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Italia , “Riposi In Pace”


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Entro il 2050 , il 60% degli italiani non avrà né fratelli , né sorelle , né cugini , né zie , né zii.

Nel 1968 un gruppo di scienziati , industriali e premi Nobel creò il famoso "Club di Roma " per denunciare i pericoli della cosiddetta “bomba demografica”. Questi profeti laici avevano ragione nel prevedere che siamo di fronte a una delle più veloci rivoluzioni demografiche nella storia. Ma le loro preoccupazioni allarmistiche sulla sovrappopolazione erano del tutto fuori luogo. Trent'anni dopo, la più grande minaccia che devono affrontare gli italiani è una “auto-immolazione demografica”.

Se la demografia è il destino , l'Italia sta morendo. Letteralmente. Dal 1994 le nascite non bastano a compensare il numero di morti che si verificano ogni anno. Questo Paese cattolico che è sempre stato stereotipato come la terra delle famiglie numerose ed affiatate, ha raggiunto uno dei livelli più bassi al mondo di fertilità. Nel 1960, il tasso di fecondità totale era di 2 figli per coppia . Ora siamo a quello che i demografi chiamano "il più basso tra i bassi " tassi di fertilità : 1,3 figli per donna . James Vaupel , direttore dell’istituto tedesco Max Planck per la ricerca demografica, stima che se l'attuale tendenza continuasse , la popolazione in Italia potrebbe scendere a 10 milioni entro la fine di questo secolo, un sesto della popolazione di oggi.

La scarsità di nascite rischia di avere catastrofiche conseguenze sociali ed economiche .

Già ora, il 22% della popolazione è in pensione , uno dei tassi più alti al mondo, e il Paese impegna il 15% del suo prodotto interno lordo per le pensioni - più di qualsiasi altra nazione europea . Il crollo demografico e l'insostenibilità del welfare sono strettamente correlati.

L'Italia non è la sola a commettere un suicidio demografico . Non c'è un solo Paese in Europa dove le persone fanno abbastanza figli per “sostituire sé stessi”. Ma l'Italia è il primo Paese nel mondo a sperimentare il cosiddetto "superamento dei limiti demografici", che si verifica quando gli over 60 superano gli under 20 .
La particolarità per l’Italia di questo superamento è che è considerato irreversibile.
Secondo le previsioni demografiche, è altamente improbabile che gli under 20 possano mai più superare gli over 60 . Secondo il National Institute on Aging degli Stati Uniti, entro 20 anni, il 32,6% della popolazione italiana avrà più di 65 anni .
Paradossalmente sono i Paesi europei più “religiosi” come l'Italia che hanno i tassi di
fertilità più bassi del Continente ; la “laica” Norvegia è al livello minimo di sostituzione. 35 anni fa, il 9% della popolazione in Italia era composta da bambini di età inferiore ai cinque anni . Oggi, questi bambini rappresentano solo il 4,2% della popolazione. I bambini stanno scomparendo in Italia. Secondo il Dipartimento Popolazione delle Nazioni Unite, entro il 2050 rappresenteranno un mero 2,8% della popolazione italiana .

Le cause delle tendenze demografiche e della fertilità rimangono al centro di accesi
dibattiti . Ma comunque “l'inverno demografico” in Italia non può essere imputato ad una mancanza di welfare. Rispetto agli Stati Uniti o ad Israele , i due Paesi industrializzati con il più alto tasso di fertilità , la maternità in Italia è ben pagata : le donne beneficiano di 5 mesi di congedo di maternità a stipendio intero più 6 mesi a stipendio ridotto.

Il calo della popolazione è concentrato nel Centro Italia e nel Nord industrializzato, le zone più ricche del Paese. La città più prolifica d'Italia è Napoli , nota anche come la "Capitale dei disoccupati ". Il distretto finanziario di Milano ha uno dei più bassi tassi di natalità al mondo e nei suoi parchi è possibile incontrare donne con cani , raramente con bambini.

Genova, una grande città industriale , è anche tristemente nota per la più alta percentuale al mondo di anziani rispetto ai giovani.

Ma se ci fosse una " ground zero "per questa epidemia di bassa fecondità , si troverebbe nella settentrionale Bologna, città italiana degli studi per eccellenza, dove le donne partoriscono in media meno di un bambino. Bologna possiede il più elevato livello di istruzione femminile rispetto a qualsiasi altra area del Paese, ed è la capitale della politica “liberal” e dei docenti universitari ( Umberto Eco ha insegnato qui). La vita è bella , si mangia meglio che nel resto d’Italia, e i negozi di abbigliamento di lusso adornano le strade medievali. Ma qui ci sono più chiese rinascimentali che bambini.

Questo è il mistero di una delle società più ricche, tranquille e pacifiche del mondo che ha deciso di auto-eliminarsi. Entro il 2050 , il 60% degli italiani non avrà né fratelli, né sorelle, né cugini , né zie , né zii. Nel 1300 , la peste cancellò l'80 % della popolazione italiana. Nel 21 ° secolo , gli italiani stanno scomparendo per loro scelta.

Giulio Meotti è un giornalista italiano ed è autore di un libro di prossima uscita su Israele: "Una nuova Shoah: la storia segreta delle vittime israeliane del terrorismo " (Encounter Books) .
(reperimento e traduzione del testo a cura di Walter Deitinger, Consigliere ATDAL Over 40 –
www.atdal.eu)

Tratto dall’edizione on-line del Wall Street Journal:
http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704206804575467313288165570.html?KEYWORDS=meotti
2.01.2011


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Affus
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Tutto è iniziato con l'introduzione del divorzio che doveva permettere alle mogli dei detenuti ergastolani di potersi risposare e rifarsi una nuova vita . Poi venne l'aborto che doveva servire alle donne violentate a non avere un figlio non voluto . Oggi serve come anticoncezionale quella legge !!


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terzaposizione
Prominent Member
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" il Paese ricco,pacifico e tranquillo.." certo dove una madre è costretta a rubare 2bistecche perchè gli aiuti alla maternità sono vegani.Siamo destinati all'estinzione? beh visto il modello di cittadino che abbiamo generato dal '45 in poi, meno male.
L'autore scrive sulla nuova Shoah ovvero le vittime palestinesi del terrorismo israeliano?


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NerOscuro
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Avere figli rimane una scelta individuale e quando le condizioni materiali convincono gli individui che non ci sarà un bel futuro per loro, per forza di cose scende il desiderio di avere figli.
Chi ha ancora tanti figli da far stimare alle Nazioni Unite che nel 2050 saremo 9 miliardi? Tutti quei Paesi che sono in via di sviluppo la cui gente intravede un futuro migliore e quelli talmente sottosviluppati che hanno figli come forza lavoro.
Alcune considerazioni sull'articolo e il dato che ho aggiunto: la nostra idea di "estinzione" è focalizzata sul popolo Italiano senza alcuna considerazione per il reale benessere degli elementi che lo compongono. Quest'idea non fa attenzione nemmeno alla demografia globale, non considera che da qualche altra parte, di esseri umani si scoppia come se ci fossero delle etnie/razze/civiltà/popoli che meritano particolare tutela come il panda. Un altro bel problema è per esempio che i cari "nonnini" che sono andati in pensione con il sistema pensionistico che prevede una crescita esponenziale ora temono che il sistema collassi. Infatti sta collassando. Chi l'ha fatto collassare veramente? Non di certo chi a 35 anni deve ancora trovare un lavoro stabile (da non confondere con fisso). Chi si è goduto pensioni prese in anticipo e gonfiate al di là della capacità produttiva reale? Non di certo quelli che non vogliono avere figli. Quando si diceva che una generazione si stava mangiando il futuro dei giovani è di questo che si parlava. Ora ci si preoccupa per il vaso di Pandora che sta eruttando povertà per tutti, ma sapete che c'è? C'è che il disastro ha un sapore karmico. Io già so che dovrò sgobbare fino al mio ultimo respiro e a malapena mi potrò permettere di avere un figlio ma ce la farò, per me e pochi altri non cambia granché in qualsiasi scenario. Per loro invece, abituati a regalarsi i privilegi con leggi clientelari, a votare i partiti più irresponsabili, sarà una brutta botta nel momento di maggiore fragilità. E con molta probabilità vedranno i propri figli fare la stessa fine, perché dubito che li abbiano educati a qualcosa di buono. Ho già pronto il pop-corn


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misunderestimated
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Tutto è iniziato con l'introduzione del divorzio che doveva permettere alle mogli dei detenuti ergastolani di potersi risposare e rifarsi una nuova vita . Poi venne l'aborto che doveva servire alle donne violentate a non avere un figlio non voluto . Oggi serve come anticoncezionale quella legge !!

Approvo. Infatti ogni nuova conquista viene presentata come l'eliminazione di una sofferenza inutile (tipo l'aborto cosiddetto terapeutico, al che viene da pensare se ogni anno migliaia di feti siano affetti da qualche forma di patologia grave...) o una rivincita sui secoli di buio maschilismo (a sentire gli strilli isterici di certe educande femministoidi viene da pensare anche qui che fino agli anni '70 le femmine siano state rinchiuse con i ceppi ai piedi nelle fonderie o nelle miniere).

Siamo destinati all'estinzione? beh visto il modello di cittadino che abbiamo generato dal '45 in poi, meno male.

Frase da incorniciare...


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vic
 vic
Illustrious Member
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La demografia e' una di quelle rare scienze sociali che azzecca le previsioni, al contrario del Club di Roma, che praticamente non ha fatto che tirare campane sbagliate al momento sbagliato. Essi' che usavano i supercomputer di allora.

Perche' lanciare l'allarme se la popolazione diminuisce?
Meno popolazione significa anche meno problemi. Perche' un problema da risolvere per 1000 abitanti e' di gran lunga piu' semplice che lo stesso problema per 1 milione d'individui.

Naturalmente non la pensa cosi' chi ragiona in termini di crescita infinita, in termini di mercato, di prodotti da piazzare, di tangenti da incassare.

Il problema dei 60tenni che sono piu' numerosi dei 20tenni e' solo un problema di transizione fino al ritrovo di un nuovo equilibrio demografico.
Chi mai lo dice che il modello di inurbarsi sempre piu' sia il modello vincente? Una grande citta' deve affrontare problemi enormi anche se sono in linea di principio semplici. Soddisfare 1 milione di persone richiede una logistica ben diversa che soddisfarne 100 o mille.

In linea generale le nazioni che vanno meglio tendono ad essere piuttosto piccole, senza megalopoli stile Citta' del Messico.

Anche la forza del lamento diminuisce se la popolazione diminuisce. Quindi alla lunga il problema della riduzione demografica non sara' piu' sentito come tale. Chi lo sa' che magari non si riconverta a campagna qualche autostrada ormai superflua o meglio ancora non si abbatteranno quelle obbrobriose palazzine e cattedrali di cemento che stanno deturpando posti magnifici, a gioia, gaudio e fama degli architetti costruttori, non di certo nostra.

Meno gente significa anche meno inquinamento.
E soprattuto significa meno cretini in valore assoluto. Sentire vaneggiare un cretino e' sempre meglio che sentire un coro di 1000 cretini.

E' da vedere dunque se la decrescita demografica sia realmente una disgrazia, a lungo andare. Probabilmente forzera' una riorganizzazione della societa'. Non e' quello che vogliamo?

Perche' mai dovrebbe essere una riorganizzazione nefasta?
Solo perche' i fondi pensione non funzioneranno piu'? Solo perche' il sistema sanitario sara' meno gigantesco?
Magari a qualche genio dell'economia verra' in mente di attaccare i fondi pensione, chesso', alla produzione di energia, o alla produzione di cibo. Problema risolto.

Finalmente chi dice che vivere in modo piu' spartano ma tranquillo non sia alla fin dei conti meglio che continuare a correre come pazzi dietro ad una crescita che non ci da' piu' nulla di rilevante, perche' e' solo crescita delle multinazionali, non di noi come individui.

La ricetta? Parrebbe essere questa: non essere troppi ne' essere su un territorio con troppe risorse naturali perche' sono una calamita per i peggiori aggregati della societa' umana, ne' piu' ne' meno come i depositi di bombe atomiche sono una calamita per il primo missile di crociera che passa.

Concludo con una considerazione a respiro molto lungo. I periodi glaciali durarono fra alti e bassi l'ordine di grandezza di centomila anni. Stiamo ancora uscendo dall'ultima glaciazione, ma siamo alla frutta. Prima o poi entreremo nella prossima. Conviene prepararsi, perfino il sole ci ammicca dei segnali. Un modo saggio per prepararsi e' di non essere in troppi e di non essere troppo a nord.

Buon Anno

🙂


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dana74
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"a maternità in Italia è ben pagata : le donne beneficiano di 5 mesi di congedo di maternità a stipendio intero più 6 mesi a stipendio ridotto. "

aggiornati: per quelle poche privilegiate che hanno ancora un tempo indeterminato sì, le altre devono firmare un foglio di impegno di non avere figli, altrimenti niente assunzione (a termine s'intende).

Per gli altri costi del welfare, lasciamo stare, in Germania e Danimarca dove sussistono ancora notevoli strumenti di welfare guardacaso è un'altra faccenda.
Supponiamo: in Italia una disoccupata/precaria rimane incinta, il Governo che sussidi/tutele prevede?
Nessuna.
In Germania? Un tetto ed un sussidio.

Ovviamente non si perde occasione per quelle due lire di pensione che prende la stragrande maggioranza di persone per chiamarla "welfare", che secondo l'articolista tutto neoliberismo e dollari, "PESA" sul pil.

Altro aggiornamento: i cosiddetti figli, se non trovano lavoro, come potrebbero "alleggerire" il peso delle pensioni?

Ci sono pochi giovani, vero, MA SE NEMMENO QUELLI QUESTO MODELLO PERFETTO (DI CUI ASSOLUTAMENTE NON POSSIAMO FARE A MENO) non è in grado di fornire occupazione, ma che volete porci liberisti sanguisughe dalla gente eh?

Oltre alla bassa natalità, andiamo anche a spulciare le statistiche delle morti infantili per tumore?
Non è da molto tempo che esistono cliniche esclusivamente per bimbi affetti da tumore.


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