Arrivano le scuse del social di Zuckerberg. Ma sono piuttosto grottesche. Ecco come sono stati giustificati il blocco di 24 ore e la doppia censura al regista di Diaz
Siamo in una pagina di commedia all’italiana 2.0. Il problema è che il regista è ottimo, è quel Daniele Vicari di Velocità massima, L’orizzonte degli eventi, Il mio paese, Il passato è una terra straniera, Diaz. E, prossimamente, Sole Cuore Amore con Isabella Ragonese. Lo sceneggiatore, invece, è pessimo. E’ Facebook, con i suoi algoritmi che, abbiamo scoperto, ha nelle parole da censurare, insieme a “porno” anche “Diaz” o “Carlo Giuliani” (lo diciamo per deduzione, dal momento che sono le due parole in comune tra i post di Zerocalcare e Daniele Vicari), ma non “Duce” (c’è un gruppo, sul social, che si chiama così, e non è neanche il più vergognoso). E’ Facebook con le sue regole che permette a branchi di socialfascisti di segnalarti, perché sanno che Zuckerberg e soci daranno retta alla quantità delle richieste di blocco e non alla loro qualità.