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23 Dicembre 2015 20:50
... e di essere in procinto di farsi spennare prima di finire nel forno.
Banche: Assopopolari, bisogna liberarsi da cappio europeo
ROMA (MF-DJ)--Assopopolari, l'associazione delle banche popolari
italiane, interviene sulle polemiche scaturite dal salvataggio di 4
istituti di credito (Banca Marche, Banca Etruria , CariFerrara, CariChieti)
sottolineando la necessita' per l'Italia di liberarsi dal "cappio europeo".
"Il sistema bancario e' solido e per le casse - o ex casse - di
risparmio oltre che per l'unica popolare interessata, era pronto ad
intervenire alimentando con proprie risorse il Fondo interbancario: l'Ue
glielo ha impedito", afferma in una nota il presidente dell'associazione
Corrado Sforza Fogliani. "Il sistema bancario, tutto il sistema, si e'
fatto carico di alimentare allora il Fondo di risoluzione modello europeo,
che ha creato il problema delle obbligazioni subordinate che non si
sarebbe creato con la prima strada".
"Nel contempo - prosegue Sforza Fogliani -, le banche - pur avanti
questa reiterata disponibilita' e capacita' di intervento - sono
sottoposte ad un linciaggio mediatico tanto irresponsabile quanto
generalizzato e quindi ingiustificato, dal quale, per demagogico ed
altrettanto irresponsabile comportamento, non si tengono fuori neppure
certe frange della politica, e, addirittura, del Parlamento. E' ora di
dire basta a questo cupio dissolvi. Se l'UE deve essere un cappio che ci
crea problemi, invece di risolverli, bisogna liberarsene con un
atteggiamento fermo e trasparente, se del caso anche con iniziative
risolutive".
"In questo clima, il sistema bancario non puo' lavorare serenamente, se
altri vogliono sostituirsi al finanziamento dei territori, lo facciano. Le
piccole banche fanno gola perche' sono dei 'piccoli giganti' (come diceva
Padoa Schioppa), ma vanno difese da quell'alta finanza, dedita solo alla
raccolta e al finanziamento discriminatore ma di cui molti commentatori si
fanno portavoce sulla stampa italiana, che mira ad impossessarsene per
pervenire poi a situazioni monopolistiche, incurante dei disastri che
provoca cosi' come e' riuscita a fare nel settore immobiliare, di cui si
e' perseguita la finanziarizzazione a mezzo di una smodata tassazione",
conclude il numero uno delle popolari.
com/mur
(fine)
23 Dicembre 2015 21:31
Non ha tutti i torti. Sarebbe da fare un post su queste cose.
Sia per le banche locali che per le case dove per grattare il fondo del barile hanno aumentato sempre le rendite catastali (dal 5 per cento di Prodi al 60 per cento, per l'abitativo, di Monti e ora un'altra revisione).
Hanno razzolato, a memoria, 24 miliardi l'anno scorso.
Neanche un centesimo è andato su investimenti. Che l'Italia ne ha bisogno come l'aria.
25 Dicembre 2015 1:04
Non ha tutti i torti. Sarebbe da fare un post su queste cose.
Sia per le banche locali che per le case dove per grattare il fondo del barile hanno aumentato sempre le rendite catastali (dal 5 per cento di Prodi al 60 per cento, per l'abitativo, di Monti e ora un'altra revisione).
Hanno razzolato, a memoria, 24 miliardi l'anno scorso.
Neanche un centesimo è andato su investimenti. Che l'Italia ne ha bisogno come l'aria.
Sarebbe benvenuto un tuo post su questi argomenti, Mincuo, in particolare sulla recente riforma delle banche popolari e su quella in cantiere delle banche di credito cooperativo. Settore questi, assieme a quello dei servizi pubblici locali e alle case, principali obiettivi di saccheggio e drenaggio risorse. Sarebbe un'ulteriore sciagura per questo (sempre più) povero Paese. Mentre ci siamo, Mincuo, ti sarei grato se potessi spiegare queste frasi di Fogliani che non comprendo del tutto:
1) "Il sistema bancario, tutto il sistema, si e' fatto carico di alimentare allora il Fondo di risoluzione modello europeo, che ha creato il problema delle obbligazioni subordinate che non si sarebbe creato con la prima strada". Potresti puntualizzare in che senso "non si sarebbe creato" il problema delle obbligazioni subordinate con la "prima strada" (suppongo l'intervento del Fondo interbancario)?
2) "(...) settore immobiliare, di cui si e' perseguita la finanziarizzazione a mezzo di una smodata tassazione".
Salutoni
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25 Dicembre 2015 8:39
Per alcuni ospiti di questo forum mincuo è come la "pila dell'acqua santa", quindi vorrei approfittarmene anch'io. Perché devo pagare tasse, imposte, accise o quant'altro calcolate sul valore assegnato dal catasto quando quello commerciale è pari ad un terzo?
Perché devo pagare le imposte di successione che sommate agli onorari del notaio ed ai vari costi di registrazione e conseguenti marche da bollo corrispondono al 10% del valore catastale, quando il mercato non assorbe l'immobile in questione nemmeno per il 15% dello stesso valore?
E perché dovrei comunque versare sempre un circa dieci x cento del valore dell'asse ereditario qualora optassi per la rinuncia?
In altre parole devo pagare una tassa sul nulla, perché sto' rinunciando all'eredità?
Grazie per la risposta.