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Così ElPais vede l'Italia: la Repubblica dei corrotti


helios
Illustrious Member
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L'OCCHIO SPAGNOLO
La Repubblica dei corrotti
Così El Pais vede l'Italia. E ipotizza uno scenario greco.

Unire scandali per corruzione, fragilità politica, insulti tra ministri, interviste velenose e sentenze della magistratura attese da 20 anni. Mescolare bene ed ecco servita la tempesta perfetta. Ovvero, quella che si sta abbattendo sull’Italia.
La tormenta è resa tremendamente preoccupante dall’attacco speculativo di venerdì 8 luglio e dall’aumento inesorabile e nemmeno troppo lento dallo spread - la differenza tra i rendimenti - dei titoli di Stato poliennali italiani e quelli tedeschi. Due elementi sufficienti e produrre un timore diffuso e inconfessabile: si tratta di una rapida discesa agli inferi. O, per dirla con le parole del quotidiano spagnolo El Pais, «di uno scenario alla greca». Causato «dalla quasi totale perdita di fiducia internazionale e dall’incapacità di guardare al futuro della nazione: d’altra parte, nell’ultimo decennio solo Haiti e lo Zimbabwe sono cresciuti meno del Belpaese».
L'Italia è troppo grande o forse troppo corrotta per essere salvata

A Madrid non sono stati leggeri nel valutare l’Italia e il momento delicatissimo che il Paese sta attraversando, economicamente e politicamente. E non si sono tirati indietro nemmeno nell’analizzare responsabilità e possibili sviluppi.
Miguel Mora, corrispondente del Pais e ottimo conoscitore delle dinamiche romane, ha ricordato il significato pesante della sentenza sul Lodo Mondadori e l’impatto sui mercati già pesantemente sotto attacco. «La decisione della corte a distanza di 20 anni certifica che Berlusconi fondò il suo impero editoriale grazie alla corruzione di un giudice: una nuova perdita di credibilità che arriva nel momento peggiore possibile».
Il premier - ha ricordato il giornalista - ha taciuto sia sabato 9, sia domenica 10 luglio. Un silenzio necessario ad arginare i danni, mentre la Consob si riuniva per cercare di limitare le perdite ampiamente previste per la mattinata di lunedì, puntualmente arrivate, intervenendo sulle vendite allo scoperto.
L'ITALIA AL BIVIO. Eppure, la rara continenza verbale di Berlusconi non è certamente più sufficiente a calmare le acque. «La domanda che si fanno coloro che guardano con panico questo mix indemoniato di irresponsabilità politica e debolezza economica è se l’Italia sia, in questo momento, troppo grande per cadere o troppo corrotta per sopravvivere», ha scritto il Pais. «La risposta, nel Paese che è continua a essere la settima potenza mondiale e il secondo esportatore europeo, pare non essere chiara nemmeno all’opposizione».
L’Italia si regge sulla corruzione e sull'evasione

A chi osserva da molto tempo l’evolversi delle vicende italiane, non è sfuggito il fatto che il leader dell’opposizione, Pier Luigi Bersani, non abbia ancora proposta alcuna soluzione concreta per il Paese. E l’immobilità della situazione, per non dire il regresso delle condizioni italiane dopo «20 anni di berlusconismo e dieci di esecutivi guidati dal magnate milanese», lascia immaginare un solo scenario possibile: una crisi sul modello della Grecia.
L’EVASIONE TOLLERATA. Lo dicono i numeri, gli attacchi in Borsa, la crescita asfittica per non dire assente. Ma, secondo il Pais, lo dice soprattutto la corruzione, «prima gamba del sistema di potere instaurato da Berlusconi».
Un fenomeno che, oltretutto, va di pari passo con «un’evasione fiscale folle, e nonostante questo tollerata, talvolta addirittura incentivata: basti pensare alle tre amnistie fiscali varate in nove anni, accolte come un regalo dalla mafia», ha scritto ancora il quotidiano spagnolo.
TANDEM INCAPACE. «Berlusconi e Tremonti si odiano oggi, ma hanno lavorato insieme per un decennio, i risultati ottenuti sono di entrambi», ha puntualizzato Mora.
Precisione utile a una riflessione finale: «Tremonti si ritiene il re del rigore e della contenimento della spesa, eppure è stato incapace di mettere mano alla terza “gamba” greca che terrorizza l’Europa: un debito pubblico che vola al 120% del Prodotto interno lordo».
Lunedì, 11 Luglio 2011

http://www.lettera43.it/economia/macro/20779/la-repubblica-dei-corrotti.htm


Citazione
dana74
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vero, corrottissima l'Italia fino all'inimmaginabile...tutta tutta come la Ue..

a sua immagine e somiglianza eh eh


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lucval
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Una svolta per l'Italia:
1) Uscita dall'UE;
2) Pagamento del debito solo a persone fisiche e giuridiche residenti in Italia, se capienti, anche all'estero con l'eccezione degli istituti finanziari non italiani (che rimarrebbero a bocca asciutta);
3) Stampa altra moneta nazionale.
In 5 anni supereremmo anche gli USRaeliani.


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bgfra
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Una manica di stronzate fiorite , ma che stiano zitti ! Fanno ancora piu' schifo di noi in Spagna; Ci vado tutti i mesi da 10 anni per una settimana e purtroppo ho visto la loro decadenza tramite un sedicente politico di sinistra Zapatero. Piano piano ha demolito tutto le garanzie sociali, ora siamo arrivate ai licenziamenti per un ipotetica previsione di perdita futura con un indennizzo di 20 giorni l'anno , partendo dagli originali 45. E che dire del debito pubblico venduto in pompa magna alla Cina , oppure del referendum per la costituzione europea fatto in sordina (70 per cento di si , si omette sembre di dire che hanno votato solo il 30 per cento degli aventi diritto). Gli spagnoli che conosco vivono nel terrore di perdere il lavoro. Almeno noi abbiamo dei buffoni al governo , questo lo sappiamo già da soli.


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bgfra
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Post: 6
 

Uno dei sette paesi europei dove hanno in vigore una legge che manda in galera i revisionisti, da morire dal ridere quando tutti , ma proprio tutti gli spagnoli con cui ne ho parlato non sapevano neppure di cosa si trattasse.


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