Notifiche
Cancella tutti

E' Jobs Act alla Nestlè Italia che chiede di...


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

E' Jobs Act: Nestlè Italia chiede di sostituire i contratti a tempo indeterminato con il tempo determinato
 
Nonostante il Financial Times abbia definito il Jobs Act di Renzi qualcosa di vago e indeterminato sembra proprio che la semplice evocazione del provvedimento, per adesso rimasto nelle slide del governo, venga già recepito dalle imprese. Specie se l'annunciato pacchetto di legge è di natura liberticida e depressivo dal punto di vista salariale. La notizia in materia è che la Nestlè italia ha proposto la trasformazione, nei suoi stabilimenti di centinaia di contratti a tempo indeterminato in contratti a tempo determinato. Naturalmente non solo offrendo il ricatto del licenziamento, come "rinnovo" contrattuale, ma anche peggiori condizioni salariali e lavorative. Del ricatto se ne è accorto, oltre ai siti di movimento e al Manifesto, ache blitzquotidiano che non è propriamente  un sito di sinistra.

Non ci vuole molto a capire che, invece della mitica crescita, provvedimenti come il Jobs Act servono solo a creare la corsa al ribasso dei salari. E tanto il provvedimento è atteso che le multinazionali lo mettono in pratica prima che diventi legge.

Resta da dire qualcosa sulla Nestlè: oggetto di una serie di boicottaggi, per la nocività dei suoi prodotti, sin dagli anni '80. Come, dallo stesso periodo, oggetto di pesanti critiche per attività antisindacali un pò in tutto il mondo. Ora, con la deregolazione in atto in Italia sui diritti del lavoro, la multinazione può mostrare finalmente la sua vera indole. Quando si dice liberare gli spiriti animali del mercato.

redazione
Fonte: www.senzasoste.it
Link: http://www.senzasoste.it/lavoro-capitale/e-jobs-act-nestle-italia-chiede-di-sostituire-i-contratti-a-tempo-indeterminato-con-il-tempo-determinato>
8.04.2014


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14351
 

Nonostante il Financial Times abbia definito il Jobs Act di Renzi qualcosa di vago e indeterminato sembra proprio che la semplice evocazione del provvedimento, per adesso rimasto nelle slide del governo, venga già recepito dalle imprese. Specie se l'annunciato pacchetto di legge è di natura liberticida e depressivo dal punto di vista salariale"

questa è la democrazia instaurata 70 anni fa, difesa dall'egemonia culturale dei moralmente superiori. Godiamocela no?

"Non ci vuole molto a capire che, invece della mitica crescita, provvedimenti come il Jobs Act servono solo a creare la corsa al ribasso dei salari"

ma va? Sai perché è possibile fare il dumping sociale? Grazie all'immigrazione e riduzione dei posti di lavoro.

Cmq il precariato esiste dal 2003, ben 11 anni. Tanto bla bla contro il precariato MA L'IMPORTANTE non fare niente di incisivo.
Le gente deve essere solo illusa dai paladini dei deboli che si lotta tanto....


RispondiCitazione
BIGIGO
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 162
 

"""ma va? Sai perché è possibile fare il dumping sociale? Grazie all'immigrazione e riduzione dei posti di lavoro. """

No non è solo questo, negli anni 70 ci dicevano che la tecnologia avrebbe reso l'uomo libero dal lavoro..... avevano ragione !
In effetti oggi basterebbe il 30% e forse meno di lavoro umano per produrre gli stessi risultati di prodotti necessari.
E' IMPORTANTE CAPIRE QUESTO, perchè se no non si comprende che il lavoro non ci sarà mai più, nella quantità di prima. L'immigrazione è solo una ulteriore ma marginale causa ed è spesso usata per giustificare la perdita del lavoro. Il lavoro non ci sarà più come prima grazie alle macchine.... oppure per colpa delle macchine.... dipende dai punti di vista !


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Socialismo o Barbarie.Ad un certo punto di innovazione tecnologica,se non subentra il lavoro sociale,insieme ad una responsabilizzazione demografica di lungo termine,saremo tutti (quasi) fottuti...(in senso lato e a lungo termine)


RispondiCitazione
Solounintervento
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 717
 

Prima o poi la spinta al ribasso dei salari si dovrà fermare. Nessuno ha interesse affinché le merci prodotte o i servizi offerti rimangano beni invenduti in Europa.
E' cambiata la concezione del lavoro, non la quantità di lavoro, che a mio modesto parere è aumentata.
Si richiede ai singoli competenza di vasto raggio, in qualsiasi ambito lavorativo nel quale il rapporto uomo-macchina è divenuto indissolubile.
Per molti non è facile apprendere in modo sistematico e strutturato per tutta la vita; soprattutto se nell'adolescenza si è stati studenti distratti e svogliati a tutto interessati tranne che ad elaborare un metodo efficace.
Oramai si pretende da tutti che il lavoro svolto sia perfetto, puntuale e ad alto rendimento.
Mi è sembrato di capire che in Europa si sia voluto puntare sulla terziarizzazione delle attività illudendosi che i cittadini europei potessero sostenere il ritmo di un'educazione ed istruzione di ampio respiro e che si siano favoriti i flussi migratori per evitare di avere settori non particolarmente ad alto profilo di competenze con carenza di domanda.

Il risultato di questa politica è, a mio parere, il disastro che osserviamo.


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

"si richiede"..chi richiede?Verso quali interessi?Per tutti o per pochi?Chi compra i prodotti realizzati dalle macchine se sempre meno mano d'opera serve?E' abbastanza la domanda dei pochi fortunati "talentuosi" indispensabili? (spesso piu privilegiati in nepotismo che talentuosi in se,e non solo in italia).Le macchine avranno sempre meno domanda (ordini) perche manca il salario sufficente ad aquistarli.A meno che...
a meno che si spinga gli emergenti alla crescita a compensare la mancanza di domanda dei paesi occidentali.Ma e' un tappabuchi provvisorio che sposta in la,la resa dei conti.Poi alla resa dei conti i "proprietari",divenuti tali grazie al privilegio capitalistico del consolidamento iniziale ed usurpazione di larga parte del lavoro collettivo che permette la crescita privata (la comunita,i servizi,la polizia,gli ospedali,le infrastrutture,il welfare familiare a cura degli anziani ex lavoratori ed ex funzionali alla crescita del capitale privato ecc ecc..) saranno dolori.Altro che "si richiede".Dopo secolo di sfruttamento delle masse ora e' diventato un destino fatalistico perche "si richiede",ma quando mai.


RispondiCitazione
Condividi: