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Grande Vittorio Feltri ! Sei un grande !


yahuwah
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Vogliono arrestare Sallusti: democrazia negata per legge
Stanno per arrestare il direttore de ilGiornale: Alessandro Sallusti rischia 14 mesi in cella per un articolo neppure firmato. La corte d'Appello di Milano lo ha condannato in tempi record per diffamazione aggravata e non solo per omesso controllo. Nel testo non appariva nemmeno il nome del magistrato che si è sentito offeso. Il 26 la Cassazione decide se dovrà andare in carcere. La colpa? Non è dei giudici, ma dei politici che non hanno mai cambiato una legge antidemocratica

Vittorio Feltri - Ven, 21/09/2012 - 14:50

Un giornalista in carcere per motivi professionali è la negazione della democrazia. Infatti l'Italia non è un Paese democratico né liberale: l'unico in Occidente a non esserlo.


Alessandro Sallusti

Noi siamo uguali alla Corea del Nord, simili alla fallita Unione Sovietica. Tutto dalla vita mi sarei aspettato, tranne che di scrivere questo articolo. Mi tremano le mani sulla tastiera della Olivetti.

Vi racconto ciò che sta per accadere: il nostro direttore responsabile, Alessandro Sallusti, è sul punto di essere arrestato. Ha ucciso un persona, premeditando il delitto? Ha rapinato una banca? Ha violentato una bambina? Ha scritto un articolo contro Gesù o contro Maometto? Nossignori. Nel 2007, in quanto gerente di Libero, aveva la responsabilità oggettiva di quanto quel quotidiano pubblicava. Poiché un dì vennero stampati sul medesimo foglio un pezzo e un commento su una vicenda giudiziaria, nei quali era citato un giudice tutelare, Giuseppe Cocilovo, questi, ritenendosi diffamato, sporse querela.

Il commento in questione non era stato vergato da Sallusti, ma da un altro autore che lo aveva firmato con uno pseudonimo. Non importa. La legge considera responsabile di ogni riga storta (uscita sul giornale) il direttore. Il quale pertanto è stato processato a sua insaputa. Perché a sua insaputa? L'avvocato dell'azienda editoriale si era distratto e non aveva tutelato l'imputato. Che, in primo grado, fu condannato a una pena pecuniaria: 5mila euro. Routine. Si paga, di solito, e buona notte. Incidenti di percorso.La sentenza però fu appellata dalla parte lesa. Trascorre un po' di tempo, e si celebra il processo di secondo grado, ancora senza l'avvocato di fiducia, assente ingiustificato: ha disertato l'aula per smemoratezza o altro, non si sa; lui non è più rintracciabile. Automaticamente, gli subentra un legale d'ufficio che forse non si prende molto a cuore la storia, cosicché il verdetto è micidiale. La pena pecuniaria di 5mila euro, e sottolineo 5mila euro, viene trasformata in pena detentiva: un anno e due mesi di prigione. Uno pensa: vabbè, c'è la condizionale. Col cavolo. Niente condizionale, perché i direttori di giornale - tutti - sono pieni di cause, ne perdono molte, quindi accumulano precedenti su precedenti, e addio sospensione della pena.

Mercoledì sera, a Sallusti - che cade dalle nuvole - comunicano che il 26 settembre, cioè mercoledì venturo, la Cassazione esaminerà il caso; non entrerà nel merito, ma controllerà la regolarità formale del giudizio di secondo grado. Se non avrà nulla da eccepire, la sentenza sarà immediatamente esecutiva. E il nostro direttore verrà arrestato e chiuso in una cella come un delinquente e dovrà scontare il castigo. Inammissibile, assurdo.

Segnalo ai lettori che l'Italia è l'unico Paese europeo - che dico? occidentale - in cui i reati a mezzo stampa sono valutati dalla giustizia penale anziché da quella civile. Solo le dittature più efferate usano sistemi di questo tipo: un modo violento allo scopo di reprimere ogni tentativo di criticare il regime. Nelle democrazie appena appena decenti, la persona offesa da un giornale si rivolge al tribunale civile e chiede un congruo risarcimento, poi, eventualmente, accordato dal giudice. D'altronde - esemplifico - se qualcuno mi dà gratuitamente del cretino, o mi attribuisce un'azione cattiva che non ho commesso, non ho interesse che chi mi ha insultato o diffamato vada in galera; mi preme piuttosto che egli paghi in soldoni il suo errore.

In effetti, ripeto, succede così in tutto il mondo civile, o quasi, tranne che nella nostra piangente penisola. Ma non per colpa dei magistrati, che si limitano ad applicare la legge. A volte la applicano con mano lieve, altre con mano pesante. Ma non si inventano nulla. Applicano il codice e basta. La legge fornisce loro dei mezzi e delle armi, che vanno dal temperino al mitra. In alcune circostanze adoperano il primo, in altre il secondo. Ma non si tratta di abusi. Essi rimangono nell'ambito del consentito. Non è con loro che noi (io) polemizziamo. Ma con i dementi che, dopo 60 e passa anni di finta democrazia, mantengono in vita, per accidia e menefreghismo, alcune pagine del codice fascista.

Sì, fascista. Non vanno linciati i giudici «esagerati», che agiscono comunque in base alle regole, ma chi quelle regole non ha mai avuto il coraggio, e la sensibilità civile, di modificare, adeguandole ai canoni della democrazia liberale. Tra costoro metto anche Silvio Berlusconi che, incoscientemente, non ha provveduto quando avrebbe potuto farlo, imponendosi sui fetenti da cui era circondato, a revisionare il succitato codice. Giuro: a me aveva promesso che avrebbe depenalizzato i reati di opinione. Invece non è riuscito a combinare niente perché la lobby degli avvocati, potente e massiccia in Parlamento, si è opposta. Già: cause che pendono, cause che rendono.

Risultato. I giornalisti vanno in galera perché i rischi del mestiere sono questi in Italia: non di pagare con i risarcimenti, come sarebbe giusto, ma di pagare con la detenzione.

Vergognatevi tutti, politici dei miei stivali. Si vergognino Berlusconi, Prodi, D'Alema, Amato, Ciampi, Fanfani (anche se è morto), Andreotti, Emilio Colombo, Craxi (anche se è morto), De Mita. Tutti i governi, di destra, di centro e di sinistra. Non solo hanno mandato in malora il Paese: hanno anche ucciso la libertà di stampa nella culla. Io me ne frego. Mi ribello a questa gente che ha pensato solo ai fatti propri, e ha abbandonato i giornalisti, lasciandoli alla mercé di una legge iniqua, fascista e tirannica, pur pretendendo che continuino a fare il loro mestiere.

Ma quale mestiere?

Come si fa a lavorare serenamente se uno di noi, Alessandro Sallusti, per un articolo che neppure ha scritto, è in procinto di finire dietro le sbarre per un anno e due mesi? Qui non c'entrano le posizioni politiche di ciascuno di noi. Possiamo essere nel giusto o no, possiamo essere simpatici o antipatici, ben retribuiti o ridotti alla fame: non è questo che conta. Conta piuttosto che si distingua fra criminali e gente che nella propria attività, pur sbagliando, non merita il carcere.

Cari politici del menga, svegliatevi. Date un segnale che non siete lì a difendere l'indifendibile, e se non potete salvare l'Italia dalla crisi, salvatela almeno da certi obbrobri. Cambiare una legge odiosa non costa niente: due righe da depennare comportano sì e no l'investimento di 20 euro. Non c'è più un centesimo perché avete già raschiato il fondo della cassa? Ve li do io. Attenzione: se Sallusti sarà associato alle carceri, non la passerete liscia. Oltre a non fare bella figura, rischierete gli sputi di tutti noi.

P.S.: caro Alessandro, siamo solidali con te, e come te ci sentiamo vittime di una classe politica capace di tutto e buona a nulla (Leo Longanesi).

http://www.ilgiornale.it/news/interni/839270.html

Vittorio sei un GRANDE!!!!!!!!!!!!!!
Ti è mancato Scalfaro, Padoa lo Schioppato ed altri schippoati….
Arrestate tutti questi lestofanti DELINQUENTI che si auto-proclamano POLITICI!!!!
Finalmente hai tirato fuori i KOGLIO.NI in questo ma
re di parassiti scribacchini al soldo di MEDIASION !


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Merio
Estimable Member
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Speriamo continui così... ci manca solo che scriva il discorso di V per Vendetta e possiamo preparare i cappi... in senso figurato s'intende...

Pace ai vostri sensi


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radisol
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Nessuna simpatia per Sallusti .... uomo di regime e cortigiano .... così come pure Feltri ... anche se ogni tanto fa qualche intemerata di questo tipo .....

Ma l'Italia è l'unico paese formalmente "democratico" dove la presunta "diffamazione a mezzo stampa" è un reato penale e non amministrativo ....

E' una norma del codice fascista Rocco, mai abrogata ed anzi persino peggiorata in questi decenni, che rende - come molte altre cose - l'Italia un paese del tutto incivile ....

Una volta detto questo, però devo ammettere che mi diverte il fatto che chi, solo qualche mese fa, ha diffuso varie opere di Mussolini allegate al proprio giornale - ammiccando ad un certo "nostalgismo" tipico di una parte significativa degli allora elettori del PdL - sia oggi vittima di una norma fascista che più fascista non si può ....

La classica "legge del contrappasso" ...


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rasna-zal
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Hahaa... Come funziona? L'indignazione scatta solo quando vengono toccati gli amici, i parenti, gli amici degli amici... E non è la stessa logica della politica alla quale Feltri vuole addosare colpe e responsabilità di questa Italia degli "obbrobri"?
Veniamo a sapere che c'è una lobby degli avvocati contro la quale il Silvione non ha potuto fare nulla per depenalizzare i reati d'opinione. E noi sempre a prendersela con i bistrattati sionisti... Ma, pensa un po'!

E del fatto che, invece, l'Italia e in particolare l'informazione italiana, Sallustri e Feltri compresi, sia - nel rapporto 2011 del RSF - scivolata al 61° posto, soltanto due posizioni sotto la Bosnia Erzegovina, di questo a chi vogliamo dare la colpa?

http://rsfitalia.files.wordpress.com/2012/01/rsf-3-classifica-libertc3a0-di-stampa-2011-2012-lista-paesi.pdf


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radisol
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Un conto sono i "reati di opinione" - cioè principalmente, alla fin fine, l'apologia di fascismo - che il Berluska voleva abolire ...

Un conto è la "diffamazione a mezzo stampa" che il Berluska, invece, voleva addirittura peggiorare, allargando la responsabilità penale anche agli editori ed aumentando l'entità delle pene detentive ...

Quindi, non meniamo il can per l'aia .. e non alziamo polveroni strumentali atti a non far capire niente a chi legge ...

E' giusto solidarizzare nel merito della possibile pena con Sallusti ... ma il problema è soprattutto abolire certe norme autoritarie e fasciste che certamente influiscono - anche se sono ben altre le cause principali, il ruolo delle proprietà e delle banche che finanziano - sul fatto che in Italia abbiamo dei media in larghissima parte asserviti ai poteri forti di questo paese .... e spesso tendenti all'auto-censura prima ancora di venire in qualche modo "censurati" da chicchessia ...

Nello specifico poi della vicenda di Sallusti, fermo restando che andrebbe punita con un mega-risarcimento e non con logiche penali o addirittura col carcere, si tratta di uno dei peggiori articoli mai fatti nella storia per compiacere Santa Romana Chiesa e le sue mene contro la legge vigente sull'interruzione di gravidanza, nel caso in questione per i minori ....

In cui un pretore e due genitori - che per legge hanno facoltà di decisione quando si tratta appunto di minori - venivano tacciati, con la classica delicatezza di "Libero" e/o de "Il Giornale" - di essere "assassini" avendo scelto l'interruzione di gravidanza per una minore ....

Insomma, NO al carcere per Sallusti ed in genere per i cronisti, ma sempre di un episodio squallido e del tutto propagandistico, tipico del peggior giornalismo "di emozione" e "manganellatore" applicato a questioni delicatissime, si tratta .... quindi non proprio di un episodio di giornalismo, come dire, edificante ...


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massi
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Già solo postare un articolo di Feltri mi sembra ridicolo... poi addirittura "sei un grande"... non ho parole.
Feltri a parer mio è la cosa più lontana da un giornalista che possa esistere... per non parlare di Sallusti, e tocca sentirlo dare lezioni di "regole" e di "sensibilità civile"... nauseante.

"I direttori di giornale - tutti - sono pieni di cause, ne perdono molte, quindi accumulano precedenti su precedenti, e addio sospensione della pena." ...e allora?

Vorrebbero diffamare, calunniare e falsificare tranquillamente senza timori? è questo che vorrebbe Feltri?


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Giancarlo54
Famed Member
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Un conto sono i "reati di opinione" - cioè principalmente, alla fin fine, l'apologia di fascismo - che il Berluska voleva abolire ...

Un conto è la "diffamazione a mezzo stampa" che il Berluska, invece, voleva addirittura peggiorare, allargando la responsabilità penale anche agli editori ed aumentando l'entità delle pene detentive ...

Quindi, non meniamo il can per l'aia .. e non alziamo polveroni strumentali atti a non far capire niente a chi legge ...

E' giusto solidarizzare nel merito della possibile pena con Sallusti ... ma il problema è soprattutto abolire certe norme autoritarie e fasciste che certamente influiscono - anche se sono ben altre le cause principali, il ruolo delle proprietà e delle banche che finanziano - sul fatto che in Italia abbiamo dei media in larghissima parte asserviti ai poteri forti di questo paese .... e spesso tendenti all'auto-censura prima ancora di venire in qualche modo "censurati" da chicchessia ...

Nello specifico poi della vicenda di Sallusti, fermo restando che andrebbe punita con un mega-risarcimento e non con logiche penali o addirittura col carcere, si tratta di uno dei peggiori articoli mai fatti nella storia per compiacere Santa Romana Chiesa e le sue mene contro la legge vigente sull'interruzione di gravidanza, nel caso in questione per i minori ....

In cui un pretore e due genitori - che per legge hanno facoltà di decisione quando si tratta appunto di minori - venivano tacciati, con la classica delicatezza di "Libero" e/o de "Il Giornale" - di essere "assassini" avendo scelto l'interruzione di gravidanza per una minore ....

Insomma, NO al carcere per Sallusti ed in genere per i cronisti, ma sempre di un episodio squallido e del tutto propagandistico, tipico del peggior giornalismo "di emozione" e "manganellatore" applicato a questioni delicatissime, si tratta .... quindi non proprio di un episodio di giornalismo, come dire, edificante ...

D'accordissimo, quindi aboliamo anche la legge che punisce l'apologia di fascismo e, sopratutto la famigerata legge Mancino, sei d'accordo, giusto?


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Anonymous
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Dopo anni di mistificazioni, di omissioni, insomma di seria carriera da giornalista ti ripagano così...
Feltri deluso,amerreggiato e un po' impaurito si scaglia contro la classe politica. Non esiste la democrazia!!
Ma vi stà proprio bene scribbacchini di regime.


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radisol
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Francamente la legge contro "l'apologia del fascismo", comprensibilissima quando è stata varata nell'immediato dopoguerra, non mi ha mai fortemente entusiasmato .... ed è stata peraltro del tutto inefficace .... la stessa legge, più seria, sul divieto materiale di "ricostituzione del partito fascista" è stata usata solo contro Avanguardia Nazionale e Ordine Nuovo, che potevano essere sciolte lo stesso per motivi ben più immediati e pratici, tipo l'implicazione in attentati e stragi e cose simili, le strutture "doppie" e clandestine, gli evidentissimi legami, soprattutto di O.N., con attività della criminalità organizzata di allora, l'organizzazione addirittura di un sequestro di persona ( quello del banchiere Mariano) da parte di Concutelli, uno dei suoi massimi dirigenti ... ecc. ecc. ecc.

Ma, nonostante questo e essendo oggettivamente un pò "vecchie" ed inefficaci, l'abolizione di queste leggi - come voleva fare strumentalemnte e propagandisticamente il Berlusca per accaparrarsi i voti di ultradestra - non mi sembra oggi una priorità ..... non mi scandalizzerei se venissero abrogate, ma quantomeno prima andrebbero abrogate TUTTE le norme, e soprattutto quelle penali, del Codice Rocco del 1942, in testa proprio questa del rilievo penale della "diffamazione a mezzo stampa" .... sostituibile con un discorso di forti risarcimenti economici ai "danneggiati" riconosciuti come tali ... ma anche quella di "devastazione e saccheggio" usata per ingabbiare alcuni rivoltosi di Genova 2011 ... se hai devastato e soprattutto se hai saccheggiato ( cioè rubato) bastano e avanzano altre norme penali, più equilibrate, per punirti ... mentre invece in quel caso sono state applicate, in base a quelle vecchie norme mai applicate dal 1945 ad oggi, pene vicine a quelle per omicidio .... o quella, di derivazione addirittura medievale, di "vilipendio del capo dello stato " o "di capo di stato straniero" ....

Diverso è il giudizio sulla Legge Mancino, poco efficace anche questa ( il "Movimento Politico" di Boccacci, cioè i 4 gatti nazistoidi romani per cui fu creata si è ricostituito almeno altre tre volte, semplicemente cambiando nome ) ma che punisce soprattutto la propaganda razzista ..... che credo sia uno dei problemi grossi di questa epoca, aggravato anche dalla crisi in corso, dove è molto facile fuorviare le colpe verso i "diversi", di qualsiasi natura ...

Comunque tutto è abrogabile, riformabile, perfettibile ... se ci si ponessero problemi di ordine generale e non la convenienza immediata, elettoralistica, di qualsiasi proposta .... come purtroppo avviene oggi ...


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