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ancora suicidi e licenziamenti nel PARADISO Italia


dana74
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venghino signori che 800 euro a voi non li leva nessuno senza lavorare.....

Persone assasinate dallo stato servo alla troika . sono le vittime che non esistono del giorno 15 e 16 e chissà quante altre

Perseguitato dalla gang di usurai si uccide gettandosi nel Tevere
L'agente di commercio era finito nelle mani degli strozzini per un prestito di 15mila euro, cifra lievitata quasi del doppio in pochi mesi, arrivando a 27 mila euro. In una lettera le ragioni della disperazione
di MAURO FAVALE
A luglio aveva chiesto un prestito di poco più di 15 mila euro, convinto di poterlo restituire in fretta. In pochi mesi, invece, quella cifra è lievitata quasi del doppio, arrivando a 27 mila euro. Troppi per un agente di commercio che aveva perso il lavoro. Per questo F. S., sabato notte, ha preparato tutto e ha deciso di andarsene, lanciandosi nel vuoto in pieno centro a Roma. Dal ponte Principe Amedeo di Savoia, all'altezza del Lungotevere in Sassia, è precipitato sull'asfalto della pista ciclabile.

È morto sul colpo. Chi lo ha sentito parlare da solo, a voce alta a quell'ora di notte, camminando nei pressi dell'ospedale Santo Spirito, non è riuscito a capire con chi ce l'avesse. "Frasi sconnesse", riportano in modo asettico i verbali dei carabinieri. Sono intervenuti poco dopo, chiamati da quell'unico testimone che ha visto l'uomo lanciarsi nel vuoto.

In tasca gli hanno trovato un biglietto e alcuni assegni. Un modo esplicito per "firmare" il suo gesto, far capire a tutti che era quello il motivo che lo aveva portato fin lì. Un prestito a usura che non è riuscito a saldare e che lo ha spinto a togliersi la vita. Nel biglietto, l'uomo ha spiegato le difficoltà economiche in cui viveva, separato dalla compagna, senza più lavoro e costretto a tornare ad abitare con i genitori. Ma, soprattutto, ha sottolineato quel prestito di 15 mila e 300 euro chiesto all'inizio dell'estate e cresciuto a ritmi insostenibili fino a 27 mila euro.

A partire da quel biglietto, a piazzale Clodio hanno aperto un fascicolo di indagine. In Procura vogliono cercare di ricostruire quel passaggio di denaro, risalire a chi ha offerto quel prestito a tassi così alti, fin troppo anche per gli "standard" dei giri d'usura romana. A casa dell'uomo, invece, gli investigatori hanno recuperato un'altra lettera lasciata dall'agente di commercio ai genitori e alla ex compagna. Due fogli di carta per spiegare ai propri cari il suo gesto e per sottolineare anche il dolore per la separazione con la donna che, molto probabilmente, ha influito sullo stato d'animo dell'uomo, descritto come "depresso". Un concorso di cause che, sabato notte, lo hanno condotto sul Lungotevere, nel pieno centro di Roma.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/10/15/news/perseguitato_dalla_gang_di_usurai_si_uccide_gettandosi_nel_tevere-68604816/

VICENZA CRISI AGENTE IMMOBILIARE SI IMPICCA AD UNA GIOSTRA DEL PARCO
Ancora un suicidio per la crisi. Dopo il caso dell'artigiano veneziano di ieri e i due di sabato, un agente immobiliare di 52 anni, è stato trovato morto questa mattina in un parco di Vicenza, nei pressi di una scuola materna. L'uomo si è impiccato a una giostra per bambini nel parco di via Adenauer. A segnalare la presenza del cadavere al 113 alcuni genitori che stavano accompagnando i figli a scuola. All'origine del gesto pare ci fossero problemi economici, anche se sul posto non sono stati trovati biglietti o altri elementi che possano essere utili a spiegare le possibili ragioni del gesto. Sono in corso indagini e le forze dell'ordine sono intervenute affinché gli alunni venissero spostati dalle aule che potevano permettere la vista della scena del suicidio. E' invece stato salvato dalla figlia 15enne un imprenditore di Calolziocorte (Lecco) che, disperato per i debiti e per le cartelle esattoriali ha tentato di impiccarsi in giardino. Fortunatamente la ragazza ha visto il padre nel momento in cui si stava per impiccare e lo ha tenuto sollevato fino all’arrivo della madre.
Ancora un suicidio per la crisi. Dopo il caso dell'artigiano veneziano di ieri e i due di sabato, un agente immobiliare di 52 anni, è stato trovato morto questa mattina in un parco di Vicenza, nei pressi di una scuola materna. L'uomo si è impiccato a una giostra per bambini nel parco di via Adenauer. A segnalare la presenza del cadavere al 113 alcuni genitori che stavano accompagnando i figli a scuola. All'origine del gesto pare ci fossero problemi economici, anche se sul posto non sono stati trovati biglietti o altri elementi che possano essere utili a spiegare le possibili ragioni del gesto. Sono in corso indagini e le forze dell'ordine sono intervenute affinché gli alunni venissero spostati dalle aule che potevano permettere la vista della scena del suicidio. E' invece stato salvato dalla figlia 15enne un imprenditore di Calolziocorte (Lecco) che, disperato per i debiti e per le cartelle esattoriali ha tentato di impiccarsi in giardino. Fortunatamente la ragazza ha visto il padre nel momento in cui si stava per impiccare e lo ha tenuto sollevato fino all’arrivo della madre. L’uomo è ricoverato in condizioni gravi ma non critiche all’ospedale di Lecco.
http://www.corsera.it/notizia.php?id=7586

Problemi economici, titolare agenzia autopratiche si impicca
Un’altra tragedia della crisi a Salzano: Patrizia Lazzarini, 54 anni, si uccide in bagno. Per giustificare il gesto ha lasciato quattro lettere

SALZANO. Difficoltà economiche sì, ma forse anche qualcos’altro che nella sua vita non andava come sperava. Così ieri mattina Patrizia Lazzarini, 53 anni, residente a Salzano e titolare dell’agenzia di pratiche automobilistiche Dauli2 di Spinea, ha deciso di farla finita, impiccandosi nel bagno del suo appartamento in via Cesare Battisti. Su quanto successo, pare ci siano pochi dubbi per i carabinieri, che hanno trovato anche quattro lettere da dare alla figlia, alla sorella Lina, a un amico e a un sacerdote. Quest’ultimo, poi, dovrebbe leggerla domenica prossima durante la messa.
Dalle prime indagini sembra che la donna avesse importanti problemi economici, con tre mutui da pagare, per la casa, l’impresa e l’auto. Ma non è escluso che ci possano essere stati anche altri motivi a indurla a compiere questo gesto: saranno gli accertamenti aggiuntivi e probabilmente la lettura delle lettere a stabilirlo. A lanciare l’allarme sono stati alcuni commercianti della zona di via Roma a Spinea dove Lazzarini aveva l’attività. Non vedendola arrivare, ieri mattina, e vedendo la porta d’ingresso rimasta chiusa più del dovuto, si erano insospettititi e avevano pensato di avvertire la sorella, che ha un’attività analoga a Dolo.
Nel giro di pochi minuti, i carabinieri sono andati nella sua casa in pieno centro a Salzano e attorno alle 10 l’hanno trovata impiccata. A nulla è valso l’intervento dei medici: il decesso sarebbe riconducibile alle prime ore del mattino. Subito la notizia ha fatto il giro di Spinea, dove Lazzarini ha abitato per molti anni proprio sopra la Dauli2, prima di prendere un appartamento in via Battisti a Salzano. I militari dell’Arma hanno rinvenuto anche le quattro lettere.
Nessuno si aspettava un simile epilogo; che la crisi morda è un fatto noto e pure la professionista si lamentava dell’eccessiva burocrazia e delle lungaggini dello Stato, oltre alle spese da sostenere. Ma da qui a pensare di volersi togliere la vita, tra chi la conosceva non lo aveva mai dato a vedere, neanche alle persone a lei più vicine. Anzi, sembra che nei giorni scorsi avesse partecipato anche a dei corsi di aggiornamento, come il suo lavoro richiedeva, e avesse chiacchierato con gli amici e colleghi come nulla fosse. Ieri mattina, però, qualcosa deve essere scattato in lei e si è lasciata morire nel suo bagno. Negli scritti trovati dai carabinieri la 53enne spiegava chi avvertire e il modo in cui voleva fosse celebrato il funerale. Un’azione lu
cida, dunque, e ora quelle frasi saranno oggetto di indagine.
Tra i vicini di casa a Salzano, c’è incredulità per quando successo. «La vedevo di tanto in tanto» rivela una donna «e quando ci incrociavamo, ci salutavamo. Nulla più. Questa notizia mi ha sconvolta, davvero non pensavo che potesse avere una situazione tale da compiere questo gesto». Anche un’altra donna non sa spiegare il gesto della signora Lazzarini. «Credo partisse presto per rientrare a tarda ora» aggiunge «perché la vedevo poco». C’è chi al mattino aveva visto arrivare l’ambulanza e i carabinieri in via Battisti e si era insospettito che potesse essere accaduto qualcosa di grave. «Poco prima delle 10» racconta un uomo «ho visto i militari e i medici salire nel condominio della signora. Poi abbiamo saputo del suicidio. La conoscevo di vista, perché qui a Salzano ci stava davvero poco».
Non è ancora stata decisa la data dei funerali ma non è escluso che possano svolgersi nella chiesa di Santa Bertilla a Spinea, Comune a cui era molto legata e dove aveva molte delle sue amicizie. Ma intanto nel Miranese si registra un’altra vittima per le difficoltà economiche o l’ansia di non riuscire a far fronte agli impegni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
16 ottobre 2013
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/10/15/news/oberata-dai-debiti-titolare-agenzia-autopratiche-si-impicca-1.7929412

oltre alla prima donna suicida di cui si è occupato il corriere ieri (secondo il corriere ovviamente è la prima donna suicida)


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dana74
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c'è lavoro per tutti, gli italiani come ricorda il Giovannini sono poco occupabili, si sono rincoglionini improvvisamente e non sanno più lavorare per quello vengono licenziati.
Abbiamo tanto bisogno di risorse da fuori....tanto lavoro da dare abbiamo....(non si può dire il contrario perché sennò la soc civile si incazza e dice che son leggende razziste)

16 ottobre 2013 · 16:41
Annunciati settanta licenziamenti alla Reefer di Vado Ligure

La Cgil di Savona denuncia che mentre “la famiglia Orsero parteciperà all’aumento di capitale di Alitalia i lavoratori di Fruttital sono in cassa integrazione ed in trattativa per scongiurare 60 licenziamenti mentre alla Reefer, pur in presenza di un accordo di solidarietà, è annunciata la procedura di licenziamento collettivo per 70 persone”. Il sindaco ha evidenziato oggi la situazione delle due aziende controllate dalla famiglia Orsero. “La Gf Group ha annunciato il licenziamento collettivo di 70 persone alla Reefer Terminal di Vado Ligure” scrive in una nota la segreteria provinciale della Cgil di Savona. “I lavoratori rischiano di pagare il calo dei traffici portuali dovuto alla crisi, ma anche le discutibili scelte fatte dal management dell’azienda” spiegano alla Cgil, che ha invocato l’intervento delle istituzioni “per affrontare una situazione d’emergenza anche in relazione alle prospettive di rilancio portuale”.
http://telenord.it/2013/10/16/annunciati-settanta-licenziamenti-alla-reefer-di-vado-ligure/

Unieuro, 118 esuberi. Dosi: "Scongiurare la chiusura"
E’ confermata la chiusura del centro amministrativo Unieuro di Piacenza, che attualmente occupa 118 persone.
segue qui
http://www.piacenzasera.it/economia-e-lavoro/unieuro-118-esuberi-dosi-scongiurare-la-chiusura.jspurl?id_prodotto=41467&IdC=1093&IdS=1093&tipo_padre=0&tipo_cliccato=0&com=c


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dana74
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Agricoltore suicida in azienda: un’altra tragedia della crisi
È successo a San Vendemiano. L’uomo aveva 52 anni. Il governatore Zaia: «Imprenditori veneti vittime della crisi, ormai è una strage»
suicidi per crisi suicidi

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di Diego Bortolotto

SAN VENDEMIANO. Si è impiccato nel vecchio casolare, dove aveva la sua attività agricola, accanto all'abitazione dei genitori. Un agricoltore di 52 anni di Zoppè si è suicidato stamattina a San Vendemiano.
Non avrebbe lasciato alcun biglietto per spiegare il suo gesto estremo e come è sempre è difficile in questi casi trovare una sola motivazione anche se è il presidente della Regione Luca Zaia, in una nota, a fornirne una chiave di lettura:un altro dramma della crisi. Gli stessi inquirenti non escludono questa motivazione economica: pare infatti che negli ultimi tempi l’uomo si fosse spesso lamentato del fatto di non riuscire più a sostenere un mutuo.
L'uomo si è impiccato al primo piano del fabbricato, sotto il quale c'è la stalla e il deposito degli attrezzi. Ha deciso di farla finita lì dove andava ogni giorno a lavorare, a coltivare campi e vigneti e badare alle sue mucche. L'agricoltore abitava con la famiglia a pochi passi. A fare la drammatica scoperta è stato il figlio maggiore.
In via Tagliamento per i rilievi è intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Conegliano, oltre al dottor Mario Bandiera, che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
I suoi cari sono rimasti comprensibilmente sconvolti e si sono chiusi nel dolore per la sua perdita. «Non aveva problemi, lo ricorderemo così com'era», sono le poche parole di uno dei figli. «Una persona riservata, un gran lavoratore», spiegano quanti lo conoscevano, rimasti esterrefatti per quanto accaduto.
La notizia della sua improvvisa scomparsa ha destato cordoglio in paese.
“Siamo di fronte all’ennesima tragedia, che riporta di attualità il dramma che sta vivendo la nostra comunità sotto i colpi della peggiore crisi economica dal dopoguerra. Un altro imprenditore suicida in quel capannone che significava per lui lavoro, famiglia, vita e dignità”, scive il presidente Zaia in un comunicato stampa.
“Vorrei ricordare - continua il governatore - che sono quasi 70 gli imprenditori che si sono uccisi in questi ultimi tempi in Veneto – riprende Zaia –, un numero che fa rabbrividire e che ci obbliga a non abbassare la guardia o a liquidare, come talvolta qualcuno fa, la cosa con superficialità. Ci rifiutiamo di restare semplici spettatori di un disagio profondissimo e non possiamo accettare impotenti questo stillicidio che comincia ad assumere i caratteri di una strage”.
“Voglio esprimere – conclude Zaia – il mio profondo cordoglio alla famiglia”.
16 ottobre 2013
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/10/16/news/agricoltore-suicida-in-azienda-un-altra-tragedia-della-crisi-1.7935312


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dana74
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Giovane pescarese si suicida gettandosi sotto il treno
giovedì 10 ottobre 2013, 18:51
Una 22enne di Pescara si e' uccisa nel pomeriggio lanciandosi sotto il treno, alla stazione ferroviaria di Montesilvano (Pescara). Per lei non c'e' stato niente da fare, nonostante i soccorsi del 118 siano arrivati nel giro di brevissimo tempo, considerato che la postazione di Montesilvano si trova proprio li'.
La giovane e' stata travolta da un treno merci alle 17.25. Proprio al suo passaggio la 22enne si e' posta sui binari ed il macchinista non ha potuto fare nulla per evitare l'impatto.
Fino alle 18 entrambi i binari della stazione sono rimasti chiusi per consentire alla polfer e all'autorita' giudiziaria di compiere i rilievi del caso. Dalle 18 e' stato poi riaperto solo il binario non interessato al tragico evento.
Il corpo e' stato brutalmente tranciato. Sul posto e' intervenuto il personale della polizia ferroviaria che si sta occupando degli accertamenti del caso.
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Giovane-pescarese-si-suicida-gettandosi-sotto-il-treno/127523.htm

a proposito della prima donna che si suicida secondo il corriere....
Stritolata dai mutui, si uccide in casa
Primo caso di una donna. L’amica: si lamentava della burocrazia. Si era indebitata per acquistare un’agenzia di pratiche auto a Spinea
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneziamestre/notizie/cronaca/2013/15-ottobre-2013/troppi-debiti-imprenditrice-si-uccide-2223486183581.shtml

L'indifferenza dopo il suicidio, la storia di Tiziana Marrone e di molti altri
venerdì 20 settembre 2013, 08:19

Giuseppe Campaniello il 28 marzo dell’anno scorso si è tolto la vita dandosi fuoco davanti all’Agenzia delle entrate di Bologna. Era un artigiano, ed è stato una delle vittime della crisi. Tiziana Marrone, sua moglie, oggi vive a Torrevecchia Teatina (Ch), si è dovuta trasferire per accudire la madre malata, su di lei grava il debito che aveva il marito nei confronti dello Stato. Ecco il suo grido di rabbia:
E’ trascorso un anno è mezzo, com’è cambiata la tua vita?
La mia vita è come se fosse stata ribaltata, prima pensavo in un modo, ora, da quando non c’è più mio marito, devo per forza di cosa agire da sola. Da più di un anno ho lasciato Bologna, mi sono dovuta trasferire per prendermi cura di mia madre malata, lei è pensionata ed io dovrei vivere con la pensione di reversibilità di Giuseppe: 470 euro. In questo Paese è impossibile, però pare che non se ne renda conto nessuno. Prima di partire ho mandato curricula ad aziende bolognesi e qualcuno mi ha risposto, dopo il trasferimento in Abruzzo ho cercato lavoro a Chieti, Pescara ma non mi ha risposto nessuno, del resto anche qui c’è crisi, io vedo negozi vuoti.
Il debito, di cui tu non eri a conoscenza, oggi pende su di te, come farai ad estinguerlo?
Io e Giuseppe eravamo in comunione dei beni, perciò con la sua morte ho ereditato il suo debito. Ma la mia firma non c’è da nessuna parte, non sono io che ho contratto dei debiti, fra l’altro fatti per poter lavorare, per mandare avanti l’attività. Trovo ingiusto che lo Stato chieda il conto a chi è vittima, io ho perso l’uomo con il quale ho condiviso tutta la mia vita e Giuseppe il suo debito lo ha pagato con la vita, così come tanti altri piccoli imprenditori e lavoratori. Sembra che vogliano approfittarsi di chi è già debole, anch’io sono una potenziale suicida se non riesco ad ottenere un impiego. infatti ho intenzione di tornare a Bologna e spero di trovare ancora disponibilità dalle aziende che mi avevano chiesto un colloquio prima di trasferirmi.
Ci sono dei responsabili per la morte di Giuseppe?
I responsabili sono coloro che fanno parte e mandano avanti un sistema. Oggi si tolgono la vita persone che hanno dai 30 ai 60 anni, ciò significa che la situazione è gravissima e finora non è stato preso mezzo provvedimento. Nessuno ha fatto un passo indietro. La politica può varare leggi, abrogarle, ma non fa nessuna azione per risollevare le sorti dell’Italia, per salvare i cittadini. E’ chiaro che in passato sono state fatte scelte sbagliate che hanno creato la crisi che viviamo oggi. Solo ieri si sono tolte la vita tre persone.
Perché continuare a raccontare la propria vicenda?
Spero sempre di poter sensibilizzare le istituzioni, le persone. Anche quando la televisione fa trasmissioni sulla crisi sembra che il problema appartenga ad altri, i politici si parlano addosso e le persone comuni hanno paura. Oggi anche chi potrebbe assumere non lo fa, c’è troppa incertezza per il futuro. Io ho ancora degli anni davanti, mi chiedo come sopravvivrò, ma mi chiedo anche che futuro avrà mia nipote che ha solo un anno.
Samanta Di Persio
http://www.abruzzo24ore.tv/news/L-indifferenza-dopo-il-suicidio-la-storia-di-Tiziana-Marrone-e-di-molti-altri/126173.htm


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