G8 e Giuliani: Strasburgo fa giustizia, Italia assolta

Titolo: Giustizia è fatta. La corte di Strasburgo assolve lo stato per la morte di Giuliani

Mi ricordo benissimo, quando successe il fatto, le parole espresse dai genitori del ragazzo ucciso.

Chiunque può andare a cercarle e rendersi conto; specialmente il padre, si rammaricava per il comportamento del figlio, si vergognava quasi.

Poi, ammaestrati e imboccati da rifondazione comunista e tutto il codazzo dell’allora “popolo della pace”, i genitori hanno cambiato atteggiamento e hanno avuto posto in parlamento e molta notorietà.

A cattivi genitori che non vedevano il figlio scapestrato da chissà quanto tempo, si sono trasformati in perfetti e moderni genitori che condividono gli “ideali” della gioventù che brucia bandiere, spacca vetrine e mette a ferro e fuoco le città!

Bel cambiamento e soprattutto molto redditizio. Giuliani si avvento come una furia contro il giovane carabiniere brandendo un grosso estintore per lanciarglielo addosso: voleva ucciderlo e lo avrebbe fatto- il carabiniere bloccato in macchina quindi senza via di fuga, sparo: un caso classico di legittima difesa- ma lo schifo della sinistra italiana inscenò una violenta gazzara- la conclusione fu che che quel povero carabiniere ne ebbe la vita rovinata per una grave depressione, che fu sotto minaccia costante di morte da parte dei delinquenti dei centri cosiddetti sociali e che sua madre venne fatta deputato di rifondazione.

E’ quasi triste anche se confortante, dover ammettere che la Corte di Strasburgo è stata più giusta della Magistratura Italiana nel sentenziare la non responsabilità dello Stato italiano per la morte del giovane rimasto ucciso a Genova, in piazza Alimonda, il 20 luglio del 2001.

Sarebbe bastata, secondo me, la tragica fotografia della camionetta dove ben si poteva dimostrare la violenza dell’attacco alle forze dell’ordine da parte di questi terroristi nostrani che definire eroi è sempre stato grottesco.

Il livore e l’odio non possono mai essere giustificati come forma di valore polico e umano, specie se celati dietro un passamontagna.

Gli eredi di Stalin sono stati serviti in barba e parrucca. Di fronte c’era lo Stato e le sue Leggi rappresentate dal Carabiniere. Dall’altra parte c’era uno sgangherato che se ne infischiava delle leggi e voleva demolire lo Stato, tentando di uccidere chi difendeva il medesimo e le sue Leggi.

Giustizia è stata fatta. Finalmente è stata detta l’ultima parola su un fatto che è stato strumentalizzato dalla sinistra italiana, e che ha fatto passare un servitore dello stato come un omicida, solo perchè cercava di difendersi sa una vile aggressione.

Solo un paese come il nostro e con la nostra sinistra poteva intitolare un locale del Senato della Repubblica ad un teppista morto per il solo fatto che un giovane Carabiniere ha difeso la sua vita e la vita dei suoi colleghi, mentre erano accerchiati e colpiti con ogni genere di arma impropria da iene umane.

Fonte: Thatcher Street[/b]