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"Di Maio è un bugiardo. E uno sciacallo".


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Non lo dico io ma lo ha detto renzi in un articolo che rivela come la guerra tra bande rivali sta arrivando ai ferri corti.
Lo "sciacallo" (cioè di maio...a scanso di denunce, ribadisco che lo dice renzi non io) ha accusato renzi di essere stato finanziato da Benetton e renzi non solo lo smentisce ma afferma che da non so quali carte risulterebbe invece che i soldi l'ha presi la Lega la quale, per bocca di Salvini, naturalmente a sua volta smentisce.
Queste che riporto sono alcune affermazioni di renzi fatte a un giornale (non lo cito per non fare pubblicità):" ...come se non bastasse - dice renzi - si scopre che Società Autostrade ha finanziato la Lega e che il Premier Conte è stato legale di Aiscat, la società dei concessionari di autostrada: l'avvocato del popolo diventa all'improvviso l'avvocato delle autostrade. Quindi se Di Maio vuole sapere chi prendeva soldi dal sistema autostradale lo deve chiedere al prossimo Consiglio dei Ministri, non a noi."
Salvini gli risponde che da quando c'è lui a capo, la Lega non ha preso un soldo da Benetton ...al che sembra di capire che la Lega potrebbe invece averne presi prima della sua elevazione al soglio pontificio della Lega....come al solito ci va di mezzo Bossi!

Poi renzi aggiunge delle cose interessanti:"Quando e perché è stata prorogata la concessione? Nel 2017, seguendo le regole europee, dopo un confronto col commissario UE Vestager (altro che leggina approvata di notte (come ha accusato di maio) , è una procedura europea!), si è deciso di allungare la concessione di quattro anni, dal 2038 al 2042, in cambio di una fondamentale opera pubblica: la GRONDA, l'opera che avrebbe decongestionato anche il ponte Morandi. Io ti allungo la concessione (che scadrebbe comunque tra più di vent'anni) e tu in cambio mi dai SUBITO un'opera pubblica. Prorogare la concessione è stata una scelta del Governo per avere subito l'opera pubblica che avrebbe decongestionato il traffico a Genova. Contro la Gronda erano i 5 Stelle che nel 2012 definitiva FAVOLETTA l'ipotesi del crollo del ponte, che nel 2014 con il genovese BEPPE GRILLO volevano bloccare la Gronda "anche usando l'Esercito" e che nel 2018 con Toninelli hanno proposto ancora di cancellare l'opera. La proroga tra vent'anni della concessione serviva a fare subito la Gronda. E Genova ha bisogno della Gronda, dei lavori sul Bisagno, del terzo valico, degli investimenti sul Porto: tutte opere finanziate nella scorsa legislatura"

mbè io non saprei dire se la scelta del governo renzi di quella proroga in cambio della "Ronda" è stata un affare (propendo di si ma non ne sono sicuro) però sta di fatto che il di maio ha omesso di raccontarcela tutta quando ha semplicemente detto che il contratto era stato prorogato ai Benetton....e per di più a notte fonda e a favore di Benetton che si sarebbe portato i soldi dei profitti in Lussemburgo! (nota: quest'ultima affermazione di di maio riguardo a profitti portati all'estero dai Benetton è stata categoricamente smentita dai Benetton...e io, orrore!, questa volta credo più a Benetton che a di maio).
Non so neppure se l'opposizione dei 5s nel 2012, dello stesso pontefice massimo beppe grillo nel 2014 (quando il 5s aveva circa il 32% dei voti!) e poi anche dell'occhialuto Toninelli nel 2018, sia stata giustificata o meno...resta il dato di fatto che anche su questo il 5s, per bocca di uno dei suoi massimi rappresentati (non ricordo il nome ma era quello che a suo tempo andò a fare una trattativa rigorosamente "pubblica" con Bersani) , ha negato accusando a sua volta di "sciacallaggio" chi aveva detto il contrario! Ora, invece renzi scopre un po' di altarini riguardo ai silenzi dei 5s sulla questione del ponte.
Ma sebbene per certi imbecilli - che a di maio e salvini darebbero anche il culo - non si può mai dire che renzi qualche volta dice la verità, a me sembra che i 5s, almeno su questa vicenda del ponte hanno mentito e non siano meno sciacalli di quelli che loro definiscono tali (sempre a scanso di denunce preciso che non lo dico io ma lo hanno detto renzi e quelli del 5s).

Infine Renzi, dopo minacce di querele a destra e a manca contro chi diffonde fake news contro il Pd (ma io sto tranquillo perché sono un "troll" del PD) aggiunge:" il balletto intorno alla possibile revoca della concessione è molto strano e sicuramente richiamerà l'attenzione della Consob. Trovo incredibile che un uomo di legge come il Premier possa dire "Non aspettiamo i tempi della Giustizia"

Di maio "uomo di legge"??????? Questa è proprio tutta da ridere.
Ma quando mai! Quello che lei definisce "un uomo do legge" è figlio di un'insegnante di italiano e latino (che di italiano ne ha insegnato ben poco al figlio), di un padre imprenditore edile ed è un diplomato di liceo classico che di università forse ha frequentato solo qualche anno perché ha trovato più conveniente darsi alla demagogica politica facendosi eleggere nel 2013 con 189 voti (sottolineo 189 non 1890 o 18900 voti) all’interno delle cosiddette “elezioni parlamentarie” del Movimento 5 Stelle! L"uomo di legge" è quello che, con alcuni suoi amici alla fico, ha messo in pericolo le pensioni di milioni di pensionati (me compreso) proprio calpestando le leggi ... e le ha calpestate di nuovo quando ha detto, come lei ricorda: "non aspettiamo i tempi della Giustizia" in relazione proprio alla questione del crollo del ponte di Genova!
Quelli (di maio e company) se ne fregano di leggi e di "giustizia"! A loro, infischiandosene delle "leggi", interessa tagliare pensioni con la scusa di tagliare privilegi così come interessa far fuori qualche "capitalista" che loro hanno in antipatia per favorirne magari altri più vicini a loro o per darsi una coloritura anticapitalistica che è solo un'operazione di marketing per attirare consensi anche da ambienti frustrati del fu PCI.
A quelli interessa soprattutto il potere così come, sig. renzi , interessava a Lei e al suo Pd che avete portato allo sfacelo questo paese anche con la Vostra bieca sudditanza a tutti i dettami della Ue sia in campo economico, gettandoci in una depressione infinita, sia con flussi di immigrati che oltretutto assorbono miliardi di euro per il loro mantenimento a sbafo....e tralasciamo la questione della sudditanza alla Nato per cui avete fatto strame della stessa costituzione.
I 5s e i dimaio sono il frutto avvelenato che voi stessi del Pd (compresa Fi) avete alimentato in questi anni! e ora il problema sarà nostro per riuscire a liberarci di questo mostro di borghesucci rabbiosi e inetti che avete creato proprio Voi!!

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Citazione
VanderZande
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"uomo di legge come il Premier"... e' riferito a Conte. Il Premier. Non a Di Maio. Quanto a comprensione del testo sei messo male. Per il resto sei solo un Troll del PD. Dovreste solo tacere.


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VanderZande;239216 wrote: "uomo di legge come il Premier"... e' riferito a Conte. Il Premier. Non a Di Maio. Quanto a comprensione del testo sei messo male. Per il resto sei solo un Troll del PD. Dovreste solo tacere.

Egr. troll (del 5s o lega) lei ha ragione, mi sono sbagliato ma dev'essere capitato perché l'articolo era riferito alle accuse reciproche fra renzi e di maio.
Comunque peggio ancora se l'espressione di renzi era riferita effettivamente ad un "uomo di legge" come il premier Conte.
Se quella frase l'avesse davvero pronunciata di maio, forse sarebbe scusabile per la sua ignoranza in materia di legge, lo è molto meno scusabile se invece, come mi fa notare, è stata pronunciata proprio da Conte che addirittura sarebbe professore universitario di diritto.
Lei, comunque, pur di difendere i suoi pupilli si sofferma su un particolare del tutto secondario e alla fine addirittura finisce col peggiorare la situazione.
Per voi allucinati dell'attuale governo, chiunque osi parlarne men che bene è un troll del Pd! Proprio una bella dimostrazione di rispetto delle idee altrui...peraltro, sig. troll, lei che mi accusa di essere un troll del Pd solo perché ho equivocato su una singola parola, però evidentemente non ha letto o non ha capito addirittura un intero paragrafo che io ho scritto in rosso e sottolineato proprio per i troll come lei.
In quel paragrafo io lancio accuse pesantissime proprio al Pd.
Ma tanto con voi non c'è possibilità di confronto, siete solo dei fanatici da curva nord dello stadio.
Io non difendo nessuno, né il Pd (che non ho mai votato in vita mia e contro il quale ho scritto decine di righe critiche anche in tanti altri miei commenti oltre che in questo), né i Benetton ma neppure, però, i 5s e la lega. Sono padrone di farlo oppure devo chiederle prima il permesso?
In particolare sulla vicenda del ponte tendo semplicemente a mettere in evidenza che non ci sono solo eventuali responsabilità della società che ne aveva la gestione ma responsabilità forse anche maggiori di varie forze politiche che ora, però, tendono a rigettare tutta la colpa solo sui Benetton.
Non credo che questo sia un buon servizio fatto alla ricerca della verità che è quella che interessa me ma non i troll fanatici come lei.

Lei è padrone di non condividere le mie critiche o accuse a questo governo (cosa che comunque cerco di fare sempre portando argomenti e non solo slogan come fanno i tipi come lei) ma francamente trovo avvilente e preoccupante che lo scadimento del vostro cervello sia arrivato al punto che chiunque non si adegui ai vostri gusti e ai vostri fanatismi debba essere considerato un troll del Pd...comunque continui pure ad etichettarmi come tale, delle sue stupide e ridicole accuse non me ne può fregare di meno.
Però le faccio un piccolo regalo di un altro "troll", che scrive questo articolo:

"Il ponte progettato dall' architetto Riccardo Morandi e realizzato da Dante Rossi negli anni Sessanta sul viadotto Polcevera dell'autostrada di Genova fu considerato a rischio da chi gestiva l'infrastruttura nel lontanissimo 1994. Fu la società Autostrade per l' Italia che ancora oggi gestisce la tratta, ma all'epoca era di proprietà pubblica, a lanciare l'allarme: il ponte era stato immaginato per un transito di 20 mila autovetture al giorno, e già all'epoca ne passavano più di 60 mila, il triplo di quello per cui era stato pensato. Si stanziarono subito 40 miliardi di vecchie lire per un intervento di emergenza e fu approvato il piano di quello che all'epoca si chiamava il «passante di Genova»: un progetto di alternativa viaria a quel ponte, in modo da distribuire il traffico su più varianti.

Fu approvato dal governo dell' epoca (quello di Silvio Berlusconi), furono fatti i bandi di gara, assegnate le commesse alle aziende vincitrici, e se tutto fosse andato come doveva, questo 14 agosto non avremmo assistito alla spaventosa tragedia del ponte che si piega in due e trascina nell' inferno chiunque fosse sopra e sotto. Ma arrivò un altro governo, quello di Romano Prodi e un ministro dei Trasporti sensibilissimo alle proteste liguri contro i nuovi lavori: Claudio Burlando. All' epoca non esistevano i comitati no Tav e no Tap, e nemmeno chi all' interno del M5S dava loro corda: nessuno era ancora nato. Ma la loro funzione era egregiamente svolta dalla sinistra radicale, guidata da Rifondazione comunista che era un pilastro essenziale del governo Prodi.

Non si sa se per convinzione sua o per salvare il governo, Burlando bloccò il passante che si stava costruendo. Alla società Autostrade non restò che obbedire al proprio azionista, bloccare i lavori e pagare pure le penali alle imprese che avevano iniziato inutilmente i lavori dopo avere vinto regolare gara. Così il ponte Morandi dovette sbuffare e continuare a sopportare il traffico che mano mano aumentava e raggiungeva volumi quattro volte superiori a quelli per cui era stato progettato. La storia di questi ultimi 20 anni è iniziata lì ed è proseguita nello stesso modo, perché tutti - proprio tutti - sapevano che il ponte non avrebbe retto a quello che passava sopra, e sapevano pure che quel punto nevralgico di Genova aveva la massima concentrazione di traffico di tutta Italia, superiore anche a quella che ha reso necessario il passante di Mestre.

PIEDE IN DUE SCARPE - La società Autostrade divenne privata, il passante venne inserito dal governo di Silvio Berlusconi nella legge obiettivo fra le grandi opere necessarie, il suo nome mutò in "Gronda" e ne ipotizzarono più varianti a seconda se passasse a levante a ponente o addirittura a Nord. Chi voleva farla si divideva nel paladino dell' uno o dell' altro progetto, chi non voleva protestava e bloccava i cantieri. Risultato: il progetto era adottato dal governo e sempre avversato da qualcuno degli enti locali, il cui parere era vincolante in conferenza dei servizi.

La società Autostrade presentò ben 5 progetti, e quando sembrava un gioco da ragazzi partire con i lavori si mise di traverso la futura Pd Marta Vincenzi, che all' epoca era presidente della provincia di Genova: «Quei progetti? Non va bene nessuno dei cinque». E si ricominciò da capo. Stessa cosa anni dopo con il no del sindaco arancione di Genova, Mario Doria. E con Burlando - lo stesso che lustri prima aveva mandato a gambe all' aria tutto - a difendere questa volta il passante.

Il Pd ha tenuto sempre il piede in due scarpe, fino a quando in una delle due non ha trovato i grillini, e allora è finito tutto compatto nell' altra scarpa. Ma quando era difficile insistere sulla Gronda, scese in campo anche un ex della Margherita, Alessandro Repetto, che sei anni fa provocò i suoi così incerti: «Non vorrei fare l' uccello del malaugurio, ma il ponte Morandi crollerà, e allora tutti avremmo sulla coscienza i no di oggi alla variante...». Purtroppo aveva ragione, ma le fronde che hanno evitato la messa in sicurezza di quel tratto di autostrada ligure sono state numerose e inattese. Fra queste la più clamorosa nel 2009 fu quella di Ansaldo Energia del gruppo Finmeccanica, che sostenne che il progetto Gronda metteva a rischio 2.800 posti di lavoro lì perché le loro fabbriche avrebbero dovuto essere spostate da dove erano: sotto il ponte Morandi.

Meglio rischiare tutti di morire come è accaduto ieri, piuttosto che sospendere l' attività produttiva e spostarsi di qualche centinaio di metri (cosa che comunque ora sarà inevitabile). Lungimiranti i manager, e ovviamente anche i sindacati che all' epoca si tuffarono felici come Pasque su quella linea del nimby.

La storia è sempre stata questa fino ai più recenti comitati no-Gronda sostenuti da esponenti del M5s ligure ed ospitati spesso sul blog di Beppe Grillo. A dire il vero sono stati gli unici oppositori al progetto a non contare un due di picche, perché finalmente con la loro opposizione tutti gli altri politici sono riusciti a fare fronte comune e il progetto del passante di Genova è stato approvato nel settembre 2017 e ha avuto solo un paio di mesi fa il via libera definitivo da parte della Unione europea, ma i cantieri si sarebbero aperti solo nel 2019 e l' alternativa a ponte Morandi sarebbe stata effettiva solo nel 2028-2029, dopo un investimento di 4,3 miliardi di euro.

GIALLO MANUTENZIONE - Mentre si discuteva delle alternative certamente sono stati spesi fondi per la manutenzione ordinaria della società Autostrade, anche in quella tratta come ha sostenuto ieri la società in un comunicato di incredibile freddezza in cui non c' era manco un pensiero per le vittime. Anche la manutenzione ordinaria non ha avuto grandi fortune: era in corso sul ponte nel febbraio scorso, ma una raffica di vento più forte delle altre ha fatto volare le impalcature fermando i lavori. Però è la manutenzione straordinaria quella utile al ponte collassato ieri, e su quanta ne sia stata fatta c' è davvero ancora parecchio mistero.

Di sicuro non abbastanza, perché ieri quel ponte è collassato e non è accaduto per un fenomeno straordinario come un terremoto. E nemmeno - come qualcuno ieri pareva sostenere - per lo spostamento d' aria di un fulmine che non ha spostato né un uomo né un mezzo né una tegola di un tetto nei dintorni...

di Franco Bechis

Come forse anche un troll giallo-verde come lei potrà notare, ci sono un bel po' di istituzioni, enti, ministri, partiti politici (compreso il suo beneamato 5s) che hanno messo sempre i bastoni tra le ruote sulla realizzazione del progetto che avrebbe dovuto alleggerire il traffico sul ponte che è crollato.
Ma tutti fanno finta che l'unico responsabile dell'accaduto sia la società "autostrade"! Comodo vero?

Poi c'è qualcuna del Pd - la Debora Serracchiani (si, io tengo conto anche delle notizie che vengono da quel fronte, non solo di quelle che vengono dal fronte giallo-verde che i tipi come lei preferiscono) - che ha ricordato al prode Salvini che lui, assieme a Berlusconi , nel 2008 è stato uno dei firmatari del "salva Benetton" che diede ai benetton delle concessioni molto vantaggiose.
Proprio il Salvini che oggi si scaglia contro i Benetton!
Naturalmente Salvini lo ammette anche se controribatte (secondo me anche giustamente) che loro, quelli del Pd, non hanno svolto diligentemente il loro compito di sorveglianza.
Come vede, sig. tal dei tali, c'è un sacco di immondizia che sta venendo a galla e che ancora verrà a galla specie quando saranno portate a termine le varie perizie in corso dalle quali potrebbe addirittura risultare che la società "autostrade" non è responsabile di un bel niente perché, checchè ne dica il Bechis nel suo articolo, non è da escludere che il ponte sia crollato perché qualche fulmine quel giorno colpì qualche pilone o qualche tirante di ferro.
C'è addirittura chi anche qui sopra ritiene che in realtà il ponte è crollato per un vero e proprio attentato salvo poi aggiungere che questo il governo non può dirlo perché altrimenti succederebbe il pandemonio!
Poi ci sono stati a febbraio scorso - credo - degli studi tecnici sul ponte e i tecnici (gente con tanto di cattedra universitaria) avevano fatto dei suggerimenti (tipo l'installazione di sensori per il rilevamento di eventuali spostamenti del ponte) che però nessuno si è mai preoccupato di mettere o di far mettere (né gli organi ministeriali preposti proprio alla sorveglianza del società concessionaria né la società probabilmente perché proprio i ministeriali non li hanno ritenuti necessari).
Allora? come la mettiamo sig. intelligentone? Dobbiamo davvero pensare che la responsabilità dell'accaduto sia solo della società Autostrade o c'è qualcun altro che dovrebbe essere chiamato a rispondere dell'accaduto?
Mi saluti Salvini e Di Maio!


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