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De Magistris querela l'Espresso "Copertina vergognosa


Onofrio
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De Magistris annuncia querela contro l'Espresso per un miliardo di euro: "Copertina vergognosa"

Un miliardo di euro. È il risarcimento che il Comune di Napoli chiederà come risarcimento al settimanale l'Espresso per il titolo della copertina di oggi "Bevi Napoli e poi muori". Una copertina "vergognosa che merita una risposta immediata", ha dichiarato il sindaco Luigi De Magistris, che ha parlato di "un attacco premeditato contro Napoli", attraverso l'uso di un "titolo diffamatorio" che può avere effetti devastanti sull'opinione pubblica, "come un proiettile". Per questo l'amministrazione chiederà all'Avvocatura comunale di agire per vie legali, chiedendo un risarcimento di un miliardo di euro.

L'acqua della città partenopea, ha attaccato De Magistris in apertura del suo intervento in Consiglio comunale, "è la più controllata d'Italia", ma quella realizzata da l'Espresso "non è un'inchiesta, non è una pagina di buona informazione. Io - ha proseguito - mi farei ammazzare per l'indipendenza della magistratura e dell'informazione, ma di fronte a copertine simili ci sarà una reazione dura". Poi ha inviato un messaggio al direttore del settimanale: "Napoli ha i suoi problemi che non sono peggio di quelli del luogo in cui il direttore di questo settimanale vive, lavora e guadagna un sacco di soldi".

La replica dell'Espresso non si è fatta attendere: "Prima di annunciare querele - scrive il settimanale in una nota - sarebbe opportuno accertare se questi rischi individuati nel 2011 sono stati eliminati, partendo proprio dall'analisi di quello che esce dai rubinetti. Per poi estendere i riscontri ai vapori di gas tossici individuati nel terreno e alla situazione dell'aria, dove sono state scoperte sostanze cancerogene bandite da decenni".

"Nel dossier dell'Us Navy, fondato su ricerche costate 30 milioni di dollari - sottolinea l'Espresso - sono esaminati anche i risultati dei controlli sulla rete idrica dei tecnici dell'Arin, che vengono ritenuti per metodologia e tecniche della campionatura non comparabili agli standard statunitensi. Per questo i test sono stati ripetuti dagli specialisti americani per valutare i livelli di 241 sostanze potenzialmente pericolose per la salute. Mentre, come riportato dal nostro giornale, le sorgenti che riforniscono gli acquedotti campani sono tutte di buona qualità, i risultati sull'acqua dei rubinetti presentano dati allarmanti". Anche a Napoli "stando a questo studio, il 57 per cento dei rubinetti esaminati 'pone rischi non accettabili' per la salute". Per questo "L'Espresso ribadisce quanto pubblicato, che si basa sui risultati dell'unico studio scientifico condotto sugli effetti dei rifiuti tossici in Campania" e chiede che le autorità "diano risposte chiare".

L'inchiesta del settimanale già ieri aveva provocato diverse polemiche, tanto da spingere il consigliere regionale campano del Pse Corrado Gabriele a presentare un esposto-denuncia "per allarme procurato" alla Procura di Napoli. Gabriele aveva chiesto di valutare "la preventiva esclusione" o "il successivo ritiro" dalla distribuzione cartacea e digitale del settimanale.

http://www.huffingtonpost.it/2013/11/15/de-magistris-querela-espresso-_n_4282352.html?utm_hp_ref=italy&ir=Italy


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