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Il mercato delle droghe


rutzboy
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-Alessio “rutz” Torrieri-

Anni fa credevo che la legalizzazione fosse l’unica soluzione del problema, mi sbagliavo.

Ritenevo che rendendo libera la circolazione delle sostanza stupefacenti, le organizzazioni criminali avrebbero perso gran parte dei loro proventi e la qualità delle sostanza sarebbe aumentata, diminuendo i rischi alla salute, mi sbagliavo, di nuovo.

Nel nostro paese, non c’è mai stata la volontà ne di legalizzare, ne di eliminare le droghe dal mercato.

Anche se, praticamente in tutta Europa, l’uso e il commercio di stupefacenti è illegale, l’afflusso di sostanze non tende a diminuire, ne gli stati fanno alcunché per estirpare questa piaga.

Fino ad ora, anche con l’inasprimento delle leggi, si è fatta solo propaganda.

Come al solito lo stato italiano ha redatto leggi solo per lucrare soldi alle tasche dei cittadini, ma senza mai cercare di risolvere la natura del problema. Come dicevamo prima il mercato delle droghe è un business a svariati zeri …

La legalizzazione, anche solo della marijuana, non creerebbe che un aumento dei consumi e dei consumatori, essa non sarebbe altro che un richiamo, una pubblicità, un invito a l’uso. Anche coloro che credono che fumare erba non faccia male, in realtà si illudono, l’utilizzo costante di canapa e dei suoi derivati, porta solo all’ alienazione e all’ investimento di energie e risorse preziose in un’attività sterile.

Le droghe non sono altro che un ulteriore mezzo di distrazione di massa.

Questo e il considerevole giro di denari, che fa gola a molti, sono i motivi fondamentali per cui non si vuole interrompere il narcotraffico.

Se ci pensate bene, i paesi maggiori produttori ed esportatori sono pochi e le tratte di arrivo anche.
Hashish dal Marocco tramite Spagna, cocaina dal Sudamerica sempre tramite Spagna, oppio e derivati da Afganistan ed altri paesi asiatici attraverso Turchia e poi Balcani, droghe sintetiche soprattutto da laboratori svizzeri ed olandesi …

Queste sono ipotesi, ma molto ben attendibili, che chiunque potrebbe verificare, noi ci chiediamo come mai, conoscendo comunemente l’origine di questi prodotti ILLEGALI, non si fa nulla per prevenire alla radice l’arrivo di determinate sostanza.

Forse, appunto, perché non si vuole.

Lo stato massonico vuole solo il nostro rincoglionimento: tv, calcio, videogame, pornografia, alcol e droga, non sono altro che zuccherini avvelenati per farci stare buoni e narcotizzati, non sono altro che viziosi circoli di voluttà che conducono solo a soddisfazioni effimere.

Rifletteteci e se davvero volete essere alternativi ed idealisti, rifiutate di fare parte di questo teatrino.

http://www.losai.eu/il-mercato-delle-droghe/


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terzaposizione
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Registrato: 3 anni fa
Post: 902
 

Mi sento di dissentire pacatamente ( grazie al THC )

hashis e marjuana non sono considerate Droghe non causando assuefazione
anche se usate quotidianamente;
lo sono caffeina - teina - nicotina- cioccolato,oltre quelle -ina illegali gestite dai Servizi non deviati.
Inoltre bisogna differenziare tra USo ed ABUSO
le proprietà terapeutiche della marjuana sono molte e comprovate da studi, non risultano situazioni di dipendenza dalle Canne e a chi stigmatiiza " da dipendenza psichica " chiedo : sono innamorato di una smart 40enne, la penso spesso - quando mi chiama sprizzo di gioia - quando mi trascura vado in down......chiedo a Giovanrdi di inserirLa nella lista delle droghe, visto la dipendenza psichica che mi da?
Se fosse possibile coltivare la Cannabis Sativa, che cresce anche in Italia , non avremmo bisogno di importare droghe leggere.
Concordando in toto su quelle pesanti, un'eventuale legalizzazione deve avere dei paletti, soprattutto evitarne l'abuso e l'assunzione da adolescenti, come si dovrebbe fare con i superalcolici.


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clausneghe
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Ruttaboy, mi permetto di sfancularvi allegramente, te e i tuoi lugubri amichetti di "Losai", dall'alto dei miei 35 ininterrotti anni di fumo 😉


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MM
 MM
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1555
 

Parzialmente d'accordo, comunque dovendo operare una distinzione tra dipendenza e assuefazione.

Dato che si è frapposto il messaggio di clausneghe, specifico che il mio "parzialmente d'accordo" è riferito al messaggio di terzaposizione.


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rutzboy
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Questa mia opinione, non l'ho tratta dai manuali di chissà chi, ma da mie esperienze personali. infatti accomuno anche i cannabinoidi insieme alle droghe "pesanti" e all'alcol. per anni ho fumato pesantemente, quando ho smesso mi sono accorto di quanto tempo ed energie avevo sperperato. Ritengo anche che trovandomi spesso sotto effetto ero alienato, ovvero non percepivo correttamente la realtà, suppongo che se avessi continuato il cervello mi sarebbe diventato come quello di clausneghe...

Non me la sento di distinguere tra uso ed abuso, come ben si sa, dando alle persone piena libertà, il 90% di esse farebbe solo gigantesche cazzate.


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MM
 MM
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1555
 

In realtà l'assunzione di cannabinoidi non è priva di rischi di dipendenza.

Un individuo con personalità problematica, non ben strutturata, sarà portato anche facilmente all'abuso con conseguenze variabili ma da non sottovalutare.


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