel nostro Paese.

Il problema VERO per gli Usa ( e per l'ala più filoisraeliana al suo interno, effettivamente rappresentata da Kissinger) era invece un altro ... il fatto che praticamente l'intero quadro politico italiano ( con l'unica risibile eccezione dei repubblicani di La Malfa) aveva in quella fase un atteggiamento filoarabo e filopalestinese ... ma tutto ciò era cosa del tutto indipendente dal "compromesso storico" ... le trattative più o meno segrete tra i governi italiani e la resistenza palestinese erano già in piedi da svariati anni .... e così gli affari petroliferi tra Italia e paesi arabi ( Gheddafi divenne addirittura socio della Fiat per il 7% !)

Ma il "compromesso storico" era malvisto anche dall' Est ... dall'Urss di Breznev che - anche se i patti di Yalta non prevedevano possibilità per l'Italia di andare sotto l'influenza sovietica - non poteva certo essere contento di un Pci che si andava a mettere "sotto l'ombrello protettivo della Nato" come aveva dichiarato Berlinguer.

Quadro quindi complesso e con molti attori più o meno "occulti" che agivano più o meno nell'ombra, in primis io credo proprio Israele che da un lato aveva interesse a destabilizzare un paese oggettivamente filoarabo come era l'Italia ma anche ad accreditarsi, con gli Usa, come unico "bastione" filoccidentale di questa area geografica.

Ma se Israele aveva innegabilmento tentato nel 1974 il contatto con le BR ( testimonianza di Franceschini ) l'operazione era però poi fallita .... mentre invece chi tentò successivamente la stessa cosa, l'Urss tramite i paesi satelliti e gli stessi palestinesi di Fatah, probabilmente ebbe sorte migliore ....

Tuttavia credo che nemmeno l'Urss ebbe alcun ruolo nell'operazione Moro, del tutto politicamente autonoma ....

Del resto, 8 processi che hanno tutti in qualche modo sviscerato anche la possibilità delle BR "teleguidate dall' estero" non hanno mai portato a nulla.

E non è certo un mistero il fatto che gran parte dei PM che si sono occupati delle BR, Caselli in testa a tutti, erano notoriamente vicini al Pci ... Pci che avrebbe avuto tutto l'interesse a dimostrare la tesi appunto delle "BR teleguidate", soprattutto delle BR "teleguidate" dagli Usa .....

Se ciò quindi non è avvenuto è perchè non c'era alcun elemento di prova che andasse in questo senso .....

E comunque nemmeno il sequestro Moro e soprattutto la sua politicamente stupida uccisione, se indubbiamente tolsero alle BR le simpatie di massa che avevano avuto fino a quel momento ... creò loro problemi di credibilità negativa rispetto a certi ambienti rivoluzionari internazionali.

Anzi, le copiose forniture di armi palestinesi alle BR arrivarono in epoca successiva al sequestro Moro.

Il che vuol dire che nemmeno i palestinesi di Fatah ( pure buoni amici di Moro) e nemmeno l' Urss ( impensabile allora che Fatah fornisse aiuti alle Br senza l' ok dell' Urss) ritenevano che i brigatisti fossero "strumento" degli Usa e/o di Israele ..... anzi tuttaltro ....


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Tonguessy
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Resta una curiosità: com'è che molti sapevano dove fosse Moro e nessuno si prese la briga di andare a liberarlo come invece avvenne per Dozier? A quale ordine superiore obbedirono?
E l'altra domanda: a chi furono utili le brigate rosse se scartiamo l'ipotesi Kissinger?


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Anonymous
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no radisol
il tuo modo di argomentare benchè legittimo è cavilloso e procedendo come fai tu,si potrebbero come minimo tirar fuori 5-6 teorie..
Presentando più teorie tutte formalmente più o meno plausibili serve solo a nascondere quella più plausibile..

Moretti era un uomo del Sismi(ci sono troppi indizi-prove per negarlo!) ,Moretti decise la svolta sanguinosa delle BR fece arrestare i capi storici(non avvisandoli come disse lui stesso!)il Sismi(come oggi nel caso Abu Omar)ha da sempre collaborato col la CIA..e questo basta per determinare gli autori del complotto...
che poi ci potesse essere anche un interesse russo contro Moro questo non sorprende in quanto a quel tempo il partito comunista russo credeva si nella liberazione del popolo ma tramite la rivoluzione,mente Moro voleva rappresentare gli interessi del popolo(un pò di più di allora)ma pacificamente dall'alto tramite una serie di riforme popolari e questo era malvisto anche a Mosca..

Il fatto che la testimonianza venga dopo 30anni e per questo non sia valida è anch'essa destituita di fondamento sia formale che sostanziale..
senza contare che chi avesse provato a parlare a quel tempo ed anche molto dopo avrebbe fatto una brutta fine..o quanto meno veniva cacciato dalla politica in un modo o nell'altro(come con Leone,creando finti scandali!).
Intanto Galloni già anni fa aveva accennatoa questo ma nessuno se lo filò
oggi lo dice per esteso e nessuno se lo fila..

ma negare che i veri e primi interessati erano gli USA ed Israele è semplicemente antistorico.

ciao


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Anonymous
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quello che affermi è depistante
infatti

ti ricordo che la macchina stampatrice,con cui furono scritti i volantini trovata nella tipografia in via Foà 8 giorni dopo l'assassinio
era di proprietà del ministero degli interni seriale AB DIK 360 proveniente dal Rus (reparto unità speciali), uno degli uffici del Sismi
le indagini confermarono che quella macchina ce l'aveva portata Moretti
li!!
http://www.fisicamente.net/MEMORIA/index-593.htm
''Richiesto di spiegazioni il Sismi rovescia su magistratura e commissioni d’inchiesta una valanga di bugie: il Rus sarebbe un ufficio di “sostegno al personale di leva in servizio” (falso) e la stampatrice sarebbe stata venduta come “rottame” dal colonnello del Sismi Federico Appel a suo cognato Renato Bruni, per trentamila lire. In realtà tra i “rottami” di cui il Sismi si è liberato in quegli anni non risulta esserci
nessuna stampatrice. Inoltre la AB DIK 360 era stata comprata per dieci milioni e mezzo tre anni prima ed era ancora in ottime condizioni. Se la versione di Appel fosse vera egli dovrebbe almeno essere incriminato per peculato, cosa che non è accaduta. Ma tutta la versione del Sismi sui passaggi di mano della. stampatrice fino alla tipografia delle Br risulterà inventata a tavolino. E Moretti, dal canto suo, non ha mai dato una spiegazione convincente della provenienza della macchina.''

questo,caro radisol(insieme ai documenti fatti sparire al catasto ed al comune di Roma del reale possesso dell'appartamento dove era detenuto Moro,formalmente nelle disponibilità di Moretti,che si è sempre rifiutato di chiarire da chi ne avesse preso la disponibilità,chiarisce che dietro ci fossero pezzi dello stato!!)
taglia la testa al toro in quanto non spiegabili in altro modo..se non ipotizzando un coinvolgimento diretto dello stato o di pezzi di esso (come avvenuto da sempre negli episodi stragisti italiani)

lascia perdere fumore e depistanti teorie che cozzano contro la realtà dei fatti delle indagini e dei reali moventi,che come in ogni processo guidano sempre la ricerca della verità..
non facciamo che 30anni fa si dava credito alla teoria delle br ora siccome è chiaro come il sole che c'è di mezzo CIA e servizi segreti,arrivati in ritardo di 30anni vogliamo dire che ci sono altre teorie fallaci..
e cosi' all'infinito..

ciao


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radisol
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Bahhh .... l'appartamento in cui fu detenuto Moro, in Via Montalcini, era stato comprato in contanti l'anno prima da Anna Laura Braghetti, all'epoca iscritta al Pci, che poi sarà la "vivandiera" del covo durante il periodo del sequestro. I soldi utilizzati per l'aquisto provenivano dal riscatto pagato per il sequestro a Genova dell' armatore Costa.

Ritengo quindi più probabile che tu ti riferisca invece all'appartamento di Via Gradoli, questo preso in affitto già da un paio d'anni prima del sequestro Moro, dove risiedeva Moretti con la Balzerani, quello che fu scoperto per una stranissima perdita d'acqua che sembrava volutamente provocata dagli stessi occupanti.

La stampatrice in uso ad Enrico Triaca, il tipografo brigatista di Via Foà, fu procurata non da Mario Moretti ma dal falsario Antonio Chicchiarelli, personaggio effettivamente legato ai servizi segreti ( oltre che alla banda della Magliana) ed autore, tra l'altro, del falso comunicato brigatista che indicava nel lago della Duchessa il luogo dove sarebbe stato il cadavare di Moro.

Ma Triaca, peraltro immediatamente "pentitosi" dopo l'arresto, dichiarò che l'aveva appunto pagata 30.000 lire allo stesso Chicchiarelli che aveva dichiarato a sua volta che la stampatrice fosse provento di un furto.

L'ipotesi più realistica è che qualcuno all'interno dei servizi lucrasse sul materiale fatto sparire e che Chicchiarelli fosse semplicemente il ricettatore di questi furti .... così come è realistico che Chicchiarelli, al momento della vendita della stampatrice, nulla sapesse dell'effettivo ruolo di Triaca che all'epoca stampava di tutto, dai biglietti da visita alle partecipazioni di matrimonio.

Rimango della mia idea ... non c'è alcuna prova, parlando delle carte processuali, che la BR fossero "teleguidate" da alcuno, nè dal Sismi nè dalla Cia nè dal Mossad nè dal Kgb.

Ma, al di là di questo - non volendo continuare questa amena discussione per settimane e settimane - continuo a far notare che le BR, che fino al sequestro Moro non risulta abbiano avuto particolari aiuti da nessuno, successivamente al sequestro invece hanno ricevuto ingenti rifornimenti di armi sofisticate dai palestinesi di Al Fatah.

Perchè mai i palestinesi di Al Fatah avrebbero dovuto aiutare un gruppo manovrato da Israele ? Bella domanda ...

E su questa domanda chiudo, per quanto mi riguarda, la discussione ... inutile confrontarsi con "complottisti" convinti dei loro teoremi ... come voler far ragionare un Testimone di Geova ....


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Anonymous
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non mi va di rispondere oltre a chi non ha uno straccio di ipotesi credibile
e con i suoi ragionamenti contorti e che contraddicono fatti e resoconti delle indagini,cerca di trovare altre spiegazioni che non si reggono...
si chiama sofismo ed i politici sono espertissimi in questo..
puoi dire una qualsiasi cazzata e poi trovare argomentazioni che ritieni valide..ma chi ascolta o legge capisce che sono balle..se ha dati su cui ragionare..

quindi chiudo qui per evitare perdita di tempo ulteriore..quello che dovevo portare come prova(e tutti le possono verificare)le ho portate,il resto non interessa e consigliò a qualcuno di ampliare la conoscenza di quei fatti..non tanto deglio inutili teorie su possibili motivazioni molto care ai giornali depistratori di regime..

ciao


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radisol
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Non tengo fede al proposito di chiudere personalmente la discussione perchè, avendo studiato queste cose veramente ( e non limitandomi, come tanti, a leggere i libroni "complottisti" di Flamigni), sento l'esigenza di chiarire alcuni aspetti.

Se appunto si esce dai filoni complottisti in stile spy-story .... di Flamigni, Paolucci ecc. ecc...... nati dall'esigenza del Pci di cancellare dal proprio "album di famiglia" i brigatisti quando persino una dei carcerieri di Moro, la Braghetti, aveva in tasca la tessera dello stesso Pci ed un altro, Gallinari, l'aveva avuta precedentemente per molti anni ... filoni complottisti poi continuati a puro scopo di lucro da parte di certi personaggi anche quando, con la nascita del Pds, certe esigenze di partito erano ormai venute meno .... si scopre che la presunta onnipotenza militare delle BR era veramente un bluff ....

E che le stesse BR riuscirono a tenere per anni in scacco lo stato soltanto perchè anche le varie polizie, carabinieri, servizi segreti, magistratura erano a loro volta un bluff .... e forse in generale su questa inefficienza, magari anche voluta dal potere politico ed economico ma nel 1978 roba ormai vecchia di decenni e quindi non legata specificatamente alle BR o all' episodio Moro, può casomai esserci materia seria per "complottisti" ... altro che i teoremi di Flamigni ....

Il caso di Enrico Triaca ..... capacità politico/militari zero .... uno che ai tempi di Potere Operaio non interveniva mai alle riunioni .... uno che, sempre ai tempi di Potere Operaio, in un azione insieme a Morucci contro un garage della polizia riuscì a darsi fuoco da solo rimanendo, ricoperto di ustioni, ricoverato per mesi in una delle compiacenti cliniche di Spallone ( sempre a proposito del Pci e dell'album di famiglia ....)

Uno che tra le sue massime aspirazioni aveva quella di mettere veramente in piedi una tipografia per "svoltare" rispetto alla grigia esistenza di "desperado" sottoproletario di borgata ... uno che quindi approfitta del finanziamento delle BR per coronare il suo sogno, che pensa di poter passare indenne la vicenda del sequestro Moro del quale stampava i volantini brigatisti per poi avviare veramente una normalissima tipografia .... e che nel frattempo, nonostante può contare sul credito illimitato della Organizzazione ( il miliardo del sequestro Costa era stato di fatto interamente destinato all'operazione Moro), pensa bene di "fare la cresta" sull'acquisto delle attrezzature facendo credere alle BR di averle comperate nuove e rivolgendosi invece al falsario/ricettatore Chicchiarelli, suo compare di giovanili furtarelli ... Chicchiarelli che effettivamente usa le sue qualità di falsario lavorando anche per i servizi ma che a sua volta, sempre a corto di moneta, lucra pure sui materiali che qualche suo compare scribacchino sempre dei servizi gli fa avere facendoli furbescamente sparire dai magazzini di Via della Pineta Sacchetti .... uno, sempre Triaca, che appena lo prendono subito si "pente" - in epoca in cui la legge sui "pentiti" ed i suoi benefici ancora non esistevano - e racconta a Dalla Chiesa tutto quello, in verità ben poco, che sa ..... inguaiando i suoi amici borgatari dei "Tiburtaros" ma non essendo invece in grado di dire nulla di significativo sulle BR e su Moro ....

Di personaggi così ... di storie di bassa lega ... la vicenda delle BR romane è praticamente piena ...

E certo se polizia ed inquirenti vari fossero stati efficienti, se avessero seguito gli indizi veri invece di correre appresso pure loro ad un "complottismo" di bassa lega ( tra loro ci fu persino chi ipotizzò che Moro fosse tenuto prigioniero nell'ambasciata della Cecoslovacchia ... chi credette di riconoscere un mafioso calabrese o addirittura Toni Negri in Via Fani .... chi si inventò la presenza del mitico Carlos e non ricordo di chissà quale terrorista tedesco .... ) e celebrare pure loro l'inesistente onnipotenza delle BR per giustificare la loro totale incapacità non solo investigativa ma anche la totale incapacità di comprendere culturalmente il fenomeno .... probabilmente il rapimento Moro non ci sarebbe nemmeno mai stato .....

E dietro questa evidentissima miseria, umana prima ancora che politica, ci sarebbe secondo i "complottisti" nientemeno che Kissinger ..... che oltretutto, all'epoca del sequestro Moro, non era più al potere da circa un anno, avendo vinto le elezioni Usa nel 1977 il democratico Carter ....

Il resto è roba per i libelli della Kaos che tanto piacciono ai complottisti e che tanti soldini hanno portato in tasca ad ineffabili personaggi come Flamigni, ormai scaricati anche dagli ex Pci e quindi politicamente disoccupati ... o per le anime belle e manichee che hanno bisogno, ancora adesso, di credere che un fenomeno "scomodo" come le BR sia emanazione di chissà quale "complotto internazionale" ... e non una semplicissima, anche se magari un pò degenere, filiazione della peggior "tradizione comunista", stalinista ed anche togliattiana ..... e quasi completamente, invece, un "corpo estraneo" rispetto alla ricchezza culturale e politica dei movimenti antagonisti degli anni sessanta e settanta ....

P.S. Vedo che per l'ennesima volta sulla questione degli aiuti dei palestinesi di Arafat alle BR negli anni ottanta ... questi sì accertati nei vari processi .... nessuno ha mai niente da rispondere .... fosse perchè questa storia delle armi palestinesi ( con il conseguente inevitabile o.k. dell'Urss ) fa saltare tutti i teoremi ?


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