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C’impedirono di ascoltare Mitrokhin


Tao
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"E ci negarono il testo originale del suo rapporto". La testimonianza di uno storico, che fu consulente della commissione parlamentare presieduta da Guzzanti

La maggioranza degli italiani sa assai poco della Commissione d’inchiesta parlamentare sul rapporto che la spia del Kgb Vassiliy Mitrokhin portò in Gran Bretagna dopo il crollo dell’impero sovietico. In questi giorni l’assassinio di Alexander Litvinenko, amico d’uno dei consulenti della commissione parlamentare, guidata nella scorsa legislatura dal senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti, ha innescato uno scandalo politico-spionistico di grandi dimensioni. Ora il ministro dell’Interno Amato vuol aprire indagini sull’attività espletata e uno dei membri della commissione come l’on. Bielli sottolinea che il consulente nominato dal presidente, quel Mario Scaramella che a Londra parla e fa parlare di sé, non ha i titoli indicati all’assunzione e appare un personaggio un po’ avventuroso, per non dire altro.

Con intento politico più che conoscitivo
La commissione, come quella su Telekom Serbia, apparve fin dall’inizio come un paradosso: le commissioni d’inchiesta durante l’età liberale, poi anche in quella repubblicana, sono state formate sempre per la richiesta dell’opposizione di accertare fatti di generale interesse politico e istituzionale condiviso da tutto il Parlamento. Fu il caso della commissione Antimafia negli Anni 60, di quelle sulla miseria negli Anni 50, sul caso Sindona negli Anni 80. Durante i governi Berlusconi, accanto ad altre di questo genere, vennero create dalla maggioranza e dal governo le commissioni su Telekom Serbia e sull’affare Mitrokhin per accertare fatti che si addebitavano alla precedente maggioranza e con l’intento, politico più che conoscitivo, di colpire i leader del centro-sinistra: da Prodi a Fassino, a D’Alema, ad altri esponenti della coalizione divenuta opposizione con la sconfitta del 2001. A proposito del caso Mitrokhin, l’intento era d’indagare se i governi di centro-sinistra avevano ostacolato la diffusione in Italia delle notizie contenute nel rapporto della spia sovietica e i nomi degli agenti dei servizi segreti sovietici. Di qui la Commissione iniziò e portò a termine una lunga serie di audizioni dei servizi segreti italiani che il presidente Guzzanti sospettava avessero indagato poco sul rapporto per compiacere i governi di centro-sinistra.

Quel testo «integrato e arricchito»
Nominato (gratuitamente, sia chiaro) consulente della Commissione da parte dell’opposizione di centro-sinistra, ebbi modo di verificare alcuni elementi di quel lavoro che oggi vale la pena comunicare. Il primo è l’opposizione tenace del presidente Guzzanti e della maggioranza di centro-destra a consentire alla commissione d’incontrare Mitrokhin che viveva a Londra sotto altra identità e che avrebbe potuto riferirci le circostanze e i modi di formazione del testo che - ci fu comunicato - era stato integrato e arricchito, per così dire, da altre notizie sia nella versione del testo inglese da parte di quei servizi, sia in quella italiana da parte dei nostri. Il secondo è la richiesta formale dell’opposizione, sempre respinta dalla presidenza e dalla maggioranza, di ottenere e poter leggere il testo originale russo del rapporto Mitrokhin. Elemento di grande importanza di fronte alla dichiarata integrazione e manipolazione delle traduzioni inglese e italiana. Ma negato ripetutamente, fino alla fine, da chi guidava i lavori della commissione. L’uno e l’altro rifiuto non hanno avuto mai risposta dal presidente della Commissione né dai mezzi di comunicazione di massa che durante quei cinque anni si sono distinti per il silenzio e la reticenza che hanno circondato quel lavoro, se si eccettua il quotidiano della famiglia Berlusconi che ha fornito di quando in quando alcunI scoop assai poco consistenti. Negli ultimi due anni la Commissione poté continuare i suoi lavori, ma si occupò di vicende diverse come l’affare Moro o il terrorismo «rosso», che con il rapporto Mitrokhin avevano un legame tutt’altro che diretto.

Nicola Tranfaglia
Fonte: www.lastampa.it
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71.2.06


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