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In Italia C'E' il FEDERALISMO!!!


marzian
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Sì. Il federalismo è una realtà. Ormai, la politica estera, espressione fondamentale della sovranità di un paese, la decidono i comuni.

Infatti, il premier Prodi, a proposito dell'allargamento della base USA a Vicenza ha detto (cito testualmente):

Sto per comunicare all'ambasciatore Usa che il governo italiano non si oppone alla decisione del precedente governo e del Comune di Vicenza presa con voto del consiglio comunale a che venga allargata la base militare dell'aeroporto di Vicenza

Egli apre anche la possibilità che, a livello locale (perchè è chiaro che è lì che si prendono le decisioni) ci potesse anche essere la prospettiva del referendum, che comunque non si è fatto (lui non ne ha notizia) e non si farà.

Fine delle trasmissioni. Servi di ieri, di oggi e di domani. Con annessa presa per il culo dei cittadini (i contribuenti dell'esportazione di democrazia in Afghanistan).

Fonte: http://cloroalclero.blogspot.com/
Link: http://cloroalclero.blogspot.com/2007/01/in-italia-ce-il-federalismo.html#links
16.01.2007


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Tao
 Tao
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Con l’avallo dato dal Presidente del Consiglio Prodi all’allargamento della base di Vicenza, deciso comunque dal Governo Berlusconi, si ripropone l’annosa questione della sovranità italiana sul proprio territorio e dei rapporti dell’Italia con l’alleato americano.

La questione relativa all’assenso o meno dato dal Governo italiano era chiaramente molto sentita negli Stati Uniti, e si legava anche alle recenti dichiarazioni di Prodi e D’Alema che avevano espresso la loro contrarietà sia verso i bombardamenti di aerei USA in Somalia sia verso l’aumento delle truppe americane in Iraq deciso da Bush la settimana scorsa.

Infatti subito dopo la dichiarazione di non contrarietà all’allargamento della base di Vicenza da parte di Prodi, l'ambasciatore USA in Italia Ronald Spogli ha dichiarato: "Desidero esprimere apprezzamento per l'attenta considerazione e opinione favorevole espresse alla proposta di aumento della presenza americana a Vicenza. Oggi le relazioni tra Italia e Usa, costruttive da 60 anni, registrano un passo avanti''. E anche il Dipartimento di Stato USA ha "molto apprezzato" la dichiarazione del Presidente del Consiglio.

Ma soprattutto il fatto che Spogli abbia sottolineato che ….”Oggi le relazioni tra Italia e Usa, costruttive da 60 anni, registrano un passo avanti”, la dice lunga su quanta importanza davano gli USA all’avallo o meno del governo Prodi.

Enrico Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha però dichiarato che “il Governo è stato costretto a dire di sì e che nessun referendum locale potrà modificare questa decisione”.
Ora è da capire se la costrizione è stata esercitata direttamente dagli USA - e se sì in che modo -oppure se dipende dal fatto che la decisione presa a suo tempo dal Governo Berlusconi fosse vincolante per qualsiasi governo successivo in base ad un accordo scritto bilaterale siglato appunto dal Governo precedente, o se tra le pieghe degli accordi militari segreti tra Italia e USA si regolano anche le questioni relative a nuovi basi e/o allargamenti di quelle già preesistenti, o infine se entrano in ballo i doveri di essere membri NATO.

Insomma non è affatto chiaro perché si è costretti a dire di sì. L’unica opzione che mi sento di scartare è quella relativa agli eventuali posti di lavoro italiani che si sarebbero perduti in caso di trasferimento dell’intera base da Vicenza in Germania, come avevano chiaramente detto gli americani in caso di rifiuto italiano all’allargamento.

Ma ciò presuppone che si sarebbe potuto dire anche di no. Quindi il governo italiano poteva dire di no?
Il problema è appunto capire se la decisione finale spetta veramente al governo italiano, e in questo caso è una scelta politica autonoma cedere o meno una parte di territorio su cui poi non esercitare alcuna sovranità; oppure se, indipendentemente dalla volontà del governo italiano, sono gli stessi Stati Uniti che decidono, e quindi chiedono al governo italiano solo un parere formale - giusto per “educazione” - tanto poi le decisioni sono state già prese a Washington.

Ecco, sarebbe ora di sapere dal Governo italiano, chi decide veramente in una situazione del genere. Gli USA, l’Italia o la NATO?

Ma sarebbe soprattutto ora di cominciare a discutere seriamente in sede UE sulla necessità storica di costruire finalmente una forza militare UE formata da contingenti dei 27 Paesi membri. Finché l’UE non si doterà di forze armate autonome la sua comune politica estera, indipendente da quella USA e in grado di incidere sullo scacchiere internazionale resterà solo un’utopia.

Naturalmente, se mai si arriverà alla nascita di una forza militare UE, ciò non dovrà significare la fine di un’alleanza strategica con gli USA ma la conseguente e ovvia fuoriuscita di tutti i Paesi membri UE dalla NATO, la cui permanenza a quel punto non avrebbe più motivo d’essere.
Soltanto con la creazione di una forza armata europea indipendente e autonoma dagli USA e dalla NATO si potrà ridiscutere in toto anche della presenza militare degli Stati Uniti in territorio UE.

Enrico Sabatino
17.01.07


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marzian
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NESSUNO E' N.A.T.O. PER SERVIRE!

Il governo italiano ha dato ufficialmente il via libera al progetto per il raddoppio della base Usa di Vicenza, che sarà la più grande struttura operativa d'Europa da cui partiranno le prossime missioni di guerra in Medio Oriente e Africa.

Contro tale arroganza militarista, a Vicenza sono in atto manifestazioni, iniziative, proteste di ogni genere.

Stanotte è stata bloccata la stazione ferroviaria per circa due ore.

E' urgente e necessario che tutti/e coloro che hanno partecipato alla manifestazione nazionale dello scorso 2 dicembre a Vicenza, si attivino subito per sostenere l'opposizione popolare e l'impegno degli anarchici vicentini.

Per informazioni sulle mobilitazioni: www.altravicenza.it

Per contatti con i compagni/e di Vicenza: Paolo 3405298811

SOLIDARIETA' e RESISTENZA SUBITO!


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bstrnt
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Sembra che la popolazione che si oppone, non abbia alcuna voce in capitolo.
USA e Italia si autoproclamano "democrazie", a patto che i cittadini subiscano passivamente le direttive dall'alto e non rompano!
Mi risulta che gli italiani, qualche lustro addietro, abbiano scelto di abbandonare il nucleare, scegliendo di pagare l'energia elelttrica più cara d'Europa pur di non correre i pericoli derivanti dalla fissione dell'atomo.
Si dice cha ad Aviano, ci siano oltre 200 testate nucleari, quante ve ne sono a Vicenza?
Allora, i "nostri" politici, siano essi "mortadelle servili" o "nani malefici traditori" non fanno altro che prenderci per i fondelli!
C'è qualche accordo, visto che l'Italia dopo la seconda guerra mondiale sedeva dalla parte dei perdenti, che ci obbliga ad essere "slave" dell'invadente "alleato"?
Questo alleato può impunemente interferire col voto della popolazione come nel primo dopoguerra, tirarci giù le funivie (per una bravata dei suoi piloti), sequestrare delle persone nel nostro territorio per delle “extraordinary rendition”, uccidere con “fuoco amico” un nostro funzionario nel compimento del proprio dovere o appestarci il cielo con aereosol intrisi di sostanze chimiche come bario, alluminio ed altre ancora? Certi comportamenti da parte di qualche nazione forte non ricordano forse qualcosa che ha a che fare con delle croci un po’ particolari chiamate svastiche?
Ma queste servitù sono proprie della Germania e dell'Italia (i perdenti nella seconda guerra mondiale) o sono generalizzate in tutta Europa?
Se sì, ci si deve meravigliare se la Costituzione Europea viene rifiutata da parte della popolazione?
Quale senso ha il proliferare delle basi USA nel mondo?
Gli USA devono necessariamente limitare Russia e Cina?
Certo che una Russia che entra a far parte dell’Europa sarebbe per gli USA la debacle estrema, altro che PNAC!
Per quanto tempo ancora dobbiamo subire queste servitù?
Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare questi politici traditori e questi consigli comunali venduti?
Per quanto tempo dobbiamo ancora sopportare un Calderoni (con la testa che si ritrova) che, come al solito, perde delle ottime occasioni per starsene zitto?


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Tao
 Tao
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Il conto? 366 milioni di dollari ma è l'Italia che li dà agli USA

Una leggenda circola da anni negli ambienti politici e economici: gli americani saranno anche ingombranti, però pagano l'affitto delle basi allo Stato italiano. Falso. Completamente. La verità è contenuta nel "2004 Statistical Compendium on Allied Contributions to the Common Defense", ultimo rapporto ufficiale reso noto dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Alla pagina "B-10" c'è la scheda che ci riguarda: vi si legge che il contributo annuale alla "difesa comune" versato dall'Italia agli Usa per le "spese di stazionamento" delle forze armate americane è pari a 366 milioni di dollari. Tre milioni, spiega il documento ufficiale, sono versati cash, mentre gli altri 363 milioni arrivano da una serie di facilitazioni che l'Italia concede all'alleato: si tratta (pagina II-5) di «affitti gratuiti, riduzioni fiscali varie e costi dei servizi ridotti». Ciò che le imprese del Nord-Est e del Meridione domandano da anni a Roma senza ottenerlo, gli Usa lo incassano in silenzio già da molti anni. È come se il padrone di casa, oltre a dare alloggio all'inquilino, gli girasse anche dei soldi. Nel caso delle basi americane, il 41 per cento dei costi totali di stazionamento sono a carico del governo italiano: il dato è riportato alla pagina B-10. Alla tabella di pagina E-4 sono invece messi a confronto gli alleati: più dell'Italia pagano solo Giappone e Germania, mentre persino la fidata Gran Bretagna è dopo di noi, si è limitata - nel 2004 - a contribuire con 238 milioni di dollari.

Una sorpresa la si ha mettendo a confronto i dati del 1999 e del 2004: si scopre che il Governo Berlusconi ha incrementato i pagamenti agli Usa, passando dal 37 per cento al 41 per cento dei costi totali sostenuti dalle forze armate ospiti.

Ma non basta. In base agli accordi bilaterali firmati da Italia e Usa nel 1995, se una base americana chiude, il nostro governo deve indennizzare gli alleati per le «migliorie» apportate al territorio. Gli Usa, per esempio, hanno deciso di lasciare la base per sommergibili nucleari di La Maddalena, in Sardegna: una commissione mista dovrà stabilire quanto valgono le «migliorie» e Roma provvederà a pagare. Con un ulteriore vincolo: se l'Italia intende usare in qualche modo il sito entro i primi tre anni dalla partenza degli americani, Washington riceverà un ulteriore rimborso.

Marco Mostallino
Epolis
17 gennaio 2007
Visto su: www.eddyburg.it
Link: http://www.eddyburg.it/article/articleview/8169/0/19/
18.01.07


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marzian
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La lotta contro la base Usa a Vicenza, continua in modo serrato e impegnativo.

Ogni giorno vengono costruite iniziative di lotta; inoltre nei pressi dell'aereoporto Dal Molin è stato installato un presidio permamente (in via Ponte Marchese) presso un tendone dove c'è costantemente una presenza di cittadini e compagni aderenti ai comitati.

Ieri, giovedì 18 gennaio, alla mattina c'è stato un combattivo corteo studentesco con oltre mille persone, mentre nel pomeriggio due diversi presidi hanno bloccato e contestato le entrate del municipio dove era in corso il consiglio comunale.

Sia alla mattina che al pomeriggio non sono mancati momenti di tensione con le forze dell'ordine, sempre più nervose e numerose.

E' NECESSARIO CHE TUTTI/E SI ATTIVINO PER SOSTENERE LA RESISTENZA POPOLARE E L'IMPEGNO DEI COMPAGNI LIBERTARI E ANARCHICI DI VICENZA.

Per aggiornarsi sulle iniziative in corso si può consultare il sito www.altravicenza.it, recarsi direttamente al presidio permanente oppure telefonare a Paolo di Vicenza (340.5298811).

Al momento dopo la grande manifestazione del 2 dicembre, a livello regionale, purtroppo sono stati pochissimi (e sempre gli stessi, nonostante impegni di lavoro e stanchezza) i compagni che hanno portato la loro attiva solidarietà a questa lotta antimilitarista che ormai ha assunto un'importanza cruciale persino sul piano internazionale.

LETTERA DA VICENZA

ciao a tutti.
Scrivo questa mail perchè sono stanco e indignato di tutto ciò che sta
avvenendo in questa città.
Credo che sia giunto il momento che tutti siano al corrente di questa
immensa porcata.
Lo scandaloso progetto in questione è denominato DAL MOLIN, e prende nome dall'immenso territorio dove fino ad oggi c'è stato un piccolo aereoporto civile e tanti campi adibiti al grano.
Da qualche mese però abbiamo scoperto che è dal 2003 l'area è stata venduta agli USA, e che diventerà un aereoporto militare. All'interno ci saranno inoltre armamenti, strutture e circa tremila marines di un corpo speciale per le azioni di guerriglia ( 173 brigata Combat Team).
Per chi non è al corrente a Vicenza ci sono già tre basi degli Usa ( con tanto di testate nucleari) e con questo nuovo polo Vicenza diventerà il più grande polo militare degli USA al di fuori degli Stati Uniti. Stiamo parlando di oltre diecimila militari presenti nel territorio, pronti a partire per l'Afghanistan e per l'Iraq ( dicono a esportarte
democrazia...).
Insomma, a breve il rapporto tra civili e militari a Vicenza sarà di 1 ogni 10 !!!!!!!!
Credo che già sappiate cosa penso riguardo ai militari e a chi si difende dietro a ordini e divise, ma ora non posso che dire basta.
In questi mesi abbiamo costruito una mobilitazione cittadina immensa, che va dai disobbedienti alle casalinghe, anziani e bambini compresi. ci siamo sempre mossi secondo lo stile della nonviolenza, senza cedere alle provocazioni dei giornali e dei cosiddetti rappresentanti del popolo ( sapete già cosa penso dei partiti...).
Da martedì però ( il giorno in cui il governo ha ufficializzato il si al
progetto) il clima in città è cambiato.
Sembra di essere in una città con con il coprifuoco. In centro cittadino ci sono decine di camionette a chiudere le strade, la celere, polizia e
carabinieri in assetto antisommossa ( manganello in mano e casco in testa) e addirittura il "nucleo antiterrorismo" della guardia di finanza.
Ora mi viene solo da piangere. la digos mi ha comunicato che già sono partite delle denuncie ( sembra che siano cose su cui non scherzare) e che il questore ha cambiato rotta.

Nessun partito ci difende, nessun politicante vuole sporcarsi le mani con i "no global": ora possono caricarci quando e come vogliono, e penso che oggi lo faranno.
E' brutto sapete, aspettare di avere la tersta rotta e la fedina penale
sporca e sapere che tra qualche mese? settimana? arriveranno delle ruspe immense a distruggere centinaia di migliaia di metri quadri di campi e boscaglia per buttare cemento, per costruire scuole dove insegano ad "annientare i nemici", ossia uccidere altri esseri umani.
insomma, sappiate che ogni volta che vedrete le immagini di sangue e dolore in medio oriente, in Somalia, ... saranno la giusta conseguenza a quello che sta avvenendo qui, e che forse la guerra la poossiamo fermare davvero.
Il "nostro" Stato ha dimostrato pubblicamente di essere un servo... E VOI COME VI SENTITE?

grazie,
pilu

informazioni su www.altravicenza.it


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cloroalclero
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Registrato: 2 anni fa
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ciao
vedetevi questo video
http://www.youtube.com/watch?v=gl-0ItBWQYw
consiglio comunale di Vicenza. Relatore Franzina (del prc, vabbè) dice:
"servi, siamo dei servi, altrochè padroni a casa nostra!!!" rivolto al nutrito gruppo di leghisti che affermano l'autonomia e poi votano per la servitù.
Da antiemetico.
cloro


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marzian
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SABATO 17 FEBBRAIO 2007

MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE A VICENZA, CONTRO LA GUERRA E LE BASI DI GUERRA, PER LA PACE E LA GIUSTIZIA.

Per info e aggiornamento sulla lotta: www.altravicenza.it


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