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elezioni: vince l'alternatività


pietroancona
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Vince l'alternatività

Un primo sommario esame del risultato elettorale - uno squarcio di luce nella tetra involuta inquietante situazione italiana - mette in risalto novità importanti che potranno guidare la politica della sinistra nei prossimi mesi.
In primo luogo vince l'idea del rinnovamento sui vecchi oligarchi della politica. Il PD in parte per forza maggiore trascinato dalle primarie in parte per il buon senso di Bersani che preferisce vincere senza essere il protagonista principale piuttosto che perdere essendolo ha compiuto una operazione politica di leale collaborazione con i candidati Pisapia e De Magistris (anche quando questo ne ha rifiutato l'apparentamento) e con gli altri candidati del Sel o dell'Italia dei Valori. Si è mostrato saggio ed ha mostrato la saggezza dei forti.
I risultati elettorali dimostrano che i moderati possono trovarsi benissimo a sostenere la radicalità di scelte politiche. Non è vero che i moderati votano soltanto programmi moderati. Votano per scelte programmatiche e politiche di convincente buon senso legate e rispettose dello spirito e della lettera della Costituzione. Pisapia e De Magistris incarnano
l'idea di una borghesia fatta di buon senso che non vuole stare bene dentro una popolazione che sta male, che è illuminata dalla voglia di fare della pubblica amministrazione una leva per il miglioramento delle condizioni di vita della gente.
I risultati dimostrano quindi che vince l'alternatività alla brutalità ed alla violenza delle scelte della destra sulla scuola, sui servizi sociali, sulle privatizzazioni, sull'integrazione interetnica, sull'acqua, sulla gestione delle municipalizzate, sulla rarefazione dell'assistenza sociale. Adeguarsi alla cupa e asociale idea liberista di meno pubblico e più privato non rende e la sinistra credo abbia capito che debba allontanarsi il più distante possibile da certe tentazioni liberiste.
Molto importante la vittoria di Napoli con quasi il settanta per cento dei voti. E' una vittoria contro il centro-destra ma anche contro il centro-sinistra, contro il bassolinismo, contro una idea di condivisione con la destra di scelte scellerate come quelle degli inceneritori o dei gasificatori.
Un contributo importante alla vittoria è stato dato dalla federazione della Sinistra e farebbe bene il PD a riconoscerlo ( e forse anche il Sel). I militanti comunisti hanno dato alla campagna elettorale il loro generoso contributo arricchendola dei temi del lavoro e della giustizia sociale e della lotta contro il precariato.
Se l'elettorato avesse avuto più tempo per rendersi conto della asocialità dei decreti sul federalismo la sconfitta della Lega nel Nord sarebbe stata bruciante. I decreti aumentano le tasse ed il potere dei signorotti locali in modo intollerabile.
Questo risultato da una fortissima indicazione a favore di un ritorno alla democrazia vera, quella del proporzionale. Il proporzionale può consentire ad una sinistra di esprimersi oltre il PD ed a questi di stipulare alleanze sociali e politiche senza confondere le sue caratteristiche di partito di centro-sinistra.
Insomma il risultato c'è stato, è incoraggiante, dimostra che sbagliano coloro che immaginano una vocazione di destra al popolo italiano. L'Italia ha una destra ma ha anche una borghesia progressista ed una classe operaia che alleate possono sconfiggerla.
L'Italia non è berlusconiana ed in queste elezioni si è mostrata stufa della volgarità e della corruzione della sua idea di politica.
Pietro Ancona


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marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8306
 

Il cappello sulla vittoria elettorale

Tg3 : Bianca Berlinguer chiede a Niki Vendola "L' alleanza IDV, Pd, SeL, che ha vinto a Napoli e Milano può essere una proposta vincente anche per il governo nazionale?". Non sono le parole esatte della Berlinguer ma questo è il senso della sua domanda, questa la lettura che una parte del centrosinistra darà ai risultati delle elezioni amministrative. Sul sito di SeL è riportata un’intervista di Riccardo Barenghi a Vendola su La Stampa con il titolo "Il popolo ci chiede l' alleanza tra IDV, Pd, SeL".
Io credo che molto popolo sia felice stasera per la sconfitta di Berlusconi e la vittoria di Pisapia e De Magistris, non so quanti vogliano l' alleanza Pd, Idv e SeL. Forse solo una parte degli iscritti di questi tre partiti.
L' unica aggregazione politica che si è schierata sempre dalla parte di Pisapia e De Magistris è La FdS (Prc, PdCi, Socialismo2000), sinceramente non so se l' IDV abbia appoggiato Pisapia alle primarie milanesi.
A Napoli Pd e SeL hanno appoggiato al primo turno un altro candidato sindaco, il Pd a Milano non ha appoggiato Pisapia alle primarie ma Boeri.
Ma la forza dei media non è sfruttata solo da Berlusconi, il Partito Democratico e SeL puntano molto sull' informazione loro amica e manipoleranno l'interpretazione del risultato elettorale, così come non hanno presentato gli Indignatos spagnoli come oppositori decisi alla politica economica di Zapatero.
Vedremo cosa succede le prossime settimane, se le campagne per il voto ai referendum e gli echi dei movimenti greci e spagnoli daranno maggiore visibilità ad una sinistra non sdraiata e addormentata sul centrosinistra.
I media ufficiali e ufficiosi del centrosinistra sono però già al lavoro per nascondere tutto quello che a sinistra non è Pd, IDV o SeL.


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Tonguessy
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2779
 

L'Italia ha una destra ma ha anche una borghesia progressista ed una classe operaia che alleate possono sconfiggerla.

Questo significa progresso compatibile: aumento di PIL, borsa, industrializzazione, merci, rifiuti comunque. Aumento del terziaro avanzato con crescite in ogni area.
Certo, sarebbe bello che ci fosse una tendenza al ribasso: 36 ore lavorative, smantellamento di quanto erode la nostra campagna- fotovoltaico incluso- revisioni al ribasso dei piani regolatori sui rapporti metratura/cubatura, blocco delle aree industriali-già troppi capannoni sfitti- etc...
Ma questo vorrebbe dire un arretramento, con conseguenti urla isteriche della Marcegaglia.
Sicuramente è meglio una borghesia illuminata rispetto ad una retrograda e ottusa. Ma sarà in grado, questa borghesia illuminata, di dimostrarsi tale, con capacità di lettura dei tempi, oppure sarà solo una vittoria temporanea (pur importante) dalla quale nasceranno le solite divisioni e si faranno successivamente avanti i soliti interessi delle solite lobbies?


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