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Il guantino del supermercato, le nanoparticelle e la cacca


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Da normo-consumatore non particolarmente eco-diretto, ho sempre
personalmente odiato il guantino che tutti, bovinamente, indossiamo per agguantare la frutta e la verdura al supermercato, indotti e plagiati da severi cartelli ammonitori.
Se posso ne faccio a meno, con un senso di colpa, del tutto demente, che non
riesco a cancellare.
Non per il mancato uso del guantino ma per la mancato microbattaglia denigratoria del medesimo.
Ad onor del vero, qualche anno fa ( ma era gia' questo millennio o quello precedente?), le prime volte ho provato: niente da fare, di fronte ai non meglio precisati "motivi igienici" ai severi regolamenti mostrati dal direttore del supermarket ed allo sguardo di disapprovazione di una mezza dozzina (mediamente) di casalinghe ho dovuto cedere.

Mettendo che, mediamente, si consumi un guantino per italiano alla settimana (molto probabilmente e' una approssimazione MOLTO per difetto) fanno un tre miliardi di guantini all'anno.
Ci vorranno un 5 grammi di petrolio per farli/distribuirli etc etc? Sono 15 miliardi di grammi, 15 milioni di kg, 15.000 tonnellate di petrolio, circa 130.000 barili di petrolio all'anno.

Solo in Italia.

Almeno 90 milioni di euro a pesare inutilmente sulla nostra bilancia dei pagamenti.
Ma questo e', in fondo, il meno.
Il piu' e' la distorsione che induce nella mente del consumatore, il quale ha paura delle orrende malattie portate dalla mano del vicino ( il raffreddore, l'influenza, il tifo, il colera, l'epatite virale, la febbre terzana, la lebbra, il vaiolo, la peste, l’epatite A-B-C, l’influenza aviaria, l'AIDS???) e si rassegna mestamente ad ingerire tutto cio' che viene depositato su quelle verdure/frutti, sul terreno, dall'aria ... (*)

Al minimo, nel caso di verdure BIOLOGICHE con lotta integrata etc etc etc. l'insalata viene CONCIMATA, se proprio proprio va bene, con la CACCA.
STA' nella cacca, ci cresce, se ne nutre.
A meno che io non abbia passato la notte ad agevolare il rientro dell'ernia di una mucca non credo che le mie manine possano essere piu' batteriologicamente cariche di una SANA insalata cresciuta come una volta.
Se poi, come e' piu' probabile, parliamo di una insalata cresciuta nelle serre, che so, del precollina Moncalierese, beh mi aspetto di trovarci dentro tante di quelle nano particelle da poter usare una foglia come ago di una bussola...nel giro di tre o 4 di km di distanza in linea d'aria ci sono: una centrale termoelettrica, la Fiat Mirafiori, alcuni cementifici, l'Iveco, due autostrade, una citta' con un milioncino scarso di abitanti....e non abbiamo ancora parlato di cio' che viene deposto su quelle lattughine piu' o meno scientemente: pesticidi, fungicidi, ed altri begli intrugli sterminatori sparsi sulle suddette foglie VOLONTARIAMENTE. Cose ben note ed, entro certi limiti, ammesse dalla legge, ma senza alcun dubbio dannose per l’ambiente e per noi ignari consumatori.

Secondo me la liberazione dal guantino del supermercato sarebbe un piccolo, minuscolo, segnale di svolta.
Verso la verita', l'onestà (intesa come liberazione dalla soffocante e multiforme ipocrisia in cui ci crogioliamo) e la semplicita'.
Queste tre cose vanno spesso, non casualmente, insieme.

Pietro Cambi
Fonte: http://crisis.blogosfere.it/
Link: http://crisis.blogosfere.it/2008/04/il-guantino-del-supermercato-le-nanoparticelle-e-la-cacca.html
30.04.08

(*) http://it.wikipedia.org/wiki/Nanopatologia


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

non so fare altro che quotare in toto questo articolo e ribadire la totale imbecillagine dell'idea stessa del guantino che ricorda piuttosto bene la storia della trave e della pagliuzza


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lino-rossi
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 482
 

eliminerei il passaggio del petrolio perchè, per quel che ne so, trattasi di un prodotto di scarto del processo produttivo e quindi non dovrebbero estrarre nuovo greggio per farli.

per il resto concordo in pieno.

così, magari, si comincia a fare ragionare la gente sulla balla dell'AIDS - "La rivoluzione silenziosa della medicina del cancro e dell'AIDS" di Heinrich Kremer - macroedizioni


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Maria Stella
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1429
 

Completamente d'accordo, credo il guantino fesso serva , oltre che per lucro, per darci la rassicurazione che quel che stiamo comprando è incontanminato : balla pazzesca, oltre ai veleni e pesticidi, ci portiamo a casa tutte le porcherie accumulate nei viaggi e nei trasporti, e le altre zozzure dei magazzini che non vediamo : speso sporchi e frequentati da topi e scarafaggi, anche perchè stanno per lo più nel sottosuolo .E certo quando non li vediamo i magazzinieri, stanchi, sudati e frettolosi.. non mettono il fesso guantino.. anzi spesso non lo metteno neanche i commessi, neanche quelli che ci danno il pane.
Per cui io il guantino non lo metto, anzi se ripresa, contesto avanti a tutti , alle casalinghe scandalizzate specialmente , che le mie mani non possono esser più sporche di quelle dell'operatore al banco della verdura o del pane o di quelle dei magazzinieri o di chi nella filiera ha manovrato il tutto: fatelo , è divertente fare cadere anche le piccole barriere, a volte si sente chiaramente lo scricchiolio delle celluline grigie arruginite dalla abitudine e dal conformismo


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torno_subito
New Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2
 

A chi è interessato a smontare il sistema "guantino" partendo dal proprio piatto consiglio i gruppi di acquisto, ormai diffusi in tutte le città. La verdura e la frutta, le uova, il formaggio, lo yogurt, il latte biologico alla spina (sano ed economico e costa 1,20 E. al litro) la carne (ma fa male a tutti, a chi la mangia, a chi la si strappa di dosso al pianeta che si depaupera per produrla) sono prodotti da aziende agricole vicino casa nel raggio di una 50na di km, ovvero prodotti agricoli a km zero, biologici, prodotti con concimi naturali ovvero merda di vacche nutrite con mangimi naturali, un fagiolino non prende l'aereo dalla Tunisia e poi il TIR per arrivare sotto il nostro guantino del supermercato a febbraio, bruciando petrolio e inquinando, ma viene prodotto solo quando è di stagione, vicino casa nostra. Il gruppo di acquisto di cui faccio parte ogni mercoledi' consegna il quantitativo di frutta e verdura richiesto, mista, esclusivamente di stagione, presso un luogo concordato. Dentro la cassetta di questi tempi trovo fragole carciofi limoni, cardi, bieta insalata, porri, cipolle bianche fresche, finocchi... E' un modo diverso di mangiare, naturale, rispettoso dell'ambiente e del proprio corpo. Il costo al kg è circa 1,4 E.


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