da www.agi.it
(per la cronaca l'Agi, almeno negli anni '60, era controllata dall'ENI, sempre attivissima in ogni fase della sua storia, a influire in vari modi sull' informazione n.d.r.)
Descalzi (A.D. ENI): "Restiamo in Libia, senza di noi il paese si spengerebbe"
Roma - Alla Libia, oggi, "Eni fornisce il 100% del gas per generazione elettrica e il 50% per le utenze domestiche". Lo ha detto l'Ad di Eni Claudio Descalzi in una intervista all'Avvenire. "Mai pensato di lasciare, neanche nei momenti piu' critici. Garantiamo l'energia a tutte le parti in causa, ma soprattutto a tutta la popolazione. Se lasciassimo, faremmo un danno al Paese", ha aggiunto.
Inchiesta Potenza, "a Viggiano best practice rispettate"
"Parigi non basta, proponiamo modello low carbon"
Cambiando argomento, l'ad nel corso dell'intervista ha parlato anche di lotta ai cambiamenti climatici. "Stiamo attraversando un cambiamento epocale che ci dovrebbe portare verso un futuro low carbon - ha osservato - la maggioranza delle emissioni, circa il 70%, e' legata ai consumi energetici. L'umanita', insomma, deve trovare un rimedio. Presto. A partire dai signori dell'energia". Per Descalzi "la Cop 21 di Parigi e' stato un successo, perché ha visto per la prima volta l'impegno di 195 Paesi al mondo. Ma in assenza di obiettivi unici e regole comuni, non riuscira' a impattare significativamente sulla riduzione delle emissioni. Non possiamo piu' aspettare: in un sistema energetico in crescita, abbiamo bisogno di fonti competitive e accessibili a tutti per favorire lo sviluppo preservando al contempo l'ambiente".
Questa dichiarazione conferma quanto ho scritto negli ultimi tempi su ENI e Libia.
Guerra in Libia, un grande affare per ENI e Italia ?
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3e1
Guerra civile in Libia e responsabilità dell' ENI
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o48296
Marcopa
Ma che sensibilità verso le popolazioni locali e verso l'ambiete che ha questo Descalzi. Ma è mai stato a visitare i suoi insediamenti nel delta del Niger?
Della serie: Kerry fa scuola!
Questa dichiarazione conferma quanto ho scritto negli ultimi tempi su ENI e Libia.
Guerra in Libia, un grande affare per ENI e Italia ?
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3e1
Guerra civile in Libia e responsabilità dell' ENI
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o48296
Marcopa
La responsabilita' della guerra civile in Libia e' dei promotori dell' intervento del 2011, questo va da se'. Ora qualcuno dovrebbe spiegare se l'ENI ha pure la responsabilita'di questo...
La tesi del mio articolo era questa
in quel momento in Libia la guerra civile era tra due governi,
le cui milizie armate era sostenute finanziariamente dai proventi del petrolio e del gas,
le imprese petrolifere operanti in Libia pagavano la percentuale alla Banca centrale libica che a sua volta divideva i proventi tra i due governi
che a loro volta invece di scuole ed ospedali finanziavano la guerra,
pagavano combattenti, e non medici o maestri, con i soldi provenienti da Eni e altre imprese petrolifere.
Tra queste milizie armate finanziate da petrolio e gas prodotto da noi, c' erano e probabilmente ci sono ancora milizie islamiche, più o meno vicine all' Isis ed Al Qaeda.
Questa mia tesi espressa a poche centinaia, ma uno di questi pezzi ha avuto qualche migliaio di lettori, è stata ipotizzata anche da Gad Lerner e da qualche giornale statunitense.
Meritava sostenitori più numerosi ed autorevoli,
ma è sempre valida e continuo a proporla.
in quel momento in Libia la guerra civile era tra due governi,
le cui milizie armate era sostenute finanziariamente dai proventi del petrolio e del gas,
le imprese petrolifere operanti in Libia pagavano la percentuale alla Banca centrale libica che a sua volta divideva i proventi tra i due governi
che a loro volta invece di scuole ed ospedali finanziavano la guerra,
Beh, c'e' una bella differenza fra quello che dice e la responsabilita' della guerra civile in Libia!
Tra l'altro non e' chiaro a quali conclusioni voglia portare il discorso: forse la dismissione di tutte le attivita' in Libia?
L'italia importa il 90% del gas: il 45% dai cattivissimi russi, il 20% dagli algerini, il 9% dalla libia, il 9% dal qatar, il resto è fritto misto
Il petrolio invece arriva per il 42% dai paesi dell'ex Unione Sovietica, l'11% dall'arabia ed il 12% dall'Iraq, dalla libia circa il 7%, ed il resto è fritto misto.
http://www.reporternuovo.it/2015/02/24/petrolio-e-gas-naturale-da-dove-e-quanto-importa-litalia/ (dati del 2013)
Se i francesi o gli inglesi ci fregassero le nostre lucrose concessioni cinquantennali toccherebbe pagare un 10% in più per il bidè con l'acqua calda delle signore brianzole, torinesi e romane con la puzza sotto al naso.
Cosa vale di più, un bidè con l'acqua fredda o un paio di milioni di libici massacrati e costretti a scappare/morire in mare o nel deserto?
Cosa vale di più, un bidè con l'acqua fredda o un paio di milioni di libici massacrati e costretti a scappare/morire in mare o nel deserto?
Piu' di tutto, in assoluto, vale la retorica insulsa.
Cosa vale di più, un bidè con l'acqua fredda o un paio di milioni di libici massacrati e costretti a scappare/morire in mare o nel deserto?
Piu' di tutto, in assoluto, vale la retorica insulsa.
Hai ragione: la insulsa retorica sui pozzi della libia è la stessa insulsa retorica del gasdotto che partendo dal Qatar avrebbe attraversato l'Arabia saudita, la Giordania e la Siria per arrivare in Turchia e di qui in Europa.
http://www.nigrizia.it/notizia/gasdotto-ci-cova
Peccato che quattro siriani cenciosi si sono rifiutati di concedere il passaggio manco fossero dei contadini cenciosi della bassa che non vogliono i tralicci dell'enel nei campi di grano. E proprio come l'Enel che "impone la servitù di passaggio" qualcuno ha cercato di imporre la sua "servitù di passaggio" massacrando qualche milione di siriani pur di far passare l'oleodotto e vendere un pò di gas per consentire agli europei di farsi un bidè caldo ogni sera.
Perchè alla fine è questo che conta in europa: comprare gas e petrolio a basso costo e chiudere gli occhi su cosa accade per portarlo a casa nostra.
ps. E' appena il caso di evidenziare che il "bidè caldo" è ovviamente una metafora, o se si vuole una iperbole, per esprimere quanti benefici noi otteniamo dal disporre di tanta energia a costi tutto sommato ragionevoli.
doppio
Cosa vale di più, un bidè con l'acqua fredda o un paio di milioni di libici massacrati e costretti a scappare/morire in mare o nel deserto?
Piu' di tutto, in assoluto, vale la retorica insulsa.
Hai ragione: la insulsa retorica sui pozzi della libia è la stessa insulsa retorica del gasdotto che partendo dal Qatar avrebbe attraversato l'Arabia saudita, la Giordania e la Siria per arrivare in Turchia e di qui in Europa.
http://www.nigrizia.it/notizia/gasdotto-ci-covaPeccato che quattro siriani cenciosi si sono rifiutati di concedere il passaggio manco fossero dei contadini cenciosi della bassa che non vogliono i tralicci dell'enel nei campi di grano. E proprio come l'Enel che "impone la servitù di passaggio" qualcuno ha cercato di imporre la sua "servitù di passaggio" massacrando qualche milione di siriani pur di far passare l'oleodotto e vendere un pò di gas per consentire agli europei di farsi un bidè caldo ogni sera.
Perchè alla fine è questo che conta in europa: comprare gas e petrolio a basso costo e chiudere gli occhi su cosa accade per portarlo a casa nostra.
ps. E' appena il caso di evidenziare che il "bidè caldo" è ovviamente una metafora, o se si vuole una iperbole, per esprimere quanti benefici noi otteniamo dal disporre di tanta energia a costi tutto sommato ragionevoli.
Anche qui il paragone e' fuori luogo. La colpa non e' dell'europeo in se' che ha voglia di farsi il bide' caldo.
Retorica insulsa reload.
E' appena il caso di evidenziare che il disastro della Siria e' stato causato da qualcuno che ha piacere di imporre all'Europa quali devono essere i suoi fornitori, che convenga a noi oppure no (di solito no). Per la qual cosa hanno sabotato un tubo chiamato south stream (dove, guarda un po' partecipava anche ENI!), cioe' tanti bide' caldi e tanti affaroni senza morti ammazzati.
(Tra parentesi, i siriani cenciosi hanno resistito e non hanno fatto la fine della Libia perche' hanno, se dio vuole, ricevuto una aiutino esterno)
Quindi il problema non origina dalla signora che vuol farsi il bide' caldo.
E' una "reductio" insulsa, appunto.
Cosi' come non l'ENI "responsabile" della carneficina libica (come spararsi sui piedi).
Percio', comprare gas e petrolio a basso costo non e' affatto questo lo scandalo, visto che se fosse veramente cosi' semplice, ci guadagnerebbero tutti: Europa, Russia,Iran, Libia, e fornitori vari. Ecco... magari alcuni altri fornitori un po' meno. Dopotutto, impiegare 4 o 5 anni e mld e mld per distruggere la Siria non e' precisamente quello che si dice basso costo.
Mi sa che deve rifocalizzare un po'.
Nooooo! ❗ Il bidet non me lo tocchi, MarioG!! ❓ 😈
in quel momento in Libia la guerra civile era tra due governi,
le cui milizie armate era sostenute finanziariamente dai proventi del petrolio e del gas,
le imprese petrolifere operanti in Libia pagavano la percentuale alla Banca centrale libica che a sua volta divideva i proventi tra i due governi
che a loro volta invece di scuole ed ospedali finanziavano la guerra,
Beh, c'e' una bella differenza fra quello che dice e la responsabilita' della guerra civile in Libia!
Tra l'altro non e' chiaro a quali conclusioni voglia portare il discorso: forse la dismissione di tutte le attivita' in Libia?
Il titolo che avevo messo all' articolo era "Libia, una guerra civile finanziata anche dall'ENI", il titolo che è stato messo sul sito il pane e le rose è una loro scelta.
Su Pressenza lo stesso testo ha invece il titolo scelto da me" Libia, una guerra civile finanziata anche dall'ENI ", dopo una mia richiesta in tal senso.
Le conclusioni sono scritte esplicitamente nell' articolo: si può operare per diminuire la guerra civile libica anche senza la violenza, ponendo delle condizioni per la nostra collaborazione economica con la Libia.
Tesi che era stata espressa anche sul Corriere della Sera, come ho riportato.
....
La colpa non e' dell'europeo in se' che ha voglia di farsi il bide' caldo.
....
Quindi il problema non origina dalla signora che vuol farsi il bide' caldo.
.....
Cosi' come non l'ENI "responsabile" della carneficina libica (come spararsi sui piedi).
....
Percio', comprare gas e petrolio a basso costo non e' affatto questo lo scandalo,
Il punto è esattamente questo: noi abbiamo assoluto bisogno del gas e del petrolio perchè altrimenti torneremmo alle officine mandate avanti coi cavalli e coi fiumi e invece delle lampadine led useremmo lucerne ad olio e candele (come accadde in olanda i tempi dell'embargo petrolifero del 1973)
Quindi non ci importa "dove e come" prendiamo il gas e ci autoassolviamo se per portare petrolio in italia (ma anche in europa) vengono massacrati milioni di esseri umani nelle guerre per le pipeline, guerre che contribuiamo ad alimentare. D'altra parte che ci possiamo fare, petrolio e gas ci servono "davvero" e alla massaia o all'artigiano poco importa quel che facciamo per procurarcelo.
Un buona descrizione la si trova nel finale del film "i tre giorni del condor" del 1975: è una visione istruttiva e dura solo tre minuti.
https://www.youtube.com/watch?v=R0FzkIQQRPM
Gianni Silvestrini
"Quanto manca al picco della domanda di petrolio ?"
Un concetto che emergerà prestissimo e che si intreccerà al picco della produzione di petrolio.
Un nuovo campo di indagine e di azione.
marcopa
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=95375