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Fedez e l'expo


Stodler
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Debbo dire che mi ero fatto una impressione sbagliata di Fedez, sarà stato per tutti quei tatuaggi.

E' proprio vero l'abito non fa il monaco.

Mi sembra anche strano che una intervista così equilibrata sia stata pubblicata sul corriere della sera.

Qui l'intervista sul corriere della sera:

http://www.corriere.it/spettacoli/15_maggio_02/fedez-difendo-no-expo-ma-non-chi-rompe-vetrine-63be3abe-f0f9-11e4-a840-81cad89c3055.shtml

L’INTERVISTA

Fedez: il mio dissenso travisato da quattro giornalisti cinquantenni

Il rapper dà la sua versione sulla polemica: «Difendo i No Expo ma non chi rompe le vetrine. Il manifestante intervistato? Un cretino»

di Chiara Maffioletti

Come le migliaia di persone che l’hanno reso virale, anche Fedez - sostenitore del movimento No Expo nella sua forma civile, ha visto il video del giovane manifestate che, a favore di telecamera (quella di Tgcom24), spiegava quanto fosse giusto «spaccare tutto» perché «è una protesta, c’era bordello». Ma se gli si chiede che cosa ne pensi, taglia netto: «Cosa devo pensare? Che è un cretino e non parla per tutti. E’ come se intervisto Gasparri e penso che tutti i politici sono come lui».

E il fatto che quel ragazzo potrebbe essere magari anche un suo fan?
«Perché, io ho esortato ad andare a spaccare le vetrine? Può essere un mio fan come di Ligabue o Jovanotti, addirittura. Non c’entra niente. Il punto è che sono al centro di una disinformazione totale, sono diventato uno dei capri espiatori dello scempio del primo maggio, da cui ovviamente mi dissocio. Ma non mi dissocio dalle motivazioni che hanno spinto i manifestanti civili a scendere in piazza a protestare contro quella che è stata la gestione dell’Expo».

Le sue parole non sono quelle di un comune cittadino. Ora sarà più cauto?
«Io sono stato molto cauto e attento. Mi sono espresso in maniera chiara e non devo giustificarmi. Il fatto che quattro giornalisti 50enni abbiano travisato le mie parole non ferma il mio diritto a dissentire. Continuerò a dire quello che penso, anche se dovrò gridare più forte. C’è stato il vicepresidente del Senato, piuttosto, che ha pubblicato la foto di un poliziotto che viene picchiato, scrivendo poi: questi sono gli amici del rapper. Non bastasse ha ritwittato una signora che dice: purtroppo non possono neanche dargli un buffetto sulla spalla: verrebbero denunciati immediatamente per tortura. Questo è uno schifo: voler accumunare la Diaz con quello che è successo ieri. Nessuno dice che è giusto picchiare i poliziotti ma non si può dire neanche che la Diaz non sia stata una macelleria messicana».
Non si sente per niente responsabile per quello che è successo, dunque?
«Se così fosse dovrebbero aprire un’indagine nei miei confronti. Su Erri De Luca c’è un processo in corso e ha fatto quello che ho fatto io: ha detto che è giusto boicottare la Tav. Ma che istigazione alla violenza è? Questa è repressione, si chiama così».
Sente che sta succedendo questo anche con lei?
«Vengo additato come No global ma non posso esserlo per il mestiere che faccio e per le aziende con cui lavoro. Sarebbe un controsenso. Io semplicemente il 30 aprile, cioè il giorno prima della manifestazione, mi sono sentito di rivendicare la vicinanza alle motivazioni che hanno spinto i manifestati a scendere in piazza pubblicando la foto di un ragazzo che mette uno striscione un su un padiglione dell’Expo. Spero sia palese che uno striscione è un atto di protesta e non vandalismo. Da lì si è passati a Fedez che fa endorsement ai Black bloc e ai No global. Si vogliono accomunare due manifestazione totalmente diverse: il corteo dei No Expo è stato civile. Non devo giustificare le mie parole perché sono state più che chiare».
Il tema Expo sembra appassionarla, comunque...
«Da quando Expo era in gestione Moratti, anche frequentando i centri sociali che si informano. Mi interesso di politica e mi informo».
E che motivazioni ci sono per manifestare contro l’Expo?
«Hanno speso 1 miliardo di euro per costruire autostrade che non ci servono assolutamente a nulla, i terreni su cui è stata costruito Expo probabilmente non sono stati ancora bonificati, ci sono più di 100 indagati per appalti truccati e sono state costatate infiltrazioni mafiose. Senza contare tutto quello che stanno facendo per rendere bella Milano, gli sgomberi... stanno facendo di tutto tranne che del bene. Tutto questo gran gala e sfarzo toglie delle risorse per affrontare i veri problemi. Stanno creando una facciata hollywoodiana sulle macerie».
Non parteciperà mai a nessun evento collegato all’Expo, quindi?
«Ho già rifiutato un concerto ben retribuito, un dibattito e diversi eventi legati all’Expo. Se posso dire, ho trovato scandaloso che nell’inaugurazione di gala, nessuno, da Renzi e Pisapia, abbia minimamente nominato il ragazzo 21enne morto nel cantiere Expo perché privo delle norme di sicurezza. Si è parlato solo di ottimismo e non si è ricordato un ragazzo morto in quei cantieri».
E se potesse dire qualcosa ai black bloc?
«Non sono un predicatore. Sulle mie spalle non deve ricadere la responsabilità dell’educazione dei giovani: spetta ai genitori. Ho condannato la violenza, ho detto che a Milano è stato uno scempio e che è giusto protestare civilmente contro l’Expo. Il problema è che il dibattito si è aperto non è tanto su come queste persone siano state libere di agire ma su quanto Fedez abbia influito su questo scempio. Lo trovo tragicomico. Queste persone sono state libere di agire indisturbate e distruggere la città e questo non può che portare giovamento all’Expo perché oscura la vere motivazioni che hanno portato le persone a protestare civilmente. Quanto a me, cerco di usare la mia influenza per cause in cui credo. Non ci trovo niente di strano. Anzi, trovo strano che sia ritenuta una cosa strana».
L’assessore Maran l’ha invitata ad andare a ripulire le strade...
«Ci vado più che volentieri ma se me lo si chiede perché mi si ritiene responsabile non lo accetto, è una calunnia. Perché non lo chiede ad Antonella Clerici, Bocelli e Bonolis che sono stati pagati da Expo? E se si fa di tutta l’erba un fascio allora chiedo io al signor Maran di dare spiegazioni rispetto a tutto lo schifo che è stato fatto nella gestione dell’Expo: a tutti gli sgomberi che sono avvenuti in questi mesi a Milano, che sono stati fatti per abbellire la città come avveniva con le Olimpiadi in Cina. E gli chiedo poi se mi può spiegare perché hanno speso un miliardo di euro per autostrade che non ci servivano. La macchina incendiata la vedi subito, tutto lo schifo che è stato fatto nella gestione Expo lo vedremo subito dopo la chiusura, se ci va bene».

3 maggio 2015 | 09:25


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