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Democrazia Sociale con l'avv. Trupiano


Antonella
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Inoltro questo testo, che è un'analisi politica di Democrazia Sociale, il futuro partito con l'avvocato Vittorio Trupiano. Chi volesse approfondire sull'operato dell'avvocato, può ad esempio anche leggere alcune interviste a lui nel sito da me gestito: www.antonellaricciardi.it.
Molti saluti.
Antonella Ricciardi
giornalista pubblicista

Pochi, ed ancor meno nelle ultime generazioni, sanno che un pennivendolo di regime qual è lo scrittore cunense Giorgio Bocca, nel lontano 4 agosto 1942 titolò dalle pagine de "La Pronincia Granda", giornale tuttora in vendita specie in Piemonte, quanto segue:"Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa prima della guerra attuale. La vittoria degli avversari solo in apparenza, infatti, sarebbe una vittoria degli ebrei. A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l'idea di dovere, in un tempo non lontano, essere schiavo degli ebrei?".
Sì, proprio così, Giorgio Bocca, lo stesso, giusto per intenderci, di"Napoli siamo noi", libraccio intriso di becero razzismo - Bocca ce l'ha nel sangue - antimeridionalista, che andava posto sotto sequestro giudiziario "di ufficio" e che, viceversa, è rimasto in edicola nonostante una mia specifica richiesta in tal senso.
Nel libraccio ante richiamato, tra l'altro, si scrive di un eccidio di ben quattro Carabinieri sulla tangenziale di Napoli, morti, massacrati dalla camorra, e lasciati sul selciato tra l'indifferenza dei cittadini napoletani.
Per fortuna, per somma fortuna, a tanto non siamo ancora giunti, l'eccidio non c'è mai stato, la frode nei confronti del lettore è evidente quanto impunita, così come impunito è il suo odio per i meridionali, per quel serbatoio di cultura, di intelligenza viva, di creatività ed anche di menagerialità trapiantata soprattutto al Nord e che ha risollevato il Paese dalle ceneri dell'ultima guerra mondiale.
Bocca, nonostante non abbia mai rinnegato, nè poteva farlo, il suo passato fascista, è addirittura il simbolo della intellighentia della sinistra, è un simbolo vivente dell'antifascismo.
Ma non è stato il solo a rinnegare il suo credo fascista.
Corriere della Sera, 5 luglio 1941 - Curzio Malaparte: "Basta spingersi nei quartieri poveri (di Jassy) per rendersi conto del pericolo sociale che rappresenta la enorme massa del proletariato giudaico. E' infatti dai miseri tuguri di quei quartieri che sono partite le prime fucilate contro i soldati".
In rapida carrellata, voglio ricordare Guido Piovene (sempre sul Corriere della Sera, 1 novembre 1938): "Si deve sentire d'istinto, e quasi per odore, quello che v'è di giudaico nella cultura. Gli ebrei possono essere solo nemici e sopraffattori della nazione che li ospita. Di sangue diverso e coscienti dei loro vincoli, non possono che collegarsi contro la razza ariana. L'enorme numero di posizioni eminenti occupate in Italia dagli eberi è il risultato di una tenace battaglia", Aldo Moro (si avete letto bene: 1943 da Storia Illustrata, gennaio 1998, pag. 45): "La razza è elemento biologico che, creando particolari affinità, condiziona l'individuazione del settore particolare dell'esperienza sociale, che è il primo elemento discriminatorio della particolarità dello stato", Benigno Zaccagnini (Santa Milizia - settimanale - 11 febbraio 1939, articolo "Problemi razziali: il meticciato"): "La razza può considerarsi come un termine intermedio tra individuo e specie, cioè fra due termini opposti, intendendo la specie, nel suo significato biologico, come la somma di tutti gli individui capaci di dare fra loro fecondi incroci".
Non voglio continuare all'infinito, eppure il materiale non mi manca, ma permettetemi di chiudere, per ora, con Paolo Molinelli, Corriere della Sera, 11 giugno 1939: "Gli ebrei appaiono tutti uguali, come i cinesi, come i cavalli, adeguati agli incroci consaguinei, dall'eguale vita, dagli uguali squallidi orizzonti..sono miserabili..sono oggi quattro milioni, prolifi e straordinariamente resistenti nonostante le miserabili condizioni di vita".
Vi basta per ora?
Quelli che ho appena citati sono tutti considerati eroi, padri della resistenza, e fondatori della Costituzione repubblicana.
Già si possono trarre alcune considerazioni.
La quasi totalità degli italiani era fascista, quella più indottrinata, appena citata, come considerarla?
Sono o non sono i mandanti dello sterminio degli ebrei, visto e considerato che specie nel '38 Hitler subiva ancora il carisma di Mussolini?
Possibile non sapere nella confinante (per via dell'Austria) Italia, dello sterminio già in atto?
O, piuttosto, sterminio non c'è stato, almeno nelle proporzioni narrateci?
Sbaglio, o era comprovato che Saddam possedesse micidiali armi di sterminio di massa, salvo aver assistito all'uso solo di quelle anglo-americane, e salvo, per rimanere in Iraq, aver assistito a torture, specie a sfondo sessuale, sugli irakeni, al cui confronto la più insensibile delle SS sarebbe impallidita?
E questo è solo quanto ci hanno lasciato vedere, chi sa quant'altro verrà, se verrà, a galla!
Ma torniano a noi.
Ora c'è la democrazia, e con essa tra i più autorevoli rappresentanti della Nazione, un transessuale, diversi sovversivi, ma soprattutto tantissimi ipocriti mangioni, di diversa "etnia" politica, uniti solo dal Dio Potere.
Gli scrittori che ho citato in premessa a distanza di pochissimi anni hanno espresso solidarietà incondizionata agli ebrei, hanno condannato il fascismo, cioè loro stessi, hanno addirittura spalancato le braccia ai negri, altro che meticci!
Che ciò vi faccia riflettere sui concetti di storia e di politica, perchè poi alla fine, a morire o in galera, ragazzi, ci andate sempre e solo voi, loro, invece, stanno sempre al potere, come ad esempio quello lì, Bertinotti, che a morire ci manda i non global, salvo, poi, presiedere la Camera dei Deputati di un Parlamento che all'unisono ha ribadito lealtà all'Alleanza atlantica e che non ha spostato di un millimetro le famigerate basi Nato, ed ancor meno gli arsenali atomici degli americani!
Ma dove i neocomunisti hanno dimostrato di essere addirittura maniacali è nella loro più o meno dichiarata simpatia nei confronti dell'Islam.
Oggi, è notorio, l'ala armata e fondamentalista dell'Islam, è soprattutto anti americana e, quindi, i comunisti, atei per..fede, non disdegnano amori folli verso quanti appena pochi anni orsono hanno gasato in massa.
Ricordate Kabul?
Tutto l'onore ed il rispetto, quindi, alla resistenza sunnita, espressione di un regime prevalentemente laico, almeno in Iraq, ma attenzione agli sciiti, essi hanno sempre odiato l'Occidente, Roma compresa, vorrà dire che chi apre le porte della Nazione ai mussulmani un giorno dovrà assumersi anche la responsabilità di tale scelta.
E sarebbe ora di finirla anche con l'utopia dell'Europa unita.
Ma cosa ho in comune con un inglese?
Ci torneremo presto sull'argomento.
Saluti italiani, tutto il resto non mi appartiene per cultura, vocazione, tradizione e storia, quella vera, quella vissuta e per quanto non vissuta desumibile dalle altrui cialtronate.
Vittorio Trupiano


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