Notifiche
Cancella tutti

Gli «yankee» raddoppiano, i cittadini protestano


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Un trampolino di lancio per colpire in Medio Oriente

Il 15 settembre alla caserma Warner dell'esercito Usa a Bamberg (Germania) si è svolta la cerimonia che ha ufficializzato la trasformazione della 173a brigata aviotrasportata di Vicenza in Squadra di c ombattimento 173a brigata aviotrasportata (173rd Abct). Tale cambiamento, informa l'Army news service, fa della 173a una «unità modulare». La nuova squadra di combattimento, nata dal processo di «modularizzazione» dell'esercito Usa, è attualmente composta, oltre che dal quartier generale di Vicenza, da sei reparti, quattro dei quali trasferiti o riattivati nel giugno 2006. Il 1° battaglione del 503° reggimento da assalto aereo è stato trasferito in giugno da Camp Casey, nella Corea del sud, alla caserma Ederle di Vicenza.

Precedentemente, nel 2004, aveva partecipato in Iraq all'attacco contro Falluja. Esso è stato così riunito al reparto gemello, il 2° battaglione del 503° reggimento che, riattivato nel 2002, è stato inviato da Vicenza a combattere sia in Iraq che in Afghanistan. I tre reparti riattivati nel giugno 2006 sono: il 1° squadrone del 91° cavalleria (meccanizzata), il 4° battaglione del 319° reggimento di artiglieria da campagna, il 173° battaglione di truppe speciali. Si aggiunge a questi il 173° battaglione di supporto, riattivato a Vicenza nel marzo 2005. Il fatto che la Squadra di combattimento sia stata creata nel settembre di quest'anno, per la maggior parte con nuovi reparti riattivati o trasferiti in giugno, dimostra che l'esercito Usa dà per sicuro di ottenere dal governo Prodi quella che il vicepremier Rutelli ha definito «un'idonea sistemazione logistica della 173a Airborne Brigade nella sua nuova configurazione». Non solo la Squadra di combattimento ha bisogno oggi di più spazio, ma ne avrà bisogno ancora di più in futuro: essendo una «unità modulare», una sorta di kit di montaggio, essa incorporerà sicuramente altri reparti. Intanto, informa l'esercito Usa (18 settembre), «nel prossimo anno la Squadra di combattimento 173a brigata aviotrasportata si concentrerà nel riempire i suoi ranghi con paracadutisti, acquisire nuovi equipaggiamenti e addestrarsi così da essere pronta alle future operazioni di combattimento».

La Squadra di combattimento, acquartierata a Vicenza, è infatti «l'unica unità aviotrasportata e forza di risposta rapida del Comando europeo», la cui area di responsabilità comprende l'intera Europa, gran parte dell'Africa e alcune parti del Medio Oriente, per un totale di 91 paesi. Forze del Comando europeo, come la 173a brigata, vengono impiegate anche nell'area di responsabilità del Comando centrale, in Iraq e Afghanistan. Per di più il comando Setaf da cui dipende la Squadra di combattimento, il cui quartier generale è anch'esso a Vicenza, è stato trasformato da comando di appoggio logistico in comando di teatro, responsabile «del ricevimento, della preparazione al combattimento e del movimento avanzato delle forze che entrano nella regione meridionale per una guerra». Vicenza sarà quindi trasformata sempre più in trampolino di lancio delle operazioni militari statunitensi. Il 17 novembre il Pentagono ha annunciato che la Squadra di combattimento, qui acquartierata, farà parte delle maggiori unità che, dagli inizi del 2007, effettueranno la rotazione di truppe per l'Iraq e l'Afghanistan. Essa farà allo stesso tempo parte della rotazione della Task force dell'Europa orientale, nelle basi Usa in Romania e Bulgaria. Come, quando e dove essa sarà impiegata, viene deciso dalla catena di comando statunitense. Né il parlamento né il governo italiani hanno alcun potere decisionale su tali operazioni militari che, partendo dal nostro territorio, coinvolgono automaticamente il nostro paese nelle guerre degli Stati uniti. Per di più l'Italia, che ogni anno spende circa mezzo miliardo di dollari per la manutenzione delle basi Usa, dovrà aumentare tale esborso per provvedere anche alle esigenze della nuova «unità modulare» della macchina da guerra statunitense.

Manlio Dinucci
Fonte: www.ilmanifesto.it
2.12.06


Citazione
Condividi: