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Forconi.L'ipotesi regia Mafia per controllo business rifiuti


helios
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C'è una regia occulta nelle proteste del cosiddetto movimento dei forconi. Lo dice Mauro Vanetti, attivista di Collettivo anti Slot, un movimento di Pavia che lotta contro le infiltrazioni mafiose intervistato da Valentina Furlanetto. "Trasporto unito - dice Vanetti - è una piccola organizzazione dell'autotrasporto che ha fatto una battaglia molto forte per l'eliminazione del SISTRI, il sistema informatico obbligatorio molto utile per il tracciamento dei rifiuti, molto utile per la lotta alle ecomafie. La proposta che fa Trasporto Unito di abolire totalmente il SISTRI e ogni sistema di tracciamento dei rifiuti va negli interessi delle mafie. Ed è inquietante che questa organizzazione abbia fomentato i blocchi stradali del 2012 e infatti nel giugno 2012 il SISTRI è stato sospeso per un anno. Il primo ottobre è stato riattivato un SISTRI bis e guarda caso sono ripartiti i blocchi stradali. I collegamenti fra questi movimenti che sono nati in Sicilia l'anno scorso e quest'anno si stanno diffondendo in alcune zone di penetrazione della mafia al nord come Grugliasco credo che debba suscitare qualche preoccupazione in chi è attento alla penetrazione mafiosa. Chi ha l'interesse perchè il sistema dei rifiuti continui a non essere tenuto sotto controllo e in generale la logistica, che è un terremo delicato per le organizzazioni criminali in Italia, ha tutte le risorse economiche e le capacità organizzative per soffiare sul fuoco e incoraggiare dei movimenti di protesta che si saldano con con un disagio sociale reale con alcune categorie''.
Valentina Furlanetto

http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/2013-12-12/forconi-ipotesi-regia-mafia-131247.php


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pasquale50
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ma per favore..


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helios
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Stefania Prestigiacomo non nasconde la contrarietà sul provvedimento
Rifiuti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di abolizione del Sistri
ultimo aggiornamento: 19 agosto, ore 18:17
Gli imprenditori non avranno quindi più l'obbligo di adeguarsi ad un sistema che sin dall’inizio ha dato adito a polemiche e perplessità circa il suo reale funzionamento e che comportava due annualità di contributi da versare al Ministero dell'Ambiente

Roma, 19 ago. (Ign/Adnkronos) - Il Sistri, il nuovo sistema di tracciamento digitale dei rifiuti che avrebbe dovuto entrare in vigore dal prossimo 1 settembre, è stato ufficialmente abolito. Il decreto (n° 138/2011) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 agosto in seno al capitolo sulle "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo".

Gli imprenditori non avranno quindi più l'obbligo di adeguarsi ad un sistema che sin dall’inizio ha dato adito a polemiche e perplessità circa il suo reale funzionamento e che comportava due annualità di contributi da versare al Ministero dell'Ambiente.

Il provvedimento è ora in attesa di conversione in legge per il definitivo stop al sistema. Il decreto infatti abroga a effetto immediato il comma 2 lettera A dell'articolo 188-bis, l'articolo 188- ter e l'articolo 260-bisdel D.Lgs. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni.

"L'abolizione del Sistri, del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, rappresenterà una forte semplificazione della vita dell'impresa. Era stato, in maniera un po' eccessiva, esteso ad una serie di soggetti, tipo gli artigiani, che avrebbero dovuto avere degli oneri e delle complicazioni". Lo ha spiegato il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi.

Con l'abolizione del Sistri resterà in vigore l’attuale sistema di gestione dei rifiuti speciali: registro di carico e scarico, formulari di trasporto e il MUD "Modello Unificato di Dichiarazione" annuale dei rifiuti.

L'abrogazione del Sistri è ''un regalo alle ecomafie'', ma ''questa storia si chiarirà in Parlamento''. Stefania Prestigiacomo, in un'intervista a La Repubblica, non nasconde la contrarietà sul provvedimento ma non fa un passo indietro: ''Non se ne parla proprio'', replica a chi chiede le dimissioni da ministro dell'Ambiente

''Cancellare il Sistri, magari per rendere la vita più facile alla categoria dei parrucchieri, è un errore gravissimo, una follia'', dice. ''Quanti predicano legalità e rigore dovrebbero farsi un esame di coscienza e capire che stavolta hanno fatto un regalo alle mafie''.

http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/?id=3.1.2367403429

Successione dei rinvii

L'entrata in vigore del SISTRI, inizialmente prevista per luglio 2010, è stata poi rinviata:

al 1º ottobre 2010[5]
al 1º gennaio 2011
al 31 maggio 2011[6]
al 1º giugno 2011
al 1º settembre 2011[7]
al 2 aprile 2012 (decreto "Milleproroghe" del 23 dicembre 2011)[8]
al 30 giugno 2013[9]
al 1º ottobre 2013[10]

Aggiudicazione del progetto e segreto di Stato

Il decreto istitutivo del SISTRI sanciva che, oltre all'offerta della Selex Service Management, il Ministero ne doveva vagliare altre cinque in una regolare gara d'appalto. Tuttavia, cinque imprese informatiche presentarono ricorso sostenendo di non essere state prese in considerazione. A maggio 2011, quando era attesa la sentenza, il ricorso è stato ritirato dopo che le imprese in questione sono giunte ad un accordo con la Selex Service Management. I dettagli dell'accordo non sono stati resi noti, ma alcune fonti sostengono che alla base ci sia la promessa di coinvolgere queste imprese nella successiva gestione del sistema[11].

Nel 2011 parte anche un'indagine della procura di Napoli in merito all'aggiudicazione del progetto. Nel registro degli indagati vengono iscritti, tra gli altri, il capo della segreteria tecnica del ministro Prestigiacomo, Luigi Pelaggi, e l'amministratore delegato della Selex Service Management Sabatino Stornelli, già conoscenti per aver lavorato negli anni precedenti nel gruppo Telecom[11]. I reati ipotizzati sono: associazione a delinquere finalizzata alla truffa, abuso d'ufficio e false fatturazioni[1]. Tra gli obiettivi dell'indagine c'è stata la concessione in subappalto di parte dei lavori da Selex Service Management ad aziende terze, nonostante vigesse il segreto di Stato. A tal proposito, gli avvocati del Ministero dell’Ambiente hanno inizialmente sostenuto che il segreto di Stato vigeva sull'intero progetto, ma l'Avvocatura dello Stato ha chiarito nell'ottobre 2011 che la segretezza riguardava esclusivamente l'assegnazione dell’appalto, non il progetto nel suo complesso, sancendo così il mero segreto amministrativo. Il segreto fu tuttavia tolto e il nome della Selex Service Management venne reso pubblico.[/b]

Nel 2012 la "DigitPa", l'Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione incaricato di una revisione del contratto con Selex Service Management dal neo ministro Corrado Clini,[b] ha anch'essa sancito nelle sue conclusioni che le procedure seguite nell'aggiudicazione del contratto non erano compatibili con i principi di trasparenza[1].

L'indagine della procura di Napoli ha portato il 17 aprile 2013 a 22 provvedimenti di custodia cautelare. Di questi provvedimenti, tre riguardano l'arresto di Sabatino Stornelli, di suo fratello Maurizio e di Francesco Paolo Di Martino, titolare di Viacom. Gli altri 19 hanno disposto invece gli arresti domiciliari e hanno colpito, tra gli altri, Carlo Malinconico, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, per l'accusa di corruzione. Malinconico, in qualità di presidente di una commissione tecnica del ministero dell’Ambiente sul SISTRI, ha dato un parere determinante per l’affidamento degli appalti a Selex, e secondo le indagini sarebbe stato ricompensato con 500.000 euro versati a titolo di consulenze mai avvenute.Il provvedimento ha portato anche al sequestro di 10 milioni di euro, di cui 7 solo a carico della società Selex[12][13].
Termini e costi del contratto con Selex Service Management

In merito al costo del progetto per lo Stato, è stato criticato il prezzo pagato a Selex Service Management per le black box. Si tratta di trasponder già commercializzati da Viacom, che li affitta al pubblico a 35 euro l'anno, mentre il contratto prevede che il Ministero dell'Ambiente li paghi 500 euro[1].

Il contratto con Selex Service Management non prevede inoltre alcun onere a carico dell'impresa nel caso in cui il sistema implementato non sia operativo[1].
Perdite per le imprese

]Nonostante i continui rinvii per la partenza del SISTRI, le imprese e i trasportatori del settore versano annualmente dal 2010 un contributo per il suo funzionamento. Per questa ragione sono sempre più insistenti le richieste di sospensione del pagamento fino all'entrata in vigore del sistema.

In una nota del 20 aprile 2012 la Confindustria segnala "il dovere morale di annullare un contributo per il 2012, per un Sistema rinviato ben otto volte e che ha perso ogni credibilità", spingendo il ministro Clini a rimandare la data del pagamento al 30 novembre successivo.
SETRI

Nell'estate 2012 viene reso noto il progetto di un sistema alternativo al SISTRI, detto SETRI (Sistema Elettronico Tracciabilità Rifiuti), formulato da Assintel (Associazione Nazionale Imprese Ict) e ConfTrasporti (Confederazione Trasporto - Spedizione - Logistica), e proposto ai Ministeri dell'Ambiente e dello Svilu
ppo Economico[14]. Tale sistema, nelle intenzioni delle due associazioni, è un'alternativa ideata per superare le difficoltà tecnico-operative che hanno impedito la definitiva messa in funzione del SISTRI. In realtà, neanche questo sistema sembra raggiungere il necessario obiettivo di semplificazione, in quanto orientato agli interessi economici delle software house che lo hanno concepito più che alle reali necessità dei soggetti obbligati.

http://it.wikipedia.org/wiki/SISTRI


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radisol
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TrasportoUnito, che peraltro passa per essere l'organizzazione "de sinistra" degli autotrasportatori ... in contrapposizione alle altre più grandi, queste si tutte legate a Forza Italia ... praticamente in Sicilia non esiste ...

L'agitazione di questi giorni in Sicilia dei camionisti, che si è limitata ad alcune iniziative "Tir lumaca" nelle strade consolari ... è tutta invece dovuta all'Aitras, sindacato dei camionisti solo siciliano, questo sì presente anche nell'iniziale "Coordinamento 9 Dicembre" ...

TrasportoUnito ha semplicemente indetto uno sciopero nazionale .... con precise rivendicazioni sindacali di categoria ... a cui poi il Coordinamento 9 Dicembre si è agganciato per indire la protesta sociale più larga ed omnicomprensiva ... con l'Aitras sicula che faceva un pò da ipotetico "ponte" tra le due cose ...

Prova ne sia che ieri TrasportoUnito, insieme ad altre organizzazioni minori dell'autotrasporto tra cui pure l'Aitras siciliana, ha incontrato a Perugia il sottosegretario Girlanda ... ed ha raggiunto con questo un accordo di transizione su alcuni temi da verificare tra 60 giorni in un altro incontro ... chiamandosi fuori, come del resto è sempre stato, dall'agitazione più generale del 9 Dicembre ... ed a questo punto si è tirata fuori pure l'Aitras ...

vedi :

http://www.trasportounito.org/15-news-home/100-fermo-nazionale.html

Ed anche la posizione critica di TrasportoUnito, che ripeto non esiste in Sicilia, sul Sitri è dovuta esclusivamente a tematiche di tipo sindacal/categoriale e non ad altro, vedi :

http://www.trasportounito.org/17-attivita/93-no-sitri.html

e contro le dichiarazioni citate in questo articolo, TrasportoUnito ha anche fatto una denuncia per diffamazione, vedi :

http://www.trasportounito.org/17-attivita/112-16-dicembre-2013.html


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helios
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Ed anche la posizione critica di TrasportoUnito, che ripeto non esiste in Sicilia, sul Sitri è dovuta esclusivamente a tematiche di tipo sindacal/categoriale e non ad altro, vedi :

http://www.trasportounito.org/17-attivita/93-no-sitri.html

e contro le dichiarazioni citate in questo articolo, TrasportoUnito ha anche fatto una denuncia per diffamazione, vedi :

http://www.trasportounito.org/17-attivita/112-16-dicembre-2013.html

il SISTRI non è funzionante e si capisce chi non vuole che sia tale e se trasporto unito non lo capisce che dire?

Le dichiarazioni di questo articolo sono
fra l'altro
La proposta che fa Trasporto Unito di abolire totalmente il SISTRI e ogni sistema di tracciamento dei rifiuti va negli interessi delle mafie. Ed è inquietante che questa organizzazione abbia fomentato i blocchi stradali del 2012 e infatti nel giugno 2012 il SISTRI è stato sospeso per un anno. Il primo ottobre è stato riattivato un SISTRI bis e guarda caso sono ripartiti i blocchi stradali.

quindi è evidente che trasporto unito ha qualcosa a che fare con lo scopo che il SISTRI non entri in funzione.
La denuncia per diffamazione non si fa con leggerezza e tantomeno è indice che non si è implicati nell'abolizione totale del SISTRI.

E il business rifiuti sono troppi anni che va avanti e trasporti uniti non può non sapere questo.Se fa finta di non saperlo ora è ancora peggio.


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radisol
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Mah ... si può essere contrari a qualcosa a cui è contraria anche la mafia ... per motivi diversissimi ed opposti a questa ... e senza per questo essere "mafiosi" ...

Io, ad esempio, sono contrarissimo al 41 bis nelle carceri ... per motivi costituzionali e garantistico/umanitari .... ma non sono per questo "mafioso" ...

Sul Sitri non sono particolarmente preparato .... ma leggendo i comunicati di TrasportoUnito mi pare di capire che il motivo della loro contrarietà è dovuto al fatto che i trasportatori hanno già dovuto sborsare un sacco di soldi per adeguarsi ad una cosa che invece non è mai stata messa in funzione ... come spesso capita in Italia su tante altre cose ....

Oltretutto, la mafia interessata al discorso dei rifiuti è notoriamente quella campana ed in particolare i casalesi ... e non quella siciliana ... e quindi cade l'assunto tutto basato sulla Sicilia da cui parte il discorso ...

Se poi veramente chi critica tanto TrasportoUnito sul Sitri ... è personaggio legato agli affari sul gioco d'azzardo, questo pure fenomeno di forte interessamento mafioso, tutti i dubbi possibili diventano legittimi ...

E comunque i fatti e le dinamiche sociali, come ogni altra cosa del resto, non possono ridursi sempre a "complotto" di qualcuno .... ma questo è notoriamente un discorso ben più ampio ... che non mi sembra il caso di affrontare per l'ennesima volta qua sopra ...


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helios
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Sul Sitri non sono particolarmente preparato .... ma leggendo i comunicati di TrasportoUnito mi pare di capire che il motivo della loro contrarietà è dovuto al fatto che i trasportatori hanno già dovuto sborsare un sacco di soldi per adeguarsi ad una cosa che invece non funziona ...

hanno dovuto sborsare soldi per diversi anni. Probabilmente qualcuno era più forte di loro nel fare in modo che il SISTRI non entrasse mai in funzione.
Quindi non si capisce nemmeno perchè dovessero pagare per non avere nulla e soprattutto a chi dovevano pagare.

Oltre al sistri nel 2012 cercarono di mettere in funzione il setri, ovviamente boicottato a dovere per non farlo funzionare.

Oltretutto, la mafia interessata al discorso dei rifiuti è notoriamente quella campana ed in particolare i casalesi ... e non quella siciliana ... e quindi cade l'assunto tutto basato sulla Sicilia da cui parte il discorso ...

ho già postato un articolo in cui si parla di forconi siciliani con tanto si supposizioni che ci fossero già nel 2012 infiltrazioni mafiose nel movimento in Sicilia.

http://tg6-notizie-in-satira.blogspot.it/2012/02/guardano-oltre-e-il-leader-mariano.html


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