Qualcuno dubitava ancora? Lo vado scrivendo da anni. L'ENI è destinata ad uscire dalle mani dello Stato Italiano. Stato che, a quanto pare, non esiste più: ormai siamo un Paese in amministrazione controllata, come confermano i diktat del nuovo governo Trichet-Draghi, l'uomo che a sinistra considerano tutti persona taanto seria e affidabile. Probabilmente lo è, ma non certo per gli interessi italiani, altrimenti avrebbe chiesto di tagliare anche i costi della politica oltre che le pensioni e il lavoro precario.
Lo scippo di ENI, ENEL, Poste e Finmeccanica servirà a ridurre di un centinaio di miliardi il debito pubblico (un 5%?), poi in teoria per coprire anche tutto il resto dovremmo venderci la Sardegna, Venezia e la Fontana di Trevi. Ma probabilmente non servirà, una volta che i Paesi nostri amici avranno avuto ciò a cui puntavano fin dall'inizio. Inutile dire che svendere ENI e le altre aziende produttive ci porterà ad un ulteriore impoverimento, rendendo di fatto ancora più difficile una ripresa del Paese in tempi non geologici. Ma è così che funziona: gli affari arrivano da chi è in difficoltà, e gli avvoltoi spolpano i cadaveri.
Il nonno di mio figlio, trent'anni fa, era nei deserti libici e in quelli sauditi a trivellare per il cane a sei zampe. E' tutta roba nostra, pur con i mille difetti che ben conosciamo. Roba nostra, dei nostri genitori, dei nostri nonni. Io me la lego al dito, stavolta.
Debora Billi
Fonte: http://petrolio.blogosfere.it/
Link: http://petrolio.blogosfere.it/2011/08/e-adesso-si-prendono-leni.html
8.08.2011
già, i predoni si prendono anche l'ENI ,dopo averla ben deprezzata con l'affaire Libia, (perdita degli investimenti fatti) "grazie signor presidente" e la quota nel south stream.
a buon rendere!
8)
Non capisco quindi, secondo la Billi, il petrolio della Libia sarebbe cosa nostra?
Bella logica da predone colonialista.
Faccio volentieri a meno di "campioni nazionali" come ENI (sfruttatori di ricchezze altrui ed inquinatori impuniti) Finmeccanica (armamenti, finchè c'è guerra c'è speranza per loro) Enel (unico obiettivo: profitto, tra le compagnie più corrotte d'europa) e compagnia bella.
Non capisco quindi, secondo la Billi, il petrolio della Libia sarebbe cosa nostra?
Bella logica da predone colonialista.
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Dai che hai capito, non fare finta: non il petrolio libico o di qualsiasi altro posto, ma l'ENI. E poi, secondo te, la presenza dello stato nell'economia, è giusta o no?
guarda che l'Eni quel petrolio lo pagava e pure meglio delle inglesi e francesi non lo rubava caro ric.bo
proprio nessuno chiede che l'Italia tagli sulla spesa di molti miliardi di euro per l'acquisto di cacciabombardieri. E' possibile che si debba tagliare sulle pensioni e assistenza e nessuno pone il problema delle spese militari con i miliardi destinati a tali cacciabombardieri?? Ma chi dobbiamo bombardare? Si fa della Costituzione una burletta?