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Datagate: Letta non chiede spiegazioni a Kerry


helios
Illustrious Member
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Datagate: Letta non chiede spiegazioni a Kerry
Nonostante le rivelazioni di Le Monde secondo cui ci sarebbero anche cittadini italiani tra le persone spiate dal governo Usa, il premier liquida la faccenda in pochi minuti.

Desk7
mercoledì 23 ottobre 2013 15:33

Il Datagate sta sconquassando le cancellerie di tutta l'Europa che conta ma sembra non riguardare l'Italia. O per lo meno questa è l'impressione che lascia trapelare l'atteggiamento remissivo del presidente del Consiglio, Enrico Letta, che durante l'incontro con il segretario di Stato Usa, John Kerry, in pochi minuti ha liquidato la questione in un'atmosfera che ha del surreale. Sebbene gli arrivino pressioni anche dal suo stesso partito, affinché alzi almeno un sopracciglio, Letta si è mostrato palesemente passivo accontentandosi delle dichiarazioni di circostanza.

"Il nostro obiettivo è quello di trovare il giusto equilibrio tra la protezione della sicurezza e la privacy dei nostri cittadini" si è limitato a dire "con grande chiarezza" Kerry al premier Enrico Letta quando oggi hanno "brevemente" affrontato la questione del Datagate a Palazzo Chigi. Le stesse fonti interne all'ambasciata di via veneto hanno aggiunto che questo lavoro di ricerca di equilibrio "proseguirà come proseguiranno le nostre strette consultazioni con i nostri amici, inclusa l'Italia".

"Sulle attività di spionaggio della NSA il Governo intervenga per accertare se la raccolta dei dati abbia coinvolto anche cittadini italiani'', aveva chiesto Ettore Rosato del Pd. "Si discute ormai da tempo della gravità di questa vicenda - ha aggiunto il deputato che fa parte del ufficio di presidente del gruppo Pd alla Camera - è bene che anche l'Italia chieda un chiarimento, così come sta facendo la Francia". Rosato ha quindi ricordato che "anche l'ex presidente del Copasir D'Alema ha voluto sottolineare che noi non abbiamo mai concesso agli Stati Uniti di intercettare le telefonate dei cittadini italiani. Se questo fosse accaduto ci troveremmo di fronte ad una grave violazione della nostra sovranità". Ma il presidente Letta pare non curarsene.

Eppure, dopo le rivelazioni di Le Monde sulle intercettazioni telefoniche in Francia, si fa sempre più probabile l'ipotesi che nel mirino delle spie americane ci fossero anche le utenze private e corrispondenze di posta elettronica italiane. Ieri, Claudio Fava, deputato di Sel e membro del Comitato parlamentare di controllo sui Servizi (Copasir), ha riferito il contenuto di una serie di incontri che dal 29 settembre al 4 ottobre scorsi, una delegazione del Copasir ha avuto a Washington con i direttori delle agenzie di intelligence americane e con i componenti delle commissioni di controllo sui Servizi di Congresso e Senato Usa.

Per far luce sulla vicenda e per ascoltare la posizione del sottosegretario con delega alla sicurezza Marco Minniti, domani si riunirà il Copasir. "'Faremo pressioni sul Governo perché ci sia chiarezza", ha detto il presidente del Copasir Giacomo Stucchi in un'intervista radiofonica. "In questo momento siamo nel campo delle ipotesi" ha aggiunto. "Negli Stati Uniti dicono che non tutto quello che sta mostrando Edward Snowden è reale. È peraltro importante che il Copasir sia messo nelle condizioni di poter capire quello che è successo e questo sarà chiesto al sottosegretario Minniti in audizione".

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=50458&typeb=0&Datagate-Letta-non-chiede-spiegazioni-a-Kerry


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Truman
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Ma Letta è andato da Kerry a prendere ordini, non a chiedere spiegazioni.
Da bravo Quisling queste domande non le fa. Siamo uno stato suddito ed il padrone fa ciò che vuole.

E poi, che domande si vorrebbero fare?
Se intercettano Germania e Francia certamente intercettano anche noi. Non è il caso di metterli in imbarazzo, tanto non hanno alcuna intenzione di smettere.

Se poi Letta fosse in qualche modo rappresentante del popolo italiano, potremmo anche chiedergli qualcosa, ma alle ultime elezioni gli elettori hanno così votato:
- il 30% non voleva Berlusconi ed ha votato Bersani premier
- il 30% non voleva "i comunisti" (eventualmente riciclati in piddini) ed ha votato berlusconi
- il 25% non voleva né i piddini, né Berlusconi, ed ha votato Grillo
- il 10% ha votato Monti
- il 10% sono voti dispersi.
In generale c'era una richiesta di rinnovamento della politica.
Ci siamo beccati Napolitano resuscitato e Letta, cioé PD+PdL, il che va contro il 90% degli elettori (supponendo che quelli favorevoli a Monti siano favorevoli a Letta).

Insomma Letta non ha niente a che vedere con il popolo italiano e lo dimostra tutti i giorni.


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clausneghe
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1251
 

Cosa vuoi che possa dire o fare questo Balivo di basso profilo. Può solo leccare sperando di non prendersi una bastonata dal Padrone 😉


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14379
 

ma che malpensanti, si fida di Obama che ha detto che adesso fa la raspata all'NSA e si fida......voi no? 😆

Obama punisce l'NSA

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=64371


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Truman
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Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

ma che malpensanti, si fida di Obama che ha detto che adesso fa la raspata all'NSA e si fida......voi no?

Per questa volta ho una moderata fiducia nella CIA. Si, proprio la Central Intelligence Agency. Tutta la storia delle intercettazioni sembra essere una guerra interna tra CIA ed NSA, dove la seconda in questo momento viene bastonata.

Evidentemente un lieve effetto collaterale è che la CIA si rafforza.


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Tashtego
Honorable Member
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Post: 675
 

Quando mammoLetta incontra l'impero al massimo lo mettono a reggere la sputacchiera. Questo sarebbe il presidente del consiglio di uno stato sovrano. .. Qui non è più possibile non vedere e non capire. I fatti sono alla luce del sole, chi li nega è in malafede.


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