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In un solo giorno 62.000 firme contro le riforme di Renzi


marcopa
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In un solo giorno già 62.000 firme alla petizione del Fattoquotidiano contro le riforme elettorali e del Senato che Renzi cerca di far passare in questa estate.

Io vedo queste firme come un segno concreto di opposizione verso l' operato del governo.

Vedremo se sono un fuoco di paglia o davvero un inizio di organizzazione del dissenso.

Marcopa

Per firmare la petizione riportata di seguito andare al link:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/16/contro-i-ladri-di-democrazia-no-al-parlamento-dei-nominati-e-alluomo-solo-al-comando/1062498/

Il Fatto Quotidiano

Contro i ladri di democrazia, no al Parlamento dei nominati e all’uomo solo al comando – Firma la petizione

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 16 luglio 2014

LE CONTRORIFORME dell’Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini,

- consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati a propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera), addirittura aboliscono l’elezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con l’immunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di sbarramento abnormi);

- trasformano il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, “uomo solo al comando” senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare pesantemente la Corte costituzionale, il Csm, la magistratura e l’informazione televisiva e stampata;

- espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura 250mila firme).

DICIAMO NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, come i migliori costituzionalisti italiani hanno definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate – consapevolmente o meno – al “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.

DICIAMO SI’ A UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA e vi chiediamo di sostenere solo riforme istituzionali che rispettino lo spirito dei Padri Costituenti del 1946-48: restituendo ai cittadini il diritto di scegliersi i parlamentari e coinvolgendoli nella cosa pubblica; tutelando le minoranze e le opposizioni; allargando gli spazi di partecipazione diretta alla formazione delle leggi; limitando l’immunità parlamentare alle opinioni espresse e ai voti dati e abolendo i privilegi impunitari in materia di arresti, intercettazioni e perquisizioni; combattendo i monopòli e i conflitti di interessi, specie nel mondo della televisione e della stampa; ampliando l’indipendenza e l’autonomia dei poteri di controllo, dalla magistratura all’informazione.

Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano


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dana74
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penoso, na roba piena di luoghi comuni

Svolta autoritaria....è dal minimo 92 che esiste questo sistema

Un uomo solo al comando..

ma per favore, C'è TUTTA LA LOBBY DELLE BANCHE del cemento e del tondino

e non certo da ora perché c'è Renzi

62mila ....lasciamo perdere

al “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.

la favoletta per allocchi

Basta dire loro che queste riforme sono dettate dal FMI che torna il sereno...
ma se è un tizio di una loggia ultra screditata a dettare le riforme che, coincidenza, le stesse riforme sono messe in atto in Grecia, spagna, francia, inghilterra

Prima ancora in tutta l'America Latina, ammazza che bravo sto Gelli, governa il mondo, fa una pippa al Bilderberg


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dana74
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quella riforma elettorale pregiudica LA VITA DELLE PERSONE OKKIO
MICA LA TROIKA


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Whistleblower
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Questo secondo me è uno di quei segnali della lenta formazione di una opposizione "borghese" (fra virgolette) ; mi interessa molto seguire gli sviluppi politici e di opinione pubblica a partire da questo autunno, che potrebbe essere l'inizio di un periodo molto difficile per il governo Renzi e per i filo europei visto che probabilmente ci saranno manovre aggiuntive che saranno pesantine e per di più rischieranno di rivelarsi insufficienti (in un contesto di politica internazionale che sembra andare verso il punto di non ritorno, fra l'altro).

Purtroppo bisogna sperare nel tant pis tant mieux perché i cittadini comincino ad aprire gli occhi, i primi sintomi di tutto questo erano già abbastanza visibili dalla metà degli anni '90.


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marcopa
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Alle 8.15 di venerdì 18 luglio la petizione ha raggiunto già 71.000 firme.

E' senza dubbio una opposizione borghese e non mette al centro delle sue rivendicazioni l' opposizione all' Unione europea.

Ma è una borghesia contigua a quella che appoggia Renzi e il Pd, e le riforme elettorali sono presentate dal governo come indispensabili per tutta la strategia italiana e dell' Unione europea.

E' un segno di dissenso per ora limitato, ma che viene il giorno dopo che le nomine del nuovo "governo europeo" sono slittate di ben 40 giorni. Un segnale di difficoltà per l' Ue ben più grosso.

Purtroppo, come Whistleblower, altri aspettano l' autunno per contestare Renzi e l' Unione europea.

Intanto ieri in Ucraina è stato abbattuto un aereo di linea con trecento persone a bordo e Israele è entrata nella Striscia di Gaza

mentre le missioni militari italiane sono da venti giorni senza copertura finanziaria e legale in modo da evitare ogni possibilità anche piccola di discutere in Parlamento di politica estera.

Tsipras, per tre giorni in Italia, sul Manifesto ha detto che la Mogherini per aver appoggio dal Gue NGL deve cercare l' alleanza,

nessun accenno a eventuali differenze di posizioni politiche con lei.

Domani all' Assemblea della lista Per un altra Europa c'e' un gruppo di lavoro che discuterà di migrazioni e di pace, vedremo cosa ne esce, a parte la scontata attenzione alla situazione palestinese.


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Whistleblower
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Purtroppo, come Whistleblower, altri aspettano l' autunno per contestare Renzi e l' Unione europea.

Be' ma che vuol dire sta cosa, mo'?

Il viscido imbecille (non tu) scrive che il vero pericolo sono quelli come Whistleblower che seguono le idee neofasciste, tu scrivi che "purtroppo" la gente come Whistleblower aspetta l'autunno per contestare...

Ragazzi criticatemi quanto volete ma non sulle cretinate che credete di aver capito.

Non ho detto che "io aspetto l'autunno" ma (prego Marcopa, segui) che siccome nessuno protesta non mi resta che sperare che le prevedibili maggiori difficoltà economiche dei prossimi mesi spingano la gente a rendersi conto della situazione.

Che saremmo arrivati dove stiamo se permetti lo dico dalla prima metà degli anni '90 anche se pensavo che la crisi sarebbe scoppiata per motivi di politica internazionale; invece come vedi ci sono motivi di politica interna, europea e anche internazionale, non ci ho preso al 100%, mannaggia.

Per quanto riguarda i borghesi che si uniscono è vero che non è un'opposizione "feroce" ma dall'altra parte vedo la stessa identica cosa ossia movimenti che si mobilitano esclusivamente per la propria particolare rivendicazioncina; e allora ovviamente il borghese benestante, che come l'operaio o la piccola partita IVA si fa solo i cazzi propri, fa opposizione ma non certo fino al punto di dover mettere in discussione la propria personale situazione di privilegio.

In autunno, forse, con le varie manovre da qualche miliardo che poi non basteranno mai, magari la gente comincerà a capire che stiamo rischiando qualcosa di più che la perdita del dirittino sindacale o il privilegino di classe, qualcosa che richiede un'attenzione e una partecipazione maggiore.
Per me però si doveva cominciare qualche anno fa...


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marcopa
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Whistleblower non ce l' avevo con te,

c'è però un problema di urgenza estrema nell' opporsi alle politiche di Renzi e dell' Ue (che per il momento proseguono (apparentemente) divise per colpire unite).

Anche Cremaschi ha scritto un articolo oggi dal titolo

"Contro Renzi prima che sia troppo tardi", al link di seguito:

http://contropiano.org/interventi/item/25337-contro-renzi-prima-che-sia-troppo-tardi

purtroppo ognuno va per la sua strada limitata, un segmento, una frazione, di quella comune, e non ci sono momenti di sinergia e di opposizione collettiva.

Uno dei momenti potrebbe arrivare con l' opposizione a queste leggi elettorali e di riforma del Senato e non a caso l' articolo di Cremaschi (Ross@ e sinistra CGIL) ha la stessa illustrazione della petizione online del Fattoquotidiano,

petizione che in due giorni ha già raggiunto 81.000 firme,

vale la pena diffonderla ovunque.....


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Whistleblower
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Whistleblower non ce l' avevo con te...

E però mi hai citato mettendomi in mezzo ai temporeggiatori perditempo.

Comunque ripeto che il problema è avviare un dialogo interclassista cosa che però nessuno è realmente intenzionato a fare.

Sono stato a firmare per il referendum contro il Fiscal Compact e ho parlato un po' con un ragazzo universitario che faceva il banchetto.
Diciamo che non aveva le idee chiarissime nella sua giovane capoccia...


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